• Allievi Regionali GIR.A - Élite
  • Calenzano
  • 0 - 1
  • Bibbiena


CALENZANO: Brecani 6, Agliana 5.5, Petroni 5.5 (Roti ng), Magheri 5.5, Tafa 5, Lenzi 5.5, Giacomelli 5.5 (Lonetti ng), D'Alessandro 5.5, Gelli 5.5, Di Biase 6+, Stanasel 5.5 (Pieraccioli ng). A disp.: Rossetti, Garau, Scognamiglio, Barducci. All.: Dino L'Abbate 6.
BIBBIENA: Poponcini Gian Marco 6, Torzoni 7, Poponcini Jacopo 6.5, Morelli 7-, Bigi 6+, Mori 6+, Falsini Edoardo 6+ (Fabrizi 6+), Sereni 6.5, Virga 6.5 (Piantini ng), Falsini Luigi 7, Scarpellini 7 (Nardi ng). A disp.: Bini. All.: Luca Berni 7.

ARBITRO: Chisci di Firenze 6.5.

RETE: 28' Scarpellini.
NOTE: ammoniti D'Alessandro, Morelli.



Lezione di calcio, di tattica, di gioco. La impartisce il Bibbiena di Luca Berni (giovane e importante mister, un futuro assicurato) a un Calenzano troppo fisico e poco incline alla manovra nell'occasione fin troppo battibile centralmente. Così dopo aver sfiorato la rete nei primi minuti della contesa gli ospiti passano in vantaggio con Scarpellini e sfiorano il raddoppio, in una mattinata da tregenda metereologica, in varie occasioni. I locali non hanno misure alternative per fermare il possesso palla degli avversari e le ripartenze che fanno male. Falsini Luigi e Scarpellini prendono per mano la squadra aretina ma la fisarmonica di Berti è cosa bella a vedersi e godibile dal lato calcistico. Proprio non è giornata per i padroni di casa che non impostano e giocano con palle lunghe facile preda della retroguardia avversaria. Il punteggio potrebbe dilatarsi a favore degli ospiti ma in fase offensiva il Bibbiena non gioca con la cattiveria necessaria e consente ai locali di rimanere attaccati alla partita. Negli ultimi dieci minuti accusano un po' la stanchezza i ragazzi di Berni e sul piano nervoso e di impegno il Calenzano cerca di raggiungere un pareggio immeritato. Chisci di Firenze che non ha diretto male il confronto nel finale ci mette del suo e si dimostra troppo punitivo nei confronti dei padroni di casa. Ci poteva stare un rigore per il Calenzano per una spinta di troppo ai danni di Di Biase (il migliore e il più pericoloso nelle file locali) e clamorosamente allo scadere il giovane direttore di gara non concede un angolo fin troppo evidente a favore della squadra di L'Abbate. Ma sono solo episodi nel contesto di una gara dominata dal Bibbiena. Onore, lo ripetiamo, per Luca Berni (bravo davvero) e per i suoi ragazzi. Per il Calenzano, nell'occasione privo del punto di riferimento Tonioni e del difensore Bocci, inutile pensare alla Coppa Toscana. La squadra che fino a questo momento ha fatto un campionato discreto dovrà ancora pensare a salvarsi. Nota del cronista: era proprio impossibile annotare i cenni di cronaca considerate le proibitive condizioni in cui anche il pubblico seguiva la gara, considerato il vento, il freddo, l'acqua, l'ombrello che non si poteva aprire e la mancanza di copertura al sussidiario di Calenzano, campo che non ha un nome proprio e che sarebbe opportuno dedicare a chi ha fatto la storia della società del Leone Alato.

Alessio Facchini CALENZANO: Brecani 6, Agliana 5.5, Petroni 5.5 (Roti ng), Magheri 5.5, Tafa 5, Lenzi 5.5, Giacomelli 5.5 (Lonetti ng), D'Alessandro 5.5, Gelli 5.5, Di Biase 6+, Stanasel 5.5 (Pieraccioli ng). A disp.: Rossetti, Garau, Scognamiglio, Barducci. All.: Dino L'Abbate 6.<br >BIBBIENA: Poponcini Gian Marco 6, Torzoni 7, Poponcini Jacopo 6.5, Morelli 7-, Bigi 6+, Mori 6+, Falsini Edoardo 6+ (Fabrizi 6+), Sereni 6.5, Virga 6.5 (Piantini ng), Falsini Luigi 7, Scarpellini 7 (Nardi ng). A disp.: Bini. All.: Luca Berni 7.<br > ARBITRO: Chisci di Firenze 6.5.<br > RETE: 28' Scarpellini.<br >NOTE: ammoniti D'Alessandro, Morelli. Lezione di calcio, di tattica, di gioco. La impartisce il Bibbiena di Luca Berni (giovane e importante mister, un futuro assicurato) a un Calenzano troppo fisico e poco incline alla manovra nell'occasione fin troppo battibile centralmente. Cos&igrave; dopo aver sfiorato la rete nei primi minuti della contesa gli ospiti passano in vantaggio con Scarpellini e sfiorano il raddoppio, in una mattinata da tregenda metereologica, in varie occasioni. I locali non hanno misure alternative per fermare il possesso palla degli avversari e le ripartenze che fanno male. Falsini Luigi e Scarpellini prendono per mano la squadra aretina ma la fisarmonica di Berti &egrave; cosa bella a vedersi e godibile dal lato calcistico. Proprio non &egrave; giornata per i padroni di casa che non impostano e giocano con palle lunghe facile preda della retroguardia avversaria. Il punteggio potrebbe dilatarsi a favore degli ospiti ma in fase offensiva il Bibbiena non gioca con la cattiveria necessaria e consente ai locali di rimanere attaccati alla partita. Negli ultimi dieci minuti accusano un po' la stanchezza i ragazzi di Berni e sul piano nervoso e di impegno il Calenzano cerca di raggiungere un pareggio immeritato. Chisci di Firenze che non ha diretto male il confronto nel finale ci mette del suo e si dimostra troppo punitivo nei confronti dei padroni di casa. Ci poteva stare un rigore per il Calenzano per una spinta di troppo ai danni di Di Biase (il migliore e il pi&ugrave; pericoloso nelle file locali) e clamorosamente allo scadere il giovane direttore di gara non concede un angolo fin troppo evidente a favore della squadra di L'Abbate. Ma sono solo episodi nel contesto di una gara dominata dal Bibbiena. Onore, lo ripetiamo, per Luca Berni (bravo davvero) e per i suoi ragazzi. Per il Calenzano, nell'occasione privo del punto di riferimento Tonioni e del difensore Bocci, inutile pensare alla Coppa Toscana. La squadra che fino a questo momento ha fatto un campionato discreto dovr&agrave; ancora pensare a salvarsi. Nota del cronista: era proprio impossibile annotare i cenni di cronaca considerate le proibitive condizioni in cui anche il pubblico seguiva la gara, considerato il vento, il freddo, l'acqua, l'ombrello che non si poteva aprire e la mancanza di copertura al sussidiario di Calenzano, campo che non ha un nome proprio e che sarebbe opportuno dedicare a chi ha fatto la storia della societ&agrave; del Leone Alato. Alessio Facchini




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