- Juniores Provinciali GIR.B
- Sporting 2000
-
3 - 1
- Pecciolese 1936
SPORTING 2000: Nocera, Puntoni, Marzaro, Giannini, Montemarani, Bensi, Shala, Fontana, Poggioni, Sinaj, Frasso. Carlotti, Miozzi, Feniero, Subashi, Campani. All.: Michele Agricola.
PECCIOLESE: Ragoni, Bigazzi, Bernardeschi, Di Sandro, Galli, Stefanelli, Lemmi, Mercuri, Vita, Pirozzi, Toncelli, Casapieri, Arvia, Altamura, Lana, Bakanali, Morelli, Piras. All.: Eugenio Andreoli.
ARBITRO: D'Elia di Pisa.
RETI: 17' Vita, 29' Shala, 46' Poggioni, 51' Bensi.
Una lotta gladiatoria su un terreno molto fangoso, seppure praticabile. La melma limita grandemente giocate di classe e velocità di ripartenza, ma magie e contropiedi non sono comunque mancati. Parte forte lo Sporting 2000, sviluppando un gioco incentrato in particolar modo sul contrattacco. Questa strategia implica una convergenza massiccia di passaggi e lanci su Gallo, che gestisce quasi sempre al meglio i palloni ricevuti, peccando forse d'egoismo ma guadagnando quasi sempre fallo. Le prime azioni pericolose sono quindi dei padroni di casa, seppure neutralizzate senza eccessive difficoltà dalla difesa neroblu. Anche gli ospiti beneficiano della loro punta avanzata: Vita crea scompiglio in area, destando immediata preoccupazione nel settore a degli spalti occupata dai tifosi casalinghi. Ansie giustificate, perché al 17' il numero 9 della Pecciolese anticipa i difensori avversari, raccogliendo un rinvio corto di Nocera, notevolmente intralciato dal fango, e battendolo con facilità, trovandosi il portiere irrimediabilmente fuori posizione. La Pecciolese non riesce però a gestire bene il risultato, cadendo ben presto vittima della reazione dello Sporting. La difesa neroblu spizza nell'area un calcio piazzato da metà campo, Shala si avventa sul pallone e incrocia benissimo al volo, mandando il pallone all'incrocio dei pali opposto. Il pareggio ridona equilibrio alla gara, sebbene alla chiusura del primo tempo Poggioni stampa sul palo un tiro di pregevole fattura. Il legno colpito dona alla squadra di casa prospettive rosee e nuova grinta. A ripresa appena avviata Bensi tenta improvvisa fortuna da fuori area: Ragoni si allunga e respinge, ma Poggioni è lesto a ribadire in rete. Cinque minuti dopo Bensi ripara al gol precedentemente mancato, battendo a rete una punizione defilata dai trenta metri; confusione in area e rimbalzo tradiscono il portiere della Pecciolese, che si tuffa con un attimo fatale di ritardo. Nonostante la partita si innervosisca (un espulso nelle file dello Sporting), anche a causa di qualche episodio arbitrale controverso, il vantaggio sostanzioso invigorisce i rossoverdi, che stringendo i denti portano a casa i tre punti. CALCIATORI PIU': Fontana (Sporting 2000): E' curioso citare tra i migliori una punta che non ha segnato, ma le sue ottime sponde e la repentinità in ripartenza contribuiscono profondamente al risultato. Galli (Pecciolese): grande eleganza tecnica. Gran parte del gioco della Pecciolese passa per i suoi piedi. Pericoloso su punizione, in generale una costante spina nel fianco per la difesa avversaria.
Henry Albert
SPORTING 2000: Nocera, Puntoni, Marzaro, Giannini, Montemarani, Bensi, Shala, Fontana, Poggioni, Sinaj, Frasso. Carlotti, Miozzi, Feniero, Subashi, Campani. All.: Michele Agricola. <br >PECCIOLESE: Ragoni, Bigazzi, Bernardeschi, Di Sandro, Galli, Stefanelli, Lemmi, Mercuri, Vita, Pirozzi, Toncelli, Casapieri, Arvia, Altamura, Lana, Bakanali, Morelli, Piras. All.: Eugenio Andreoli.<br >
ARBITRO: D'Elia di Pisa.<br >
RETI: 17' Vita, 29' Shala, 46' Poggioni, 51' Bensi.
Una lotta gladiatoria su un terreno molto fangoso, seppure praticabile. La melma limita grandemente giocate di classe e velocità di ripartenza, ma magie e contropiedi non sono comunque mancati. Parte forte lo Sporting 2000, sviluppando un gioco incentrato in particolar modo sul contrattacco. Questa strategia implica una convergenza massiccia di passaggi e lanci su Gallo, che gestisce quasi sempre al meglio i palloni ricevuti, peccando forse d'egoismo ma guadagnando quasi sempre fallo. Le prime azioni pericolose sono quindi dei padroni di casa, seppure neutralizzate senza eccessive difficoltà dalla difesa neroblu. Anche gli ospiti beneficiano della loro punta avanzata: Vita crea scompiglio in area, destando immediata preoccupazione nel settore a degli spalti occupata dai tifosi casalinghi. Ansie giustificate, perché al 17' il numero 9 della Pecciolese anticipa i difensori avversari, raccogliendo un rinvio corto di Nocera, notevolmente intralciato dal fango, e battendolo con facilità, trovandosi il portiere irrimediabilmente fuori posizione. La Pecciolese non riesce però a gestire bene il risultato, cadendo ben presto vittima della reazione dello Sporting. La difesa neroblu spizza nell'area un calcio piazzato da metà campo, Shala si avventa sul pallone e incrocia benissimo al volo, mandando il pallone all'incrocio dei pali opposto. Il pareggio ridona equilibrio alla gara, sebbene alla chiusura del primo tempo Poggioni stampa sul palo un tiro di pregevole fattura. Il legno colpito dona alla squadra di casa prospettive rosee e nuova grinta. A ripresa appena avviata Bensi tenta improvvisa fortuna da fuori area: Ragoni si allunga e respinge, ma Poggioni è lesto a ribadire in rete. Cinque minuti dopo Bensi ripara al gol precedentemente mancato, battendo a rete una punizione defilata dai trenta metri; confusione in area e rimbalzo tradiscono il portiere della Pecciolese, che si tuffa con un attimo fatale di ritardo. Nonostante la partita si innervosisca (un espulso nelle file dello Sporting), anche a causa di qualche episodio arbitrale controverso, il vantaggio sostanzioso invigorisce i rossoverdi, che stringendo i denti portano a casa i tre punti. <b>CALCIATORI PIU': Fontana (Sporting 2000): </b>E' curioso citare tra i migliori una punta che non ha segnato, ma le sue ottime sponde e la repentinità in ripartenza contribuiscono profondamente al risultato. <b>Galli (Pecciolese): </b>grande eleganza tecnica. Gran parte del gioco della Pecciolese passa per i suoi piedi. Pericoloso su punizione, in generale una costante spina nel fianco per la difesa avversaria.
Henry Albert