- Esordienti GIR.B
- Pieta 2004
-
1 - 1
- Grignanese
PIETA' 2004: Mursia, Buffini, Leoni, Vaccalluzzo, Tatoli, Marini, Mancini William, Tesco, Innocenti, Carone, Becheri, Tiano, Moretti, Moradei, Batzella, Brogi Gianmarco, Risaliti, Quercia. All.: Lorenzo Grossi
GRIGNANESE: Certo, Pugi, Amoroso, Confietto St., Grosu, Bernardini, Cascio, Nicolamarino, Brogi Niccolò, Visconti, Confietto Si., Melani, Schneider, Mancini Christian, Zani, Colombo, Nincheri, Ribecco. All.: Biscardi Maurizio
ARBITRO: Spadaro di Prato.
RETI: Mancini William, Brogi Niccolo'.
I primissimi minuti di questo match vedono un vero e proprio assedio alla porta della squadra di casa. La Grignanese sembra essere in gran forma, veloce e coordinata si rende pericolosa fin dal 1'. Sfruttando il duplice errore di Tatoli e Vaccalluzzo, Niccolo' Brogi si impossessa della palla e lancia su Simone Confietto, che lascia partire un tiro potente. Sulla respinta di Mursia, Niccolo' Brogi ci riprova, ma Tatoli, che nel frattempo è rientrato, salva miracolosamente la situazione, fermando una palla che avevamo già visto in rete. Ma non è finita qui: la sfera viene rimessa in gioco da Vaccalluzzo, che la toglie dalle mani del portiere. Confietto è pronto a cogliere l'opportunità, ma il suo tiro va alto sopra la traversa. Al 2' altra bella azione della Grignanese. Confietto scarta Buffini e Tesco e mette nel mezzo per Niccolò Brogi, che non riesce però a girarsi per calciare. Al 3' Tesco approfitta di un rinvio sbagliato del numero 3 della squadra ospite, ma la palla finisce fuori di molto. Di nuovo la Grignanese in avanti: al 4' Confietto Simone, saltato Buffini, che sbaglia l'entrata, va da solo verso la porta avversaria, ma Mursia non si fa cogliere impreparato. Su una punizione battuta da Becheri si sviluppa un'azione offensiva della Pietà: Carone crossa e, al 5' William Mancini, da vero opportunista, realizza il goal dell'1-0. Da questo momento la partita diventa più equilibrata, con occasioni da ambo le parti: la coppia Brogi-Confietto si rende ancora pericolosa in più di un'occasione, così come pure Carone per la Pietà, ma il primo tempo non vede comunque altre reti. Da segnalare un episodio dubbio al 10': Tatoli atterra Niccolò Brogi in area, ma il direttore di gara, vicinissimo all'azione, fa proseguire. Secondo tempo piuttosto piatto, fra un batti e ribatti che ha caratterizzato tutta la partita. Degno di nota un gran tiro di Carone dalla tre quarti, al 2', che il portiere para però con facilità. Anche la Grignanese si rende pericolosa in un paio di episodi e allo scadere la coppia Carone-Batzella è protagonista di un'altra bella azione. Mister Grossi corre ai ripari e reimposta l'assetto tattico spostando un giocatore di spessore come Gianmarco Brogi a sostegno di una difesa troppo spesso in difficoltà. Tesco e Carone bilanciano la squadra, con la solita tenacia e la voglia di costruire, l'attacco fa perno su un Innocenti che, impegnando più di un difensore per volta, tiene alta la squadra. L'ultimo tempo si protrae ben oltre i 20' regolamentari. La Grignanese non si arrende ed è pericolosa fin da subito. Al 7' Niccolò Brogi su punizione tira in porta, ma tra i pali c'è Tiano. Al 9' ancora bella azione corale della Grignanese, che però non riesce a concludere. Ancora qualche incursione in area avversaria da parte della Pietà: ci prova Gianmarco Brogi al 12' e ancora Carone al 15', con un tiro che è però piuttosto debole. Siamo ormai al 22'. Qualcuno al di là della panchina della squadra di casa lamenta a gran voce il fatto che la partita stia andando ben oltre i sessanta minuti previsti. L'arbitro Spadaro attribuisce l'episodio all'allenatore Grossi che, pur privo di ogni colpa, è costretto a lasciare il campo. Al 25' c'è un colpo di scena: su un presunto fallo di mano l'arbitro assegna un calcio di rigore che lascia tutti perplessi. Da bravo cecchino il numero 9 della Grignanese riporta la partita in parità. Al 28' il direttore di gara fischia la fine dell'incontro. La squadra di casa va negli spogliatoi con l'amaro in bocca, per essersi vista portare via una vittoria che dava ormai per acquisita e per alcune scelte arbitrali controverse. Al campo Faggi abbiamo visto due squadre in cerca di conferme, conferme che dovranno però aspettare. La Grignanese mostra una difesa impeccabile e degli attaccanti pratici ed essenziali. La Pietà viene da una serie di infortuni ed è penalizzata da importanti assenze, che hanno costretto mister Grossi a scelte obbligate per sostenere una difesa spesso in difficoltà e che commette troppi errori. Buona invece la prestazione dei portieri. Gli attaccanti non riescono a farsi trovare pronti e sono sempre troppo isolati. La squadra di casa ha cercato nei lanci lunghi delle soluzioni improbabili, piuttosto che giocare con palla a terra. Un pari tutto sommato giusto. Un arbitro poi che concede ben otto minuti di recupero, espelle un allenatore, nega un rigore evidente e ne assegna un altro che nessuno vede, né reclama, è da rivedere. Equilibrio ed esperienza sono forse caratteristiche che si acquisiscono con l'età. Concediamo anche ai giovani direttori di gara la possibilità di sbagliare e il tempo di crescere.
