• Juniores Provinciali GIR.B
  • Florence S.C.
  • 0 - 1
  • San Giusto Le Bagnese


FLORENCE: Fanfani, Cambi (Scandia), Acciai, Trebacchetti, Caciolli, Lorenzoni, Scarselli (Gasperini), Cappelli (Ulissi), Demneri (Silvetrino), Biundo, Palazzo (Zingarelli). A disp.: Bartolini, Biagioni, Falugiani. All.: Di Paola Alessandro.
SAN GIUSTO: L. Susini, D. Susini, Verdiani, Ibraliu (Lugano), Peyla, Conti, Cei (Maiorana), Angiolucci, Madonia (Maci), Rosales, N. Ciampi. A disp.: Lelli, Martini, Misuri, Ronchail, A. Ciampi. All.: Di Ruberto Enzo.

ARBITRO: Ballarino di Firenze

RETI: 31' Maci.



Al Bianchi si disputa il tradizionale incontro tra Florence e San Giusto: una partita molto sentita da entrambe le società che è stata disputata su buoni livelli di gioco, ma condita anche da tanto nervosismo, come testimoniato dal fatto che il direttore di gara, per calmare gli animi, ha dovuto estrarre più volte il cartellino giallo. La cronaca racconta di un buonissimo primo tempo per gli ospiti che mettono più volte in apprensione la difesa locale. Una punizione di Madonia e due volate di Rosales mettono in allarme i centrali di mister Di Paola nei primi venti minuti, inoltre bisogna sottolineare come il San Giusto adotti una pressione costante sui portatori di palla e questo rende più difficile per i grigio-rossi di casa impostare il gioco per innescare gli esterni. Al 23' Madonia deve lasciare il campo per infortunio, al suo posto entra Maci: all'attaccante non manca il fiuto del gol, infatti al 31' su invito da sinistra di Rosales, il bomber Maci sfrutta al meglio l'occasione portando in vantaggio gli ospiti. Il San Giusto continua a macinare gioco e cerca sempre di sorprendere gli avversari cercando la profondità per lanciare i suoi temibili attaccanti e su uno di questi lanci è bravo Fanfani a chiudere lo specchio della porta allo scatenato Rosales. La seconda parte dell'incontro è tutta un'altra storia, anche se il risultato non cambierà, e la sfortuna ancora una volta si accanisce sulla compagine locale. Per i primi quindici minuti si può dire che le squadre combattono a centrocampo, dopodiché i locali prendono il pallino dell'incontro e lo tengono fino alla fine provando a raddrizzare la situazione. Andiamo con ordine però, perché la prima chance è per il San Giusto quando al 61' Maci si mangia il raddoppio: buona la combinazione sulla fascia sinistra del trio Ciampi-Lugano-Rosales, perfetto rasoterra nel mezzo per Maci che spara a lato. Da quel momento i locali si rovesciano nella metà campo avversaria e mettono in difficoltà la difesa ospite. Ottengono vari corner e punizioni dal limite area, Trebacchetti distribuisce palloni sia a destra che a sinistra nel tentativo di trovare un varco nella retroguardia avversaria, mentre gli attaccanti e i trequartisti della compagine grigio-rossa cercano di muoversi sui venticinque metri, ma vengono braccati. C'è da dire come la difesa ospite per quattro volte conceda buonissime occasioni: al 73' Biundo dall'interno dell'area scaglia un tiro che il bravo L. Susini blocca, poco dopo il portiere si ripete su Gasperini, e quando non arriva l'estremo difensore ci pensa la traversa prima all'80' su Silvestrino e infine all'89' su Trebacchetti a salvare i ragazzi di Di Ruberto. Il San Giusto regge l'urto fino alla triplice fischio e porta a casa un'importante vittoria di misura. I locali hanno subito nella prima parte e per riordinare le idee hanno dovuto aspettare l'intervallo: è mancata una pronta reazione e, certamente, quando hanno prodotto lo sforzo maggiore per tentare il pari la fortuna gli ha girato le spalle. Gli ospiti hanno disputato un gran primo tempo, nella seconda parte forse la fatica si è fatta un po' sentire e hanno tirato, come si suol dire, un po' i remi in barca, resistendo comunque con grinta e determinazione.
Calciatoripiù
: per la Florence un elogio all'intera squadra per la sofferenza e la volontà dimostrata, per gli ospiti da sottolineare il centrocampista Conti, una piovra nel mezzo al campo sia nel gioco a terra che aereo.

