- Juniores Provinciali GIR.A
- Olimpia Firenze
-
3 - 0
- Sesto 2010
OLIMPIA FIRENZE (4-3-3): Diafani; Vignoli, Fantechi, Rescio, Caldarelli; Tacci (56' Spinelli), Pinter (66' A. Bautista), Lecco (85' Cavini); Giorgetti, Brunetti (66' Sphendi), Fatini (87' Vuturo). A disp.: Monechi, Bautista. All.: Riccardo Ferradini.
SESTO CALCIO (4-5-1): Cherici; Brachi, Baccan, Scafidi, Marchi (54' Mulinacci); Bertini, Vannozzi, Fullone (58' Mugelli), De Lorenzo, Giuliante (16' Grossi); Berlincioni (54' Guarnieri). A disp.: Giusti. All.: Scarlini.
ARBITRO: Magherini di Firenze.
RETI: 2' rig. Fatini, 45' Tacci, 80' Fatini.
Con tre reti ottimamente distribuite nell'arco temporale della partita l'Olimpia piega la resistenza di un Sesto Calcio molto combattivo ma altrettanto poco incisivo. Olimpia semplicemente più forte, sebbene il gioco a cui tanto ha abituato (ragnatele di passaggi fitte e velocemente tessute) ha un po' scarseggiato, dovendosi adeguare ad un calcio più fisico ma comunque affatto difettoso di tecnicismi come quello mostrato del Sesto Calcio. I gialloneri si possono avvalere subito di un calcio di rigore fischiato per un fallo di mano su una -poco eufemisticamente- caotica azione nei pressi della linea di porta ospite. Dagli undici passi il sinistro di Fatini risponde presente portando i suoi in vantaggio. Certo, anche il Sesto Calcio reclama il suo rigore: cross dalla sinistra che incoccia nel braccio di un difensore locale ben all'interno dell'area : il direttore di gara se ne avvede e fischia, assegnando però un piazzato ad un passo dal lato corto dell'area. Tra l'incredulità, le proteste, alcuni comportamenti al limite , pallonate alla viva il parroco , sbadigli scorre la partita in quel di Campo di Marte. A disturbare l'indesiderata quiete sono, nell'ordine, un siluro/palla di fucile/proiettile scagliato da Giorgetti su calcio di punizione con l'oggetto balistico in questione che sibila vicino all'incrocio dei legni e poi, allo scadere della prima frazione, la rete del raddoppio. Fatini calcia una punizione rasoterra che attraversa tutta l'area piccola per poi incontrare la felice deviazione sul secondo palo, in scivolata, di un ottimamente appostato Tacci. Nonostante il doppio svantaggio, il Sesto Calcio si dimostra tutt'altro che arrendevole, portando pericoli alla porta di Diafani soprattutto nei primi dieci minuti di gioco. Al 49' Fantechi perde palla vicino alla linea di fondo, Berlincioni la recupera e serve Fullone il cui colpo di piatto da posizione di rigore in movimento si impenna appena al di sopra del montante. Gli ospiti, non riuscendo col gioco, provano a sfondare con un calcio da fermo: il poderoso mancino di Scafidi si libra fendendo l'aria ad altezza uomo ma termina -quasi un peccato- appena fuori. Stavolta sono i cambi a scandire l'andamento di una partita che con lo scorrere delle lancette si innervosisce non poco. All'80' il gol che chiude definitivamente i giochi. E' Fatini che approfitta di un fuorigioco mal applicato e si invola verso la porta di un Cherici che, una volta superato in velocità, deve chinarsi a raccogliere la palla in rete. A pochi minuti dalla fine si accende una mischia che avrebbe potuto, e non ci sarebbe stato pressoché niente di sbagliato, portare almeno un cartellino rosso (un giallo invece, all'indirizzo di Lecco sostituito poco dopo, il risultato delle sanzioni arbitrali). Trova spazio nella cronaca anche un intrigante tentativo di Sphendi che però Chierici toglie con un apprezzabile colpo di reni da sotto la traversa. Tutto il resto è noia.
Calciatoripiù: Fatini (Olimpia): dal suo sinistro passano tutte le reti dell'incontro. Sulle fasce (spesso lo troviamo anche a duettare con capitan Giorgetti sull'out destro) è un incubo per gli avversari, uno scalmanato funambolo dalle geniali intuizioni. Un +7 al Fantacalcio, Ferradini gli riserva una sostituzione per potersi beare dell'applauso dei propri tifosi: FATato. Rescio (Olimpia): semplicemente una Sicurezza: sì, con la S maiuscola. In attesa di attaccanti più tignosi , la leadership della linea arretrata è indiscutibilmente sua. Come fa capire agli avanti avversari, presso di lui è: Accesso Vietato.
