- Juniores Regionali GIR.C
- Sestese
-
1 - 2
- Rinascita Doccia
SESTESE: Valori, Danesi (46' Festa), Passignani, Giuntini, Benelli, Canigiani, Grassi (88' Cotroneo), Petretti, Simoni, Picci (65' Biagi, 78' Corchia), Pantiferi (74' Lenzi). A disp.: Prestifilippo, Aloisio. All.: Carlo Salvadori.
RINASCITA DOCCIA: Fanetti, Cappelli, Fagioli, Bruni (70' Ferretti), Maranci, Crescioli, Conti (81' Meoni), Lippini (85' Pallini), Marotta, Pazzaglia, Eclizietta (59' Gori). A disp.: Biagiotti, Velaj, Lombardi. All. Francesco Petrucci.
ARBITRO: Del Bravo di Prato.
RETI: 36' Giuntini, 75' Pazzaglia, 94' Gori.
NOTE: ammoniti Bruni, Crescioli, Benelli, Petretti, Picci.
Chissà se il cartone animato Holly e Benji è ancora popolare tra i ragazzi di oggi così come lo era negli anni '90, e chissà quanti ancora si ricordano del giovane protagonista giapponese che, nei minuti finali di ogni partita decisiva, andava in rete, puntualmente, in rovesciata: le battute finali del derby di Sesto Fiorentino sembrano in effetti ricalcare una sceneggiatura uscita dalla fantasia di un fumettista nipponico, tanto rocambolesco e spettacolare è il modo in cui Gori, al quarto minuto di recupero, sigla il gol della vittoria. Un successo che rimarrà a lungo nella memoria degli ospiti, sia per la valenza simbolica della stracittadina che per le circostanze in cui è maturato. Comincia a destare preoccupazione, invece, la condizione della Sestese, soprattutto dal punto di vista psicologico: se infatti, nel girone d'andata, la compagine di mister Salvadori era riuscita ad ottenere importanti vittorie anche in situazioni difficili grazie al cinismo ed alla concretezza, nelle ultime settimane sembra emergere una certa sfiducia nei propri mezzi, oltre ad un'incomprensibile superficialità nella gestione del risultato. La partita, giocata più all'insegna dell'ostruzionismo che dell'impostazione del gioco, e permeata da un sottile velo di nervosismo, non offre in realtà molti spunti di cronaca; il primo tiro, al 4', è di Simoni dalla distanza di venticinque metri, e Fanetti para senza difficoltà. Gli ospiti, alla prima apparizione in campo dopo il cambio di allenatore avvenuto in settimana, cominciano quasi subito a guadagnare terreno, contenendo bene sul nascere la manovra degli avversari, senza però riuscire ad incidere più di tanto. Solo intorno al 16' un tiro dalla lunghissima distanza di Conti mette apprensione a Valori, che si rifugia in angolo con notevole affanno, mentre il successivo corner, battuto direttamente verso lo specchio da Fagioli, costringe nuovamente Valori a una respinta difficile ed imprevista. Tuttavia, nonostante il Doccia sembri averne di più, è la Sestese a passare in vantaggio al 36': Simoni manovra sulla sinistra e mette il pallone rasoterra al centro, Maranci sembra in grado di respingere la minaccia ma colpisce troppo piano, Giuntini raccoglie all'altezza del dischetto del rigore e, tutto solo, trafigge Fanetti con facilità. Un vantaggio ottenuto con il minimo sforzo che rischia comunque di sfumare già nei minuti di recupero della prima frazione, quando Marotta, con un eccellente gioco di gambe, si libera di due difensori all'altezza della trequarti, penetra in area e, solo davanti a Valori, sceglie di cercare il primo palo, mandando incredibilmente sul fondo. Al rientro in campo la Sestese prova a scuotersi dalla prova opaca del primo