• Terza Categoria GIR.B
  • Sesto 2010
  • 0 - 1
  • Centro Storico Lebowski


SESTO CALCIO: Pasquali, Caverzasi, Casini, Dolfi, Vaiani, Menichetti, Pasqualetti, Bargelli, Bocci, Torre, Sangiorgi. A disp.: Amerini, Marchi, Palchetti, Vita, Zappacosta. All.: Roberto Milanini.
C.S. LEBOWSKI: Cerboneschi, Capparelli M., Capparelli P., Sima, Coppini, Fiorentini, Valenti, Matteuzzi, Ghiandelli, Melis, Garofalo. A disp.: Barison, D'Amore, Bergamo, Valente, Bernardini, Milanesi, Morettini. All.: Andrea Serrau.

RETE: 79‘ Milanesi.



Molto spesso, in un campionato serrato (ed allo stesso tempo spietato vista l'unica promozione diretta) come quello di Terza Categoria sono poche le partite fondamentali in una stagione, bivi a senso unico che possono indirizzare il cammino di una squadra verso finali diversi. A seconda dell'epilogo si ricorderanno quei match con differenti sensazioni, si citeranno quegli episodi con appellativi diversi, tutti ugualmente importanti: crocevia di una stagione felice, trappole da cui si è usciti indenni, rimpianti di un'annata dal gusto amaro...ebbene, la gara di oggi era per entrambe le compagini uno di quegli impegni cerchiati di rosso, non solo per la posizione in classifica delle pretendenti (prima contro terza forza del campionato) ma anche per lo svolgersi concomitante di un altra gara delicata quale Barberino - San Giusto. Schierato con il classico 3-5-2 capitanato da Andrea Cerboneschi, il Centro Storico Lebowski si presenta alla settima fatica stagionale dopo una perentoria cavalcata fatta di 18 punti in 6 partite; di fronte, un Sesto Calcio che dopo il superlativo avvio di stagione si trova per la prima volta in crisi di risultati, con un solo punto nelle ultime due uscite, e quindi in cerca del pronto riscatto. I locali guidati da Roberto Milanini si presentano con un 4-4-2 di grande ordine e sacrificio, ottimo nella copertura del campo ma leggermente bloccato in fase offensiva, con il solo Bocci impegnato spesso in duelli 1 contro 2 sul raddoppio del libero Coppini. I primi minuti sono di studio, con i grigioneri a gestire i ritmi di gioco ed i locali a fare la voce grossa sui calci piazzati. Lo stretto (e splendido) sintetico della Volpaia costringe il Centro Storico ad modificare la consueta strategia di gioco, molto improntata sull'inserimento a turno di esterni ed interni di centrocampo, in favore di rapidi scambi effettuati nello stretto, ora sfruttando l'abile gioco di sponda del centravanti Ghiandelli, ora innescando la velocità di Garofalo a supporto degli uomini di fascia. Proprio dalle corsie laterali arrivano i primi pericoli per la porta di Pasquali, con alcuni traversoni tesi di Valenti e Fiorentini a creare scompiglio nell'area locale ed un tiro potente ma impreciso di Melis a scaldare gli animi dei tanti supporter grigioneri presenti sugli spalti. Dall'altra parte il Sesto Calcio dimostra di essere compagine molto collaudata, con capitan Dolfi sicuro nel guidare il proprio pacchetto difensivo e Bargelli ad innescare le ripartenze, sempre improntate alla ricerca di Bocci, molto abile nel difendere il pallone procurandosi preziosi calci piazzati e facendo respirare i compagni. Proprio sugli sviluppi di alcune punizioni calciate da Dolfi suona la sveglia per Cerboneschi, costretto ad alcune uscite importanti per perfezionare i disimpegni di una difesa comunque impeccabile. Il primo bivio della partita arriva nella parte centrale della frazione, allorché il Lebowski si costruisce alcune ghiottissime palle goal: prima Ghiandelli si libera con uno stop da fenomeno ma strozza troppo la conclusione, poi Garofalo si divora in contropiede la palla del vantaggio, infine ancora il numero 9 grigionero piega le mani a Pasquali con una cannonata mancina, costringendo il portiere alla parata impegnativa e ad un breve stop in seguito. Al duplice fischio si va però a riposo sul risultato di doppio ovo, con il Sesto Calcio che può essere soddisfatto per una gestione di gara impeccabile, in attesa dei possibili spazi della ripresa, mentre al Lebowski restano i rimpianti di una vantaggio solo sfiorato, con la gara pronta a complicarsi di minuto in minuto. La partita ricomincia su un copione poco distante da quello del primo tempo, con gli ospiti