- Juniores Provinciali GIR.B
- Signa
-
1 - 1
- San Piero a Sieve
SIGNA 1914: Shpataj, Zanobetti, Ponzuoli, Belli, Lenzi, Tito, La Placa, Gelsumini, Mustafa, Marinaro, Binetti Alessandro.
A disp.. Ringressi, Pruneti, Binetti Nicolas, Bagnini, Calonaci, De Martino, Cioni. All.: Cristiano Coli - Fabio Fabiani.
SAN PIERO A SIEVE: Demarziani, Colucci, Derraj, Gucci, Bertini, Gigli, Harushay, Benozzi, Becattini, Romano, Casini Benvenuti.
A disp.: Sequi, Bianchini, Lavacchini, Pieri, Talluri, Kane, Merola, Rapi, Ez Zoubir. All.: Filippo Galeotti.
ARBITRO: Lipperi di Firenze.
RETI: 4' Casini Benvenuti, 39' rig. Gelsumini.
NOTE: espuslo Gigli al 95' per gioco falloso.
Provano a vincere, si schiaffeggiano vicendevolmente, lottano con grande ardore su ogni pallone ma - al termine di novantacinque equilibratissimi minuti di gioco che hanno regalato al buon pubblico richiamato al Crocifisso dall'odor d'alta classifica che questa sfida emanava - Signa e San Piero, dividendosi equamente la posta in gioco, proseguendo a braccetto il loro cammino in testa alla classifica, non fanno altro che rendere ancor più incerta ed appassionante una lotta al vertice che adesso coinvolge ben otto squadre racchiuse in soli sei punti. E' tutta concentrata nei primi quarantacinque minuti di gioco l'essenza tecnico tattica di un match che vede un autorevole Signa tenere ben saldo fra le mani il bastone del comando in fase d'impostazione della manovra ed un solido e concreto San Piero interpretare la sfida indossando con classe il vestito da trasferta. Bastano quattro minuti ai ragazzi di Galeotti per approfittare al meglio delle iniziali amnesie di una difesa canarina che fatica a trovare la giusta taratura e dopo aver messo in difficoltà i ragazzi di Coli e Fabiani grazie ad un paio di ficcanti inserimenti operati dal velocissimo bomber Casini Benvenuti, è proprio il numero undici in casacca nera a trovare il varco buono per portare gli ospiti in vantaggio. L'azione è impostata da Oscar Romano che sganciatosi sul settore destro del proprio attacco, verticalizza alla perfezione pescando fra le linee Casini Benvenuti. Fatale, per la retroguardia giallo blu, è l'errore di valutazione commesso nell'occasione dal giovane Lipperi che non ravvisando l'evidente posizione irregolare nella quale viene a trovarsi il numero undici ospite, dà la possibilità al bomber mugellano d'involarsi indisturbato verso l'area avversaria, presentarsi tutto solo davanti a Shpataj e superarlo con un preciso tocco rasoterra. Una doccia gelata che potrebbe avere effetti devastanti sul morale dei padroni di casa, non scoraggia i ragazzi guidati dal duo Coli-Fabiani. Il Signa fa presto ad imparare dai propri errori e dopo aver sistemato il quartetto arretrato composto dagli ex lastrigiani Ponzuoli e Belli, da Zanobetti e Lenzi, sfruttando l'architrave mediana rappresentata dall'altro ex biancorosso Gelsumini, prende in mano con grande sicurezza il controllo del gioco. Le iniziative di Marinaro, la rapidità, la fantasia e l'esperienza di Alessandro Binetti sul settore di sinistra e gli ottimi movimenti senza palla di Mustafa al centro dell'attacco, costringono il San Piero ad arretrare il raggio della propria manovra. Nei minuti successivi, infatti, si fa fatica a riconoscere la squadra bella e spregiudicata che qualche settimana fa, in un altro scontro al vertice, fu capace di espugnare il difficile terreno dell'Anconella. Un Casini Benvenuti isolato in attacco, non riesce più ad impensierire la retroguardia avversaria ma anche i padroni di casa, pur cingendo d'assedio la trequarti mugellana alla ricerca del pareggio, faticano a loro volta da aggirare il munitissimo dispositivo difensivo predisposto da Pippo Galeotti e guidato con la consueta sicurezza dalla coppia centrale formata da Bertini e Gigli. Non è un caso, dunque, che il Signa riesca a farsi vivo dalle parti dell'ex estremo difensore delle Fortis Demarziani solo grazie a palle inattive. Al 20', sugli sviluppi di uno schema da calcio d'angolo, dopo aver ricevuto un pallone di ritorno, Tito disegna uno splendido traversone dalla destra che spiove sul secondo palo, dove - nel frattempo - viene a trovarsi il centrale di difesa Lenzi. La sua incornata da due passi sembra vincente ma prodigiosa è la risposta di Demarziani che gettandosi in tuffo sulla propria sinistra, toglie dallo specchio della porta un pallone che sembrava