• Juniores Provinciali GIR.A
  • Affrico
  • 4 - 1
  • Alleanza Giovanile


AFFRICO: Chini, Ottino (21's.t.Goretti), Fantini (45'Rostagno), Roda, Pallini (13's.t.Pujia), Cucci, Lucchesi, Paolini, Bonciani (18's.t.Rosadelli), Pesci(15's.t.Scozzafava) Pieralli, Vanni. A disp.: Gazzaniga. All.: Goretti.
DICOMANO: Sacchini, Innocenti, Sequi, Cesari Fabio, Logi (45'Dallai), Cesari Leonardo, Delf Alla (7's.t.Benincasa), Mancini, Bini, Francini, Mocanj. A disp.: Scandale, Pinzauti, Luongo, Durando. All.: Cappelli.

ARBITRO: Cipriani di Firenze.

RETI: 25' Pesci, 34' Pallini, 37' Vanni. 40' Mancini (rig.), 37's.t.Goretti



L'apparenza inganna. Per venti minuti la partita tra Affrico e Dicomano, valida per il campionato provinciale juniores, non ha offerto spunti di particolare rilievo, se escludiamo una certa verve agonistica e la difficoltà di una delle due squadre ad imporsi sull'altra con azioni manovrate o comunque pericolose. Chi l'avrebbe detto, in quei primi venti minuti, che la squadra che sembrava correre di più, fare più pressing ed essere più decisa in avanti, avrebbe finito per soccombere con un punteggio che non ammette repliche: 4-1 per l'Affrico, malgrado abbia giocato in dieci per quasi tutta la partita. I risultati non si verificano per caso, di solito. In effetti anche sullo zero a zero si notava come il Dicomano sembrasse eseguire bene i propri compiti. I giocatori si muovevano per fare il loro, ma nelle difficoltà sembrava mancare un po' di fantasia, quella che scardina anche le peggiori difese. Sono mancati il genio, l'inventiva, quello che rende una squadra di calcio diversa da un gruppo podistico o il calcio diverso da sport puramente atletici. L'Affrico non aveva fatto vedere granché, ma è sembrato più produttivo fin da subito. Più concretezza, anche nel buttare semplicemente i palloni avanti come veniva, alla fine ha pagato. Bisogna dire che la difesa dei ragazzi in maglia rossa non è stata certo impeccabile.
Al 25', comunque, l'Affrico è passato in vantaggio grazie ad un gol di Pesci, lasciato solo. Il suo stop a seguire è stato comunque delizioso e il suo tiro ha fatto secco il portiere del Dicomano. Soltanto sei minuti dopo i celesti hanno sfiorato il patatrac, per un'espulsione ai danni di Paolini, probabilmente per aver offeso l'arbitro, reo di avergli fischiato una punizione contro per fallo da dietro. Malgrado questo, lo schema della partita non cambia: buona velocità del Dicomano, discreta esecuzione degli schemi, ma anche molti errori, assenza di fantasia e leggerezze in difesa. L'Affrico bada più alla sostanza che all'apparenza. Niente fronzoli, ma due gol in tre minuti. Al 34' su un angolo di Vanni, il portiere ribatte a pochi metri ed è pronto Pallini a gettarsi sul pallone e segnare. Al 37' è il turno di Vanni, ancora una volta in solitudine a trovare il gol. Allo scadere del tempo il Dicomano riesce a trovare il gol su un rigore dubbio concesso per un atterramento in area di Bini. Nel secondo tempo la musica non cambia, neanche dopo le sostituzioni. Resta invariato l'agonismo, anche eccessivo a volte, soprattutto da parte dei mugellani, i quali sono sembrati un po' più determinati ed in effetti sono giunti al tiro qualche volta. Quando non hanno commesso errori, si sono trovati di fronte un gran bel portiere. Al 18's.t., ad esempio, ha compiuto un autentica prodezza su un tiro di Mancini a colpo sicuro da lontano, molto teso e ben indirizzato. Il portiere si è disteso in volo e ha deviato il pallone sulla traversa con la mano sinistra. E' stato questo il gesto tecnico migliore della partita. Gli ultimi minuti confermano la concretezza della squadra di casa che, con Goretti, nuovo entrato, sfiora prima il gol e quindi lo realizza, di testa, su un cross proveniente dalla fascia destra. CALCIATORI PIU': Mancini (Dicomano): sicuro col pallone, smista bene il gioco. Chini (Affrico): una sicurezza in porta e nelle uscite. Determinante in alcune parate su tiri che potevano cambiare la partita. Goretti (Affrico): entra, sfiora un gol e segna. Eravamo sul 3-1, ma insomma lui era pronto.

