• Allievi Nazionali GIR.F
  • Roma
  • 3 - 1
  • Fiorentina


ROMA: Pigliacelli 6,5; Sabelli 6,5, Carboni 7, Orchi 7 (80' Caratelli sv), Amendola 6; Verre 6,5, Ciciretti 6 (70' Barba 6,5), Falasca 7; Piscitella 6 (80' Bongiovanni sv), Caprari 6,5 (73' Buscia sv), Leonardi 7 (65' Politano 6). A disp.: Protetti, Lo Pinto. All.: Andrea Stramaccioni.
FIORENTINA: David 6; Bittante 6, Biondi 6, Gonnelli 5,5, Libarda 5,5; Barbero © 6 (75' Atoè sv), Rosata 6 (42' Belli 6); Matos 7, Baccarin 6, Grifoni 5,5, Da Silva 5 (55' Atello 5,5). A disp.: Luciani, Cafissi, Torre, Rabangu. All.: Luca Guerri.

ARBITRO: Mangina di Tivoli 6 coad da Anglicani di Albano e Anselmo di Roma 2.

RETI: Matos, Falasca, Carboni, Barba.
NOTE: angoli 3-3. 200 spettatori circa. Ammoniti: Biondi, Rosata, Barbero.



Al centro sportivo Fulvio Bernardini è andata in scena la partitissima tra la Roma di mister Stramaccioni dominatrice del campionato e la seconda della classe Fiorentina in cerca di punti fondamentali per il secondo posto, vedendosi incalzata a pari punti dall'Empoli, che a sua volta è andato a far visita alla Lazio per una sfida difficile e complicata della zona medio-alta di classifica. Un duello che ormai in questa categoria sta diventando un classico negli ultimi tempi. Non a caso tra i campioni d'Italia gigliati e la formazione giallo-rossa sono già due i precedenti da ricordare che hanno visto sempre la squadra capitolina imporsi: all'andata finì tre a due per la Roma che completò una rimonta straordinaria da 0-2 a 3-2 mentre, il secondo appuntamento, ha marcato sempre l'autorità romanista battendo i viola nella finale del torneo Arco di Trento per uno a zero. Tornado alla gara, i padroni di casa in completo rosso, sono stati schierati con un 4-3-3 compatto e pungente, con Verre davanti alla difesa e le ali d'attacco Caprari-Piscitella pronte ad innescare la punta Leonardi. Il coach Guerri con un 4-2-3-1 ha voluto disporre la diga composta da capitan Barbero e Rosata per contrastare gli attacchi della capolista e affidarsi alle magie di Matos e compagni in avanti. Parte subito forte la Roma che tiene bene il campo con un possesso di palla veloce e ficcante senza sprecare inutilmente la sfera con lanci lunghi. Un cross dalla destra di Sabelli crea difficoltà al portiere che in uscita non trattiene il pallone e per poco non ne approfitta Leonardi che tenta di ribattere in rete e successivamente Caprari da lontano cerca il jolly ma il suo bolide termina di poco alto sopra la traversa. La Roma è davvero padrona del rettangolo di gioco ma dopo un'azione concitata su calcio d'angolo Verre, sulla tre quarti, si fa scippare la sfera facendo così partire il contropiede fiorentino con Matos. Il brasiliano con un'azione solitaria di trenta metri prima si libera di Orchi e poi secca l'incolpevole Pigliacelli all'angolino. La Roma è scossa e per qualche minuto non reagisce lasciando il campo ai rivali: Bittante in progressione sulla destra, si accentra in area e di sinistro libera un tiro, fiacco, che non impensierisce il portiere. Passati questi minuti di appannamento torna a farsi viva la squadra di Stramaccioni in attacco conquistando punizioni dal limite e un paio di calci d'angolo. Ma la grande occasione capita sui piedi di Falasca che non sbaglia: dal limite dell'area, inizialmente finta il tiro di sinistro, ma poi si porta il pallone sul destro sparando così un fendente velenoso che si insacca alla sinistra dell'impietrito David. Era la scossa che serviva ed è dimostrato dalla grande foga che ora i ragazzi di casa mettono in ogni contrasto. La Fiorentina è in bambola e fatica ad uscire dalla propria metà campo. Prova allora a limitare i danni mantenendo fino alla fine del primo tempo il risultato di parità ma senza riuscirci. Allo scoccare dell'ultimo minuto perviene l'incornata vincente di capitan Carboni che svetta più in alto di tutti e batte sul primo palo il portiere, da una punizione guadagnata e battuta dal solito Caprari. Termina qui la prima frazione. Nella ripresa dal punto di vista tattico non cambia nulla tranne nell'avvicendamento tra le due fasce d'attacco della Roma con Caprari che si posiziona sulla sinistra e Piscitella sulla destra. Passano cinque minuti e c'è subito da registrare un gol annullato giustamente agli ospiti per posizione irregolare di Da Silva. Tutto ciò non spaventa la ‘capoclassifica' che ora è più serena e forte del vantaggio conquistato. Infatti più passa il tempo e più le azioni diminuiscono anche se Ciceretti, imbeccato alla grande da Sabelli, spedisce sul palo con la deviazione tempestiva e fondamentale di David. L'unico squillo degno di nota dei viola è una punizione del neo entrato Belli bloccata facilmente da Pigliacelli. I minuti passano e s'avvicina sempre più l'ennesimo successo di questa Roma fantastica che ha letteralmente ammazzato il campionato. Addirittura poco prima del triplice fischio finale arriva il terzo gol di Barba, con un tiro incrociato di sinistro, appena dentro l'area di rigore, che sigilla e congela così il risultato sul definitivo 3 a 1.