B.F.
PIETA' 2004: Mursia, Buffini, Leoni, Vaccalluzzo, Tatoli, Marini, Mancini William, Tesco, Innocenti, Carone, Becheri, Tiano, Moretti, Moradei, Batzella, Brogi Gianmarco, Risaliti, Quercia. All.: Lorenzo Grossi<br >GRIGNANESE: Certo, Pugi, Amoroso, Confietto St., Grosu, Bernardini, Cascio, Nicolamarino, Brogi Niccolò, Visconti, Confietto Si., Melani, Schneider, Mancini Christian, Zani, Colombo, Nincheri, Ribecco. All.: Biscardi Maurizio<br >
ARBITRO: Spadaro di Prato.<br >
RETI: Mancini William, Brogi Niccolo'.
I primissimi minuti di questo match vedono un vero e proprio assedio alla porta della squadra di casa. La Grignanese sembra essere in gran forma, veloce e coordinata si rende pericolosa fin dal 1'. Sfruttando il duplice errore di Tatoli e Vaccalluzzo, Niccolo' Brogi si impossessa della palla e lancia su Simone Confietto, che lascia partire un tiro potente. Sulla respinta di Mursia, Niccolo' Brogi ci riprova, ma Tatoli, che nel frattempo è rientrato, salva miracolosamente la situazione, fermando una palla che avevamo già visto in rete. Ma non è finita qui: la sfera viene rimessa in gioco da Vaccalluzzo, che la toglie dalle mani del portiere. Confietto è pronto a cogliere l'opportunità, ma il suo tiro va alto sopra la traversa. Al 2' altra bella azione della Grignanese. Confietto scarta Buffini e Tesco e mette nel mezzo per Niccolò Brogi, che non riesce però a girarsi per calciare. Al 3' Tesco approfitta di un rinvio sbagliato del numero 3 della squadra ospite, ma la palla finisce fuori di molto. Di nuovo la Grignanese in avanti: al 4' Confietto Simone, saltato Buffini, che sbaglia l'entrata, va da solo verso la porta avversaria, ma Mursia non si fa cogliere impreparato. Su una punizione battuta da Becheri si sviluppa un'azione offensiva della Pietà: Carone crossa e, al 5' William Mancini, da vero opportunista, realizza il goal dell'1-0. Da questo momento la partita diventa più equilibrata, con occasioni da ambo le parti: la coppia Brogi-Confietto si rende ancora pericolosa in più di un'occasione, così come pure Carone per la Pietà, ma il primo tempo non vede comunque altre reti. Da segnalare un episodio dubbio al 10': Tatoli atterra Niccolò Brogi in area, ma il direttore di gara, vicinissimo all'azione, fa proseguire. Secondo tempo piuttosto piatto, fra un batti e ribatti che ha caratterizzato tutta la partita. Degno di nota un gran tiro di Carone dalla tre quarti, al 2', che il portiere para però con facilità. Anche la Grignanese si rende pericolosa in un paio di episodi e allo scadere la coppia Carone-Batzella è protagonista di un'altra bella azione. Mister Grossi corre ai ripari e reimposta l'assetto tattico spostando un giocatore di spessore come Gianmarco Brogi a sostegno di una difesa troppo spesso in difficoltà. Tesco e Carone bilanciano la squadra, con la solita tenacia e la voglia di costruire, l'attacco fa perno su un Innocenti che, impegnando più di un difensore per volta, tiene alta la squadra. L'ultimo tempo si protrae ben oltre i 20' regolamentari. La Grignanese non si arrende ed è pericolosa fin da subito. Al 7' Niccolò Brogi su punizione tira in porta, ma tra i pali c'è Tiano. Al 9' ancora bella azione corale della Grignanese, che però non riesce a concludere. Ancora qualche incursione in area avversaria da parte della Pietà: ci prova Gianmarco Brogi al 12' e ancora Carone al 15', con un tiro che è però piuttosto debole. Siamo ormai al 22'. Qualcuno al di là della panchina della squadra di casa lamenta a gran voce il fatto che la partita stia andando ben oltre i sessanta minuti previsti. L'arbitro Spadaro attribuisce l'episodio all'allenatore Grossi che, pur privo di ogni colpa, è costretto a lasciare il campo. Al 25' c'è un colpo di scena: su un presunto fallo di mano l'arbitro assegna un calcio di rigore che lascia tutti perplessi. Da bravo cecchino il numero 9 della Grignanese riporta la partita in parità. Al 28' il direttore di gara fischia la fine dell'incontro. La squadra di casa va negli spogliatoi con l'amaro in bocca, per essersi vista portare via una vittoria che dava ormai per acquisita e per alcune scelte arbitrali controverse. Al campo Faggi abbiamo visto due squadre in cerca di conferme, conferme che dovranno però aspettare. La Grignanese mostra una difesa impeccabile e degli attaccanti pratici ed essenziali. La Pietà viene da una serie di infortuni ed è penalizzata da importanti assenze, che hanno costretto mister Grossi a scelte obbligate per sostenere una difesa spesso in difficoltà e che commette troppi errori. Buona invece la prestazione dei portieri. Gli attaccanti non riescono a farsi trovare pronti e sono sempre troppo isolati. La squadra di casa ha cercato nei lanci lunghi delle soluzioni improbabili, piuttosto che giocare con palla a terra. Un pari tutto sommato giusto. Un arbitro poi che concede ben otto minuti di recupero, espelle un allenatore, nega un rigore evidente e ne assegna un altro che nessuno vede, né reclama, è da rivedere. Equilibrio ed esperienza sono forse caratteristiche che si acquisiscono con l'età. Concediamo anche ai giovani direttori di gara la possibilità di sbagliare e il tempo di crescere.
B.F.