destinato a terminare la propria corsa in fondo alla rete bianco rossa. Al 29' lo stesso schema va in scena con alcune importanti variazioni sul tema. Stavolta la battuta dalla bandierina proviene da sinistra e Alessandro Binetti fa spiovere direttamente a centro area un pallone sul quale, ancora una volta, è Lenzi ad arrivare per primo prendendo nuovamente il tempo agli omologhi avversari, saltando più in alto di tutti e tentando la correzione a rete di testa. Stavolta, però, la sua è solo una spizzata, con il pallone che prende la via del fondo campo spegnendosi a lato alla sinistra di Demarziani. Al 31' è Jack Ponzuoli che prova a proporre direttamente nel cuore dei sedici metri mugellani un calcio piazzato dalla destra. Il preciso spiovente disegnato dal capitano canarino è a dir poco destabilizzante, perché non solo manda fuori giri la retroguardia ospite ma ha lo stesso venefico effetto anche sui compagni d'attacco appostati a pochi passi da Demarziani. Nel tentativo di correggerlo a rete, Mustafa lo manca clamorosamente e Marinaro, appostato a due passi dalla linea di porta, ingannato dal mancato intervento da parte del compagno, sbaglia il tempo per la deviazione volante spedendolo di poco sopra la traversa. Insiste la formazione di Coli e Fabiani che al 35', grazie alla prima buona manovra intessuta dai centrocampisti giallo blu, va nuovamente ad un passo dal pareggio. Marinaro lavora un ottimo pallone nella trequarti mugellana e poi lo verticalizza in maniera estremamente velenosa tagliando a fette la retroguardia ospite e pescando in area Mustafa che dopo averlo controllato, lo getta alle ortiche sparacchiandolo malamente fuori. I canarini meriterebbero il pareggio ma per arrivarci sembrerebbe avessero bisogno di un autentico colpo di genio. E che se non Alessandro Binetti è in grado di tirar fuori il coniglio dal cilindro. Al 39' un'autentica magia consente al numero undici signese di scappar via sulla sinistra, entrare in area e costringere al fallo un difensore avversario. Lipperi concede ai giallo blu un sacrosanto penalty che lo specialista Gelsumini trasforma con freddezza spiazzando Demarziani. Il San Piero fatica in questa fase ad arginare le iniziative signesi e il duplice fischio arbitrale che manda le squadre negli spogliatoi per il canonico riposo di metà gara, ha un significato quasi liberatorio; un po' come quando un puglie stretto all'angolo è salvato dal suono del gong. I benefici effetti del riposo si fanno sentire sui ragazzi di Galeotti che hanno con la ripresa il medesimo approccio evidenziato nel primo tempo. Al 49', infatti, un lungo lancio in profondità libera in area Casini Benvenuti sul quale, stavolta, Shpataj compie un mezzo miracolo chiudendogli prontamente lo specchio della porta in tuffo. Il Signa ci prova a riprendere in mano il filo del discorso ma pur tornando ad imporre una leggera supremazia territoriale, i padroni di casa faticano a tirar fuori l'incisività che nel primo tempo ne aveva caratterizzata la fase offensiva. Un pratico e muscolare San Piero riesce, così, non solo a difendersi con ordine ma anche a rendersi estremamente pericoloso quando riesce a far ripartire il gioco. Al 64' sono, infatti, ancora i ragazzi di Galeotti ad andare vicinissimi al raddoppio. Sugli sviluppi di un fallo laterale battuto sul fronte sinistro dell'attacco bianco rosso, una palla prolungata nel cuore dell'area di rigore canarina diventa buona per il forte difensore esterno sinistro Enerico Derraj che appostato a due passi dalla linea di porta, sembra poter facilmente spingere in rete il pallone del nuovo vantaggio mugellano. Tocca nuovamente a Shpataj metterci una pezza grazie ad un prodigioso intervento. Con una prontissima chiusura in tuffo il numero uno signese sbatte la porta in faccia al numero tre ospite, al quale non resta che mettersi le mani nei capelli. E' questa l'ultima emozione di un secondo tempo durante il entrambe le contendenti poco o nulla fanno vedere in fase conclusiva. Il nostro taccuino torna a macchiarsi d'inchiostro solo nel corso del quinto dei sette minuti di recupero concessi da Lipperi, quando la volata di sacrificio di capitan Gigli che intercettando volontariamente con la mano un pallone filtrante a centrocampo potenzialmente molto insidioso, si guadagna il rosso diretto, costringe gli ospiti a giocare in inferiorità numerica gli ultimi scampoli del match.
