- Juniores Provinciali GIR.B
- Sancat
-
3 - 2
- Gialloblu Figline
Sancat (4-4-2): Romolini, Innocenti, Rinfroschi, Nannelli, Micheli, Dariozzi, Bacci (60' Scozzafava), Ballini (81' Tolossi), Refai (52' Paoli), Filippeschi, Aiazzi (76' Praticò). A disp.: Morelli, Cambi, Mani. All.: Paolo Tonnesi.
Gialloblu Figline (4-2-3-1): Ortolani, Rosadi, Toscano, Somigli, Cilio, Focardi, Vetrini, Lucertini, Della Marca, Nakoua, Lgamgam. Entrato: Bigi (73'). All.: Filippo Cellai (squalificato, in panchina Daniele Fabbrizzi).
ARBITRO: Giovanni Musumarra di Firenze.
RETI: 26' Lgamgam, 29' e 49' Aiazzi, 80' aut. Ballini pro Figline, 85' Paoli.
NOTE: Espulso Rinfroschi (Sancat) al 90'.
Atrii, ventricoli, tutto ok? E tu, aorta? Ora puoi rallentare, dai! Questo è il dialogo che ogni astante, giocatore o spettatore che sia, ha involontariamente avuto con il proprio sistema circolatorio al giungere del triplice fischio. Dieci minuti finali che davvero hanno attentato all'incolumità della salute di tutti, dieci minuti finali da thriller kubrickiano, dieci minuti finali di puro godimento Sancat. E' infatti la squadra di Coverciano a gioire della vittoria finale, sofferta, patita, combattuta: un 3-2 da scoprire passo per passo . Tonnesi lancia dal primo minuto Aiazzi e si affida a due attaccanti veloci per punire la difesa ospite, mentre il Figline, rimaneggiato a causa di qualche squalifica, non presenta più di un solo potenziale sostituto in panchina. Lgamgam, osservato speciale, cerca di sostenere da solo il peso della linea avanzata, cercando di appoggiarsi a Nakoua e Lucertini sulle fasce in fase di possesso. Partita collosa , contratta e persino noiosa per i primi venti minuti in cui solo Aiazzi prova, senza impensierire Ortolani, a calciare in porta, poi il Figline conquista una punizione da posizione centrale su cui si presenta Lgamgam. Il tiro è potente e centrale, Romolini tenta la presa bassa ma sbaglia l'intervento e la sfera, rimbalzandogli sui polsi, si infila sotto la traversa. La replica Sancat è pressoché istantanea: la squadra di Tonnesi, parsa un po' imballata, sblocca il proprio zero con una poderosa botta di Aiazzi dai trenta metri, anch'essa su punizione, il cui serpeggiante effetto vanifica il tuffo di Ortolani. Il primo tempo sostanzialmente termina sull'esultanza, dato che nel restante quarto d'ora succede veramente (ma veramente!) poco. I dieci minuti di riposo portano consiglio ai locali, che tornano in campo con un piglio decisamente più tonico e rimontano lo svantaggio dopo cinque minuti del secondo tempo. Angolo dalla destra su cui si presenta Ballini, la traiettoria disegnata dal suo destro è deliziosamente efficace per liberare Aiazzi che, elusa la marcatura, si libra nell'aere (si perdoni la licenza poetica) e colpisce dal limite dell'area piccola determinando il primo vantaggio pro Sancat. Il Figline, poi, protesta in maniera vibrante