• Allievi Nazionali GIR.F
  • Roma
  • 4 - 0
  • Livorno


ROMA: Pigliacelli 6,5, Sabelli 6,5 (72' Rosato sv), Amendola 7, Orchi 6,5, Caratelli 6,5, Falasca 7, Bezziccheri 6 (44' Verre 6,5), Leonardi 7 (66' Buscia sv), Caprari 7,5 (72' D'Ambrosio sv), Ciciretti 6,5 (58' Piscitella 6,5), Politano 7 (69' Bongiovanni sv). A disp: Perilli. All.: Andrea Stramaccioni
LIVORNO: Caneschi 6,5, Carani 5 (41' Decembrini 6), Di Paco 5 (41' Torri 5,5), Di Giuseppe 5,5, Valentini 5,5, Agelli 5,5, Marraffino 6 (41' Garbini 6), Serri 5,5, Femia 5,5 (48' Cerri 5), Sturla 5, Colombi 5 (54' Annunziata sv). A disp.: Magrelli, Shkurti. All.: Simone Venturi.

ARBITRO: Colarossi di Roma Due 5, coad. da Di Stefano e Raganelli di Roma Uno.

RETI: 10' Caprari, 36' Leonardi, 63' Falasca, 79' rig. Piscitella.
NOTE: ammoniti: Sabelli, Colombi. Calci d'angolo: 9-3.



Come nella partita d'andata, la Roma si sbarazza agevolmente del Livorno con un rotondo quattro a zero e continua la sua inarrestabile marcia in testa alla classifica: con diciannove risultati utili consecutivi, la Roma, in questo campionato, non è ancora mai incappata in una sconfitta ed ha tutte le carte in regola (come i Giovanissimi di Montella) per concludere la regular season con il numero zero sotto la voce sconfitte. Sull'onda dell'entusiasmo del derby vinto sette giorni fa, la Roma comincia sin dai primi minuti a condurre le operazioni del gioco. Il 4-2-3-1 messo in campo da mister Stramaccioni appare un meccanismo perfetto e difficile da contenere per gli avversari. Il Livorno si schiera con un coperto 4-5-1, ma, pur avendo un centrocampo molto folto, non riesce quasi mai ad avere il controllo della sfera e a contrastare efficacemente le offensive giallorosse. La fascia sinistra romanista funziona a meraviglia: Amendola e Caprari sono una coppia difficilmente arrestabile, con il primo che si sovrappone con una frequenza spaventosa, il secondo che ha grande facilità di dribbling e crea spazio per il compagno di fascia grazie a i suoi movimenti verso l'interno, simili a quelli che fa Vucinic in prima squadra. È proprio Caprari, al 10', a mettere in discesa la gara. L'azione si svolge sulla destra, Politano serve sulla corsa Sabelli che trova tutto solo all'altezza del secondo palo Caprari: un gioco da ragazzi per lui battere Caneschi con l'interno sinistro di prima battuta. Sbloccata la gara, la Roma gioca con ancor più tranquillità, mantenendo il possesso del pallone e accelerando appena la sfera arriva sui piedi o di Caprari o di Politano. Bezziccheri tenta la fortuna con un paio di conclusioni dalla distanza, ma la mira è da dimenticare. Al 23' Caprari sfiora la doppietta personale con un secco destro dai venti metri: peccato solo che sia centrale, con Caneschi che non ha problemi a deviare in angolo. Il Livorno si affaccia un paio di volte in area giallorosa, sfruttando in particolare la corsia di destra, i cross in mezzo, però, sono facili prede per i concentratissimi Orchi e Caratelli. A fine primo tempo, la Roma inevitabilmente perviene al raddoppio e il merito è ancora dell'eroe del derby di domenica scorsa Caprari, che porge sul piatto d'argento un assist perfetto per l'indisturbato Leonardi. Il numero otto romanista spinge facilmente in rete da pochi passi e ipoteca il successo con un tempo ancora da giocare. Nella ripresa, la capolista entra un po' rilassata e troppo sicura di aver già fatto sua la partita. Nonostante l'approccio molle, i ragazzi di mister Stramaccioni non vengono puniti dai toscani, che sprecano due palle gol clamorose prima con Femia, poi con Di Giuseppe. In entrambe le circostanze Pigliacelli mette in mostra le sue immense qualità, chiudendo con sicurezza lo specchio della porta. Dopo aver rischiato di rimettere in bilico il match, la Roma contiene bene i tentativi degli avversari e al 23' della ripresa chiude i giochi, con un rete, a dir la verità un po' casuale, di Falasca, abile nel credere in un lancio che appariva innocuo di Caratelli e a battere Caneschi con un semplice piatto sinistro. Il Livorno, in quest'occasione, si era fermato perché il guardalinee aveva sbandierato il fuorigioco di Leopardi, ma Falasca, invece, partiva da dietro in posizione regolare. Tuttavia, la rete era comunque da annullare, per il fatto che Leonardi non si disinteressa del pallone, andandogli incontro e, quindi cercando di intervenire. Nel finale, il direttore di gara, dopo aver negato ai giallorossi un rigore solare per un evidente fallo di mano in area di un difensore amaranto, concede un generoso penalty per una leggera spinta di Torri ai danni di Piscitella. Lo stesso neo-entrato si incarica della realizzazione che sancisce il definitivo quattro a zero. Un successo mai in discussione per la Roma, che conferma ancora una volta di essere in assoluto la squadra da battere. Il signor Colarossi di Roma Due 5 concede alla Roma un gol da annullare, non assegna un rigore piuttosto netto ai giallorossi, infine fischia un penalty a favore della Roma molto generoso. Non fa una gran figura.

