- Juniores Regionali GIR.C
- C.F. 2001
-
2 - 1
- Montelupo
C.F. 2001: Mati, Morosi G., Morosi L., Grieco L., Barni, Di Fonso, Tallarico, Grieco M., Mingione, Betti, Roghi. A disp.: Gualchierotti, Batzella, Corda, Parigi, Buonopane, Mascone, Salvadori. All.: Daniele Allori.
MONTELUPO: Arezzo, Venturini Le., Venturini Lo., Melaccio, Di Maria, Vezzosi, Masetti, Saitta, Valenti, Jacob, Cacialli. A disp.: Faye, Enache, Pinto, Ciongu, Trouche. All.: Francesco Sacconi. In panchina: Massimiliano Borsini.
ARBITRO: Sulejmeni di Pistoia.
RETI: 74' Mingione, 78' Batzella, 90' Jacob.
NOTE: ammoniti: Roghi, Faye. Espulsi: Masetti, Tallarico. Angoli: 3-6.
Con i tre punti conquistati all'andata in terra fiorentina, fanno sei. Un bottino incredibile per il C.F. 2001, che giustifica i commenti soddisfatti a fine partita dei dirigenti rossoblu di casa: Chissà come mai contro il Montelupo riusciamo ad esprimerci sempre a livelli altissimi! . Beh, forse la spiegazione va trovata nell'atteggiamento delle due compagini, condita anche dalla fortuna. Il Montelupo è caduto vittima della trappola della supponenza e presunzione, prendendo sotto gamba un avversario che da innocuo pericolo della vigilia è ben presto diventato bestia nera letale provocante incubi e amarezze. Primi minuti di grande intensità agonistica e vibrante aggressività tra due compagini che fanno della corsa e del ritmo il loro credo calcistico. I due allenatori, molto agitati in panchina, urlano cercando di infondere grinta e passione, chiamando le marcature asfissianti, ma pochi e mal recepiti sono i consigli per una più brillante fase offensiva. Episodi degni di nota pochi. Emozioni quasi nulle, per un pomeriggio di quasi assoluta vacanza per i portieri, impegnati solo in facili disimpegni e parate facili e centrali, su sballati lanci dalle retrovie. I primi sussulti arrivano in realtà da macchie comportamentali inaccettabili ed incomprensibili: sugli sviluppi di un calcio piazzato a favore degli ospiti, mischia furibonda in area di rigore, Grieco L. cade a terra dolorante al volto, perché colpito da Masetti con il gomito alto, l'arbitro è a pochi passi, vede tutto l'accaduto e caccia il reo; Tallarico, calciatore sanguigno e intenso, si innervosisce per l'atteggiamento dell'avversario e vuol farsi giustizia da solo, rimediando anche lui l'espulsione diretta. In un secondo, le due compagini si ritrovano in dieci uomini, in un clima che ora si fa ancora più teso e caldo: le fiamme riscaldano gli animi ma non la partita che, quanto ad azioni, non decolla. Ripresa dall'aspetto in larga parte diverso. Gli ospiti conquistano due corner: sugli sviluppi del secondo calcio d'angolo al 49', Di Maria svetta in anticipo sul marcatore ma non inquadra la porta per centimetri. I padroni di casa paiono essere tornati in campo dopo l'intervallo con maggiore timore; il Montelupo si mostra in tutta la propria compattezza ed elasticità, chiude gli spazi e riparte: al 51' Jacob, tra i più intraprendenti dei suoi, conquista una punizione al limite dell'area di rigore e se ne incarica lui stesso, il suo fendente trova un varco in mezzo alla barriera e Mati compie un miracolo stendendosi sul palo basso alla sua destra. Al 63' percussione sulla fascia sinistra di Enache e diagonale improvviso di buona fattura sul primo palo che finisce contro i cartelloni pubblicitari. La freschezza e la rapidità del nuovo entrato Enache mette ansia e preoccupazione ai difensori locali, che al momento non riescono a prendergli le misure. Il calcio è uno sport dotato di immensa imprevedibilità: il C.F. 2001 è nel pieno della sofferenza e non arriva quasi mai dalle parti di Arezzo; al 74', la prima vera e propria azione da rete è letale, con una splendida iniziativa personale di Mingione che, dopo aver scartato due avversari lascia partire un rasoterra velenoso che beffa il portiere. Non trascorrono nemmeno i minuti minimi per riorganizzare le idee e per il Montelupo cala la notte ed arriva la seconda doccia fredda, stavolta in contropiede: Morosi M. suggerisce sulla corsa per Batzella, partito forse in posizione irregolare, che supera il portiere con un pregevole pallonetto ed appoggia in rete di testa. All'83' contropiede in velocità dei locali: ancora Morosi M. serve per Mingione che spreca il match ball calciando svagatamene addosso al portiere. L'assalto all'arma bianca e mai troppo convinto degli ospiti, feriti nell'orgoglio, dura di fatto pochissimo (i cinque minuti finali). A tempo scaduto, in mischia Jacob trova la deviazione vincente sottoporta e riapre la gara, ma non c'è più tempo e l'arbitro decreta la fine dell'incontro tra gli abbracci di gioia dei locali e il grigiore dei volti dei giocatori del Montelupo.
Calciatoripiù: Morosi, Mingione (C.F. 2001); Jacob, Enache (Montelupo).
