• Giovanissimi Regionali GIR.B
  • Armando Picchi
  • 3 - 0
  • Bellaria Cappuccini


ARMANDO PICCHI: Marchetti, Biagi, Solari, Palminteri, Diaz, Più, Dussol, Monteleone, Mosca, Pappalardo, Loizzo. A disp.: Gargini, Di Fiandra, Pagliari, Ariete, Bibolino. All.: Simone Giuliani.
BELLARIA CAPPUCCINI: Rocchi, Perretta A., Lotti, Barone, Cerrai, Perretta P., Bettarini, Nassi, Brogi, Doni. A disp.: Collavoli, Menciassi, Tafi, Guezze, Giunti, Barsottini, Bracaloni, Perretta D., Gatto. All.: Marco Malventi.

ARBITRO: Ludovico Cravini di Livorno.

RETI: Dussol 3.



La tripletta di Dussol stravolge le gerarchie del Girone B: i padroni di casa, infatti, col netto successo per 3 a 0 ai danni dei rivali del Bellaria Cappuccini, allungano in vetta e iniziano a sognare in grande. Succede tutto durante il primo tempo, nonostante il preannunciato equilibrio. Ma veniamo alla cronaca della partita. I primissimi istanti dello scontro mettono a nudo tutta la tensione del caso: nessuno pare prendersi la responsabilità di giocate decisive, e i minuti trascorrono rapidi e impietosi tra contrasti e scontri di gioco. Al 10', però, i padroni di casa battono un colpo: un calcio di punizione dalla propria trequarti permette a Diaz di imbeccare Dussol all'interno dei trenta metri avversari, dopodiché il numero 7 è eccezionale nel calciare al volo e insaccare la sfera in fondo al sacco tra gli applausi scroscianti del pubblico. Il Bellaria, le cui intenzioni bellicose trovano un arresto importante, non riesce più a trovare le misure del campo e sembra disunirsi, mentre i loro avversari prendono fiducia e alzano il baricentro. Il raddoppio è questione di pochi minuti, se non addirittura di secondi: Mosca recupera la sfera sugli sviluppi di un corner in favore degli ospiti, alza la testa e serve Dussol che, superato il suo marcatore in velocità, calcia sul palo lungo e supera i guanti dell'incolpevole Rocchi. L'uno-due terrificante portato dai ragazzi di Mister Giuliani stravolge i piani del Bellaria: gli ospiti, seppur frastornati, alzano la pressione e si fanno vedere con più frequenza dalle parti di Marchetti, aprendo però varchi invitanti nella propria retroguardia. E Dussol non è certo il tipo di giocatore al quale vorresti concedere un paio di metri di troppo a campo aperto: il numero 7, a conferma di quanto appena detto, rifinisce alla perfezione anche un altro contropiede, utilizzando il fisico per frapporsi tra la palla e l'avversario e calciando violentemente all'angolino più lontano. Siamo solo al ventesimo del primo tempo, ma la gara sembra essere indirizzata su binari ben precisi. La prima frazione si esaurisce senza ulteriori colpi di scena, e le squadre approfittano della pausa per riprendersi e per riorganizzarsi. L'inizio di secondo tempo è indicativo di quelle che sono le direttive date dai due allenatori: l'Armando Picchi, appagato dal risultato maturato nei primi 35 minuti di gioco, chiude le linee di passaggio e ostacola le giocate degli avversari, mentre gli ospiti alzano prepotentemente la pressione riversando tutta la loro foga agonistica in ogni possesso. L'approccio dei locali, però, fa sì che i sussulti non possano essere troppi, collegati principalmente a calci piazzati e a mischie generate in area di rigore in questo modo, e Marchetti ha vita facile nello sventare le minacce giunte dalle sue parti. Dall'altro lato del campo, invece, un po' come visto anche in precedenza, Dussol continua a rappresentare il pericolo principale con continue accelerazioni nello spazio e con tentativi di affondo, ma stavolta la difesa del Bellaria non si lascia sorprendere. Il triplice fischio, infine, strappa applausi scroscianti dalle mani dei sostenitori locali, la cui partita tatticamente perfetta frutta tre punti d'oro per la lotta al titolo. Discorso simile ma non certamente uguale per gli ospiti: i venti minuti iniziali regalati agli avversari sono costati caro, ma la reazione (specialmente nella ripresa) è stata da grande squadra. Nulla è ancora chiuso.
Calciatoripiù
: due nomi sono risaltati agli occhi di tutti: il primo per ovvie ragioni, è quello di Dussol, la cui tripletta ha rappresentato uno snodo fondamentale di questo campionato, mentre il secondo è quello di Solari, perfetto in chiusura e bravo nella costruzione del gioco.

