• Terza Categoria
  • Virtus Bottegone
  • 5 - 4
  • Antares


VIRTUS BOTTEGONE: Calamai, Carli, Chiavacci, Gallo, Romiti, Biagiotti, Razzoli, Ciambriello, Guerrini, Fedi, Borselli. A disp.: Giannelli, Gamberi, Gori, Breschi, Biagini, Battistel. All.: Stefano Pazzagli.

ANTARES: Pagliai, Giannini, Coppini, Tirinnanzi, Lami, Ciappei, Torracchi, Maltinti, Bestini, Brio, Porcu. A disp.: Fusaro, Giagnoni, Meoni D., Sorice, Meoni S., Nanni. All.: Mauro Meoni.


RETI: Ciambriello, Torracchi, rig. Guerrini, Giannini, Guerrini, Brio, Borselli, rig. Giagnoni, Biagini.

NOTE: Espulsi Lami, Tirinnanzi, Gallo, Razzoli, Romiti



Pioggia di gol e cartellini al Bastogi di Bottegone, dove al termine di una partita entusiasmante i locali si impongono meritatamente sulla capolista. Non è certo la notte di San Lorenzo, ma le marcature e le espulsioni fioccano copiose come stelle cadenti già dal primo tempo. Merito - o demerito, a seconda dei punti di vista - degli atleti schierati dai rispettivi allenatori, nonché di un direttore di gara che definire in giornata storta pare una benevola concessione all'eufemismo. Se è vero, come più volte ribadito dai vertici dell'A.I.A., che i migliori direttori di gara sono solitamente quelli che si fanno notare poco entro il rettangolo di gioco, appare quantomeno complicato attribuire una simile qualifica ad una giacchetta nera parsa fin troppo appariscente. Tre cartellini rossi già prima dell'intervallo (Lami, Tirinnanzi e Gallo) ed altri due nella ripresa (Razzoli e Romiti) sembrano davvero eccessivi per quanto visto in campo. Nonostante gli animi surriscaldati, tuttavia, si assiste ad una prima frazione avvincente che vede la Virtus passare in vantaggio per ben tre volte e subire altrettante rimonte. Al gol di Ciambriello ed alla doppietta di Guerrini rispondono Torracchi, Giannini e Brio, quest'ultimo autore, al 42', di una pregevole punizione che non lascia scampo a Calamai. Le squadre rientrano così negli spogliatoi in perfetto equilibrio. Il secondo tempo si apre sulla falsa riga del primo: dopo appena tre minuti i padroni di casa fanno gioire i propri sostenitori grazie a Borselli, autore di una perfetta girata dal limite dell'area che vale il quarto sorpasso, ma poco più tardi l'ennesima dubbia decisione dell'arbitro consente agli ospiti di riagguantare il pareggio. E' il 15', difatti, quando l'estroso Brio si esibisce in uno dei suoi spettacolari calci piazzati, vanificato soltanto dal prodigioso intervento del portiere che toglie il pallone dall'incrocio dei pali e lo devia verso il fronte difensivo destro. L'attento Breschi, pertanto, si precipita a contrastare l'avversario, il quale crossa improvvisamente facendo urtare la sfera contro il braccio del diretto marcatore, posizionato ad una distanza di pochi centimetri. Si manifesta così il penalty tanto contestato che il subentrato Giagnoni trasforma con freddezza. Le squadre cercano di mantenere la calma, ma l'espulsione di Razzoli - per un contatto in caduta giudicato come fallo di reazione - fa' saltare definitivamente i nervi ai giocatori. Ciononostante la Virtus trova la forza di reagire ed in virtù della zampata vincente di Biagini, abile a risolvere una delle più classiche mischie, sigla la quinta rete. Sembra il prologo ad una tranquilla conclusione, ma c'è ancora tempo per assistere alla cacciata di Romiti che costringe i suoi a difendere il vantaggio in inferiorità numerica. Nel recupero, inoltre, l'arbitro concede agli ospiti una punizione indiretta all'altezza del limite dell'area piccola che scatena le ire dei ragazzi di Stefano Pazzagli. Il fallo ravvisato, infatti, è un retropassaggio di testa effettuato da Breschi che poi, cadendo, sfiora forse il pallone con il piede. Ad incaricarsi della battuta è capitan Brio che colpisce in pieno la barriera, ma beneficia di una seconda chance che per poco non beffa la retroguardia locale, giacché il direttore di gara fa ripetere le operazioni mentre i difensori si affannano a protestare. E' questa l'ultima controversa emozione di una partita che ha davvero dell'incredibile, tanto che - per una volta - entrambe le compagini si trovano d'accordo sulla valutazione, tutt'altro che positiva, del malcapitato giudice dell'incontro.

