• Juniores Regionali GIR.B
  • Urbino Taccola
  • 2 - 1
  • Gracciano


URBINO TACCOLA (4-4-1-1): Menichini 7, Mignani 6 (50' Grossi 6), Calderini 6, Szczygiel 7, Lenzi 7, Barbagallo 7, Scivoletto 6,5, Di Marco 6,5, Beggi 7 (59' Bindi 6), Casapieri 6 (70' Gerbi 6), Di Paco 6 (57' Ghimenti 6). A disp.: Pistoia, Ulivieri. All.: Federico Lombardi.
GRACCIANO(4-4-2): Donati 7, Leoni 6, Tramonte 6, Marinucci 6, Zacchia 6,5, Mezzetti 6,5, Bruno 7, Zambella 6, Vojdulla 6, Taflaj 7, Strangio 7. A disp.: Pazzagli, Sposato, Lavella, Nannoni, Pipitone. All.: Stefano Buini.

ARBITRO: Melillo da Pontedera.

RETI: 2' e 25' Beggi, 8' Strangio.
NOTE: ammoniti Pistoia. Espulsi: Taflaj, Scivoletto.



La marcia dell'Urbino Taccola non conosce soste e questa volta ne fa le spese un Gracciano più sfortunato che debole. I padroni di casa impongono ancora una volta il pedaggio al casello, anche se in questa partita faticano più del solito e, per una volta, hanno a loro favore alcune discutibili decisioni arbitrali. Lombardi non si fida del recente passo falso del Gracciano e schiera una formazione sulla carta prudente: Beggi unica punta con Casapieri in appoggio. In fase offensiva il numero nove però si allarga permettendo al giovane fantasista di salire per vie centrali e di godere del costante appoggio di Barbagallo sulla destra in versione attaccante aggiunto. Il Gracciano si dispone secondo il consueto 4-4-2, che lo ha portato alla soglia della vetta. Appena due giri di orologio e la partita si sblocca: Beggi riceve palla sullo sviluppo di un calcio di punizione, difende palla spalle alla porta poco dentro l'area e quando cerca di girarsi viene falciato sulla gamba d'appoggio. Melillo non ha dubbi ed indica il dischetto. Lo stesso Beggi si presenta alla battuta ed il suo tiro basso ed angolato non lascia scampo a Donati che pure aveva intuito. Il Gracciano dimostra personalità, ripartendo come se nulla fosse successo e mostrando subito quelle trame di gioco lineari ed efficaci che sono la specialità della casa. Passano sei minuti e Taflaj dalla destra trova un passaggio a scavalcare la difesa che Strangio in spaccata non spreca portando il risultato in parità. Non è ancora scoccato il decimo di gioco e già le emozioni non sono mancate. Le squadre si affrontano a viso aperto, continui i ribaltamenti di fronte: ad una discesa in stile slalom gigante di Taflaj risponde Scivoletto che, tagliando sulla fascia opposta, si crea lo spazio per il tiro guadagnando un angolo. I biancazzurri aumentano la pressione mentre i padroni di casa si affidano a lanci lunghi dalle retrovie: Beggi rimane isolato e contro la difesa schierata non riesce ad essere pericoloso. La giocata che decide la gara arriva da Szczygiel: il difensore recupera palla nella propria area e si lancia in un'esaltante cavalcata palla al piede che lo porta al limite dei sedici metri avversari, il passaggio per Beggi è preciso e la punta di casa raddoppia siglando la doppietta personale. La difesa ospite si stringe attorno al direttore di gara reclamando la posizione di fuorigioco di Beggi al momento del passaggio e, seppur difficile da vedere dal campo, dalla tribuna appare evidente che le rimostranze sono fondate: il goal non era regolare, tuttavia dalla posizione dell'arbitro era molto difficile valutare correttamente. Da questo momento parte la grande offensiva ospite che stringe l'Urbino Taccola alle corde. Taflaj guida i suoi seminando il panico nella difesa di casa: prima ispira per Mezzetti che perde l'equilibrio al momento della conclusione, poi raccoglie l'invito di Strangio a centro area ma la sua conclusione viene murata dalla difesa, infine riceve da Vojdulla su calcio piazzato ma trova un attento Menichini sulla sua strada. Nel mezzo c'è da segnalare un colpo di testa di poco alto di Zacchia e sul finire ancora Taflaj si libera di Calderini con abile gioco di gambe e crossa teso al centro dove Vojdulla spara a lato. Il duplice fischio di Melillo congeda i giocatori. Al rientro il Gracciano schiera un tridente puro avanzando Taflaj al fianco di Vojdulla e Strangio, tuttavia la prima occasione è per l'Urbino Taccola: Scivoletto se ne va sulla sinistra chiedendo il triangolo a Beggi, arrivato al limite tenta il lob su Donati che con una coraggiosa uscita gli chiude lo specchio intercettando la sfera. Gli ospiti spingono in ogni parte del campo e l'Urbino Taccola perde metri; Bruno conquista palla al limite e resiste al ritorno di Mignani creandosi lo spazio per la conclusione, solo un grande riflesso di Menichini gli nega il goal. Passano i minuti ed ormai si gioca ad una porta con l'Urbino Taccola che difende con i denti il vantaggio acquisito ed il Gracciano che si spinge in avanti con tutti gli effettivi. Il muro di casa resiste e non concede occasioni limpide all'avversario. A dieci dalla fine Melillo lascia il segno sulla gara, prima espellendo Taflaj per un contatto di spalla inseguendo una rimessa laterale e poi compensando due minuti dopo, mandando anche Scivoletto sotto la doccia per un fallo analogo. Con le squadre ad effettivi ridotti non cambia il copione con il Gracciano che tenta l'ultimo disperato assalto e l'Urbino Taccola che difende con rigore provando qualche sortita in contropiede. Dopo i tre minuti di recupero concessi si chiude una gara combattuta ed emozionante che ha visto premiato il Taccola forse oltre i propri meriti. Il Gracciano conferma quanto di buono espresso sul piano del gioco fino ad ora legittimando la posizione in classifica.

