- Terza Categoria GIR.B
- Olimpia Firenze
-
0 - 3
- Centro Storico Lebowski
OLIMPIA FIRENZE: Pieraccini, Triarico, Fringuelli, Ciolli, Cappelli, Donati, Secci, Catallo, Montigiani, Gambardella, Di Castro. A disp.: Chiarucci, Lupica, Mannelli, Mocchetti, Rossi, Tanzi. All.: Giancarlo Rossi.
CS LEBOWSKI: Cerboneschi, Capparelli M., Panerai, Valente, Coppini, Gamannossi, Fiorentini, Sima, Ghiandelli, Garofalo, Milanesi. A disp.: Barison, Costantini, Capparelli P., Bergamo, D'Amore, Bernardini, Cutino.
ARBITRO: Salvi di Firenze.
RETI: Panerai, Garofalo, Ghiandelli.
Il Centro Storico Lebowski di Andrea Serrau inaugura al meglio il proprio percorso nel girone B di Terza Categoria, espugnando con un secco 0-3 il difficile campo del Cerreti con una prestazione tosta e ordinata, anche se non priva di qualche sbavatura dovuta a meccanismi di gioco ancora non bene oliati. A fare le spese della discreta prova grigionera un'Olimpia Firenze ben schierata in campo e a tratti molto propositiva, che ha però pagato a caro prezzo alcune indecisioni difensive e la quasi totale bulimia del proprio reparto offensivo. Pronti via e la gara si mette subito in discesa per gli ospiti, visto che dopo soli 3 minuti, sugli sviluppi di un corner teso calciato da Ghiandelli, Panerai è il più lesto di tutti nell'avventarsi sullo spiovente insaccandolo con un colpo di testa potente e preciso che porta avanti i suoi. Nonostante il vantaggio e la spinta infuocata proveniente dai propri sostenitori, i grigioneri non riescono nei minuti successivi a portare pericoli tangibili verso la porta difesa da Pieraccini, e così la gara si incanala su un binario che si rivelerà costante per tutta la prima frazione: palla ai padroni di casa, e ospiti pronti a pungere con la velocità del proprio tridente. Dal canto suo l'Olimpia riesce a gestire il possesso del pallone fino alla propria trequarti, imbastendo buone trame ma trovando un muro quasi invalicabile nei centrali difensivi ospiti, supportati da un Coppini sempre preciso in fase di chiusura. I pericoli maggiori per la porta difesa da Cerboneschi arrivano così su calcio da fermo, con Gambardella e Catallo sempre pronti a inventare traiettorie insidiose che però non impensieriscono il numero 1 avversario. Occorre così un episodio fortuito per far tremare la Curva Moana Pozzi, un colpo di testa all'indietro di Coppini a seguito di una mischia in area che scavalca Cerboneschi pronto a trasformarsi nel il più terribile degli autogoal, ma l'estremo griionero è super nel balzare all'indietro come un gatto deviando la sfera in angolo e sventando la minaccia. Scampato pericolo il Centro Storico prova a reagire sfruttando la velocità di un Fiorentini sempre pronto a supportare Milanesi sulla corsia di destra, ma le dimensioni microscopiche del rettangolo di gioco e la rinnovata sicurezza della retroguardia locale infrangono le azioni sul nascere, facendo passare a Pieraccini venti minuti di normale amministrazione prima del duplice fischio. La seconda frazione sembra aprirsi sulla falsariga dei primi 45 minuti, con il Centro Storico ancora bloccato in fase di costruzione ed i gialloneri pronti ad attaccare in massa sui calci piazzati: serve un'invenzione, un colpo di genio che tolga le castagne dal fuoco prima che con lo scorrere dei minuti l'area grigionera si trasformi in una giungla piena di trappole, e così Garofalo, nel primo tempo autore di buone iniziative ma troppo avulso dal resto della squadra, rende onore al numero di maglia indossato esaltandosi con una rovesciata angolatissima che trasforma un non irresistibile cross dalla destra nel più magico dei goal, gesto acrobatico di rara bellezza che regala al Centro Storico una mezz'ora di serenità. Un calcio di rigore firmato da Ghiandelli a seguito di un tocco di mano in area chiude definitivamente i giochi, mentre negli ultimi venti minuti, complici i maggiori spazi concessi da ambedue le formazioni, si vedono finalmente sprazzi di bel calcio palla a terra: da segnalare per i padroni di casa il goal annullato a Montigiani per fuorigioco e la rete sfiorata da Triarico in mischia, mentre per il Lebowski ottimi sono gli impatti sulla gara di D'Amore e Bernardini, quest'ultimo autore di giocate davvero pregevoli sul binario mancino. Al triplice fischio fanno festa i giocatori e gli ultras grigioneri, per i primi tre punti messi in cascina e per le buone indicazioni arrivate sopratutto nella ripresa, mentre per l'Olimpia Firenze nonostante la secca sconfitta rimane la consolazione di una gara complessivamente ben disputata e degli ampi margini di miglioramento su cui dovrà lavorare mister Rossi.
Calciatoripiù: tra i locali buona la gara di Triarico sulla destra e di Ciolli in mezzo al campo, mentre per il Lebowski da segnalare la prestazione di Garofalo e Panerai: al primo va la palma per l'alto coefficente del proprio gesto tecnico, al secondo per la perfetta prestazione in marcatura impreziosita dalla zuccata che sblocca il match.
