• Allievi Provinciali GIR.B
  • Isolotto
  • 0 - 0
  • Atletica Castello


ISOLOTTO: Di Costanzo, Pierattini, Zekatrinej, Silecchia (76' Bitiky), Braconi, Mochi, Hoti (65' Berisha), Mori (67' Signorini), Martinelli, Salvi, Montalti (62' Casillo). A disp.: Rocchini. All.: Lorenzo Gheri.
CASTELLO: Michelassi, Manni (40' Frazzi), Caprai (65' Belli) Vaggioli, Lastrucci, Dipace (69' Bartoli), Seidita, Migliori (62' Solarino), Dubois (72' Panerai), Boshoff (57' Conticelli), Ferri (75' Romagnoli). All.: Leonardo Conti.

ARBITRO: Landini di Firenze.



Il campo di via Pio Fedi ospita il match che segna la fine del campionato per Isolotto e Castello, che si affrontano nello scontro diretto che decide la quarta classificata del girone B. Entrambe le formazioni hanno alle spalle un girone di ritorno più che discreto, durante il quale hanno tenuto il passo delle tre sul podio, non riuscendo però ad agganciarle a causa di qualche incidente di percorso. L'Isolotto si presenta in grande spolvero per il big match: mister Gheri per ovviare all'indisponibilità dello squalificato Siena lancia il 2001 Zekatrinej sull'esterno destro, lascia in panchina l'acciaccato Rocchini, appena tornato da una lungodegenza, mentre conferma gli altri difensori, Pierattini e la coppia consolidata Braconi-Mochi; il centrocampo è composto da Mori e il polivalente Salvi, Silecchia ancora in mediana dopo la prova contro il Firenze Ovest, in avanti Montalti e Hoti larghi e Martinelli prima punta. Sulla sponda biancoverde Conti si affida fino alla fine al modulo utilizzato per tutta la stagione: un 4-3-1-2 ormai ben rodato, ma stavolta sulla trequarti c'è Boshoff invece di Ferri, che invece è avanzato accanto a Dubois; Vaggioli e Lastrucci centrali di difesa, Seidita sta in cabina di regia, coadiuvato da Migliori e Dipace. La partita è accesa e sin dalle prime battute le due compagini mostrano i denti, il Castello parte all'attacco dell'area avversaria spingendo sulla fascia sinistra, senza destare però troppe preoccupazioni a Di Costanzo. Infatti la fase difensiva dell'Isolotto è solida e efficace, grazie a un pressing che inizia sin dagli attaccanti e una marcatura a zona ben collaudata. Si vede che Gheri ha fatto i compiti a casa: piazza Silecchia a marcare a uomo Boshoff, e le due mezze ali a cercare la palla, per spegnere il gioco ospite. Non si può parlare ugualmente bene della costruzione di gioco dei padroni di casa che cercano per tutta la partita il gol in velocità, peccando di quella precisione necessaria per mandare in porta i compagni; al contrario il Castello è più preciso ma anche sterile. Di occasioni nette non ce ne sono: il più pericoloso è Dubois, più volte palla al piede in area non trova la porta né l'assist vincente. Nel secondo tempo non cambiano le carte in tavola e il canovaccio è sempre lo stesso, la stanchezza si fa sentire però fra le fila ospiti che trovano forte opposizione nello spirito di squadra caratteristico dell'Isolotto, che a sua volta può quindi abbassare i ritmi e permettersi di far girare meglio la sfera. Anche la girandola di cambi non sbilancia gli equilibri della partita. Si trasforma nel frattempo la formazione di casa che passa da un 4-3-3 al 4-3-1-2, grazie all'ingresso (ottimo) di Casillo. Berisha e Signorini provano a sfondare sulla sinistra, Lastrucci e Belli si comportano bene. Martinelli spreca due occasioni ghiotte già verso lo scadere: in una si fa ipnotizzare da Michelassi, nell'altra dalla distanza spara sopra la porta vuota. Anche Dubois riesce a concludere in porta, ma le manone sicure di Di Costanzo non si fanno trovare impreparate. Triplice fischio e tutti sotto la doccia: l'Isolotto si accontenta di un pareggio e difende il quarto posto, il Castello non è sembrato tenerci così tanto ma ha comunque disputato un buon match. Discutibile la linea tenuta dall'arbitro Landini, apparsa a volte un po' eccentrica.
Calciatoripiù
: Mochi (Isolotto): imprescindibile, anche quando sbaglia trova il modo di rimediare. Silecchia (Isolotto): non brillante, non lucido con la palla fra i piedi, ma onnipresente a centrocampo. Lastrucci (Atl. Castello): là dietro nelle retrovie si fa valere, insieme a Seidita, fra i centrocampisti il più propositivo.

