• Giovanissimi Regionali GIR.Élite
  • Sporting Arno
  • 1 - 3
  • Margine Coperta


SPORTING ARNO: S. Warid, Tofani (48' Martini), Jouta, Di Ruberto, Cirilli (49' Gaffarelli), Ciuffi, Bartoletti, Duccio Conti (41' Corbucci), W. Warid, Diarra, El Youssefi (46' Panori). A disp.: Bitossi. All.: Claudio Latini.
MARGINE COPERTA: Bertini (52' G. Ferrari), Tisca (43' Corbani), Nunziati (36' Dario Conti), Perillo (41' Drca), Meoni, Luporini, Iaropoli (43' Alessiani), J. Ferrari (41' Moretti), Mema, Benedetti (52' Sforzi), Vanni. A disp.: De Angelis, Gabadoni. All.: Claudio Bartolini.

ARBITRO: Guiducci di Firenze

RETI: 18' Mema, 20' Iaropoli, 35' Benedetti, 71' Diarra rig.
NOTE: espulso Latini. Angoli: 4-4. Recupero: 0'+1'.



Una spaventosa prova di forza, niente di meno. E la vetta finalmente in pugno. Per un po' il Margine fa sfogare lo Sporting Arno, poi colpisce, colpisce, colpisce e chiude la pratica già nel primo tempo. L'1-3 finale racconta bene l'andamento di una gara in cui la capolista ha subito soltanto sul fischio finale, quando Diarra riscatta l'errore di Ciuffi e trasforma il secondo rigore di giornata. E per i pistoiesi le buone notizie non si fermano qui: l'inaspettato pari del Tau Altopascio ad Aulla vale il primato solitario. È buio invece in casa Sporting Arno: la quarta sconfitta stagionale risucchia i nerofucsia in piena zona retrocessione. C'è soprattutto un dato che deve far riflettere: 23 gol subiti in sette partite, di gran lunga la peggior difesa dell'élite, richiedono un immediato cambio di passo. La gara è equilibrata per tutto il primo quarto d'ora, anche se il Margine si rende subito pericoloso: Perillo inventa di prima per Vanni che scappa a sinistra, raggiunge il fondo e dipinge un rasoterra che attraversa tutto lo specchio senza che Iaropoli, solo sul secondo palo, riesca a spingerlo dentro (6'). Lo Sporting Arno reagisce e, almeno in avvio, sembra star bene in campo: Duccio Conti fa correre a destra Bartoletti che cross al volo per El Youssefi, pericolosissimo in acrobazia (16'). Ma sul capovolgimento di fronte il Margine passa. Benedetti calcia da lontanissimo e probabilmente non troverebbe lo specchio, in traiettoria però c'è Cirilli che nel tentativo di rinviare svirgola il pallone e lo lascia lì per Mema: il centravanti ospite ringrazia e col destro sfonda la porta. Giusto convalidare: un occhio allenato si accorge che Mema era in posizione regolare sul tiro del compagno, e in ogni caso la giocata dello stopper avrebbe sanato l'eventuale fuorigioco. Subito uno, subiti due: come nel derby con lo Scandicci, una volta andato sotto lo Sporting Arno si spegne e permette agli avversari di segnare ancora. Fa tutto Iaropoli che, innescato a destra da J. Ferrari, si accentra, punta Cirilli e Tofani, rientra sul sinistro e chiude la conclusione vincente sul primo palo (20'). Lo Sporting Arno impiega un paio di minuti per riprendersi dalla doppia sberla, poi d'un tratto costruisce l'occasione per riaprire la gara: servito basso da un calcio di rinvio, Perillo perde il pallone sul pressing di El Youssefi che però non riesce a calciare, murato insieme a W. Warid dal cemento armato che la difesa ospite tira immediatamente su. Ma è un brivido occasionale: la capolista riprende il pallino in mano e torna a piazzarsi sulla trequarti avversaria. Corre giusto la mezz'ora quando Nunziati, libero ai trenta metri, calcia di controbalzo un pallone schizzato via dall'area ospite: sinistro di un soffio accanto al secondo palo. Ma lo 0-3 arriva nel giro di 5'. Visto che sullo 0-1 era andata bene, Benedetti ci riprova da una distanza più simile a quaranta che a trenta metri: destro secco all'incrocio più lontano e Margine in carrozza. Nella ripresa Bartolini mischia un po' le carte giocandosi tutti e sette i cambi e provando qualche soluzione tattica diversa come l'arretramento di Vanni sulla linea dei difensori. Ma l'inerzia della gara non cambia, anche se al 40' lo Sporting Arno sfiora l'1-3: Bartoletti fa il fumo sulla destra e pennella un gran cross per Ciuffi che raccoglie sul secondo palo e calcia sul fondo. Quando attacca però il Margine fa sempre paura, quanto accade al 43' serve solo a ribadirlo: il sinistro di Benedetti crea un corridoio luminoso per Iaropoli che crossa al centro dopo lo stop orientato, Mema salta da solo in mezzo all'area di porta ma di testa gira a lato. Ora la gara vive di strappi: lo Sporting Arno torna a pungere 4' più tardi, quando W. Warid recupera il pallone a destra e tratteggia un tiro-cross che Bertini toglie dall'incrocio con l'ultima falange. Nel finale la copertina è però per il dodicesimo G. Ferrari, schierato a difendere i pali negli ultimi 18' e subito decisivo: ottimo il suo riflesso sul rigore di Ciuffi che calcia centrale a mezz'altezza e perde l'occasione di accorciare. Vano dunque il rigore conquistato da W. Warid giù sulla trattenuta di Moretti: si resta 0-3. Il gol della bandiera arriva proprio allo scadere, quando Guiducci concede un altro tiro libero ai nerofucsia per la stretta di Luporini e Meoni su Diarra: il dieci locale chiude il destro e stavolta spiazza Bertini, ma dopo la settima di campionato in casa Sporting domina più il nero che il fucsia. Due parole sul direttore di gara, inspiegabilmente contestato dal pubblico locale: valuta bene gli episodi compreso il contestato fallo di Luporini che, seppur costringa El Youssefi ad abbandonare la contesa, non merita la sanzione disciplinare. È, sì, un po' vigilesco nella gestualità, ma pazienza: la stoffa c'è, in tempi di vacche magre serve quella. Finalmente un buon manifesto di tecnica arbitrale.
Calciatoripiù
: sarebbe banale citare Benedetti e Iaropoli, ma in realtà la capolista costruisce il primato sulla prestazione di Tisca, Meoni e Luporini: l'attacco nerofucsia ci rimbalza a ripetizione e non riesce quasi mai a calciare in porta. Merita una citazione anche il dodicesimo G. Ferrari (Margine Coperta), reattivo sul rigore di Ciuffi. Grigiore quasi assoluto per lo Sporting Arno: il migliore è probabilmente Corbucci, anche se si confronta con un avversario già rivoluzionato.