ma infruttuosa per un presento atterramento su Nokoua in piena area di rigore, lanciato a rete. Trovato il 2-1, l'undici di casa dimostra di avere determinazione, e gestisce l'incontro senza colpo patire, arginando le avanzate ospiti ben prima della red-zone dei venti metri. Gli attacchi gialloblu producono, attorno all'80', un tiro dalla bandierina. Vetrini riesce a colpire di testa ma Romolini riesce a gettare il pallone fuori dalla linea di porta con un intervento a dir poco splendido, la palla continua a danzare negli insidiosi pressi della riga bianca: Paoli cerca di spazzare ma la traiettoria del pallone incontra la di Ballini, che le fa percorrere il percorso inverso a quello desiderato. Stavolta Romolini non può metterci una pezza, e il Figline trova così il pareggio. Ristabilito l'equilibrio, entrambe le squadre vogliono provare a vincere la partita: il tentativo migliore riesce alla Sancat. Tolossi recupera un pallone nel cerchio di centrocampo, Scozzafava lo allarga verso l'area di rigore per la corsa di Dariozzi che pesca, privo di controllo, Paoli. Il mancino è vincente, la gioia esplode (unilateralmente) al Romagnoli. Ma, si era detto, i dieci minuti finali erano da cuore in gola. Ed ecco qua il colpo di scena: proprio quando il sipario era pronto a calare, Della Marca sfrutta un contatto con Nannelli per cadere in area. Musumarra non ha dubbi ed indica il dischetto, tra lo stupore e la furia dei locali (ne farà le spese Rinfroschi, autore di una prestazione idilliaca): Lgamgam, che si presenta su dischetto, può mettere dentro il tredicesimo centro personale ma trova sulla sua strada un Romolini in versione supereroe, che va a neutralizzare, replicando l'impresa di sette giorni prima in quel di Galluzzo. La difesa libera l'area e poi, signori, lo spettacolo termina davvero e la frequenza cardiaca può tornare ai ritmi abituali.
Calciatoripiù: Aiazzi (Sancat): bordata dalla distanza e colpo di testa imperioso, ecco come si possono segnare due reti. Il repertorio è vasto, e oggi si vede. Un ricettacolo di giocate: Opera Omnia. Romolini (Sancat): non lo paro, lo paro, lo paro, lo paro. Il portierone sfoglia la margherita e prima pasticcia, poi si riscatta esageratamente . Miracoloso: nemmeno a Medjugorje.
F.S.
Sancat (4-4-2): Romolini, Innocenti, Rinfroschi, Nannelli, Micheli, Dariozzi, Bacci (60' Scozzafava), Ballini (81' Tolossi), Refai (52' Paoli), Filippeschi, Aiazzi (76' Praticò). A disp.: Morelli, Cambi, Mani. All.: Paolo Tonnesi.<br >Gialloblu Figline (4-2-3-1): Ortolani, Rosadi, Toscano, Somigli, Cilio, Focardi, Vetrini, Lucertini, Della Marca, Nakoua, Lgamgam. Entrato: Bigi (73'). All.: Filippo Cellai (squalificato, in panchina Daniele Fabbrizzi). <br >
ARBITRO: Giovanni Musumarra di Firenze.<br >
RETI: 26' Lgamgam, 29' e 49' Aiazzi, 80' aut. Ballini pro Figline, 85' Paoli.<br >NOTE: Espulso Rinfroschi (Sancat) al 90'.
