- Giovanissimi B GIR.A
- Affrico
-
0 - 3
- Cattolica Virtus
AFFRICO: Gelli 6/7, Fiorini 6+, Torrini Y. 6+, Torri 6, Torrini M. 6 (46' Niscola 6), Nardi 6+, Moe 6,5, Bartolozzi 6 (50' Moretti 6), Fabbrini 6+, Renzi 6 (55' Ben Moussa sv), Tamburini 6/7 (61' Borgini sv). A disp: De Nuzzo, Cioppi. All.: Filippo Gori.
CATTOLICA: Marcucci 6 (61' Parigi s.v.), Milani 6,5 (54' Poggioli 6+), Ariani 6+, Subli 7, Garaffoni 7+, Rossi 6+ (57' Romei sv), D'Augello 6,5 (50' Ciofi 6/7), Rotondi 7 (55' Olivieri sv), Marangon 7 (58' Mosti Falconi sv), Metafonti 6, Berlincioni 6,5 (43' Cannelli 6). All.: Andrea Gioli.
ARBITRO: Alessandro Fabbri di Firenze.
RETI: 7' D'Augello, 46' e 51' Marangon.
NOTE: recupero: 0'+3'.
Troppo forte la Cattolica per l'Affrico, che nonostante il gap tecnico ha disputato una buona gara dal punto di vista agonistico rimanendo in partita fino al raddoppio della capolista. Il primo tempo risulta abbastanza equilibrato, con i padroni di casa che sono riusciti a contenere gli ospiti, riducendo al minimo i pericoli: un solo errore difensivo pagato, però, con il gol. Nella ripresa la Cattolica è entrata in campo più decisa ed è riuscita a trovare, complice un po' di stanchezza nei locali, i gol che hanno ipotecato la vittoria, realizzati con la concretezza della grande squadra. Rotondi fa subito capire che sarà un match di sofferenza per la retroguardia dell'Affrico e al 2' calcia da fuori un tiro respinto in due tempi dall'estremo difensore di casa. La Cattolica ha un ottimo possesso palla, impadronendosi da subito del pallino del gioco e - al 7' - una grande verticalizzazione pesca D'Augello, lasciato colpevolmente solo sul settore destro del campo. L'esterno si invola verso la porta e con un preciso scavetto batte Gelli in uscita. L'Affrico non si scompone e prova a rendersi pericoloso con Fabbrini, ma il suo destro termina alto. Al 20' Marangon si libera del diretto avversario con una gran giocata e serve in area un pallone che Metafonti alza sopra la traversa. In chiusura di tempo sempre Marangon pesca Metafonti dal corner, ma la storia si ripete: il pallone è alto. Ad inizio ripresa la difesa giallorossa commette un errore in fase di rinvio e consegna il pallone sulla testa di Moe, ma un difensore giallorosso rimedia deviando la sfera in angolo. La Cattolica sfrutta spesso le rapide verticalizzazioni e i tagli dei suoi giocatori offensivi per creare occasioni pericolose. Ciò accade al 39' quando Metafondt pesca Berlincioni solo davanti a Gelli, ma quest'ultimo è provvidenziale andando a togliere il pallone tra i piedi dell'attaccante con un'uscita bassa. Negli spazi gli attaccanti ospiti sono difficili da neutralizzare e nel primo tempo il grande merito dell'Affrico è stato quello di riuscire a tenere una squadra molto corta e limitare i suddetti spazi. Da un calcio d'angolo per i padroni di casa, la difesa ospite allontana subito il pallone servendo Marangon nella propria metà campo. L'attaccante brucia in velocità la difesa locale, scoperta in seguito alla battuta del corner, e si presenta davanti a Gelli che stavolta non può opporsi al preciso diagonale. Pochi minuti dopo il neoentrato Ciofi - grande il suo impatto sulla partita - riesce a saltare il diretto avversario sulla corsia di destra e mettere in mezzo un pallone comodissimo per Marangon, che deposita in rete la doppietta personale. La partita finisce di fatto qui, l'Affrico alza bandiera bianca di fronte alla micidiale fase offensiva degli avversari che si limitano a controllare il match per la restante parte del confronto. La girandola dei cambi contribuisce ad addormentare la partita e spezzare il ritmo. La capolista di Andrea Gioli dimostra una volta di più la sua forza, confermandosi una squadra che dà sempre la sensazione di poter segnare da un momento all'altro, sfruttando un errore avversario o il talento dei propri singoli. E se in panchina si può contare su giocatori bravi a farsi trovare pronti nel momento in cui l'allenatore si affida a loro, come Ciofi, vincere una competizione lunga e dispendiosa come il campionato può essere un obiettivo alla portata, seppur difficile da raggiungere vista la forte concorrenza.