alla ricerca del varco giusto ed il Sesto pronto a pungere con Torre e Bocci, sempre in agguato sui calci d'angolo e sulle lunghe rimesse laterali scagliate dalla vicina riga laterale verso l'area di rigore. I primi minuti del Lebowski sono di buon livello, tuttavia la cassaforte sestese non sembra di facile apertura: Mister Serrau, incurante del buon punto che la sua squadra otterrebbe in una trasferta insidiosa, decide di modificare l'assetto della sua squadra con una chiara trazione anteriore, ed immette D'Amore prima e Milanesi poi, un innesto di qualità che porta subito i suoi frutti. E' fantastico infatti lo slalom con cui Milanesi si porta al tiro poco dopo il suo ingresso, con il classe 91' imprendibile nello stretto e abile alla conclusione, cui dice no un Pasquali in gran giornata. Poco dopo però un fulmine si abbatte sul cielo grigionero, allorché Ghiandelli è costretto ad uscire per un guaio muscolare da valutare nei prossimi giorni: anche questa volta Serrau è determinato nella scelta, ed immette altri due uomini di spiccate doti offensivi per tentare il tutto per tutto, Bergamo a prendere in mano il centrocampo e Bernardini a rompere gli schemi con la sua classe cristallina. Proprio l'ex Empoli si rende protagonista di una discesa irresistibile pochi minuti dopo l'ingresso in campo, ma il suo tentativo viene murato al momento topico della conclusione. Gli sforzi grigioneri ed il coraggio del mister vengono infine premiati a 10 minuti dal termine del match, quando Milanesi riesce a deviare con successo un pallone sporco spiovuto in area dopo una rimessa laterale di Melis e deviato da un difensore locale, per uno 0-1 di biblica importanza. Le emozioni sul campo della Volpaia non finiscono tuttavia con il vantaggio ospite, che costringe irrimediabilmente il Sesto Calcio ad una partita nuova e breve, poiché gli uomini di Milanini si dimostrano forti di spirito e di gamba, stoici nel concentrare le ultime energie residue nella ricerca di un pareggio a lungo difeso con sapienza: come sempre i pericoli giungono da palla ferma, e proprio sugli sviluppi di un calcio di punizione l'arbitro decreta un penalty in favore dei locali per un fallo di Valente, rigore lungamente contestato dalla formazione in maglia grigionera. Torre si presenta sul dischetto con passo sicuro, incarnando la perfetta figura del bivio di cui sopra: la prima trasformazione del numero 10 è fredda e spiazza Cerboneschi, ma incredibilmente avviene prima del fischio arbitrale, costringendo la panchina sestese a strozzare l'urlo in gola e la Curva Moana Pozzi a trattenere nuovamente il fiato; forse inibito dall'evento, forse semplicemente sfortunato, il numero 10 spedisce alle stelle il secondo tentativo, quello buono, e condanna i suoi ad una sconfitta amara, ma che comunque non cancella una prestazione davvero tosta, che conferma come il Sesto Calcio non si trovi per caso nei piani alti della classifica, probabile candidata per un posto ai playoff e perchè no per la corsa al titolo, viste le tante (e tante) partite ancora da disputare. Per il Centro Storico Lebowski invece una vittoria dolce, la settima sinfonia di una concerto finora perfetto, che deve accompagnarsi necessariamente alla consapevolezza di quanto il girone sia ancora lungo e irto di ostacoli, e di quanto numerose siano le pretendenti ad un trono finora monopolizzato, in attesa dei prossimi impegni con Potente e sopratutto, Barberino. In chiusura di articolo la Redazione di Calciopiù desidera unire il proprio cordoglio a quello dei tifosi e dei giocatori del Centro Storico Lebowski per il lutto che in questi giorni ha colpito Francesco e Ilaria. A loro va l'abbraccio di tutta la Redazione.

Calciatoripiù:
per il Sesto Calcio sono due i nomi da fare: Dolfi si carica sulle spalle una difesa oggi davvero efficace, prodigandosi in chiusure essenziali, mentre Bargelli si segnala per la qualità e la quantità espresse in mezzo al campo. Per il Centro Storico Lebowski invece da citare un uomo per reparto: Coppini si conferma maestro del raddoppio coadiuvando al meglio gli impassabili compagni di difesa, mentre Bergamo e Milanesi si rivelano uomini decisivi del successo entrando bene in partita e lasciando un marchio indelebile sul match.