Fulvio Scozzafava
OLIMPIA FIRENZE (4-3-3): Diafani; Vignoli, Fantechi, Rescio, Caldarelli; Tacci (56' Spinelli), Pinter (66' A. Bautista), Lecco (85' Cavini); Giorgetti, Brunetti (66' Sphendi), Fatini (87' Vuturo). A disp.: Monechi, Bautista. All.: Riccardo Ferradini.<br >SESTO CALCIO (4-5-1): Cherici; Brachi, Baccan, Scafidi, Marchi (54' Mulinacci); Bertini, Vannozzi, Fullone (58' Mugelli), De Lorenzo, Giuliante (16' Grossi); Berlincioni (54' Guarnieri). A disp.: Giusti. All.: Scarlini.<br >
ARBITRO: Magherini di Firenze.<br >
RETI: 2' rig. Fatini, 45' Tacci, 80' Fatini.
Con tre reti ottimamente distribuite nell'arco temporale della partita l'Olimpia piega la resistenza di un Sesto Calcio molto combattivo ma altrettanto poco incisivo. Olimpia semplicemente più forte, sebbene il gioco a cui tanto ha abituato (ragnatele di passaggi fitte e velocemente tessute) ha un po' scarseggiato, dovendosi adeguare ad un calcio più fisico ma comunque affatto difettoso di tecnicismi come quello mostrato del Sesto Calcio. I gialloneri si possono avvalere subito di un calcio di rigore fischiato per un fallo di mano su una -poco eufemisticamente- caotica azione nei pressi della linea di porta ospite. Dagli undici passi il sinistro di Fatini risponde presente portando i suoi in vantaggio. Certo, anche il Sesto Calcio reclama il suo rigore: cross dalla sinistra che incoccia nel braccio di un difensore locale ben all'interno dell'area : il direttore di gara se ne avvede e fischia, assegnando però un piazzato ad un passo dal lato corto dell'area. Tra l'incredulità, le proteste, alcuni comportamenti al limite , pallonate alla viva il parroco , sbadigli scorre la partita in quel di Campo di Marte. A disturbare l'indesiderata quiete sono, nell'ordine, un siluro/palla di fucile/proiettile scagliato da Giorgetti su calcio di punizione con l'oggetto balistico in questione che sibila vicino all'incrocio dei legni e poi, allo scadere della prima frazione, la rete del raddoppio. Fatini calcia una punizione rasoterra che attraversa tutta l'area piccola per poi incontrare la felice deviazione sul secondo palo, in scivolata, di un ottimamente appostato Tacci. Nonostante il doppio svantaggio, il Sesto Calcio si dimostra tutt'altro che arrendevole, portando pericoli alla porta di Diafani soprattutto nei primi dieci minuti di gioco. Al 49' Fantechi perde palla vicino alla linea di fondo, Berlincioni la recupera e serve Fullone il cui colpo di piatto da posizione di rigore in movimento si impenna appena al di sopra del montante. Gli ospiti, non riuscendo col gioco, provano a sfondare con un calcio da fermo: il poderoso mancino di Scafidi si libra fendendo l'aria ad altezza uomo ma termina -quasi un peccato- appena fuori. Stavolta sono i cambi a scandire l'andamento di una partita che con lo scorrere delle lancette si innervosisce non poco. All'80' il gol che chiude definitivamente i giochi. E' Fatini che approfitta di un fuorigioco mal applicato e si invola verso la porta di un Cherici che, una volta superato in velocità, deve chinarsi a raccogliere la palla in rete. A pochi minuti dalla fine si accende una mischia che avrebbe potuto, e non ci sarebbe stato pressoché niente di sbagliato, portare almeno un cartellino rosso (un giallo invece, all'indirizzo di Lecco sostituito poco dopo, il risultato delle sanzioni arbitrali). Trova spazio nella cronaca anche un intrigante tentativo di Sphendi che però Chierici toglie con un apprezzabile colpo di reni da sotto la traversa. Tutto il resto è noia.<br ><b>
Calciatoripiù: Fatini (Olimpia):</b> dal suo sinistro passano tutte le reti dell'incontro. Sulle fasce (spesso lo troviamo anche a duettare con capitan Giorgetti sull'out destro) è un incubo per gli avversari, uno scalmanato funambolo dalle geniali intuizioni. Un +7 al Fantacalcio, Ferradini gli riserva una sostituzione per potersi beare dell'applauso dei propri tifosi: FATato. <b>Rescio (Olimpia)</b>: semplicemente una Sicurezza: sì, con la S maiuscola. In attesa di attaccanti più tignosi , la leadership della linea arretrata è indiscutibilmente sua. Come fa capire agli avanti avversari, presso di lui è: Accesso Vietato.
Fulvio Scozzafava