Calciatoripiù: nel Signa molto buona la prestazione di Shpataj fra i pali, di un Lenzi utilissimo sia in fase difensiva che offensiva, di un Gelsumini autentico faro della mediana canarina, di un guizzante e sempre propositivo Marinaro (che proprio per questo motivo è stato spesso pesantemente maltrattato dai difensori ospiti), di un veloce e propositivo Mustafa e di un Alessandro Binetti sempre in grado di tirar fuori al momento opportuno quel lampo di genio che può cambiare le sorti di una partita. Nel San Piero buone le prestazioni di Demarziani fra i pali, Gigli, Bertini e Derraj sulla linea dei difensori, Benozzi nel cuore del centrocampo, Romano nel ruolo di rifinitore e l'incontenibile Casini Benvenuti che con le sue reti contribuisce in maniera spesso determinante a far sognare in grande tutto il popolo biancorosso. Non del tutto convincente la direzione di gara del giovane Lipperi. Pesa in particolare l'errore di valutazione commesso in occasione della rete realizzata da Casini Benvenuti.
Nico Morali
SIGNA 1914: Shpataj, Zanobetti, Ponzuoli, Belli, Lenzi, Tito, La Placa, Gelsumini, Mustafa, Marinaro, Binetti Alessandro.<br >A disp.. Ringressi, Pruneti, Binetti Nicolas, Bagnini, Calonaci, De Martino, Cioni. All.: Cristiano Coli - Fabio Fabiani.<br >SAN PIERO A SIEVE: Demarziani, Colucci, Derraj, Gucci, Bertini, Gigli, Harushay, Benozzi, Becattini, Romano, Casini Benvenuti.<br >A disp.: Sequi, Bianchini, Lavacchini, Pieri, Talluri, Kane, Merola, Rapi, Ez Zoubir. All.: Filippo Galeotti.<br >
ARBITRO: Lipperi di Firenze.<br >
RETI: 4' Casini Benvenuti, 39' rig. Gelsumini.<br >NOTE: espuslo Gigli al 95' per gioco falloso.