Calciatoripiù: Beggi
. Mette la firma sull'incontro anche dovendo lottare per un tempo da solo contro quattro. Lenzi è ovunque ed è l'ultimo ad arrendersi, se la barca non affonda nel secondo tempo grande merito è suo. Taflaj ha una cifra tecnica superiore, salta sempre il primo uomo, purtroppo oggi ne trova almeno sempre un altro pronto al raddoppio.

Luca Lunedì URBINO TACCOLA (4-4-1-1): Menichini 7, Mignani 6 (50' Grossi 6), Calderini 6, Szczygiel 7, Lenzi 7, Barbagallo 7, Scivoletto 6,5, Di Marco 6,5, Beggi 7 (59' Bindi 6), Casapieri 6 (70' Gerbi 6), Di Paco 6 (57' Ghimenti 6). A disp.: Pistoia, Ulivieri. All.: Federico Lombardi.<br >GRACCIANO(4-4-2): Donati 7, Leoni 6, Tramonte 6, Marinucci 6, Zacchia 6,5, Mezzetti 6,5, Bruno 7, Zambella 6, Vojdulla 6, Taflaj 7, Strangio 7. A disp.: Pazzagli, Sposato, Lavella, Nannoni, Pipitone. All.: Stefano Buini.<br > ARBITRO: Melillo da Pontedera.<br > RETI: 2' e 25' Beggi, 8' Strangio.<br >NOTE: ammoniti Pistoia. Espulsi: Taflaj, Scivoletto. La marcia dell'Urbino Taccola non conosce soste e questa volta ne fa le spese un Gracciano pi&ugrave; sfortunato che debole. I padroni di casa impongono ancora una volta il pedaggio al casello, anche se in questa partita faticano pi&ugrave; del solito e, per una volta, hanno a loro favore alcune discutibili decisioni arbitrali. Lombardi non si fida del recente passo falso del Gracciano e schiera una formazione sulla carta prudente: Beggi unica punta con Casapieri in appoggio. In fase offensiva il numero nove per&ograve; si allarga permettendo al giovane fantasista di salire per vie centrali e di godere del costante appoggio di Barbagallo sulla destra in versione attaccante aggiunto. Il Gracciano si dispone secondo il consueto 4-4-2, che lo ha portato alla soglia della vetta. Appena due giri di orologio e la partita si sblocca: Beggi riceve palla sullo sviluppo di un calcio di punizione, difende palla spalle alla porta poco dentro l'area e quando cerca di girarsi viene falciato sulla gamba d'appoggio. Melillo non ha dubbi ed indica il dischetto. Lo stesso Beggi si presenta alla battuta ed il suo tiro basso ed angolato non lascia scampo a Donati che pure aveva intuito. Il Gracciano dimostra personalit&agrave;, ripartendo come se nulla fosse successo e mostrando subito quelle trame di gioco lineari ed efficaci che sono la specialit&agrave; della casa. Passano sei minuti e Taflaj dalla destra trova un passaggio a scavalcare la difesa che Strangio in spaccata non spreca portando il risultato in parit&agrave;. Non &egrave; ancora scoccato il decimo di gioco e gi&agrave; le emozioni non sono mancate. Le squadre si affrontano a viso aperto, continui i ribaltamenti di fronte: ad una discesa in stile slalom gigante di Taflaj risponde Scivoletto che, tagliando sulla fascia opposta, si crea lo spazio per il tiro guadagnando un angolo. I biancazzurri aumentano la pressione mentre i padroni di casa si affidano a lanci lunghi dalle retrovie: Beggi rimane isolato e contro la difesa schierata non riesce ad essere pericoloso. La giocata che decide la gara arriva da Szczygiel: il difensore recupera palla nella propria area e si lancia in un'esaltante cavalcata palla al piede che lo