• Terza Categoria
  • Capostrada Belvedere
  • 0 - 0
  • Spazzavento


CAPOSTRADA SB: Mati, Melis (54'Cané), Finocchi, Bonaldi, Ammirati, Niccolai, Nannini (83' Cupaiolo), Bonacchi, Manetti (52' Palloni), Gega, Petracchi. A disp.: Ginanni, Petruzzi, Chiti. All.: Riccardo Allori.
SPAZZAVENTO: Beneforti, Breschi (56' Guarducci), Zerini, Pierucci, Pisaneschi, Agostini L., Dimilta (56' Cantini), Costa, Ferraro, Tomei, Chiti (61' Santoni). A disp.: Cascini, Agostini M., Boccia, Galeotti. All.: Massimiliano Arcangioli.

ARBITRO: Lombardi di Pistoia.
NOTE: ammoniti Mati, Finocchi, Palloni, Niccolai, Gega, Agostini L., Costa, Pisaneschi. Espulsi al 26' Pierucci e al 52' Gega; al 74' Mati para un rigore a Guarducci.



Un Mati strepitoso e in giornata di grazia si veste del mantello di supereroe e fa sì che la porta del Capostrada rimanga inviolata, nonostante le tante minacce portate dallo Spazzavento. Al Franchi di Agliana, Capostrada - Spazzavento termina con un punteggio che non ti aspetti: uno 0-0 figlio di traverse, un rigore sbagliato e, come detto in apertura, dei miracoli di Mati. Agli ordini del signor Lombardi di Pistoia gli undici di Capostrada e Spazzavento si salutano cavallerescamente in mezzo al campo prima di darsi battaglia. La partita di accende subito quando Chiti riceve palla, se la porta sul destro e cerca l'angolo lontano trovando soltanto una scheggia di traversa. Sul fronte opposto ci prova Gega con il mancino, ma senza impensierire Beneforti. Al 15' un lancio dalle retrovie trova Ferraro con qualche metro di vantaggio e campo aperto davanti a sé. L'attaccante, però, opta per un pallonetto di prima intenzione che risulta buono soltanto nelle intenzioni. Al 17' lo stesso Ferraro difende palla sulla linea di fondo prima di cederla a Costa, che la centra di prima intenzione nel cuore dell'area dove si inserisce Dimilta, il quale incorna a botta sicura ma tra le braccia di Mati che blocca sicuro. Il Capostrada non riesce a distendersi in avanti e lo Spazzavento prende campo e coraggio: al 25' Pierucci sbuca in mezzo al mucchio selvaggio sugli sviluppi di un angolo da destra ma mette alto da pochi metri. Lo stesso capitano qualche istante più tardi si lascia andare ad una eresia e Lombardi, rigido nell'applicare il regolamento, lo manda anzitempo negli spogliatoi a riflettere. Allo scoccare della mezz'ora di gioco Ferraro scuote la traversa con una punizione la cui traiettoria viene, comunque, controllata da Mati. Al 35' i centrali del Capostrada si fanno pescare in colpevole ritardo quando Ferraro controlla in corsa, si mette la palla sul destro e tenta la conclusione a rete. Strozzata, tutto facile per Mati. Lo stesso attaccante è protagonista anche al 37', quando si incarica di battere un calcio di punizione qualche passo fuori dall'area di rigore. Il destro è tagliato e forte, passa sopra le teste del muro, lascia Mati fermo sulle gambe ma risulta fin troppo preciso e sbatte contro la traversa. Al 42' prova a rispondere da fermo Gega, ma il mancino del numero 10 passa lontano dalla porta di Beneforti. Le tante occasioni del primo tempo sono il preludio ad una seconda frazione di partita meno vivace e che si accende a tratti. Primo episodio da segnalare è l'espulsione di Gega dopo 7' dal ritorno in campo per doppia ammonizione. Al 64' Petracchi entra in area da sinistra e cerca il colpo a scavalcare Beneforti. Il pallonetto si spegne lontano dallo specchio della porta, ma il Capostrada dà il segnale di essere in partita. Al 74' ecco il momento che potrebbe spaccare in due la partita quando il direttore di gara accorda un penalty agli ospiti in maglia rossa. Vane le proteste dei locali e così Guarducci si sistema il pallone sul dischetto e sfida Mati. Al fischio, l'attaccante parte, impatta la sfera e la indirizza verso l'angolo basso alla destra del portiere che, dal canto suo, compie un balzo felino e intercetta la traiettoria mettendola in angolo. Al 43' ancora l'estremo difensore dei padroni di casa salva la porta in ben due occasioni: prima mettendo il guantone sul diagonale mancino di Cantini, poi sul prosieguo dell'azione volando dalla parte opposta della porta a deviare in angolo un tentativo del limite di Costa. L'ultima emozione la regala la girata al volo di Cantini che si spegne sull'esterno della rete.

