• Allievi Provinciali GIR.A
  • Audace Legnaia
  • 0 - 1
  • Florence S.C.


AUD. LEGNAIA: Pieri, Biggio, D'Antoni, De Vitis, Giachi, Lastrucci, Marilli, Mazzacano, Pierattini, Reyno, Settimo. A disp.: Arena, Borbottoni, Fontanelli, Grunasi, Piazzini, Rorandelli, Vitale. All.: Francesco Sciuto.
FLORENCE: Pasqualetti, Tarchi, Ricapito, Pratico', Natalini, Malevolti, La Ferlita, Falugiani, Failla Rifici, Brunetti, Alessandrini. A disp.: Bartolini, Cambi, Del Bene, Gaudio Garnerone, Mechi, Pasellucci, Talvacchia. All.: Samuele Boscarini.

ARBITRO: Nesi di Firenze.

RETI: 16' La Ferlita.



Per continuare la rincorsa al Firenze Ovest, all'Audace servirebbe solo un risultato: la vittoria. I piani della Florence invece sono diversi ma non meno ambiziosi. Ottima forma nelle ultime uscite, vittoria pesante contro il Sesto nell'ultimo turno, e possibilità di raggiungere in classifica proprio l'Audace con la visita al Bacci . Tutte le pressioni di classifica si riassumono nel match. Partita a tratti tesa, portata a casa da chi ha saputo sfruttare meglio le occasioni, o meglio l'occasione. Quell'occasione che capita subito ai padroni di casa e che potrebbe dare un risvolto completamente diverso alla partita: Marilli trova un corridoio e oltre a quello trova la trattenuta netta del difensore e il successivo calcio di rigore. Settimo piazza la sfera sul dischetto, sceglie una conclusione a metà tra precisione e potenza, il rigore non è battuto male ma le speranze dell'imminente vantaggio casalingo si spengono sulla traversa piena e sul doppio tentativo in ribattuta di Pierattini anticipato per due volte dal ritorno dei difensori. Dopo soli 3' l'Audace sciupa un'occasione irripetibile. E quando si sbaglia così si sa, il calcio bussa alla porta per servire la punizione. Ma nonostante i rimpianti, anche dopo il penalty sbagliato, i padroni di casa continuano a creare con tanto possesso di palla. Giro palla che porta principalmente a giocare in orizzontale, senza verticalizzazioni gli attaccanti non cercano la profondità ma l'attenzione si sposta sui dei centrocampisti che appena trovano spazio provano la conclusione, spesso dalla distanza. De Vitis e Pierattini ci provano, ma proprio per la quantità di possesso dell'Audace, il gioco viene rallentato e la difesa ospite trova sempre il tempo di organizzarsi. La Florence dopo il brivido scampato, esce fuori dal proprio guscio con un coast to coast di Alessandrini, uno dei migliori contro il Sesto, ma il numero 11 non trova in Failla un appoggio degno della sua percussione. Si parlava di errori calcistici e punizioni, non a caso anche in Legnaia - Florence vale la regola del goal mangiato goal subito. Delusione doppia per i giallo blu scudati, soprattutto per la retroguardia che si rende colpevole senza alibi nel goal subito. Palla in mezzo dalla trequarti, liscio difensivo nel disimpegno e La Ferlita lesto a castigare gli avversari al 16'. Un colpo pesante, che pesa non poco sul morale dei ragazzi di Sciuto, che subiscono il colpo e perdono fiducia nei propri mezzi lasciando campo e iniziativa agli ospiti ormai galvanizzati dal vantaggio alla prima occasione avuta. La Florence che aveva tenuto botta sulla pressione gialloblu nel primo quarto d'ora, viene fuori e riesce con più facilità ad affacciarsi oltre il cerchio di centrocampo. Le occasioni arrivano, e anche se nuovamente su un'azione confusa, la Florence colpisce una traversa che pareggia il conto dei legni tra le due squadre. Negli spogliatoi, molto probabilmente in quello degli ospiti, ci saranno state occhiate alla classifica. Una vittoria in Via Dosio, vorrebbe dire un gran balzo in classifica. I 3 punti iniziano a pesare e Natalini e compagni rientrano in campo credendo di più al risultato a domicilio. Anche il possesso palla, tanto caro all'Audace nella prima frazione, viene ribaltato in favore dei reds, che fanno loro anche il numero maggiore di occasioni create. Dall'altra parte, la linea difensiva della Legnaia guidata da Biggio, resta attenta e copre come meglio può: se il cammino al match diventa in salita per i padroni di casa, è anche vero che per tutta la partita si respira l'atmosfera di un esito in bilico, e ribaltabile con qualche episodio favorevole, almeno fin quando il gap sul tabellone resta al minimo. Ad avere una buona occasione per pareggiare i conti sarà proprio il capitano dei gialloblu scudati, Biggio, ma le palle inattive restano l'unica possibile occasione di intimorire Pasqualetti. A metà partita, si risparmiano per buttare il piede sull'acceleratore nel finale. Partita sempre in bilico ma di strana interpretazione. Guizzo vincente che non arriva tra le fila della Florence, nonostante i tanti palloni giocabili per Failla, in giornata no e troppe volte macchinoso e impreciso nei controlli. Guizzo vincente che non arriva per l'Audace a causa degli stessi problemi riscontrati nel primo tempo: prevedibilità nell'ultimo passaggio o possesso palla privo di verticalizzazioni finali per i giocatori più avanzati. La partita entra così nella sua ultima fase, quella più concitata e nervosa, dove il gioco viene spezzettato da falli, dove tattica e agonismo prevalgono sullo spettacolo. Una fase non bella da vedere ma non per questo senza patemi d'animo. Fasi in cui è al cardiopalma anche il più semplice dei passaggi, e combattuta anche la minima rimessa laterale. Il triplice fischio diventa il canto di una battaglia vinta per la Florence che continua la serie di risultati utili e dà una svolta importante alla classifica, quella classifica che ha pesato troppo nella testa dei giocatori dell'Audace Legnaia. Il bisogno dei 3 punti ha distratto i gialloblu oggi deficitari sotto il profilo qualitativo, in una gara comunque risolta sul filo del rasoio e più che equilibrata.