tempo, puntando a legittimare il vantaggio con una ripresa vivace: nel primo quarto d'ora, in effetti, i padroni di casa mettono insieme diverse buone giocate, avvicinandosi al raddoppio con due colpi di testa a lato di Picci, al 46' e al 52'. Ma la buona lena svanisce presto: al 60', gli ospiti si fanno nuovamente vivi con un colpo di testa di Gori, su punizione di Fagioli, che termina di poco oltre la traversa. Al 70' la Sestese, che punta a tenere lontani gli avversari dalla porta, rischia di subire il pareggio in una rapida azione di contropiede iniziata da Ferretti, proseguita da Marotta e conclusa da Conti che, a tu per tu con Valori, trova la decisiva chiusura in angolo dello stesso portiere. Il gol è nell'aria, e arriva al 75': Marotta gestisce il pallone sul lato sinistro dell'area di rigore e serve al limite Pazzaglia che calcia di sinistro ma trova la respinta della difesa; il pallone però torna fortunosamente sui suoi piedi e, al secondo tentativo, il centrocampista fa finalmente centro, insaccando con un destro al volo di eccezionale potenza e precisione. Con il punteggio di nuovo in equilibrio, i padroni di casa, punti sul vivo, provano a far valere il maggior blasone e si riversano in attacco: al 77' un cross di Canigiani apparentemente innocuo coglie impreparata la retroguardia ospite, che deve ringraziare Cappelli per la provvidenziale respinta sulla linea di porta. Ma è sempre e comunque il Doccia a sembrare più pericoloso in contropiede: per ben due volte Pazzaglia fallisce la doppietta su azione di rimessa, prima mandando sopra la traversa un ottimo suggerimento di Gori all'80', poi calciando troppo debolmente dall'interno dell'area all'83'. Ma è al 94', con le squadre ormai avviate verso il pareggio, che si concretizza la beffa: Marotta ruba il pallone a Passignani, si invola sulla fascia destra e serve al centro Gori, totalmente smarcato al limite dell'area. L'attaccante evita l'uscita di Valori con una finta, si accomoda il pallone sul destro e calcia a porta praticamente sguarnita, ma trova la prodigiosa respinta sulla linea, con la testa, del rientrante Canigiani. Non è finita però, perché la deviazione fa impennare la sfera che torna nel cuore dell'area di rigore: ed è con una rovesciata, nel più indimenticabile dei modi, che lo stesso Gori mette a segno la rete che per il Doccia può valere, probabilmente, l'intera stagione.
Calciatoripiù: nella Sestese, complessivamente buone le prove di Benelli e Canigiani, oltre che del marcatore Giuntini. Nelle fila del Doccia si registrano ovviamente molte eccellenze: dovendo effettuare una selezione, citiamo Cappelli e Crescioli tra i difensori, Marotta e Gori tra gli attaccanti. Molto valido anche il contributo di Lippini sulla mediana.
Lorenzo Badii
SESTESE: Valori, Danesi (46' Festa), Passignani, Giuntini, Benelli, Canigiani, Grassi (88' Cotroneo), Petretti, Simoni, Picci (65' Biagi, 78' Corchia), Pantiferi (74' Lenzi). A disp.: Prestifilippo, Aloisio. All.: Carlo Salvadori.<br >RINASCITA DOCCIA: Fanetti, Cappelli, Fagioli, Bruni (70' Ferretti), Maranci, Crescioli, Conti (81' Meoni), Lippini (85' Pallini), Marotta, Pazzaglia, Eclizietta (59' Gori). A disp.: Biagiotti, Velaj, Lombardi. All. Francesco Petrucci.<br >
ARBITRO: Del Bravo di Prato.<br >
RETI: 36' Giuntini, 75' Pazzaglia, 94' Gori.<br >NOTE: ammoniti Bruni, Crescioli, Benelli, Petretti, Picci.
