• Giovanissimi Provinciali
  • Chiesanuova 1975
  • 1 - 1
  • Galcianese


CHIESANUOVA 1975: Mursia, Risaliti, Zouhair, Mehmetaj, Vannucchi, Torregrossa, Moretti, Vairo, Menicacci, Biancaccio, Becheri. A disp.: Arturi, Romeo, Coiro, Maisto, Innocenti, Allmeta. All.: Luca Lotrecchiano
GALCIANESE: Melani, Tommasi, Pugi, Romano, Vannini, Willy Aka, Henri Aka, Dalla Porta, Marafico, Di Mauro, Ndoye. A disp.: Certo, Schneider, Vojdulla, Massenzio, Scalise, Marino, Morgese. All.: Stefano Sabatini.

ARBITRO: Rizzo di Prato.

RETI: 42' Marafico, 45' Vairo.



Partita decisamente non bella tra il Chiesanuova e la Galcianese. La compagine di mister Sabatini, probabilmente, ha accusato troppo la pressione di dover far forzatamente risultato per non vedere scappare le dirette concorrenti; di contro i ragazzi del Chiesanuova hanno affrontato l'incontro senza timori reverenziali chiudendo in maniera pressoché perfetta tutti gli spazi dietro e, in pratica, annullando i giocatori più tecnici della squadra avversaria. La cronaca, infatti, si riduce a una manciata di azioni degne di note in tutto l'incontro. Al 6' minuto Henri Aka porge a Di Mauro che, saltato in dribbling il suo marcatore, porge al limite per il sinistro di Ndoye che si spegne sul fondo. Al 10' minuto Il Chiesanuova usufruisce di un calcio di punizione da ottima posizione: Vairo calcia molto bene e la palla passa fuori di un paio di metri. Passa poco ed è la Galcianese a provarci, e sempre dalla sinistra; questa volta è l'altro Aka, Willy, che serve Di Mauro che, ancora una volta, finta di voler affondare e porge a Ndoye che, questa volta prova ad incrociare il tiro: Mursia è superato, ma la palla sfiora il palo lontano e va sul fondo. Questo, sostanzialmente è tutto il primo tempo. Nella seconda frazione dobbiamo aspettare sette minuti per vedere Romano calciare, da circa trenta metri, una punizione di rara potenza: Mursia si tuffa ma non trattiene e Marafico può agevolmente ribattere in rete per il gol del vantaggio ospite. Passano appena tre minuti e il Chiesanuova usufruisce di un calcio di punizione dal limite: Vairo calcia splendidamente e va a cogliere l'incrocio dei pali dove Melani non può arrivare; ed è 1-1. Al 14' minuto bella iniziativa personale di Henri Aka che parte in slalom sulla destra seminando difensori e spara un gran tiro a incrociare: ancora una volta Mursia è superato, ma ancora una volta il pallone fa la barba al palo ed esce sul fondo. Mancano cinque minuti alla fine quando Ndoye calcia in mezzo un'ottima punizione dalla destra: Scalise arriva con ottima scelta di tempo e calcia verso il palo lontano, ma è bravissimo Mursia a tuffarsi e respingere; del pallone s'impadronisce Willy Aka ma, al momento della conclusione l'arbitro (sempre ad almeno 30 metri dall'azione...) fischia un fuorigioco con tre ragazzi del Chiesanuova sulla linea di porta. Finisce, quindi, con un pareggio che sicuramente non rende felici i ragazzi di Galciana ma che, per il poco che si è visto in campo, sembra il risultato più giusto. Discorso a parte va fatto per il direttore di gara; diciassette minuti di gioco effettivo su settantadue di partita la dicono lunga sulla direzione di gara del signor Rizzo. Da inizio a fine partita si è limitato a galleggiare a mo' di boa intorno al cerchio di centrocampo senza nemmeno provare a seguire mai un'azione, fermando il gioco ad ogni minimo contatto anche casuale, dispensando cartellini e falli a caso da entrambe le parti, fischiando, addirittura, fuorigioco millimetrici , il tutto da distanza siderale (complimenti per la vista..), tenendo il gioco fermo per manciate di minuti per accertarsi non si sa bene di cosa e condendo il tutto con due ciliegine sensazionali: l'ammonizione ad un ragazzo che chiedeva il cambio alla sua panchina e l'espulsione di un allenatore che gli chiedeva quanto c'era di recupero. Tutto questo accompagnato da un atteggiamento di arrogante supponenza. Chi scrive è fermamente convinto che le lunghissime pause imposte fossero dovute più al fatto che il signor Rizzo dovesse riprendere fiato che a reali esigenze di gioco e/o soccorsi ai giocatori. Concludendo, ancora una volta abbiamo visto un incontro che poteva divertirci e fare divertire i ragazzi, trasformato in una noiosissima e frazionatissima partita a pallonate , da un direttore di gara che, decisamente, non ha fatto fare bella figura alla categoria. Sarebbe ora che Federazione e Aia prendessero provvedimenti affinché il lavoro di tecnici e società non fosse inficiato così spesso dalle manie di protagonismo di alcuni componenti della classe arbitrale.