Luigi Di Maso AUD. LEGNAIA: Pieri, Biggio, D'Antoni, De Vitis, Giachi, Lastrucci, Marilli, Mazzacano, Pierattini, Reyno, Settimo. A disp.: Arena, Borbottoni, Fontanelli, Grunasi, Piazzini, Rorandelli, Vitale. All.: Francesco Sciuto.<br >FLORENCE: Pasqualetti, Tarchi, Ricapito, Pratico', Natalini, Malevolti, La Ferlita, Falugiani, Failla Rifici, Brunetti, Alessandrini. A disp.: Bartolini, Cambi, Del Bene, Gaudio Garnerone, Mechi, Pasellucci, Talvacchia. All.: Samuele Boscarini.<br > ARBITRO: Nesi di Firenze.<br > RETI: 16' La Ferlita. Per continuare la rincorsa al Firenze Ovest, all'Audace servirebbe solo un risultato: la vittoria. I piani della Florence invece sono diversi ma non meno ambiziosi. Ottima forma nelle ultime uscite, vittoria pesante contro il Sesto nell'ultimo turno, e possibilit&agrave; di raggiungere in classifica proprio l'Audace con la visita al Bacci . Tutte le pressioni di classifica si riassumono nel match. Partita a tratti tesa, portata a casa da chi ha saputo sfruttare meglio le occasioni, o meglio l'occasione. Quell'occasione che capita subito ai padroni di casa e che potrebbe dare un risvolto completamente diverso alla partita: Marilli trova un corridoio e oltre a quello trova la trattenuta netta del difensore e il successivo calcio di rigore. Settimo piazza la sfera sul dischetto, sceglie una conclusione a met&agrave; tra precisione e potenza, il rigore non &egrave; battuto male ma le speranze dell'imminente vantaggio casalingo si spengono sulla traversa piena e sul doppio tentativo in ribattuta di Pierattini anticipato per due volte dal ritorno dei difensori. Dopo soli 3' l'Audace sciupa un'occasione irripetibile. E quando si sbaglia cos&igrave; si sa, il calcio bussa alla porta per servire la punizione. Ma nonostante i rimpianti, anche dopo il penalty sbagliato, i padroni di casa continuano a creare con tanto possesso di palla. Giro palla che porta principalmente a giocare in orizzontale, senza verticalizzazioni gli attaccanti non cercano la profondit&agrave; ma l'attenzione si sposta sui dei centrocampisti che appena trovano spazio provano la conclusione, spesso dalla distanza. De Vitis e Pierattini ci provano, ma proprio per la quantit&agrave; di possesso dell'Audace, il gioco viene rallentato e la difesa ospite trova sempre il tempo di organizzarsi. La Florence dopo il brivido scampato, esce fuori dal proprio guscio con un coast to coast di Alessandrini, uno dei migliori contro il Sesto, ma il numero 11 non trova in Failla un appoggio degno della sua percussione. Si parlava di errori calcistici e punizioni, non a caso anche in Legnaia - Florence vale la regola del goal mangiato goal subito. Delusione doppia per i giallo blu scudati, soprattutto per la retroguardia che si rende colpevole senza alibi nel goal subito. Palla in mezzo dalla trequarti, liscio difensivo nel disimpegno e La Ferlita lesto a castigare gli avversari al 16'. Un colpo pesante, che pesa non poco sul morale dei ragazzi