To.Ga.
OLIMPIA FIRENZE: Pieraccini, Triarico, Fringuelli, Ciolli, Cappelli, Donati, Secci, Catallo, Montigiani, Gambardella, Di Castro. A disp.: Chiarucci, Lupica, Mannelli, Mocchetti, Rossi, Tanzi. All.: Giancarlo Rossi.<br >CS LEBOWSKI: Cerboneschi, Capparelli M., Panerai, Valente, Coppini, Gamannossi, Fiorentini, Sima, Ghiandelli, Garofalo, Milanesi. A disp.: Barison, Costantini, Capparelli P., Bergamo, D'Amore, Bernardini, Cutino.<br >
ARBITRO: Salvi di Firenze.<br >
RETI: Panerai, Garofalo, Ghiandelli.
Il Centro Storico Lebowski di Andrea Serrau inaugura al meglio il proprio percorso nel girone B di Terza Categoria, espugnando con un secco 0-3 il difficile campo del Cerreti con una prestazione tosta e ordinata, anche se non priva di qualche sbavatura dovuta a meccanismi di gioco ancora non bene oliati. A fare le spese della discreta prova grigionera un'Olimpia Firenze ben schierata in campo e a tratti molto propositiva, che ha però pagato a caro prezzo alcune indecisioni difensive e la quasi totale bulimia del proprio reparto offensivo. Pronti via e la gara si mette subito in discesa per gli ospiti, visto che dopo soli 3 minuti, sugli sviluppi di un corner teso calciato da Ghiandelli, Panerai è il più lesto di tutti nell'avventarsi sullo spiovente insaccandolo con un colpo di testa potente e preciso che porta avanti i suoi. Nonostante il vantaggio e la spinta infuocata proveniente dai propri sostenitori, i grigioneri non riescono nei minuti successivi a portare pericoli tangibili verso la porta difesa da Pieraccini, e così la gara si incanala su un binario che si rivelerà costante per tutta la prima frazione: palla ai padroni di casa, e ospiti pronti a pungere con la velocità del proprio tridente. Dal canto suo l'Olimpia riesce a gestire il possesso del pallone fino alla propria trequarti, imbastendo buone trame ma trovando un muro quasi invalicabile nei centrali difensivi ospiti, supportati da un Coppini sempre preciso in fase di chiusura. I pericoli maggiori per la porta difesa da Cerboneschi arrivano così su calcio da fermo, con Gambardella e Catallo sempre pronti a inventare traiettorie insidiose che però non impensieriscono il numero 1 avversario. Occorre così un episodio fortuito per far tremare la Curva Moana Pozzi, un colpo di testa all'indietro di Coppini a seguito di una mischia in area che scavalca Cerboneschi pronto a trasformarsi nel il più terribile degli autogoal, ma l'estremo griionero è super nel balzare all'indietro come un gatto deviando la sfera in angolo e sventando la minaccia. Scampato pericolo il Centro Storico prova a reagire sfruttando la velocità di un Fiorentini sempre pronto a supportare Milanesi sulla corsia di destra, ma le dimensioni microscopiche del rettangolo di gioco e la rinnovata sicurezza della retroguardia locale infrangono le azioni sul nascere, facendo passare a Pieraccini venti minuti di normale amministrazione prima del duplice fischio. La seconda frazione sembra aprirsi sulla falsariga dei primi 45 minuti, con il Centro Storico ancora bloccato in fase di costruzione ed i gialloneri pronti ad attaccare in massa sui calci piazzati: serve un'invenzione, un colpo di genio che tolga le castagne dal fuoco prima che con lo scorrere dei minuti l'area grigionera si trasformi in una giungla piena di trappole, e così Garofalo, nel primo tempo autore di buone iniziative ma troppo avulso dal resto della squadra, rende onore al numero di maglia indossato esaltandosi con una rovesciata angolatissima che trasforma un non irresistibile cross dalla destra nel più magico dei goal, gesto acrobatico di rara bellezza che regala al Centro Storico una mezz'ora di serenità. Un calcio di rigore firmato da Ghiandelli a seguito di un tocco di mano in area chiude definitivamente i giochi, mentre negli ultimi venti minuti, complici i maggiori spazi concessi da ambedue le formazioni, si vedono finalmente sprazzi di bel calcio palla a terra: da segnalare per i padroni di casa il goal annullato a Montigiani per fuorigioco e la rete sfiorata da Triarico in mischia, mentre per il Lebowski ottimi sono gli impatti sulla gara di D'Amore e Bernardini, quest'ultimo autore di giocate davvero pregevoli sul binario mancino. Al triplice fischio fanno festa i giocatori e gli ultras grigioneri, per i primi tre punti messi in cascina e per le buone indicazioni arrivate sopratutto nella ripresa, mentre per l'Olimpia Firenze nonostante la secca sconfitta rimane la consolazione di una gara complessivamente ben disputata e degli ampi margini di miglioramento su cui dovrà lavorare mister Rossi. <b>
Calciatoripiù</b>: tra i locali buona la gara di <b>Triarico </b>sulla destra e di <b>Ciolli </b>in mezzo al campo, mentre per il Lebowski da segnalare la prestazione di <b>Garofalo </b>e <b>Panerai</b>: al primo va la palma per l'alto coefficente del proprio gesto tecnico, al secondo per la perfetta prestazione in marcatura impreziosita dalla zuccata che sblocca il match.
To.Ga.