• Terza Categoria GIR.C
  • Lebowski
  • 3 - 1
  • Vallebuia


LEBOWSKI: Bruno, Savelli, Lammirato, Tempesti, Lenardon, Verre, Pioggia, Mastrandrea, Miglietta, Brunetti, Lazzerini. A disp: Bargiotti, D'amore, Bassi, Mazzocchi, Gagliano, Bragagna. All. Terreni
VALLEBUIA: Gini, De Luca, Soria, Corazza, Macchiaroli, Palazzotto, Barboni, Bettini, Ferraro, Cantini, La Monica. A disp: Boldrini, Rannino. All. Cavallini

RETI: Brunetti, Ferraro, Lenardon, Lazzerini



Il Lebowski raggiunge all'ultima giornata il proprio obiettivo stagionale: non arrivare ultimi. Dopo una stagione difficile per motivi interni alla società i grigioneri concludono l'anno con onore lasciando l'ultima piazza della classifica e raggiungendo quota venti punti secondo miglior risultato di sempre della squadra allenata da mister Terreni. Il Vallebuia arriva al Paganelli senza più nessun obiettivo da raggiungere, ma con onore si è battuta fino in fondo, rendendo la partita divertente e sempre in bilico. Da subito si vede che il Lebowski è sceso in campo determinato nel trovare la vittoria davanti ai tanti tifosi presenti. Pioggia scende spesso sulla destra mettendo in difficoltà la difesa ospite, senza però riuscire a trovare l'ultimo passaggio utile per mandare in porta gli attaccanti. Brunetti centralmente mette in apprensione tutta la difesa con le sue serpentine spesso bloccate fallosamente. Il Vallebuia difende più di attaccare, e lascia il compito della ricerca del gol in mano praticamente al solo Ferraro, che ingaggia un bel duello con Tempesti lungo tutto il corso della gara. I padroni di casa giocano bene palla a terra e i risultati si vedono a cinque minuti dalla fine del primo tempo, quando una scorribanda sulla destra di Pioggia si conclude con un cross basso che mette in moto Lazzerini, il suo tiro è debole, ma insidioso quanto basta a far sfuggire la palla dalle mani di Gini, con Brunetti che come un falco si lancia sulla sfera segnando il gol del vantaggio per il Lebowski. Il Vallebuia sembra rimanere un po' intontito dalla rete, infatti dopo nemmeno un minuto una discesa sulla fascia sinistra da parte di Mastrandrea si conclude con un gran tiro dello stesso che si stampa incredibilmente sulla traversa. La respinta del legno mette clamorosamente in moto tutto il Vallebuia, che parte velocissimo in contropiede. La palla arriva a Ferrero, che velocissimo prende il tempo a Tempesti e con un gran pallonetto da fuori area beffa Bruno, portando in parità i giochi proprio prima del doppio fischio che manda i giocatori al riposo. La pioggia non da tregua, e quando le due squadre tornano in campo, si capisce subito che sarà una lotta fino all'ultimo minuto. Il Lebowski parte meglio, come durante la prima frazione, ma il Vallebuia sembra aver preso bene le misure agli attacchi grigioneri, con Cantini che si abbassa a prendere la palla pronto per far ripartire le azioni di attacco ospiti. Quando manca mezz'ora al termine della partita, Terreni azzecca i cambi che cambiano il volto della gara. Entrano Bargiotti e D'Amore e l'attacco del Lebowski riprende vitalità. Gli ospiti tornano a chiudersi e i grigioneri cominciano a prendere di nuovo le redini della partita. Al 30' una gran palla di Bargiotti libera Lazzerini, che si invola solitario verso la porta difesa da Gini, poco prima di entrare in area però viene atterrato da Macchiaroli, con conseguente espulsione del difensore e punizione dal limite dell'area. Lo specialista Lenardon non se lo fa ripetere due volte e con una gran punizione segna il gol del vantaggio per il Lebowski. La tensione è palpabile tra i tifosi grigioneri, con il Vallebuia che si butta all'ultimo assalto alla ricerca del pareggio. Lo sbilanciamento degli ospiti permette di nuovo a Bargiotti di lanciare Lazzerini, che questa volta riesce ad entrare in area e di sinistro a battere il portiere per il gol del definitivo 3-1 che fa esplodere tutta la curva Moana Pozzi .
Alla fine i festeggiamenti sembrano quasi da vittoria del campionato, ma il Lebowski è così, un penultimo posto può essere una Champions League.

