FORTIS JUVENTUS: Bandini, A. Gordini, Buonocore, Gallo, Cianferoni, Giovannini, Lorenzo Allegri, Gori, Musciacchio, Lippi, Bertini. A disp.: Scarpelli, Rossi, S. Gordini, Leonardo Allegri. All.: Fusi.
D.L.F. FIRENZE: Cestelli, Cianchi, Orbetti, Padegas, Freschi, Sorbi, Tani, Carli, Pippi, El Amrani, Rais. A disp.: Garcia. All.: Lotti.

ARBITRO: Taccini di Firenze.

RETI: 15' Gori, 71' S. Gordini.



Successo casalingo più che meritato per la Fortis Juventus, che sul terreno amico del Sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo supera il DopoLavoro Ferroviario Firenze con il punteggio di 2-0, realizzando una rete per tempo. La squadra guidata in panchina da Michele Fusi si aggiudica una partita nella quale le due formazioni si danno battaglia, anche se sono sempre i biancoverdi a mantenere in mano le redini del gioco. La formazione mugellana si porta in vantaggio dopo un quarto d'ora del primo tempo, quando Gori batte il portiere dei fiorentini. Il giocatore biancoverde finalizza al meglio una brillante azione dei padroni di casa: Lippi serve Buonocore che dalla fascia crossa per il compagno, pronto a segnare con una conclusione al volo che si insacca per il provvisorio 1-0. Nella ripresa la rete della sicurezza viene messa a segno nel finale dal nuovo entrato Simone Gordini, che riceve un cross di Lorenzo Allegri, stoppa la sfera e calcia in porta superando l'estremo difensore del D.L.F. Firenze per il definitivo 2-0. Oltre ai due gol segnati la Fortis Juventus costruisce altre numerose occasioni da rete che non vengono sfruttate adeguatamente. Ci prova per due volte Gallo, che conclude in entrambi i casi a lato di poco. Poi va alla conclusione anche Musciacchio, senza fortuna. Un tiro di Buonocore si perde invece non distante dalla traversa. Il D.L.F. Firenze guidato in panchina da Eugenio Lotti si limita per tutto l'incontro a contenere i mugellani e non si propone quasi mai in avanti. Per la Fortis Juventus di mister Fusi arrivano altri tre punti molto utili per continuare a lottare per il vertice.

Fabrizio Paoli FORTIS JUVENTUS: Bandini, A. Gordini, Buonocore, Gallo, Cianferoni, Giovannini, Lorenzo Allegri, Gori, Musciacchio, Lippi, Bertini. A disp.: Scarpelli, Rossi, S. Gordini, Leonardo Allegri. All.: Fusi.<br >D.L.F. FIRENZE: Cestelli, Cianchi, Orbetti, Padegas, Freschi, Sorbi, Tani, Carli, Pippi, El Amrani, Rais. A disp.: Garcia. All.: Lotti.<br > ARBITRO: Taccini di Firenze.<br > RETI: 15' Gori, 71' S. Gordini. Successo casalingo pi&ugrave; che meritato per la Fortis Juventus, che sul terreno amico del Sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo supera il DopoLavoro Ferroviario Firenze con il punteggio di 2-0, realizzando una rete per tempo. La squadra guidata in panchina da Michele Fusi si aggiudica una partita nella quale le due formazioni si danno battaglia, anche se sono sempre i biancoverdi a mantenere in mano le redini del gioco. La formazione mugellana si porta in vantaggio dopo un quarto d'ora del primo tempo, quando Gori batte il portiere dei fiorentini. Il giocatore biancoverde finalizza al meglio una brillante azione dei padroni di casa: Lippi serve Buonocore che dalla fascia crossa per il compagno, pronto a segnare con una conclusione al volo che si insacca per il provvisorio 1-0. Nella ripresa la rete della sicurezza viene messa a segno nel finale dal nuovo entrato Simone Gordini, che riceve un cross di Lorenzo Allegri, stoppa la sfera e calcia in porta superando l'estremo difensore del D.L.F. Firenze per il definitivo 2-0. Oltre ai due gol segnati la Fortis Juventus costruisce altre numerose occasioni da rete che non vengono sfruttate adeguatamente. Ci prova per due volte Gallo, che conclude in entrambi i casi a lato di poco. Poi va alla conclusione anche Musciacchio, senza fortuna. Un tiro di Buonocore si perde invece non distante dalla traversa. Il D.L.F. Firenze guidato in panchina da Eugenio Lotti si limita per tutto l'incontro a contenere i mugellani e non si propone quasi mai in avanti. Per la Fortis Juventus di mister Fusi arrivano altri tre punti molto utili per continuare a lottare per il vertice. Fabrizio Paoli