To.Ga. SESTO CALCIO: Pasquali, Caverzasi, Casini, Dolfi, Vaiani, Menichetti, Pasqualetti, Bargelli, Bocci, Torre, Sangiorgi. A disp.: Amerini, Marchi, Palchetti, Vita, Zappacosta. All.: Roberto Milanini.<br >C.S. LEBOWSKI: Cerboneschi, Capparelli M., Capparelli P., Sima, Coppini, Fiorentini, Valenti, Matteuzzi, Ghiandelli, Melis, Garofalo. A disp.: Barison, D'Amore, Bergamo, Valente, Bernardini, Milanesi, Morettini. All.: Andrea Serrau.<br > RETE: 79‘ Milanesi. Molto spesso, in un campionato serrato (ed allo stesso tempo spietato vista l'unica promozione diretta) come quello di Terza Categoria sono poche le partite fondamentali in una stagione, bivi a senso unico che possono indirizzare il cammino di una squadra verso finali diversi. A seconda dell'epilogo si ricorderanno quei match con differenti sensazioni, si citeranno quegli episodi con appellativi diversi, tutti ugualmente importanti: crocevia di una stagione felice, trappole da cui si &egrave; usciti indenni, rimpianti di un'annata dal gusto amaro...ebbene, la gara di oggi era per entrambe le compagini uno di quegli impegni cerchiati di rosso, non solo per la posizione in classifica delle pretendenti (prima contro terza forza del campionato) ma anche per lo svolgersi concomitante di un altra gara delicata quale Barberino - San Giusto. Schierato con il classico 3-5-2 capitanato da Andrea Cerboneschi, il Centro Storico Lebowski si presenta alla settima fatica stagionale dopo una perentoria cavalcata fatta di 18 punti in 6 partite; di fronte, un Sesto Calcio che dopo il superlativo avvio di stagione si trova per la prima volta in crisi di risultati, con un solo punto nelle ultime due uscite, e quindi in cerca del pronto riscatto. I locali guidati da Roberto Milanini si presentano con un 4-4-2 di grande ordine e sacrificio, ottimo nella copertura del campo ma leggermente bloccato in fase offensiva, con il solo Bocci impegnato spesso in duelli 1 contro 2 sul raddoppio del libero Coppini. I primi minuti sono di studio, con i grigioneri a gestire i ritmi di gioco ed i locali a fare la voce grossa sui calci piazzati. Lo stretto (e splendido) sintetico della Volpaia costringe il Centro Storico ad modificare la consueta strategia di gioco, molto improntata sull'inserimento a turno di esterni ed interni di centrocampo, in favore di rapidi scambi effettuati nello stretto, ora sfruttando l'abile gioco di sponda del centravanti Ghiandelli, ora innescando la velocit&agrave; di Garofalo a supporto degli uomini di fascia. Proprio dalle corsie laterali arrivano i primi pericoli per la porta di Pasquali, con alcuni traversoni tesi di Valenti e Fiorentini a creare scompiglio nell'area locale ed un tiro potente ma impreciso di Melis a scaldare gli animi dei tanti supporter grigioneri presenti sugli spalti. Dall'altra parte il Sesto Calcio dimostra di essere compagine molto collaudata, con capitan Dolfi sicuro nel guidare il proprio pacchetto difensivo e Bargelli ad innescare le ripartenze, sempre improntate alla ricerca di Bocci, molto abile nel difendere il pallone procurandosi preziosi calci piazzati e facendo respirare i compagni. Proprio sugli sviluppi di alcune punizioni calciate da Dolfi suona la sveglia per Cerboneschi, costretto ad alcune uscite importanti per perfezionare i disimpegni di una difesa comunque impeccabile. Il primo bivio della partita arriva nella parte centrale della frazione, allorch&eacute; il Lebowski si costruisce alcune ghiottissime palle goal: prima Ghiandelli si libera con uno stop da fenomeno ma strozza troppo la conclusione, poi Garofalo si divora in contropiede la palla del vantaggio, infine ancora il numero 9 grigionero piega le mani a Pasquali con una cannonata mancina, costringendo il portiere alla parata impegnativa e ad un breve stop in seguito. Al duplice fischio si va per&ograve; a riposo sul risultato di doppio ovo, con il Sesto Calcio che pu&ograve; essere soddisfatto per una gestione di gara impeccabile, in attesa dei possibili spazi della ripresa, mentre al Lebowski restano i rimpianti di una vantaggio solo sfiorato, con la gara pronta a complicarsi di minuto in minuto. La partita ricomincia su un copione poco distante da quello del primo tempo, con gli ospiti alla ricerca del varco giusto ed il Sesto pronto a pungere con Torre e Bocci, sempre in agguato sui calci d'angolo e