di Sciuto, che subiscono il colpo e perdono fiducia nei propri mezzi lasciando campo e iniziativa agli ospiti ormai galvanizzati dal vantaggio alla prima occasione avuta. La Florence che aveva tenuto botta sulla pressione gialloblu nel primo quarto d'ora, viene fuori e riesce con pi&ugrave; facilit&agrave; ad affacciarsi oltre il cerchio di centrocampo. Le occasioni arrivano, e anche se nuovamente su un'azione confusa, la Florence colpisce una traversa che pareggia il conto dei legni tra le due squadre. Negli spogliatoi, molto probabilmente in quello degli ospiti, ci saranno state occhiate alla classifica. Una vittoria in Via Dosio, vorrebbe dire un gran balzo in classifica. I 3 punti iniziano a pesare e Natalini e compagni rientrano in campo credendo di pi&ugrave; al risultato a domicilio. Anche il possesso palla, tanto caro all'Audace nella prima frazione, viene ribaltato in favore dei reds, che fanno loro anche il numero maggiore di occasioni create. Dall'altra parte, la linea difensiva della Legnaia guidata da Biggio, resta attenta e copre come meglio pu&ograve;: se il cammino al match diventa in salita per i padroni di casa, &egrave; anche vero che per tutta la partita si respira l'atmosfera di un esito in bilico, e ribaltabile con qualche episodio favorevole, almeno fin quando il gap sul tabellone resta al minimo. Ad avere una buona occasione per pareggiare i conti sar&agrave; proprio il capitano dei gialloblu scudati, Biggio, ma le palle inattive restano l'unica possibile occasione di intimorire Pasqualetti. A met&agrave; partita, si risparmiano per buttare il piede sull'acceleratore nel finale. Partita sempre in bilico ma di strana interpretazione. Guizzo vincente che non arriva tra le fila della Florence, nonostante i tanti palloni giocabili per Failla, in giornata no e troppe volte macchinoso e impreciso nei controlli. Guizzo vincente che non arriva per l'Audace a causa degli stessi problemi riscontrati nel primo tempo: prevedibilit&agrave; nell'ultimo passaggio o possesso palla privo di verticalizzazioni finali per i giocatori pi&ugrave; avanzati. La partita entra cos&igrave; nella sua ultima fase, quella pi&ugrave; concitata e nervosa, dove il gioco viene spezzettato da falli, dove tattica e agonismo prevalgono sullo spettacolo. Una fase non bella da vedere ma non per questo senza patemi d'animo. Fasi in cui &egrave; al cardiopalma anche il pi&ugrave; semplice dei passaggi, e combattuta anche la minima rimessa laterale. Il triplice fischio diventa il canto di una battaglia vinta per la Florence che continua la serie di risultati utili e d&agrave; una svolta importante alla classifica, quella classifica che ha pesato troppo nella testa dei giocatori dell'Audace Legnaia. Il bisogno dei 3 punti ha distratto i gialloblu oggi deficitari sotto il profilo qualitativo, in una gara comunque risolta sul filo del rasoio e pi&ugrave; che equilibrata. Luigi Di Maso




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