Carlo Cimini ROMA: Pigliacelli 6,5; Sabelli 6,5, Carboni 7, Orchi 7 (80' Caratelli sv), Amendola 6; Verre 6,5, Ciciretti 6 (70' Barba 6,5), Falasca 7; Piscitella 6 (80' Bongiovanni sv), Caprari 6,5 (73' Buscia sv), Leonardi 7 (65' Politano 6). A disp.: Protetti, Lo Pinto. All.: Andrea Stramaccioni.<br >FIORENTINA: David 6; Bittante 6, Biondi 6, Gonnelli 5,5, Libarda 5,5; Barbero &copy; 6 (75' Ato&egrave; sv), Rosata 6 (42' Belli 6); Matos 7, Baccarin 6, Grifoni 5,5, Da Silva 5 (55' Atello 5,5). A disp.: Luciani, Cafissi, Torre, Rabangu. All.: Luca Guerri.<br > ARBITRO: Mangina di Tivoli 6 coad da Anglicani di Albano e Anselmo di Roma 2.<br > RETI: Matos, Falasca, Carboni, Barba.<br >NOTE: angoli 3-3. 200 spettatori circa. Ammoniti: Biondi, Rosata, Barbero. Al centro sportivo Fulvio Bernardini &egrave; andata in scena la partitissima tra la Roma di mister Stramaccioni dominatrice del campionato e la seconda della classe Fiorentina in cerca di punti fondamentali per il secondo posto, vedendosi incalzata a pari punti dall'Empoli, che a sua volta &egrave; andato a far visita alla Lazio per una sfida difficile e complicata della zona medio-alta di classifica. Un duello che ormai in questa categoria sta diventando un classico negli ultimi tempi. Non a caso tra i campioni d'Italia gigliati e la formazione giallo-rossa sono gi&agrave; due i precedenti da ricordare che hanno visto sempre la squadra capitolina imporsi: all'andata fin&igrave; tre a due per la Roma che complet&ograve; una rimonta straordinaria da 0-2 a 3-2 mentre, il secondo appuntamento, ha marcato sempre l'autorit&agrave; romanista battendo i viola nella finale del torneo Arco di Trento per uno a zero. Tornado alla gara, i padroni di casa in completo rosso, sono stati schierati con un 4-3-3 compatto e pungente, con Verre davanti alla difesa e le ali d'attacco Caprari-Piscitella pronte ad innescare la punta Leonardi. Il coach Guerri con un 4-2-3-1 ha voluto disporre la diga composta da capitan Barbero e Rosata per contrastare gli attacchi della capolista e affidarsi alle magie di Matos e compagni in avanti. Parte subito forte la Roma che tiene bene il campo con un possesso di palla veloce e ficcante senza sprecare inutilmente la sfera con lanci lunghi. Un cross dalla destra di Sabelli crea difficolt&agrave; al portiere che in uscita non trattiene il pallone e per poco non ne approfitta Leonardi che tenta di ribattere in rete e successivamente Caprari da lontano cerca il jolly ma il suo bolide termina di poco alto sopra la traversa. La Roma &egrave; davvero padrona del rettangolo di gioco ma dopo un'azione concitata su calcio d'angolo Verre, sulla