Giovanni Caciolli FLORENCE: Fanfani, Cambi (Scandia), Acciai, Trebacchetti, Caciolli, Lorenzoni, Scarselli (Gasperini), Cappelli (Ulissi), Demneri (Silvetrino), Biundo, Palazzo (Zingarelli). A disp.: Bartolini, Biagioni, Falugiani. All.: Di Paola Alessandro.<br >SAN GIUSTO: L. Susini, D. Susini, Verdiani, Ibraliu (Lugano), Peyla, Conti, Cei (Maiorana), Angiolucci, Madonia (Maci), Rosales, N. Ciampi. A disp.: Lelli, Martini, Misuri, Ronchail, A. Ciampi. All.: Di Ruberto Enzo.<br > ARBITRO: Ballarino di Firenze<br > RETI: 31' Maci. Al Bianchi si disputa il tradizionale incontro tra Florence e San Giusto: una partita molto sentita da entrambe le societ&agrave; che &egrave; stata disputata su buoni livelli di gioco, ma condita anche da tanto nervosismo, come testimoniato dal fatto che il direttore di gara, per calmare gli animi, ha dovuto estrarre pi&ugrave; volte il cartellino giallo. La cronaca racconta di un buonissimo primo tempo per gli ospiti che mettono pi&ugrave; volte in apprensione la difesa locale. Una punizione di Madonia e due volate di Rosales mettono in allarme i centrali di mister Di Paola nei primi venti minuti, inoltre bisogna sottolineare come il San Giusto adotti una pressione costante sui portatori di palla e questo rende pi&ugrave; difficile per i grigio-rossi di casa impostare il gioco per innescare gli esterni. Al 23' Madonia deve lasciare il campo per infortunio, al suo posto entra Maci: all'attaccante non manca il fiuto del gol, infatti al 31' su invito da sinistra di Rosales, il bomber Maci sfrutta al meglio l'occasione portando in vantaggio gli ospiti. Il San Giusto continua a macinare gioco e cerca sempre di sorprendere gli avversari cercando la profondit&agrave; per lanciare i suoi temibili attaccanti e su uno di questi lanci &egrave; bravo Fanfani a chiudere lo specchio della porta allo scatenato Rosales. La seconda parte dell'incontro &egrave; tutta un'altra storia, anche se il risultato non cambier&agrave;, e la sfortuna ancora una volta si accanisce sulla compagine locale. Per i primi quindici minuti si pu&ograve; dire che le squadre combattono a centrocampo, dopodich&eacute; i locali prendono il pallino dell'incontro e lo tengono fino alla fine provando a raddrizzare la situazione. Andiamo con ordine per&ograve;, perch&eacute; la prima chance &egrave; per il San Giusto quando al 61' Maci si mangia il raddoppio: buona la combinazione sulla fascia sinistra del trio Ciampi-Lugano-Rosales, perfetto rasoterra nel mezzo per Maci che spara a lato. Da quel momento i locali si rovesciano nella met&agrave; campo avversaria e mettono in difficolt&agrave; la difesa ospite. Ottengono vari corner e punizioni dal limite area, Trebacchetti distribuisce palloni sia a destra che a sinistra nel tentativo di trovare un varco nella retroguardia avversaria, mentre gli attaccanti e i trequartisti della compagine grigio-rossa cercano di muoversi sui venticinque metri, ma vengono braccati. C'&egrave; da dire come la difesa ospite per quattro volte conceda buonissime occasioni: al 73' Biundo dall'interno dell'area scaglia un tiro che il bravo L. Susini blocca, poco dopo il portiere si ripete su Gasperini, e quando non arriva l'estremo difensore ci pensa la traversa prima all'80' su Silvestrino e infine all'89' su Trebacchetti a salvare i ragazzi di Di Ruberto. Il San Giusto regge l'urto fino alla triplice fischio e porta a casa un'importante vittoria di misura. I locali hanno subito nella prima parte e per riordinare le idee hanno dovuto aspettare l'intervallo: &egrave; mancata una pronta reazione e, certamente, quando hanno prodotto lo sforzo maggiore per tentare il pari la fortuna gli ha girato le spalle. Gli ospiti hanno disputato un gran primo tempo, nella seconda parte forse la fatica si &egrave; fatta un po' sentire e hanno tirato, come si suol dire, un po' i remi in barca, resistendo comunque con grinta e determinazione. <b> Calciatoripi&ugrave;</b>: per la Florence un elogio all'intera squadra per la sofferenza e la volont&agrave; dimostrata, per gli ospiti da sottolineare il centrocampista <b>Conti</b>, una piovra nel mezzo al campo sia nel gioco a terra che aereo. Giovanni Caciolli




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