• Allievi Provinciali GIR.B
  • Affrico
  • 2 - 0
  • Impruneta Tavarnuzze


AFFRICO: Casparis; Befani, Parenti, Piazza, Ceccatelli; Macchioni, Sabato, Ramalli, Improta, Calise; Lanaia. A disp.: Candiotta, Lafronza, Bassolino, Di Todaro, Vaccaro, Allegri, Bigalli. All.: Andrea Bartoletti.
IMPRUNETA TAV.: Ciappi; Liscio, Bencini, Torrini, Moretti; Cubattoli, Mariani, Lauro, Masini; Zuccherofino, Nencioni. A disp.: Ermini, Maier, D'Ignazi, Rigacci, Ventisette, Lala, Cerri. All.: Alessandro Rivi.

ARBITRO: Antonio Olmi di Firenze.

RETI: 48' Piazza, 54' Ramalli.



Due squadre reduci da preziosi - seppur differenti per peso - successi si scontrano in Viale Fanti per prolungare le rispettive serie vincenti. Verranno rispettati i favori del pronostico, anche se la fatica, per l'ottenimento dei gol, sarà tutt'altro che minima. L'Affrico prende sin dal principio il pallino del gioco, per poi non mollarlo più. Pazzesca la mole di gioco e chances prodotta, ancora più incredibile la varietà di errori che chi si presenta davanti a Ciappi riesce a sfornare. Approfittando di un impianto di gioco collaudato ed efficace, l'avanguardia in blu buca da tutte le parti la difesa avversaria, interrompendosi sempre al momento decisivo. Il collettivo dei vari Lanaia, Macchioni, Di Todaro, Sabato hanno sui piedi -e non si esagera- almeno una nitida decina di palloni da poter tramutare in segnature, ma oggi la corona la indossa l'imprecisione, e quasi tutti vi si inchinano. Al riposo sullo 0-0, molti hanno reminiscenza di quanto successo solo due settimane prima contro la Rignanese e, probabilmente, tra questi c'è Piazza. Il difensore, su angolo battuto da Bigalli, preme il bottone per salire laddove nessuno osa, firmando l'agognato vantaggio. Da lì la gara, pur continuando sul leitmotiv degli errori di finalizzazione, comincia a scorrere su binari fausti per i padroni di casa, che trovano il gol della sicurezza con una magia di un singolo. Ramalli tenta e trova il colpaccio, tirando da casa sua un bolide su cui Ciappi si fa, forse, trovare appena al di fuori dal corretto posizionamento tra i pali. Quel tanto che basta a far sì che la sfera diventi imprendibile. Il resto diviene ordinaria amministrazione per l'undici di Bartoletti, sempre più nel novero delle pretendenti alla vittoria. Del resto, quali altre conclusioni trarre da una gara giocata per gli interi ottanta minuti in una sola metà campo, ad una sola porta? Un successo a dir poco legittimo per una squadra che raccoglie apprezzamenti a frotte e può, ad oggi, gongolare.

Calciatoripiù: Macchioni
ed Improta orchestrano ogni singola manovra, facendo solamente annusare la sfera agli avversari: Can't touch this!

F.S. AFFRICO: Casparis; Befani, Parenti, Piazza, Ceccatelli; Macchioni, Sabato, Ramalli, Improta, Calise; Lanaia. A disp.: Candiotta, Lafronza, Bassolino, Di Todaro, Vaccaro, Allegri, Bigalli. All.: Andrea Bartoletti.<br >IMPRUNETA TAV.: Ciappi; Liscio, Bencini, Torrini, Moretti; Cubattoli, Mariani, Lauro, Masini; Zuccherofino, Nencioni. A disp.: Ermini, Maier, D'Ignazi, Rigacci, Ventisette, Lala, Cerri. All.: Alessandro Rivi.<br > ARBITRO: Antonio Olmi di Firenze.<br > RETI: 48' Piazza, 54' Ramalli. Due squadre reduci da preziosi - seppur differenti per peso - successi si scontrano in Viale Fanti per prolungare le rispettive serie vincenti. Verranno rispettati i favori del pronostico, anche se la fatica, per l'ottenimento dei gol, sar&agrave; tutt'altro che minima. L'Affrico prende sin dal principio il pallino del gioco, per poi non mollarlo pi&ugrave;. Pazzesca la mole di gioco e chances prodotta, ancora pi&ugrave; incredibile la variet&agrave; di errori che chi si presenta davanti a Ciappi riesce a sfornare. Approfittando di un impianto di gioco collaudato ed efficace, l'avanguardia in blu buca da tutte le parti la difesa avversaria, interrompendosi sempre al momento decisivo. Il collettivo dei vari Lanaia, Macchioni, Di Todaro, Sabato hanno sui piedi -e non si esagera- almeno una nitida decina di palloni da poter tramutare in segnature, ma oggi la corona la indossa l'imprecisione, e quasi tutti vi si inchinano. Al riposo sullo 0-0, molti hanno reminiscenza di quanto successo solo due settimane prima contro la Rignanese e, probabilmente, tra questi c'&egrave; Piazza. Il difensore, su angolo battuto da Bigalli, preme il bottone per salire laddove nessuno osa, firmando l'agognato vantaggio. Da l&igrave; la gara, pur continuando sul leitmotiv degli errori di finalizzazione, comincia a scorrere su binari fausti per i padroni di casa, che trovano il gol della sicurezza con una magia di un singolo. Ramalli tenta e trova il colpaccio, tirando da casa sua un bolide su cui Ciappi si fa, forse, trovare appena al di fuori dal corretto posizionamento tra i pali. Quel tanto che basta a far s&igrave; che la sfera diventi imprendibile. Il resto diviene ordinaria amministrazione per l'undici di Bartoletti, sempre pi&ugrave; nel novero delle pretendenti alla vittoria. Del resto, quali altre conclusioni trarre da una gara giocata per gli interi ottanta minuti in una sola met&agrave; campo, ad una sola porta? Un successo a dir poco legittimo per una squadra che raccoglie apprezzamenti a frotte e pu&ograve;, ad oggi, gongolare.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Macchioni </b>ed <b>Improta </b>orchestrano ogni singola manovra, facendo solamente annusare la sfera agli avversari: Can't touch this! F.S.




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