Andrea Turi CAPOSTRADA SB: Mati, Melis (54'Can&eacute;), Finocchi, Bonaldi, Ammirati, Niccolai, Nannini (83' Cupaiolo), Bonacchi, Manetti (52' Palloni), Gega, Petracchi. A disp.: Ginanni, Petruzzi, Chiti. All.: Riccardo Allori.<br >SPAZZAVENTO: Beneforti, Breschi (56' Guarducci), Zerini, Pierucci, Pisaneschi, Agostini L., Dimilta (56' Cantini), Costa, Ferraro, Tomei, Chiti (61' Santoni). A disp.: Cascini, Agostini M., Boccia, Galeotti. All.: Massimiliano Arcangioli.<br > ARBITRO: Lombardi di Pistoia.<br >NOTE: ammoniti Mati, Finocchi, Palloni, Niccolai, Gega, Agostini L., Costa, Pisaneschi. Espulsi al 26' Pierucci e al 52' Gega; al 74' Mati para un rigore a Guarducci. Un Mati strepitoso e in giornata di grazia si veste del mantello di supereroe e fa s&igrave; che la porta del Capostrada rimanga inviolata, nonostante le tante minacce portate dallo Spazzavento. Al Franchi di Agliana, Capostrada - Spazzavento termina con un punteggio che non ti aspetti: uno 0-0 figlio di traverse, un rigore sbagliato e, come detto in apertura, dei miracoli di Mati. Agli ordini del signor Lombardi di Pistoia gli undici di Capostrada e Spazzavento si salutano cavallerescamente in mezzo al campo prima di darsi battaglia. La partita di accende subito quando Chiti riceve palla, se la porta sul destro e cerca l'angolo lontano trovando soltanto una scheggia di traversa. Sul fronte opposto ci prova Gega con il mancino, ma senza impensierire Beneforti. Al 15' un lancio dalle retrovie trova Ferraro con qualche metro di vantaggio e campo aperto davanti a s&eacute;. L'attaccante, per&ograve;, opta per un pallonetto di prima intenzione che risulta buono soltanto nelle intenzioni. Al 17' lo stesso Ferraro difende palla sulla linea di fondo prima di cederla a Costa, che la centra di prima intenzione nel cuore dell'area dove si inserisce Dimilta, il quale incorna a botta sicura ma tra le braccia di Mati che blocca sicuro. Il Capostrada non riesce a distendersi in avanti e lo Spazzavento prende campo e coraggio: al 25' Pierucci sbuca in mezzo al mucchio selvaggio sugli sviluppi di un angolo da destra ma mette alto da pochi metri. Lo stesso capitano qualche istante pi&ugrave; tardi si lascia andare ad una eresia e Lombardi, rigido nell'applicare il regolamento, lo manda anzitempo negli spogliatoi a riflettere. Allo scoccare della mezz'ora di gioco Ferraro scuote la traversa con una punizione la cui traiettoria viene, comunque, controllata da Mati. Al 35' i centrali del Capostrada si fanno pescare in colpevole ritardo quando Ferraro controlla in corsa, si mette la palla sul destro e tenta la conclusione a rete. Strozzata, tutto facile per Mati. Lo stesso attaccante &egrave; protagonista anche al 37', quando si incarica di battere un calcio di punizione qualche passo fuori dall'area di rigore. Il destro &egrave; tagliato e forte, passa sopra le teste del muro, lascia Mati fermo sulle gambe ma risulta fin troppo preciso e sbatte contro la traversa. Al 42' prova a rispondere da fermo Gega, ma il mancino del numero 10 passa lontano dalla porta di Beneforti. Le tante occasioni del primo tempo sono il preludio ad una seconda frazione di partita meno vivace e che si accende a tratti. Primo episodio da segnalare &egrave; l'espulsione di Gega dopo 7' dal ritorno in campo per doppia ammonizione. Al 64' Petracchi entra in area da sinistra e cerca il colpo a scavalcare Beneforti. Il pallonetto si spegne lontano dallo specchio della porta, ma il Capostrada d&agrave; il segnale di essere in partita. Al 74' ecco il momento che potrebbe spaccare in due la partita quando il direttore di gara accorda un penalty agli ospiti in maglia rossa. Vane le proteste dei locali e cos&igrave; Guarducci si sistema il pallone sul dischetto e sfida Mati. Al fischio, l'attaccante parte, impatta la sfera e la indirizza verso l'angolo basso alla destra del portiere che, dal canto suo, compie un balzo felino e intercetta la traiettoria mettendola in angolo. Al 43' ancora l'estremo difensore dei padroni di casa salva la porta in ben due occasioni: prima mettendo il guantone sul diagonale mancino di Cantini, poi sul prosieguo dell'azione volando dalla parte opposta della porta a deviare in angolo un tentativo del limite di Costa. L'ultima emozione la regala la girata al volo di Cantini che si spegne sull'esterno della rete. Andrea Turi




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