A.S. ISOLOTTO: Di Costanzo, Pierattini, Zekatrinej, Silecchia (76' Bitiky), Braconi, Mochi, Hoti (65' Berisha), Mori (67' Signorini), Martinelli, Salvi, Montalti (62' Casillo). A disp.: Rocchini. All.: Lorenzo Gheri.<br >CASTELLO: Michelassi, Manni (40' Frazzi), Caprai (65' Belli) Vaggioli, Lastrucci, Dipace (69' Bartoli), Seidita, Migliori (62' Solarino), Dubois (72' Panerai), Boshoff (57' Conticelli), Ferri (75' Romagnoli). All.: Leonardo Conti.<br > ARBITRO: Landini di Firenze. Il campo di via Pio Fedi ospita il match che segna la fine del campionato per Isolotto e Castello, che si affrontano nello scontro diretto che decide la quarta classificata del girone B. Entrambe le formazioni hanno alle spalle un girone di ritorno pi&ugrave; che discreto, durante il quale hanno tenuto il passo delle tre sul podio, non riuscendo per&ograve; ad agganciarle a causa di qualche incidente di percorso. L'Isolotto si presenta in grande spolvero per il big match: mister Gheri per ovviare all'indisponibilit&agrave; dello squalificato Siena lancia il 2001 Zekatrinej sull'esterno destro, lascia in panchina l'acciaccato Rocchini, appena tornato da una lungodegenza, mentre conferma gli altri difensori, Pierattini e la coppia consolidata Braconi-Mochi; il centrocampo &egrave; composto da Mori e il polivalente Salvi, Silecchia ancora in mediana dopo la prova contro il Firenze Ovest, in avanti Montalti e Hoti larghi e Martinelli prima punta. Sulla sponda biancoverde Conti si affida fino alla fine al modulo utilizzato per tutta la stagione: un 4-3-1-2 ormai ben rodato, ma stavolta sulla trequarti c'&egrave; Boshoff invece di Ferri, che invece &egrave; avanzato accanto a Dubois; Vaggioli e Lastrucci centrali di difesa, Seidita sta in cabina di regia, coadiuvato da Migliori e Dipace. La partita &egrave; accesa e sin dalle prime battute le due compagini mostrano i denti, il Castello parte all'attacco dell'area avversaria spingendo sulla fascia sinistra, senza destare per&ograve; troppe preoccupazioni a Di Costanzo. Infatti la fase difensiva dell'Isolotto &egrave; solida e efficace, grazie a un pressing che inizia sin dagli attaccanti e una marcatura a zona ben collaudata. Si vede che Gheri ha fatto i compiti a casa: piazza Silecchia a marcare a uomo Boshoff, e le due mezze ali a cercare la palla, per spegnere il gioco ospite. Non si pu&ograve; parlare ugualmente bene della costruzione di gioco dei padroni di casa che cercano per tutta la partita il gol in velocit&agrave;, peccando di quella precisione necessaria per mandare in porta i compagni; al contrario il Castello &egrave; pi&ugrave; preciso ma anche sterile. Di occasioni nette non ce ne sono: il pi&ugrave; pericoloso &egrave; Dubois, pi&ugrave; volte palla al piede in area non trova la porta n&eacute; l'assist vincente. Nel secondo tempo non cambiano le carte in tavola e il canovaccio &egrave; sempre lo stesso, la stanchezza si fa sentire per&ograve; fra le fila ospiti che trovano forte opposizione nello spirito di squadra caratteristico dell'Isolotto, che a sua volta pu&ograve; quindi abbassare i ritmi e permettersi di far girare meglio la sfera. Anche la girandola di cambi non sbilancia gli equilibri della partita. Si trasforma nel frattempo la formazione di casa che passa da un 4-3-3 al 4-3-1-2, grazie all'ingresso (ottimo) di Casillo. Berisha e Signorini provano a sfondare sulla sinistra, Lastrucci e Belli si comportano bene. Martinelli spreca due occasioni ghiotte gi&agrave; verso lo scadere: in una si fa ipnotizzare da Michelassi, nell'altra dalla distanza spara sopra la porta vuota. Anche Dubois riesce a concludere in porta, ma le manone sicure di Di Costanzo non si fanno trovare impreparate. Triplice fischio e tutti sotto la doccia: l'Isolotto si accontenta di un pareggio e difende il quarto posto, il Castello non &egrave; sembrato tenerci cos&igrave; tanto ma ha comunque disputato un buon match. Discutibile la linea tenuta dall'arbitro Landini, apparsa a volte un po' eccentrica. <b> Calciatoripi&ugrave;</b>: <b>Mochi </b>(Isolotto): imprescindibile, anche quando sbaglia trova il modo di rimediare. <b>Silecchia </b>(Isolotto): non brillante, non lucido con la palla fra i piedi, ma onnipresente a centrocampo. <b>Lastrucci </b>(Atl. Castello): l&agrave; dietro nelle retrovie si fa valere, insieme a <b>Seidita</b>, fra i centrocampisti il pi&ugrave; propositivo. A.S.




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