ARMANDO PICCHI: Marchetti, Biagi, Solari, Palminteri, Diaz, Pi&ugrave;, Dussol, Monteleone, Mosca, Pappalardo, Loizzo. A disp.: Gargini, Di Fiandra, Pagliari, Ariete, Bibolino. All.: Simone Giuliani.<br >BELLARIA CAPPUCCINI: Rocchi, Perretta A., Lotti, Barone, Cerrai, Perretta P., Bettarini, Nassi, Brogi, Doni. A disp.: Collavoli, Menciassi, Tafi, Guezze, Giunti, Barsottini, Bracaloni, Perretta D., Gatto. All.: Marco Malventi.<br > ARBITRO: Ludovico Cravini di Livorno.<br > RETI: Dussol 3. La tripletta di Dussol stravolge le gerarchie del Girone B: i padroni di casa, infatti, col netto successo per 3 a 0 ai danni dei rivali del Bellaria Cappuccini, allungano in vetta e iniziano a sognare in grande. Succede tutto durante il primo tempo, nonostante il preannunciato equilibrio. Ma veniamo alla cronaca della partita. I primissimi istanti dello scontro mettono a nudo tutta la tensione del caso: nessuno pare prendersi la responsabilit&agrave; di giocate decisive, e i minuti trascorrono rapidi e impietosi tra contrasti e scontri di gioco. Al 10', per&ograve;, i padroni di casa battono un colpo: un calcio di punizione dalla propria trequarti permette a Diaz di imbeccare Dussol all'interno dei trenta metri avversari, dopodich&eacute; il numero 7 &egrave; eccezionale nel calciare al volo e insaccare la sfera in fondo al sacco tra gli applausi scroscianti del pubblico. Il Bellaria, le cui intenzioni bellicose trovano un arresto importante, non riesce pi&ugrave; a trovare le misure del campo e sembra disunirsi, mentre i loro avversari prendono fiducia e alzano il baricentro. Il raddoppio &egrave; questione di pochi minuti, se non addirittura di secondi: Mosca recupera la sfera sugli sviluppi di un corner in favore degli ospiti, alza la testa e serve Dussol che, superato il suo marcatore in velocit&agrave;, calcia sul palo lungo e supera i guanti dell'incolpevole Rocchi. L'uno-due terrificante portato dai ragazzi di Mister Giuliani stravolge i piani del Bellaria: gli ospiti, seppur frastornati, alzano la pressione e si fanno vedere con pi&ugrave; frequenza dalle parti di Marchetti, aprendo per&ograve; varchi invitanti nella propria retroguardia. E Dussol non &egrave; certo il tipo di giocatore al quale vorresti concedere un paio di metri di troppo a campo aperto: il numero 7, a conferma di quanto appena detto, rifinisce alla perfezione anche un altro contropiede, utilizzando il fisico per frapporsi tra la palla e l'avversario e calciando violentemente all'angolino pi&ugrave; lontano. Siamo solo al ventesimo del primo tempo, ma la gara sembra essere indirizzata su binari ben precisi. La prima frazione si esaurisce senza ulteriori colpi di scena, e le squadre approfittano della pausa per riprendersi e per riorganizzarsi. L'inizio di secondo tempo &egrave; indicativo di quelle che sono le direttive date dai due allenatori: l'Armando Picchi, appagato dal risultato maturato nei primi 35 minuti di gioco, chiude le linee di passaggio e ostacola le giocate degli avversari, mentre gli ospiti alzano prepotentemente la pressione riversando tutta la loro foga agonistica in ogni possesso. L'approccio dei locali, per&ograve;, fa s&igrave; che i sussulti non possano essere troppi, collegati principalmente a calci piazzati e a mischie generate in area di rigore in questo modo, e Marchetti ha vita facile nello sventare le minacce giunte dalle sue parti. Dall'altro lato del campo, invece, un po' come visto anche in precedenza, Dussol continua a rappresentare il pericolo principale con continue accelerazioni nello spazio e con tentativi di affondo, ma stavolta la difesa del Bellaria non si lascia sorprendere. Il triplice fischio, infine, strappa applausi scroscianti dalle mani dei sostenitori locali, la cui partita tatticamente perfetta frutta tre punti d'oro per la lotta al titolo. Discorso simile ma non certamente uguale per gli ospiti: i venti minuti iniziali regalati agli avversari sono costati caro, ma la reazione (specialmente nella ripresa) &egrave; stata da grande squadra. Nulla &egrave; ancora chiuso. <b> Calciatoripi&ugrave;</b>: due nomi sono risaltati agli occhi di tutti: il primo per ovvie ragioni, &egrave; quello di <b>Dussol</b>, la cui tripletta ha rappresentato uno snodo fondamentale di questo campionato, mentre il secondo &egrave; quello di <b>Solari</b>, perfetto in chiusura e bravo nella costruzione del gioco.




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