Ricci AFFRICO: Chini, Ottino (21's.t.Goretti), Fantini (45'Rostagno), Roda, Pallini (13's.t.Pujia), Cucci, Lucchesi, Paolini, Bonciani (18's.t.Rosadelli), Pesci(15's.t.Scozzafava) Pieralli, Vanni. A disp.: Gazzaniga. All.: Goretti.<br >DICOMANO: Sacchini, Innocenti, Sequi, Cesari Fabio, Logi (45'Dallai), Cesari Leonardo, Delf Alla (7's.t.Benincasa), Mancini, Bini, Francini, Mocanj. A disp.: Scandale, Pinzauti, Luongo, Durando. All.: Cappelli.<br > ARBITRO: Cipriani di Firenze.<br > RETI: 25' Pesci, 34' Pallini, 37' Vanni. 40' Mancini (rig.), 37's.t.Goretti L'apparenza inganna. Per venti minuti la partita tra Affrico e Dicomano, valida per il campionato provinciale juniores, non ha offerto spunti di particolare rilievo, se escludiamo una certa verve agonistica e la difficolt&agrave; di una delle due squadre ad imporsi sull'altra con azioni manovrate o comunque pericolose. Chi l'avrebbe detto, in quei primi venti minuti, che la squadra che sembrava correre di pi&ugrave;, fare pi&ugrave; pressing ed essere pi&ugrave; decisa in avanti, avrebbe finito per soccombere con un punteggio che non ammette repliche: 4-1 per l'Affrico, malgrado abbia giocato in dieci per quasi tutta la partita. I risultati non si verificano per caso, di solito. In effetti anche sullo zero a zero si notava come il Dicomano sembrasse eseguire bene i propri compiti. I giocatori si muovevano per fare il loro, ma nelle difficolt&agrave; sembrava mancare un po' di fantasia, quella che scardina anche le peggiori difese. Sono mancati il genio, l'inventiva, quello che rende una squadra di calcio diversa da un gruppo podistico o il calcio diverso da sport puramente atletici. L'Affrico non aveva fatto vedere granch&eacute;, ma &egrave; sembrato pi&ugrave; produttivo fin da subito. Pi&ugrave; concretezza, anche nel buttare semplicemente i palloni avanti come veniva, alla fine ha pagato. Bisogna dire che la difesa dei ragazzi in maglia rossa non &egrave; stata certo impeccabile. <br >Al 25', comunque, l'Affrico &egrave; passato in vantaggio grazie ad un gol di Pesci, lasciato solo. Il suo stop a seguire &egrave; stato comunque delizioso e il suo tiro ha fatto secco il portiere del Dicomano. Soltanto sei minuti dopo i celesti hanno sfiorato il patatrac, per un'espulsione ai danni di Paolini, probabilmente per aver offeso l'arbitro, reo di avergli fischiato una punizione contro per fallo da dietro. Malgrado questo, lo schema della partita non cambia: buona velocit&agrave; del Dicomano, discreta esecuzione degli schemi, ma anche molti errori, assenza di fantasia e leggerezze in difesa. L'Affrico bada pi&ugrave; alla sostanza che all'apparenza. Niente fronzoli, ma due gol in tre minuti. Al 34' su un angolo di Vanni, il portiere ribatte a pochi metri ed &egrave; pronto Pallini a gettarsi sul pallone e segnare. Al 37' &egrave; il turno di Vanni, ancora una volta in solitudine a trovare il gol. Allo scadere del tempo il Dicomano riesce a trovare il gol su un rigore dubbio concesso per un atterramento in area di Bini. Nel secondo tempo la musica non cambia, neanche dopo le sostituzioni. Resta invariato l'agonismo, anche eccessivo a volte, soprattutto da parte dei mugellani, i quali sono sembrati un po' pi&ugrave; determinati ed in effetti sono giunti al tiro qualche volta. Quando non hanno commesso errori, si sono trovati di fronte un gran bel portiere. Al 18's.t., ad esempio, ha compiuto un autentica prodezza su un tiro di Mancini a colpo sicuro da lontano, molto teso e ben indirizzato. Il portiere si &egrave; disteso in volo e ha deviato il pallone sulla traversa con la mano sinistra. E' stato questo il gesto tecnico migliore della partita. Gli ultimi minuti confermano la concretezza della squadra di casa che, con Goretti, nuovo entrato, sfiora prima il gol e quindi lo realizza, di testa, su un cross proveniente dalla fascia destra. <b>CALCIATORI PIU': Mancini (Dicomano):</b> sicuro col pallone, smista bene il gioco. <b>Chini (Affrico):</b> una sicurezza in porta e nelle uscite. Determinante in alcune parate su tiri che potevano cambiare la partita. <b>Goretti (Affrico):</b> entra, sfiora un gol e segna. Eravamo sul 3-1, ma insomma lui era pronto. Ricci




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