Simone Romagnani
C.F. 2001: Mati, Morosi G., Morosi L., Grieco L., Barni, Di Fonso, Tallarico, Grieco M., Mingione, Betti, Roghi. A disp.: Gualchierotti, Batzella, Corda, Parigi, Buonopane, Mascone, Salvadori. All.: Daniele Allori.<br >MONTELUPO: Arezzo, Venturini Le., Venturini Lo., Melaccio, Di Maria, Vezzosi, Masetti, Saitta, Valenti, Jacob, Cacialli. A disp.: Faye, Enache, Pinto, Ciongu, Trouche. All.: Francesco Sacconi. In panchina: Massimiliano Borsini. <br >
ARBITRO: Sulejmeni di Pistoia.<br >
RETI: 74' Mingione, 78' Batzella, 90' Jacob.<br >NOTE: ammoniti: Roghi, Faye. Espulsi: Masetti, Tallarico. Angoli: 3-6.
Con i tre punti conquistati all'andata in terra fiorentina, fanno sei. Un bottino incredibile per il C.F. 2001, che giustifica i commenti soddisfatti a fine partita dei dirigenti rossoblu di casa: Chissà come mai contro il Montelupo riusciamo ad esprimerci sempre a livelli altissimi! . Beh, forse la spiegazione va trovata nell'atteggiamento delle due compagini, condita anche dalla fortuna. Il Montelupo è caduto vittima della trappola della supponenza e presunzione, prendendo sotto gamba un avversario che da innocuo pericolo della vigilia è ben presto diventato bestia nera letale provocante incubi e amarezze. Primi minuti di grande intensità agonistica e vibrante aggressività tra due compagini che fanno della corsa e del ritmo il loro credo calcistico. I due allenatori, molto agitati in panchina, urlano cercando di infondere grinta e passione, chiamando le marcature asfissianti, ma pochi e mal recepiti sono i consigli per una più brillante fase offensiva. Episodi degni di nota pochi. Emozioni quasi nulle, per un pomeriggio di quasi assoluta vacanza per i portieri, impegnati solo in facili disimpegni e parate facili e centrali, su sballati lanci dalle retrovie. I primi sussulti arrivano in realtà da macchie comportamentali inaccettabili ed incomprensibili: sugli sviluppi di un calcio piazzato a favore degli ospiti, mischia furibonda in area di rigore, Grieco L. cade a terra dolorante al volto, perché colpito da Masetti con il gomito alto, l'arbitro è a pochi passi, vede tutto l'accaduto e caccia il reo; Tallarico, calciatore sanguigno e intenso, si innervosisce per l'atteggiamento dell'avversario e vuol farsi giustizia da solo, rimediando anche lui l'espulsione diretta. In un secondo, le due compagini si ritrovano in dieci uomini, in un clima che ora si fa ancora più teso e caldo: le fiamme riscaldano gli animi ma non la partita che, quanto ad azioni, non decolla. Ripresa dall'aspetto in larga parte diverso. Gli ospiti conquistano due corner: sugli sviluppi del secondo calcio d'angolo al 49', Di Maria svetta in anticipo sul marcatore ma non inquadra la porta per centimetri. I padroni di casa paiono essere tornati in campo dopo l'intervallo con maggiore timore; il Montelupo si mostra in tutta la propria compattezza ed elasticità, chiude gli spazi e riparte: al 51' Jacob, tra i più intraprendenti dei suoi, conquista una punizione al limite dell'area di rigore e se ne incarica lui stesso, il suo fendente trova un varco in mezzo alla barriera e Mati compie un miracolo stendendosi sul palo basso alla sua destra. Al 63' percussione sulla fascia sinistra di Enache e diagonale improvviso di buona fattura sul primo palo che finisce contro i cartelloni pubblicitari. La freschezza e la rapidità del nuovo entrato Enache mette ansia e preoccupazione ai difensori locali, che al momento non riescono a prendergli le misure. Il calcio è uno sport dotato di immensa imprevedibilità: il C.F. 2001 è nel pieno della sofferenza e non arriva quasi mai dalle parti di Arezzo; al 74', la prima vera e propria azione da rete è letale, con una splendida iniziativa personale di Mingione che, dopo aver scartato due avversari lascia partire un rasoterra velenoso che beffa il portiere. Non trascorrono nemmeno i minuti minimi per riorganizzare le idee e per il Montelupo cala la notte ed arriva la seconda doccia fredda, stavolta in contropiede: Morosi M. suggerisce sulla corsa per Batzella, partito forse in posizione irregolare, che supera il portiere con un pregevole pallonetto ed appoggia in rete di testa. All'83' contropiede in velocità dei locali: ancora Morosi M. serve per Mingione che spreca il match ball calciando svagatamene addosso al portiere. L'assalto all'arma bianca e mai troppo convinto degli ospiti, feriti nell'orgoglio, dura di fatto pochissimo (i cinque minuti finali). A tempo scaduto, in mischia Jacob trova la deviazione vincente sottoporta e riapre la gara, ma non c'è più tempo e l'arbitro decreta la fine dell'incontro tra gli abbracci di gioia dei locali e il grigiore dei volti dei giocatori del Montelupo.<br ><b>
Calciatoripiù: Morosi, Mingione</b> (C.F. 2001); <b>Jacob, Enache</b> (Montelupo).
Simone Romagnani