- Juniores Provinciali
- Pistoia Calcio
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1 - 2
- Montagna Pistoiese
PISTOIA CALCIO: Galardi, Preka (57' Lleshaj), Fasciana, Rakita, Beligni, Ferretti, Tosi, Frosini, Berti (82' Gjoni), Loddo (50' Pellicani), Nesti. A disp.: Emaduwa, Innocenti, Iozzelli. All.: Paolo Ferro
MONTAGNA P.SE: Gavazzi, Paolini F., Bicocchi L., Serni, Petrucci M., Stefani (85' Pallotta), Bicocchi R. (Traversari), Sisi, Uka, Nuti (55' Cecchi), Petrucci L. A disp.: Paolini G., Sichi, Petrucci E., Privati. All.: Marco Iori
ARBITRO: Zadrima di Pistoia
RETI: 4' Bicocchi R., 38' Bicocchi L., 87' Nesti
NOTE: Ammonito Rakita.
Niente da fare neppure stavolta; contro una squadra un ripresa, che ha ritrovato gran parte dei protagonisti, ultimamente assenti, che l'avevano trascinata fino ai primi posti, gli arancioni di Ferro non sono riusciti ad ottenere quel risultato che oramai manca da diverse settimane. La squadra attualmente di casa ha subìto una certa involuzione di gioco e di condizione che riporta indietro nel tempo quando tutto riusciva difficile e si commettevano quelli errori che attualmente si stanno ripetendo penalizzando oltre ogni limite questa squadra. Il primo ed il secondo goal, segnati dai due Bicocchi, Rossano e Leonardo, subìti nella prima frazione di gioco, ne sono una prova lampante, specialmente il secondo incassato in maniera davvero ingenua e grottesca. Se si considerano, poi, gli errori commesso in fase conclusiva il quadro è pressochè completo. Nella seconda parte le cose sono leggermente migliorate per i locali per quanto ha riguardato l'impostazione del gioco, non migliorando, però, quella che dovrebbe essere la fase più importante cioè quando c'è da finalizzare quello che di buono è stato costruito; in effetti la squadra di Ferro ha continuato a sbagliare tutto quello che c'era ancora da sbagliare. Solo nel finale quando i giochi erano pressochè fatti il solito Nesti ha trovato la zampata vincente per realizzare un inutile goal che è servito solo a mitigare questa ennesima quanto amara sconfitta al cospetto di una Montagna che ha ritrovato gioco e personalità.
Alessandro Bruschi
PISTOIA CALCIO: Galardi, Preka (57' Lleshaj), Fasciana, Rakita, Beligni, Ferretti, Tosi, Frosini, Berti (82' Gjoni), Loddo (50' Pellicani), Nesti. A disp.: Emaduwa, Innocenti, Iozzelli. All.: Paolo Ferro<br >MONTAGNA P.SE: Gavazzi, Paolini F., Bicocchi L., Serni, Petrucci M., Stefani (85' Pallotta), Bicocchi R. (Traversari), Sisi, Uka, Nuti (55' Cecchi), Petrucci L. A disp.: Paolini G., Sichi, Petrucci E., Privati. All.: Marco Iori<br >
ARBITRO: Zadrima di Pistoia<br >
RETI: 4' Bicocchi R., 38' Bicocchi L., 87' Nesti<br >NOTE: Ammonito Rakita.
Niente da fare neppure stavolta; contro una squadra un ripresa, che ha ritrovato gran parte dei protagonisti, ultimamente assenti, che l'avevano trascinata fino ai primi posti, gli arancioni di Ferro non sono riusciti ad ottenere quel risultato che oramai manca da diverse settimane. La squadra attualmente di casa ha subìto una certa involuzione di gioco e di condizione che riporta indietro nel tempo quando tutto riusciva difficile e si commettevano quelli errori che attualmente si stanno ripetendo penalizzando oltre ogni limite questa squadra. Il primo ed il secondo goal, segnati dai due Bicocchi, Rossano e Leonardo, subìti nella prima frazione di gioco, ne sono una prova lampante, specialmente il secondo incassato in maniera davvero ingenua e grottesca. Se si considerano, poi, gli errori commesso in fase conclusiva il quadro è pressochè completo. Nella seconda parte le cose sono leggermente migliorate per i locali per quanto ha riguardato l'impostazione del gioco, non migliorando, però, quella che dovrebbe essere la fase più importante cioè quando c'è da finalizzare quello che di buono è stato costruito; in effetti la squadra di Ferro ha continuato a sbagliare tutto quello che c'era ancora da sbagliare. Solo nel finale quando i giochi erano pressochè fatti il solito Nesti ha trovato la zampata vincente per realizzare un inutile goal che è servito solo a mitigare questa ennesima quanto amara sconfitta al cospetto di una Montagna che ha ritrovato gioco e personalità.
Alessandro Bruschi