sulle lunghe rimesse laterali scagliate dalla vicina riga laterale verso l'area di rigore. I primi minuti del Lebowski sono di buon livello, tuttavia la cassaforte sestese non sembra di facile apertura: Mister Serrau, incurante del buon punto che la sua squadra otterrebbe in una trasferta insidiosa, decide di modificare l'assetto della sua squadra con una chiara trazione anteriore, ed immette D'Amore prima e Milanesi poi, un innesto di qualit&agrave; che porta subito i suoi frutti. E' fantastico infatti lo slalom con cui Milanesi si porta al tiro poco dopo il suo ingresso, con il classe 91' imprendibile nello stretto e abile alla conclusione, cui dice no un Pasquali in gran giornata. Poco dopo per&ograve; un fulmine si abbatte sul cielo grigionero, allorch&eacute; Ghiandelli &egrave; costretto ad uscire per un guaio muscolare da valutare nei prossimi giorni: anche questa volta Serrau &egrave; determinato nella scelta, ed immette altri due uomini di spiccate doti offensivi per tentare il tutto per tutto, Bergamo a prendere in mano il centrocampo e Bernardini a rompere gli schemi con la sua classe cristallina. Proprio l'ex Empoli si rende protagonista di una discesa irresistibile pochi minuti dopo l'ingresso in campo, ma il suo tentativo viene murato al momento topico della conclusione. Gli sforzi grigioneri ed il coraggio del mister vengono infine premiati a 10 minuti dal termine del match, quando Milanesi riesce a deviare con successo un pallone sporco spiovuto in area dopo una rimessa laterale di Melis e deviato da un difensore locale, per uno 0-1 di biblica importanza. Le emozioni sul campo della Volpaia non finiscono tuttavia con il vantaggio ospite, che costringe irrimediabilmente il Sesto Calcio ad una partita nuova e breve, poich&eacute; gli uomini di Milanini si dimostrano forti di spirito e di gamba, stoici nel concentrare le ultime energie residue nella ricerca di un pareggio a lungo difeso con sapienza: come sempre i pericoli giungono da palla ferma, e proprio sugli sviluppi di un calcio di punizione l'arbitro decreta un penalty in favore dei locali per un fallo di Valente, rigore lungamente contestato dalla formazione in maglia grigionera. Torre si presenta sul dischetto con passo sicuro, incarnando la perfetta figura del bivio di cui sopra: la prima trasformazione del numero 10 &egrave; fredda e spiazza Cerboneschi, ma incredibilmente avviene prima del fischio arbitrale, costringendo la panchina sestese a strozzare l'urlo in gola e la Curva Moana Pozzi a trattenere nuovamente il fiato; forse inibito dall'evento, forse semplicemente sfortunato, il numero 10 spedisce alle stelle il secondo tentativo, quello buono, e condanna i suoi ad una sconfitta amara, ma che comunque non cancella una prestazione davvero tosta, che conferma come il Sesto Calcio non si trovi per caso nei piani alti della classifica, probabile candidata per un posto ai playoff e perch&egrave; no per la corsa al titolo, viste le tante (e tante) partite ancora da disputare. Per il Centro Storico Lebowski invece una vittoria dolce, la settima sinfonia di una concerto finora perfetto, che deve accompagnarsi necessariamente alla consapevolezza di quanto il girone sia ancora lungo e irto di ostacoli, e di quanto numerose siano le pretendenti ad un trono finora monopolizzato, in attesa dei prossimi impegni con Potente e sopratutto, Barberino. In chiusura di articolo la Redazione di Calciopi&ugrave; desidera unire il proprio cordoglio a quello dei tifosi e dei giocatori del Centro Storico Lebowski per il lutto che in questi giorni ha colpito Francesco e Ilaria. A loro va l'abbraccio di tutta la Redazione. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;: </b>per il Sesto Calcio sono due i nomi da fare: <b>Dolfi </b>si carica sulle spalle una difesa oggi davvero efficace, prodigandosi in chiusure essenziali, mentre Bargelli si segnala per la qualit&agrave; e la quantit&agrave; espresse in mezzo al campo. Per il Centro Storico Lebowski invece da citare un uomo per reparto: <b>Coppini </b>si conferma maestro del raddoppio coadiuvando al meglio gli impassabili compagni di difesa, mentre <b>Bergamo </b>e <b>Milanesi </b>si rivelano uomini decisivi del successo entrando bene in partita e lasciando un marchio indelebile sul match. To.Ga.




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