Provano a vincere, si schiaffeggiano vicendevolmente, lottano con grande ardore su ogni pallone ma - al termine di novantacinque equilibratissimi minuti di gioco che hanno regalato al buon pubblico richiamato al Crocifisso dall'odor d'alta classifica che questa sfida emanava - Signa e San Piero, dividendosi equamente la posta in gioco, proseguendo a braccetto il loro cammino in testa alla classifica, non fanno altro che rendere ancor più incerta ed appassionante una lotta al vertice che adesso coinvolge ben otto squadre racchiuse in soli sei punti. E' tutta concentrata nei primi quarantacinque minuti di gioco l'essenza tecnico tattica di un match che vede un autorevole Signa tenere ben saldo fra le mani il bastone del comando in fase d'impostazione della manovra ed un solido e concreto San Piero interpretare la sfida indossando con classe il vestito da trasferta. Bastano quattro minuti ai ragazzi di Galeotti per approfittare al meglio delle iniziali amnesie di una difesa canarina che fatica a trovare la giusta taratura e dopo aver messo in difficoltà i ragazzi di Coli e Fabiani grazie ad un paio di ficcanti inserimenti operati dal velocissimo bomber Casini Benvenuti, è proprio il numero undici in casacca nera a trovare il varco buono per portare gli ospiti in vantaggio. L'azione è impostata da Oscar Romano che sganciatosi sul settore destro del proprio attacco, verticalizza alla perfezione pescando fra le linee Casini Benvenuti. Fatale, per la retroguardia giallo blu, è l'errore di valutazione commesso nell'occasione dal giovane Lipperi che non ravvisando l'evidente posizione irregolare nella quale viene a trovarsi il numero undici ospite, dà la possibilità al bomber mugellano d'involarsi indisturbato verso l'area avversaria, presentarsi tutto solo davanti a Shpataj e superarlo con un preciso tocco rasoterra. Una doccia gelata che potrebbe avere effetti devastanti sul morale dei padroni di casa, non scoraggia i ragazzi guidati dal duo Coli-Fabiani. Il Signa fa presto ad imparare dai propri errori e dopo aver sistemato il quartetto arretrato composto dagli ex lastrigiani Ponzuoli e Belli, da Zanobetti e Lenzi, sfruttando l'architrave mediana rappresentata dall'altro ex biancorosso Gelsumini, prende in mano con grande sicurezza il controllo del gioco. Le iniziative di Marinaro, la rapidità, la fantasia e l'esperienza di Alessandro Binetti sul settore di sinistra e gli ottimi movimenti senza palla di Mustafa al centro dell'attacco, costringono il San Piero ad arretrare il raggio della propria manovra. Nei minuti successivi, infatti, si fa fatica a riconoscere la squadra bella e spregiudicata che qualche settimana fa, in un altro scontro al vertice, fu capace di espugnare il difficile terreno dell'Anconella. Un Casini Benvenuti isolato in attacco, non riesce più ad impensierire la retroguardia avversaria ma anche i padroni di casa, pur cingendo d'assedio la trequarti mugellana alla ricerca del pareggio, faticano a loro volta da aggirare il munitissimo dispositivo difensivo predisposto da Pippo Galeotti e guidato con la consueta sicurezza dalla coppia centrale formata da Bertini e Gigli. Non è un caso, dunque, che il Signa riesca a farsi vivo dalle parti dell'ex estremo difensore delle Fortis Demarziani solo grazie a palle inattive. Al 20', sugli sviluppi di uno schema da calcio d'angolo, dopo aver ricevuto un pallone di ritorno, Tito disegna uno splendido traversone dalla destra che spiove sul secondo palo, dove - nel frattempo - viene a trovarsi il centrale di difesa Lenzi. La sua incornata da due passi sembra vincente ma prodigiosa è la risposta di Demarziani che gettandosi in tuffo sulla propria sinistra, toglie dallo specchio della porta un pallone che sembrava destinato a terminare la propria corsa in fondo alla rete bianco rossa. Al 29' lo stesso schema va in scena con alcune importanti variazioni sul tema. Stavolta la battuta dalla bandierina proviene da sinistra e Alessandro Binetti fa spiovere direttamente a centro area un pallone sul quale, ancora una volta, è Lenzi ad arrivare per primo prendendo nuovamente il tempo agli omologhi avversari, saltando più in alto di tutti e tentando la correzione a rete di testa. Stavolta, però, la sua è solo una spizzata, con il pallone che prende la via del fondo campo spegnendosi a lato alla sinistra di Demarziani. Al 31' è Jack Ponzuoli che prova a proporre direttamente nel cuore dei sedici metri mugellani un calcio piazzato dalla destra. Il preciso spiovente disegnato dal capitano canarino è a dir poco destabilizzante, perché non solo manda fuori giri