Atrii, ventricoli, tutto ok? E tu, aorta? Ora puoi rallentare, dai! Questo è il dialogo che ogni astante, giocatore o spettatore che sia, ha involontariamente avuto con il proprio sistema circolatorio al giungere del triplice fischio. Dieci minuti finali che davvero hanno attentato all'incolumità della salute di tutti, dieci minuti finali da thriller kubrickiano, dieci minuti finali di puro godimento Sancat. E' infatti la squadra di Coverciano a gioire della vittoria finale, sofferta, patita, combattuta: un 3-2 da scoprire passo per passo . Tonnesi lancia dal primo minuto Aiazzi e si affida a due attaccanti veloci per punire la difesa ospite, mentre il Figline, rimaneggiato a causa di qualche squalifica, non presenta più di un solo potenziale sostituto in panchina. Lgamgam, osservato speciale, cerca di sostenere da solo il peso della linea avanzata, cercando di appoggiarsi a Nakoua e Lucertini sulle fasce in fase di possesso. Partita collosa , contratta e persino noiosa per i primi venti minuti in cui solo Aiazzi prova, senza impensierire Ortolani, a calciare in porta, poi il Figline conquista una punizione da posizione centrale su cui si presenta Lgamgam. Il tiro è potente e centrale, Romolini tenta la presa bassa ma sbaglia l'intervento e la sfera, rimbalzandogli sui polsi, si infila sotto la traversa. La replica Sancat è pressoché istantanea: la squadra di Tonnesi, parsa un po' imballata, sblocca il proprio zero con una poderosa botta di Aiazzi dai trenta metri, anch'essa su punizione, il cui serpeggiante effetto vanifica il tuffo di Ortolani. Il primo tempo sostanzialmente termina sull'esultanza, dato che nel restante quarto d'ora succede veramente (ma veramente!) poco. I dieci minuti di riposo portano consiglio ai locali, che tornano in campo con un piglio decisamente più tonico e rimontano lo svantaggio dopo cinque minuti del secondo tempo. Angolo dalla destra su cui si presenta Ballini, la traiettoria disegnata dal suo destro è deliziosamente efficace per liberare Aiazzi che, elusa la marcatura, si libra nell'aere (si perdoni la licenza poetica) e colpisce dal limite dell'area piccola determinando il primo vantaggio pro Sancat. Il Figline, poi, protesta in maniera vibrante ma infruttuosa per un presento atterramento su Nokoua in piena area di rigore, lanciato a rete. Trovato il 2-1, l'undici di casa dimostra di avere determinazione, e gestisce l'incontro senza colpo patire, arginando le avanzate ospiti ben prima della red-zone dei venti metri. Gli attacchi gialloblu producono, attorno all'80', un tiro dalla bandierina. Vetrini riesce a colpire di testa ma Romolini riesce a gettare il pallone fuori dalla linea di porta con un intervento a dir poco splendido, la palla continua a danzare negli insidiosi pressi della riga bianca: Paoli cerca di spazzare ma la traiettoria del pallone incontra la di Ballini, che le fa percorrere il percorso inverso a quello desiderato. Stavolta Romolini non può metterci una pezza, e il Figline trova così il pareggio. Ristabilito l'equilibrio, entrambe le squadre vogliono provare a vincere la partita: il tentativo migliore riesce alla Sancat. Tolossi recupera un pallone nel cerchio di centrocampo, Scozzafava lo allarga verso l'area di rigore per la corsa di Dariozzi che pesca, privo di controllo, Paoli. Il mancino è vincente, la gioia esplode (unilateralmente) al Romagnoli. Ma, si era detto, i dieci minuti finali erano da cuore in gola. Ed ecco qua il colpo di scena: proprio quando il sipario era pronto a calare, Della Marca sfrutta un contatto con Nannelli per cadere in area. Musumarra non ha dubbi ed indica il dischetto, tra lo stupore e la furia dei locali (ne farà le spese Rinfroschi, autore di una prestazione idilliaca): Lgamgam, che si presenta su dischetto, può mettere dentro il tredicesimo centro personale ma trova sulla sua strada un Romolini in versione supereroe, che va a neutralizzare, replicando l'impresa di sette giorni prima in quel di Galluzzo. La difesa libera l'area e poi, signori, lo spettacolo termina davvero e la frequenza cardiaca può tornare ai ritmi abituali.<br ><b>
Calciatoripiù: Aiazzi (Sancat):</b> bordata dalla distanza e colpo di testa imperioso, ecco come si possono segnare due reti. Il repertorio è vasto, e oggi si vede. Un ricettacolo di giocate: Opera Omnia. <b>Romolini (Sancat): </b>non lo paro, lo paro, lo paro, lo paro. Il portierone sfoglia la margherita e prima pasticcia, poi si riscatta esageratamente . Miracoloso: nemmeno a Medjugorje.
F.S.