Chissà se il cartone animato Holly e Benji è ancora popolare tra i ragazzi di oggi così come lo era negli anni '90, e chissà quanti ancora si ricordano del giovane protagonista giapponese che, nei minuti finali di ogni partita decisiva, andava in rete, puntualmente, in rovesciata: le battute finali del derby di Sesto Fiorentino sembrano in effetti ricalcare una sceneggiatura uscita dalla fantasia di un fumettista nipponico, tanto rocambolesco e spettacolare è il modo in cui Gori, al quarto minuto di recupero, sigla il gol della vittoria. Un successo che rimarrà a lungo nella memoria degli ospiti, sia per la valenza simbolica della stracittadina che per le circostanze in cui è maturato. Comincia a destare preoccupazione, invece, la condizione della Sestese, soprattutto dal punto di vista psicologico: se infatti, nel girone d'andata, la compagine di mister Salvadori era riuscita ad ottenere importanti vittorie anche in situazioni difficili grazie al cinismo ed alla concretezza, nelle ultime settimane sembra emergere una certa sfiducia nei propri mezzi, oltre ad un'incomprensibile superficialità nella gestione del risultato. La partita, giocata più all'insegna dell'ostruzionismo che dell'impostazione del gioco, e permeata da un sottile velo di nervosismo, non offre in realtà molti spunti di cronaca; il primo tiro, al 4', è di Simoni dalla distanza di venticinque metri, e Fanetti para senza difficoltà. Gli ospiti, alla prima apparizione in campo dopo il cambio di allenatore avvenuto in settimana, cominciano quasi subito a guadagnare terreno, contenendo bene sul nascere la manovra degli avversari, senza però riuscire ad incidere più di tanto. Solo intorno al 16' un tiro dalla lunghissima distanza di Conti mette apprensione a Valori, che si rifugia in angolo con notevole affanno, mentre il successivo corner, battuto direttamente verso lo specchio da Fagioli, costringe nuovamente Valori a una respinta difficile ed imprevista. Tuttavia, nonostante il Doccia sembri averne di più, è la Sestese a passare in vantaggio al 36': Simoni manovra sulla sinistra e mette il pallone rasoterra al centro, Maranci sembra in grado di respingere la minaccia ma colpisce troppo piano, Giuntini raccoglie all'altezza del dischetto del rigore e, tutto solo, trafigge Fanetti con facilità. Un vantaggio ottenuto con il minimo sforzo che rischia comunque di sfumare già nei minuti di recupero della prima frazione, quando Marotta, con un eccellente gioco di gambe, si libera di due difensori all'altezza della trequarti, penetra in area e, solo davanti a Valori, sceglie di cercare il primo palo, mandando incredibilmente sul fondo. Al rientro in campo la Sestese prova a scuotersi dalla prova opaca del primo tempo, puntando a legittimare il vantaggio con una ripresa vivace: nel primo quarto d'ora, in effetti, i padroni di casa mettono insieme diverse buone giocate, avvicinandosi al raddoppio con due colpi di testa a lato di Picci, al 46' e al 52'. Ma la buona lena svanisce presto: al 60', gli ospiti si fanno nuovamente vivi con un colpo di testa di Gori, su punizione di Fagioli, che termina di poco oltre la traversa. Al 70' la Sestese, che punta a tenere lontani gli avversari dalla porta, rischia di subire il pareggio in una rapida azione di contropiede iniziata da Ferretti, proseguita da Marotta e conclusa da Conti che, a tu per tu con Valori, trova la decisiva chiusura in angolo dello stesso portiere. Il gol è nell'aria, e arriva al 75': Marotta gestisce il pallone sul lato sinistro dell'area di rigore e serve al limite Pazzaglia che calcia di sinistro ma trova la respinta della difesa; il pallone però torna fortunosamente sui suoi piedi e, al secondo tentativo, il centrocampista fa finalmente centro, insaccando con un destro al volo di eccezionale potenza e precisione. Con il punteggio di nuovo in equilibrio, i padroni di casa, punti sul vivo, provano a far valere il maggior blasone e si riversano in attacco: al 77' un cross di Canigiani apparentemente innocuo coglie impreparata la retroguardia ospite, che deve ringraziare Cappelli per la provvidenziale respinta sulla linea di porta. Ma è sempre e comunque il Doccia a sembrare più pericoloso in contropiede: per ben due volte Pazzaglia fallisce la doppietta su azione di rimessa, prima mandando sopra la traversa un ottimo suggerimento di Gori all'80', poi calciando troppo debolmente dall'interno dell'area all'83'. Ma è al 94', con le squadre ormai avviate verso il pareggio, che si concretizza la beffa: Marotta ruba il pallone a Passignani, si invola sulla fascia destra e serve al centro Gori, totalmente smarcato al limite dell'area. L'attaccante evita l'uscita di Valori con una finta, si accomoda il pallone sul destro e calcia a porta praticamente sguarnita, ma trova la prodigiosa respinta sulla linea, con la testa, del rientrante Canigiani. Non è finita però, perché la deviazione fa impennare la sfera che torna nel cuore dell'area di rigore: ed è con una rovesciata, nel più indimenticabile dei modi, che lo stesso Gori mette a segno la rete che per il Doccia può valere, probabilmente, l'intera stagione.<br ><b>
Calciatoripiù</b>: nella Sestese, complessivamente buone le prove di <b>Benelli </b>e <b>Canigiani</b>, oltre che del marcatore <b>Giuntini</b>. Nelle fila del Doccia si registrano ovviamente molte eccellenze: dovendo effettuare una selezione, citiamo <b>Cappelli </b>e <b>Crescioli </b>tra i difensori, <b>Marotta </b>e <b>Gori </b>tra gli attaccanti. Molto valido anche il contributo di <b>Lippini </b>sulla mediana.
Lorenzo Badii