la retroguardia ospite ma ha lo stesso venefico effetto anche sui compagni d'attacco appostati a pochi passi da Demarziani. Nel tentativo di correggerlo a rete, Mustafa lo manca clamorosamente e Marinaro, appostato a due passi dalla linea di porta, ingannato dal mancato intervento da parte del compagno, sbaglia il tempo per la deviazione volante spedendolo di poco sopra la traversa. Insiste la formazione di Coli e Fabiani che al 35', grazie alla prima buona manovra intessuta dai centrocampisti giallo blu, va nuovamente ad un passo dal pareggio. Marinaro lavora un ottimo pallone nella trequarti mugellana e poi lo verticalizza in maniera estremamente velenosa tagliando a fette la retroguardia ospite e pescando in area Mustafa che dopo averlo controllato, lo getta alle ortiche sparacchiandolo malamente fuori. I canarini meriterebbero il pareggio ma per arrivarci sembrerebbe avessero bisogno di un autentico colpo di genio. E che se non Alessandro Binetti è in grado di tirar fuori il coniglio dal cilindro. Al 39' un'autentica magia consente al numero undici signese di scappar via sulla sinistra, entrare in area e costringere al fallo un difensore avversario. Lipperi concede ai giallo blu un sacrosanto penalty che lo specialista Gelsumini trasforma con freddezza spiazzando Demarziani. Il San Piero fatica in questa fase ad arginare le iniziative signesi e il duplice fischio arbitrale che manda le squadre negli spogliatoi per il canonico riposo di metà gara, ha un significato quasi liberatorio; un po' come quando un puglie stretto all'angolo è salvato dal suono del gong. I benefici effetti del riposo si fanno sentire sui ragazzi di Galeotti che hanno con la ripresa il medesimo approccio evidenziato nel primo tempo. Al 49', infatti, un lungo lancio in profondità libera in area Casini Benvenuti sul quale, stavolta, Shpataj compie un mezzo miracolo chiudendogli prontamente lo specchio della porta in tuffo. Il Signa ci prova a riprendere in mano il filo del discorso ma pur tornando ad imporre una leggera supremazia territoriale, i padroni di casa faticano a tirar fuori l'incisività che nel primo tempo ne aveva caratterizzata la fase offensiva. Un pratico e muscolare San Piero riesce, così, non solo a difendersi con ordine ma anche a rendersi estremamente pericoloso quando riesce a far ripartire il gioco. Al 64' sono, infatti, ancora i ragazzi di Galeotti ad andare vicinissimi al raddoppio. Sugli sviluppi di un fallo laterale battuto sul fronte sinistro dell'attacco bianco rosso, una palla prolungata nel cuore dell'area di rigore canarina diventa buona per il forte difensore esterno sinistro Enerico Derraj che appostato a due passi dalla linea di porta, sembra poter facilmente spingere in rete il pallone del nuovo vantaggio mugellano. Tocca nuovamente a Shpataj metterci una pezza grazie ad un prodigioso intervento. Con una prontissima chiusura in tuffo il numero uno signese sbatte la porta in faccia al numero tre ospite, al quale non resta che mettersi le mani nei capelli. E' questa l'ultima emozione di un secondo tempo durante il entrambe le contendenti poco o nulla fanno vedere in fase conclusiva. Il nostro taccuino torna a macchiarsi d'inchiostro solo nel corso del quinto dei sette minuti di recupero concessi da Lipperi, quando la volata di sacrificio di capitan Gigli che intercettando volontariamente con la mano un pallone filtrante a centrocampo potenzialmente molto insidioso, si guadagna il rosso diretto, costringe gli ospiti a giocare in inferiorità numerica gli ultimi scampoli del match. <br >
Calciatoripiù: nel Signa molto buona la prestazione di Shpataj fra i pali, di un Lenzi utilissimo sia in fase difensiva che offensiva, di un Gelsumini autentico faro della mediana canarina, di un guizzante e sempre propositivo Marinaro (che proprio per questo motivo è stato spesso pesantemente maltrattato dai difensori ospiti), di un veloce e propositivo Mustafa e di un Alessandro Binetti sempre in grado di tirar fuori al momento opportuno quel lampo di genio che può cambiare le sorti di una partita. Nel San Piero buone le prestazioni di Demarziani fra i pali, Gigli, Bertini e Derraj sulla linea dei difensori, Benozzi nel cuore del centrocampo, Romano nel ruolo di rifinitore e l'incontenibile Casini Benvenuti che con le sue reti contribuisce in maniera spesso determinante a far sognare in grande tutto il popolo biancorosso. Non del tutto convincente la direzione di gara del giovane Lipperi. Pesa in particolare l'errore di valutazione commesso in occasione della rete realizzata da Casini Benvenuti.
Nico Morali