tre quarti, si fa scippare la sfera facendo cos&igrave; partire il contropiede fiorentino con Matos. Il brasiliano con un'azione solitaria di trenta metri prima si libera di Orchi e poi secca l'incolpevole Pigliacelli all'angolino. La Roma &egrave; scossa e per qualche minuto non reagisce lasciando il campo ai rivali: Bittante in progressione sulla destra, si accentra in area e di sinistro libera un tiro, fiacco, che non impensierisce il portiere. Passati questi minuti di appannamento torna a farsi viva la squadra di Stramaccioni in attacco conquistando punizioni dal limite e un paio di calci d'angolo. Ma la grande occasione capita sui piedi di Falasca che non sbaglia: dal limite dell'area, inizialmente finta il tiro di sinistro, ma poi si porta il pallone sul destro sparando cos&igrave; un fendente velenoso che si insacca alla sinistra dell'impietrito David. Era la scossa che serviva ed &egrave; dimostrato dalla grande foga che ora i ragazzi di casa mettono in ogni contrasto. La Fiorentina &egrave; in bambola e fatica ad uscire dalla propria met&agrave; campo. Prova allora a limitare i danni mantenendo fino alla fine del primo tempo il risultato di parit&agrave; ma senza riuscirci. Allo scoccare dell'ultimo minuto perviene l'incornata vincente di capitan Carboni che svetta pi&ugrave; in alto di tutti e batte sul primo palo il portiere, da una punizione guadagnata e battuta dal solito Caprari. Termina qui la prima frazione. Nella ripresa dal punto di vista tattico non cambia nulla tranne nell'avvicendamento tra le due fasce d'attacco della Roma con Caprari che si posiziona sulla sinistra e Piscitella sulla destra. Passano cinque minuti e c'&egrave; subito da registrare un gol annullato giustamente agli ospiti per posizione irregolare di Da Silva. Tutto ci&ograve; non spaventa la ‘capoclassifica' che ora &egrave; pi&ugrave; serena e forte del vantaggio conquistato. Infatti pi&ugrave; passa il tempo e pi&ugrave; le azioni diminuiscono anche se Ciceretti, imbeccato alla grande da Sabelli, spedisce sul palo con la deviazione tempestiva e fondamentale di David. L'unico squillo degno di nota dei viola &egrave; una punizione del neo entrato Belli bloccata facilmente da Pigliacelli. I minuti passano e s'avvicina sempre pi&ugrave; l'ennesimo successo di questa Roma fantastica che ha letteralmente ammazzato il campionato. Addirittura poco prima del triplice fischio finale arriva il terzo gol di Barba, con un tiro incrociato di sinistro, appena dentro l'area di rigore, che sigilla e congela cos&igrave; il risultato sul definitivo 3 a 1. Carlo Cimini




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