P.L. LEBOWSKI: Bruno, Savelli, Lammirato, Tempesti, Lenardon, Verre, Pioggia, Mastrandrea, Miglietta, Brunetti, Lazzerini. A disp: Bargiotti, D'amore, Bassi, Mazzocchi, Gagliano, Bragagna. All. Terreni<br >VALLEBUIA: Gini, De Luca, Soria, Corazza, Macchiaroli, Palazzotto, Barboni, Bettini, Ferraro, Cantini, La Monica. A disp: Boldrini, Rannino. All. Cavallini<br > RETI: Brunetti, Ferraro, Lenardon, Lazzerini Il Lebowski raggiunge all'ultima giornata il proprio obiettivo stagionale: non arrivare ultimi. Dopo una stagione difficile per motivi interni alla societ&agrave; i grigioneri concludono l'anno con onore lasciando l'ultima piazza della classifica e raggiungendo quota venti punti secondo miglior risultato di sempre della squadra allenata da mister Terreni. Il Vallebuia arriva al Paganelli senza pi&ugrave; nessun obiettivo da raggiungere, ma con onore si &egrave; battuta fino in fondo, rendendo la partita divertente e sempre in bilico. Da subito si vede che il Lebowski &egrave; sceso in campo determinato nel trovare la vittoria davanti ai tanti tifosi presenti. Pioggia scende spesso sulla destra mettendo in difficolt&agrave; la difesa ospite, senza per&ograve; riuscire a trovare l'ultimo passaggio utile per mandare in porta gli attaccanti. Brunetti centralmente mette in apprensione tutta la difesa con le sue serpentine spesso bloccate fallosamente. Il Vallebuia difende pi&ugrave; di attaccare, e lascia il compito della ricerca del gol in mano praticamente al solo Ferraro, che ingaggia un bel duello con Tempesti lungo tutto il corso della gara. I padroni di casa giocano bene palla a terra e i risultati si vedono a cinque minuti dalla fine del primo tempo, quando una scorribanda sulla destra di Pioggia si conclude con un cross basso che mette in moto Lazzerini, il suo tiro &egrave; debole, ma insidioso quanto basta a far sfuggire la palla dalle mani di Gini, con Brunetti che come un falco si lancia sulla sfera segnando il gol del vantaggio per il Lebowski. Il Vallebuia sembra rimanere un po' intontito dalla rete, infatti dopo nemmeno un minuto una discesa sulla fascia sinistra da parte di Mastrandrea si conclude con un gran tiro dello stesso che si stampa incredibilmente sulla traversa. La respinta del legno mette clamorosamente in moto tutto il Vallebuia, che parte velocissimo in contropiede. La palla arriva a Ferrero, che velocissimo prende il tempo a Tempesti e con un gran pallonetto da fuori area beffa Bruno, portando in parit&agrave; i giochi proprio prima del doppio fischio che manda i giocatori al riposo. La pioggia non da tregua, e quando le due squadre tornano in campo, si capisce subito che sar&agrave; una lotta fino all'ultimo minuto. Il Lebowski parte meglio, come durante la prima frazione, ma il Vallebuia sembra aver preso bene le misure agli attacchi grigioneri, con Cantini che si abbassa a prendere la palla pronto per far ripartire le azioni di attacco ospiti. Quando manca mezz'ora al termine della partita, Terreni azzecca i cambi che cambiano il volto della gara. Entrano Bargiotti e D'Amore e l'attacco del Lebowski riprende vitalit&agrave;. Gli ospiti tornano a chiudersi e i grigioneri cominciano a prendere di nuovo le redini della partita. Al 30' una gran palla di Bargiotti libera Lazzerini, che si invola solitario verso la porta difesa da Gini, poco prima di entrare in area per&ograve; viene atterrato da Macchiaroli, con conseguente espulsione del difensore e punizione dal limite dell'area. Lo specialista Lenardon non se lo fa ripetere due volte e con una gran punizione segna il gol del vantaggio per il Lebowski. La tensione &egrave; palpabile tra i tifosi grigioneri, con il Vallebuia che si butta all'ultimo assalto alla ricerca del pareggio. Lo sbilanciamento degli ospiti permette di nuovo a Bargiotti di lanciare Lazzerini, che questa volta riesce ad entrare in area e di sinistro a battere il portiere per il gol del definitivo 3-1 che fa esplodere tutta la curva Moana Pozzi . <br >Alla fine i festeggiamenti sembrano quasi da vittoria del campionato, ma il Lebowski &egrave; cos&igrave;, un penultimo posto pu&ograve; essere una Champions League. P.L.




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