CHIESANUOVA 1975: Mursia, Risaliti, Zouhair, Mehmetaj, Vannucchi, Torregrossa, Moretti, Vairo, Menicacci, Biancaccio, Becheri. A disp.: Arturi, Romeo, Coiro, Maisto, Innocenti, Allmeta. All.: Luca Lotrecchiano<br >GALCIANESE: Melani, Tommasi, Pugi, Romano, Vannini, Willy Aka, Henri Aka, Dalla Porta, Marafico, Di Mauro, Ndoye. A disp.: Certo, Schneider, Vojdulla, Massenzio, Scalise, Marino, Morgese. All.: Stefano Sabatini.<br > ARBITRO: Rizzo di Prato.<br > RETI: 42' Marafico, 45' Vairo. Partita decisamente non bella tra il Chiesanuova e la Galcianese. La compagine di mister Sabatini, probabilmente, ha accusato troppo la pressione di dover far forzatamente risultato per non vedere scappare le dirette concorrenti; di contro i ragazzi del Chiesanuova hanno affrontato l'incontro senza timori reverenziali chiudendo in maniera pressoch&eacute; perfetta tutti gli spazi dietro e, in pratica, annullando i giocatori pi&ugrave; tecnici della squadra avversaria. La cronaca, infatti, si riduce a una manciata di azioni degne di note in tutto l'incontro. Al 6' minuto Henri Aka porge a Di Mauro che, saltato in dribbling il suo marcatore, porge al limite per il sinistro di Ndoye che si spegne sul fondo. Al 10' minuto Il Chiesanuova usufruisce di un calcio di punizione da ottima posizione: Vairo calcia molto bene e la palla passa fuori di un paio di metri. Passa poco ed &egrave; la Galcianese a provarci, e sempre dalla sinistra; questa volta &egrave; l'altro Aka, Willy, che serve Di Mauro che, ancora una volta, finta di voler affondare e porge a Ndoye che, questa volta prova ad incrociare il tiro: Mursia &egrave; superato, ma la palla sfiora il palo lontano e va sul fondo. Questo, sostanzialmente &egrave; tutto il primo tempo. Nella seconda frazione dobbiamo aspettare sette minuti per vedere Romano calciare, da circa trenta metri, una punizione di rara potenza: Mursia si tuffa ma non trattiene e Marafico pu&ograve; agevolmente ribattere in rete per il gol del vantaggio ospite. Passano appena tre minuti e il Chiesanuova usufruisce di un calcio di punizione dal limite: Vairo calcia splendidamente e va a cogliere l'incrocio dei pali dove Melani non pu&ograve; arrivare; ed &egrave; 1-1. Al 14' minuto bella iniziativa personale di Henri Aka che parte in slalom sulla destra seminando difensori e spara un gran tiro a incrociare: ancora una volta Mursia &egrave; superato, ma ancora una volta il pallone fa la barba al palo ed esce sul fondo. Mancano cinque minuti alla fine quando Ndoye calcia in mezzo un'ottima punizione dalla destra: Scalise arriva con ottima scelta di tempo e calcia verso il palo lontano, ma &egrave; bravissimo Mursia a tuffarsi e respingere; del pallone s'impadronisce Willy Aka ma, al momento della conclusione l'arbitro (sempre ad almeno 30 metri dall'azione...) fischia un fuorigioco con tre ragazzi del Chiesanuova sulla linea di porta. Finisce, quindi, con un pareggio che sicuramente non rende felici i ragazzi di Galciana ma che, per il poco che si &egrave; visto in campo, sembra il risultato pi&ugrave; giusto. Discorso a parte va fatto per il direttore di gara; diciassette minuti di gioco effettivo su settantadue di partita la dicono lunga sulla direzione di gara del signor Rizzo. Da inizio a fine partita si &egrave; limitato a galleggiare a mo' di boa intorno al cerchio di centrocampo senza nemmeno provare a seguire mai un'azione, fermando il gioco ad ogni minimo contatto anche casuale, dispensando cartellini e falli a caso da entrambe le parti, fischiando, addirittura, fuorigioco millimetrici , il tutto da distanza siderale (complimenti per la vista..), tenendo il gioco fermo per manciate di minuti per accertarsi non si sa bene di cosa e condendo il tutto con due ciliegine sensazionali: l'ammonizione ad un ragazzo che chiedeva il cambio alla sua panchina e l'espulsione di un allenatore che gli chiedeva quanto c'era di recupero. Tutto questo accompagnato da un atteggiamento di arrogante supponenza. Chi scrive &egrave; fermamente convinto che le lunghissime pause imposte fossero dovute pi&ugrave; al fatto che il signor Rizzo dovesse riprendere fiato che a reali esigenze di gioco e/o soccorsi ai giocatori. Concludendo, ancora una volta abbiamo visto un incontro che poteva divertirci e fare divertire i ragazzi, trasformato in una noiosissima e frazionatissima partita a pallonate , da un direttore di gara che, decisamente, non ha fatto fare bella figura alla categoria. Sarebbe ora che Federazione e Aia prendessero provvedimenti affinch&eacute; il lavoro di tecnici e societ&agrave; non fosse inficiato cos&igrave; spesso dalle manie di protagonismo di alcuni componenti della classe arbitrale.




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