Emanuele Granelli ROMA: Pigliacelli 6,5, Sabelli 6,5 (72' Rosato sv), Amendola 7, Orchi 6,5, Caratelli 6,5, Falasca 7, Bezziccheri 6 (44' Verre 6,5), Leonardi 7 (66' Buscia sv), Caprari 7,5 (72' D'Ambrosio sv), Ciciretti 6,5 (58' Piscitella 6,5), Politano 7 (69' Bongiovanni sv). A disp: Perilli. All.: Andrea Stramaccioni<br >LIVORNO: Caneschi 6,5, Carani 5 (41' Decembrini 6), Di Paco 5 (41' Torri 5,5), Di Giuseppe 5,5, Valentini 5,5, Agelli 5,5, Marraffino 6 (41' Garbini 6), Serri 5,5, Femia 5,5 (48' Cerri 5), Sturla 5, Colombi 5 (54' Annunziata sv). A disp.: Magrelli, Shkurti. All.: Simone Venturi.<br > ARBITRO: Colarossi di Roma Due 5, coad. da Di Stefano e Raganelli di Roma Uno.<br > RETI: 10' Caprari, 36' Leonardi, 63' Falasca, 79' rig. Piscitella.<br >NOTE: ammoniti: Sabelli, Colombi. Calci d'angolo: 9-3. Come nella partita d'andata, la Roma si sbarazza agevolmente del Livorno con un rotondo quattro a zero e continua la sua inarrestabile marcia in testa alla classifica: con diciannove risultati utili consecutivi, la Roma, in questo campionato, non &egrave; ancora mai incappata in una sconfitta ed ha tutte le carte in regola (come i Giovanissimi di Montella) per concludere la regular season con il numero zero sotto la voce sconfitte. Sull'onda dell'entusiasmo del derby vinto sette giorni fa, la Roma comincia sin dai primi minuti a condurre le operazioni del gioco. Il 4-2-3-1 messo in campo da mister Stramaccioni appare un meccanismo perfetto e difficile da contenere per gli avversari. Il Livorno si schiera con un coperto 4-5-1, ma, pur avendo un centrocampo molto folto, non riesce quasi mai ad avere il controllo della sfera e a contrastare efficacemente le offensive giallorosse. La fascia sinistra romanista funziona a meraviglia: Amendola e Caprari sono una coppia difficilmente arrestabile, con il primo che si sovrappone con una frequenza spaventosa, il secondo che ha grande facilit&agrave; di dribbling e crea spazio per il compagno di fascia grazie a i suoi movimenti verso l'interno, simili a quelli che fa Vucinic in prima squadra. &Egrave; proprio Caprari, al 10', a mettere in discesa la gara. L'azione si svolge sulla destra, Politano serve sulla corsa Sabelli che trova tutto solo all'altezza del secondo palo Caprari: un gioco da ragazzi per lui battere Caneschi con l'interno sinistro di prima battuta. Sbloccata la gara, la Roma gioca con ancor pi&ugrave; tranquillit&agrave;, mantenendo il possesso del pallone e accelerando appena la sfera arriva sui piedi o di Caprari o di Politano. Bezziccheri tenta la fortuna con un paio di conclusioni dalla distanza, ma la mira &egrave; da dimenticare. Al 23' Caprari sfiora la doppietta personale con un secco destro dai venti metri: peccato solo che sia centrale, con Caneschi che non ha problemi a deviare in angolo. Il Livorno si affaccia un paio di volte in area giallorosa, sfruttando in particolare la corsia di destra, i cross in mezzo, per&ograve;, sono facili prede per i concentratissimi Orchi e Caratelli. A fine primo tempo, la Roma inevitabilmente perviene al raddoppio e il merito &egrave; ancora dell'eroe del derby di domenica scorsa Caprari, che porge sul piatto d'argento un assist perfetto per l'indisturbato Leonardi. Il numero otto romanista spinge facilmente in rete da pochi passi e ipoteca il successo con un tempo ancora da giocare. Nella ripresa, la capolista entra un po' rilassata e troppo sicura di aver gi&agrave; fatto sua la partita. Nonostante l'approccio molle, i ragazzi di mister Stramaccioni non vengono puniti dai toscani, che sprecano due palle gol clamorose prima con Femia, poi con Di Giuseppe. In entrambe le circostanze Pigliacelli mette in mostra le sue immense qualit&agrave;, chiudendo con sicurezza lo specchio della porta. Dopo aver rischiato di rimettere in bilico il match, la Roma contiene bene i tentativi degli avversari e al 23' della ripresa chiude i giochi, con un rete, a dir la verit&agrave; un po' casuale, di Falasca, abile nel credere in un lancio che appariva innocuo di Caratelli e a battere Caneschi con un semplice piatto sinistro. Il Livorno, in quest'occasione, si era fermato perch&eacute; il guardalinee aveva sbandierato il fuorigioco di Leopardi, ma Falasca, invece, partiva da dietro in posizione regolare. Tuttavia, la rete era comunque da annullare, per il fatto che Leonardi non si disinteressa del pallone, andandogli incontro e, quindi cercando di intervenire. Nel finale, il direttore di gara, dopo aver negato ai giallorossi un rigore solare per un evidente fallo di mano in area di un difensore amaranto, concede un generoso penalty per una leggera spinta di Torri ai danni di Piscitella. Lo stesso neo-entrato si incarica della realizzazione che sancisce il definitivo quattro a zero. Un successo mai in discussione per la Roma, che conferma ancora una volta di essere in assoluto la squadra da battere. Il signor Colarossi di Roma Due 5 concede alla Roma un gol da annullare, non assegna un rigore piuttosto netto ai giallorossi, infine fischia un penalty a favore della Roma molto generoso. Non fa una gran figura. Emanuele Granelli




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