porta al limite dei sedici metri avversari, il passaggio per Beggi &egrave; preciso e la punta di casa raddoppia siglando la doppietta personale. La difesa ospite si stringe attorno al direttore di gara reclamando la posizione di fuorigioco di Beggi al momento del passaggio e, seppur difficile da vedere dal campo, dalla tribuna appare evidente che le rimostranze sono fondate: il goal non era regolare, tuttavia dalla posizione dell'arbitro era molto difficile valutare correttamente. Da questo momento parte la grande offensiva ospite che stringe l'Urbino Taccola alle corde. Taflaj guida i suoi seminando il panico nella difesa di casa: prima ispira per Mezzetti che perde l'equilibrio al momento della conclusione, poi raccoglie l'invito di Strangio a centro area ma la sua conclusione viene murata dalla difesa, infine riceve da Vojdulla su calcio piazzato ma trova un attento Menichini sulla sua strada. Nel mezzo c'&egrave; da segnalare un colpo di testa di poco alto di Zacchia e sul finire ancora Taflaj si libera di Calderini con abile gioco di gambe e crossa teso al centro dove Vojdulla spara a lato. Il duplice fischio di Melillo congeda i giocatori. Al rientro il Gracciano schiera un tridente puro avanzando Taflaj al fianco di Vojdulla e Strangio, tuttavia la prima occasione &egrave; per l'Urbino Taccola: Scivoletto se ne va sulla sinistra chiedendo il triangolo a Beggi, arrivato al limite tenta il lob su Donati che con una coraggiosa uscita gli chiude lo specchio intercettando la sfera. Gli ospiti spingono in ogni parte del campo e l'Urbino Taccola perde metri; Bruno conquista palla al limite e resiste al ritorno di Mignani creandosi lo spazio per la conclusione, solo un grande riflesso di Menichini gli nega il goal. Passano i minuti ed ormai si gioca ad una porta con l'Urbino Taccola che difende con i denti il vantaggio acquisito ed il Gracciano che si spinge in avanti con tutti gli effettivi. Il muro di casa resiste e non concede occasioni limpide all'avversario. A dieci dalla fine Melillo lascia il segno sulla gara, prima espellendo Taflaj per un contatto di spalla inseguendo una rimessa laterale e poi compensando due minuti dopo, mandando anche Scivoletto sotto la doccia per un fallo analogo. Con le squadre ad effettivi ridotti non cambia il copione con il Gracciano che tenta l'ultimo disperato assalto e l'Urbino Taccola che difende con rigore provando qualche sortita in contropiede. Dopo i tre minuti di recupero concessi si chiude una gara combattuta ed emozionante che ha visto premiato il Taccola forse oltre i propri meriti. Il Gracciano conferma quanto di buono espresso sul piano del gioco fino ad ora legittimando la posizione in classifica.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Beggi</b>. Mette la firma sull'incontro anche dovendo lottare per un tempo da solo contro quattro. <b>Lenzi </b>&egrave; ovunque ed &egrave; l'ultimo ad arrendersi, se la barca non affonda nel secondo tempo grande merito &egrave; suo. <b>Taflaj </b>ha una cifra tecnica superiore, salta sempre il primo uomo, purtroppo oggi ne trova almeno sempre un altro pronto al raddoppio. Luca Luned&igrave;




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