Alessandro Nesterini
AFFRICO: Gelli 6/7, Fiorini 6+, Torrini Y. 6+, Torri 6, Torrini M. 6 (46' Niscola 6), Nardi 6+, Moe 6,5, Bartolozzi 6 (50' Moretti 6), Fabbrini 6+, Renzi 6 (55' Ben Moussa sv), Tamburini 6/7 (61' Borgini sv). A disp: De Nuzzo, Cioppi. All.: Filippo Gori.<br >CATTOLICA: Marcucci 6 (61' Parigi s.v.), Milani 6,5 (54' Poggioli 6+), Ariani 6+, Subli 7, Garaffoni 7+, Rossi 6+ (57' Romei sv), D'Augello 6,5 (50' Ciofi 6/7), Rotondi 7 (55' Olivieri sv), Marangon 7 (58' Mosti Falconi sv), Metafonti 6, Berlincioni 6,5 (43' Cannelli 6). All.: Andrea Gioli. <br >
ARBITRO: Alessandro Fabbri di Firenze.<br >
RETI: 7' D'Augello, 46' e 51' Marangon.<br >NOTE: recupero: 0'+3'.
Troppo forte la Cattolica per l'Affrico, che nonostante il gap tecnico ha disputato una buona gara dal punto di vista agonistico rimanendo in partita fino al raddoppio della capolista. Il primo tempo risulta abbastanza equilibrato, con i padroni di casa che sono riusciti a contenere gli ospiti, riducendo al minimo i pericoli: un solo errore difensivo pagato, però, con il gol. Nella ripresa la Cattolica è entrata in campo più decisa ed è riuscita a trovare, complice un po' di stanchezza nei locali, i gol che hanno ipotecato la vittoria, realizzati con la concretezza della grande squadra. Rotondi fa subito capire che sarà un match di sofferenza per la retroguardia dell'Affrico e al 2' calcia da fuori un tiro respinto in due tempi dall'estremo difensore di casa. La Cattolica ha un ottimo possesso palla, impadronendosi da subito del pallino del gioco e - al 7' - una grande verticalizzazione pesca D'Augello, lasciato colpevolmente solo sul settore destro del campo. L'esterno si invola verso la porta e con un preciso scavetto batte Gelli in uscita. L'Affrico non si scompone e prova a rendersi pericoloso con Fabbrini, ma il suo destro termina alto. Al 20' Marangon si libera del diretto avversario con una gran giocata e serve in area un pallone che Metafonti alza sopra la traversa. In chiusura di tempo sempre Marangon pesca Metafonti dal corner, ma la storia si ripete: il pallone è alto. Ad inizio ripresa la difesa giallorossa commette un errore in fase di rinvio e consegna il pallone sulla testa di Moe, ma un difensore giallorosso rimedia deviando la sfera in angolo. La Cattolica sfrutta spesso le rapide verticalizzazioni e i tagli dei suoi giocatori offensivi per creare occasioni pericolose. Ciò accade al 39' quando Metafondt pesca Berlincioni solo davanti a Gelli, ma quest'ultimo è provvidenziale andando a togliere il pallone tra i piedi dell'attaccante con un'uscita bassa. Negli spazi gli attaccanti ospiti sono difficili da neutralizzare e nel primo tempo il grande merito dell'Affrico è stato quello di riuscire a tenere una squadra molto corta e limitare i suddetti spazi. Da un calcio d'angolo per i padroni di casa, la difesa ospite allontana subito il pallone servendo Marangon nella propria metà campo. L'attaccante brucia in velocità la difesa locale, scoperta in seguito alla battuta del corner, e si presenta davanti a Gelli che stavolta non può opporsi al preciso diagonale. Pochi minuti dopo il neoentrato Ciofi - grande il suo impatto sulla partita - riesce a saltare il diretto avversario sulla corsia di destra e mettere in mezzo un pallone comodissimo per Marangon, che deposita in rete la doppietta personale. La partita finisce di fatto qui, l'Affrico alza bandiera bianca di fronte alla micidiale fase offensiva degli avversari che si limitano a controllare il match per la restante parte del confronto. La girandola dei cambi contribuisce ad addormentare la partita e spezzare il ritmo. La capolista di Andrea Gioli dimostra una volta di più la sua forza, confermandosi una squadra che dà sempre la sensazione di poter segnare da un momento all'altro, sfruttando un errore avversario o il talento dei propri singoli. E se in panchina si può contare su giocatori bravi a farsi trovare pronti nel momento in cui l'allenatore si affida a loro, come Ciofi, vincere una competizione lunga e dispendiosa come il campionato può essere un obiettivo alla portata, seppur difficile da raggiungere vista la forte concorrenza.
Alessandro Nesterini