Andrea Bonfiglio VIRTUS BOTTEGONE: Calamai, Carli, Chiavacci, Gallo, Romiti, Biagiotti, Razzoli, Ciambriello, Guerrini, Fedi, Borselli. A disp.: Giannelli, Gamberi, Gori, Breschi, Biagini, Battistel. All.: Stefano Pazzagli. <br >ANTARES: Pagliai, Giannini, Coppini, Tirinnanzi, Lami, Ciappei, Torracchi, Maltinti, Bestini, Brio, Porcu. A disp.: Fusaro, Giagnoni, Meoni D., Sorice, Meoni S., Nanni. All.: Mauro Meoni. <br > RETI: Ciambriello, Torracchi, rig. Guerrini, Giannini, Guerrini, Brio, Borselli, rig. Giagnoni, Biagini. <br >NOTE: Espulsi Lami, Tirinnanzi, Gallo, Razzoli, Romiti Pioggia di gol e cartellini al Bastogi di Bottegone, dove al termine di una partita entusiasmante i locali si impongono meritatamente sulla capolista. Non &egrave; certo la notte di San Lorenzo, ma le marcature e le espulsioni fioccano copiose come stelle cadenti gi&agrave; dal primo tempo. Merito - o demerito, a seconda dei punti di vista - degli atleti schierati dai rispettivi allenatori, nonch&eacute; di un direttore di gara che definire in giornata storta pare una benevola concessione all'eufemismo. Se &egrave; vero, come pi&ugrave; volte ribadito dai vertici dell'A.I.A., che i migliori direttori di gara sono solitamente quelli che si fanno notare poco entro il rettangolo di gioco, appare quantomeno complicato attribuire una simile qualifica ad una giacchetta nera parsa fin troppo appariscente. Tre cartellini rossi gi&agrave; prima dell'intervallo (Lami, Tirinnanzi e Gallo) ed altri due nella ripresa (Razzoli e Romiti) sembrano davvero eccessivi per quanto visto in campo. Nonostante gli animi surriscaldati, tuttavia, si assiste ad una prima frazione avvincente che vede la Virtus passare in vantaggio per ben tre volte e subire altrettante rimonte. Al gol di Ciambriello ed alla doppietta di Guerrini rispondono Torracchi, Giannini e Brio, quest'ultimo autore, al 42', di una pregevole punizione che non lascia scampo a Calamai. Le squadre rientrano cos&igrave; negli spogliatoi in perfetto equilibrio. Il secondo tempo si apre sulla falsa riga del primo: dopo appena tre minuti i padroni di casa fanno gioire i propri sostenitori grazie a Borselli, autore di una perfetta girata dal limite dell'area che vale il quarto sorpasso, ma poco pi&ugrave; tardi l'ennesima dubbia decisione dell'arbitro consente agli ospiti di riagguantare il pareggio. E' il 15', difatti, quando l'estroso Brio si esibisce in uno dei suoi spettacolari calci piazzati, vanificato soltanto dal prodigioso intervento del portiere che toglie il pallone dall'incrocio dei pali e lo devia verso il fronte difensivo destro. L'attento Breschi, pertanto, si precipita a contrastare l'avversario, il quale crossa improvvisamente facendo urtare la sfera contro il braccio del diretto marcatore, posizionato ad una distanza di pochi centimetri. Si manifesta cos&igrave; il penalty tanto contestato che il subentrato Giagnoni trasforma con freddezza. Le squadre cercano di mantenere la calma, ma l'espulsione di Razzoli - per un contatto in caduta giudicato come fallo di reazione - fa' saltare definitivamente i nervi ai giocatori. Ciononostante la Virtus trova la forza di reagire ed in virt&ugrave; della zampata vincente di Biagini, abile a risolvere una delle pi&ugrave; classiche mischie, sigla la quinta rete. Sembra il prologo ad una tranquilla conclusione, ma c'&egrave; ancora tempo per assistere alla cacciata di Romiti che costringe i suoi a difendere il vantaggio in inferiorit&agrave; numerica. Nel recupero, inoltre, l'arbitro concede agli ospiti una punizione indiretta all'altezza del limite dell'area piccola che scatena le ire dei ragazzi di Stefano Pazzagli. Il fallo ravvisato, infatti, &egrave; un retropassaggio di testa effettuato da Breschi che poi, cadendo, sfiora forse il pallone con il piede. Ad incaricarsi della battuta &egrave; capitan Brio che colpisce in pieno la barriera, ma beneficia di una seconda chance che per poco non beffa la retroguardia locale, giacch&eacute; il direttore di gara fa ripetere le operazioni mentre i difensori si affannano a protestare. E' questa l'ultima controversa emozione di una partita che ha davvero dell'incredibile, tanto che - per una volta - entrambe le compagini si trovano d'accordo sulla valutazione, tutt'altro che positiva, del malcapitato giudice dell'incontro. Andrea Bonfiglio




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