Samuele Tofani SPORTING ARNO: S. Warid, Tofani (48' Martini), Jouta, Di Ruberto, Cirilli (49' Gaffarelli), Ciuffi, Bartoletti, Duccio Conti (41' Corbucci), W. Warid, Diarra, El Youssefi (46' Panori). A disp.: Bitossi. All.: Claudio Latini.<br >MARGINE COPERTA: Bertini (52' G. Ferrari), Tisca (43' Corbani), Nunziati (36' Dario Conti), Perillo (41' Drca), Meoni, Luporini, Iaropoli (43' Alessiani), J. Ferrari (41' Moretti), Mema, Benedetti (52' Sforzi), Vanni. A disp.: De Angelis, Gabadoni. All.: Claudio Bartolini.<br > ARBITRO: Guiducci di Firenze<br > RETI: 18' Mema, 20' Iaropoli, 35' Benedetti, 71' Diarra rig.<br >NOTE: espulso Latini. Angoli: 4-4. Recupero: 0'+1'. Una spaventosa prova di forza, niente di meno. E la vetta finalmente in pugno. Per un po' il Margine fa sfogare lo Sporting Arno, poi colpisce, colpisce, colpisce e chiude la pratica gi&agrave; nel primo tempo. L'1-3 finale racconta bene l'andamento di una gara in cui la capolista ha subito soltanto sul fischio finale, quando Diarra riscatta l'errore di Ciuffi e trasforma il secondo rigore di giornata. E per i pistoiesi le buone notizie non si fermano qui: l'inaspettato pari del Tau Altopascio ad Aulla vale il primato solitario. &Egrave; buio invece in casa Sporting Arno: la quarta sconfitta stagionale risucchia i nerofucsia in piena zona retrocessione. C'&egrave; soprattutto un dato che deve far riflettere: 23 gol subiti in sette partite, di gran lunga la peggior difesa dell'&eacute;lite, richiedono un immediato cambio di passo. La gara &egrave; equilibrata per tutto il primo quarto d'ora, anche se il Margine si rende subito pericoloso: Perillo inventa di prima per Vanni che scappa a sinistra, raggiunge il fondo e dipinge un rasoterra che attraversa tutto lo specchio senza che Iaropoli, solo sul secondo palo, riesca a spingerlo dentro (6'). Lo Sporting Arno reagisce e, almeno in avvio, sembra star bene in campo: Duccio Conti fa correre a destra Bartoletti che cross al volo per El Youssefi, pericolosissimo in acrobazia (16'). Ma sul capovolgimento di fronte il Margine passa. Benedetti calcia da lontanissimo e probabilmente non troverebbe lo specchio, in traiettoria per&ograve; c'&egrave; Cirilli che nel tentativo di rinviare svirgola il pallone e lo lascia l&igrave; per Mema: il centravanti ospite ringrazia e col destro sfonda la porta. Giusto convalidare: un occhio allenato si accorge che Mema era in posizione regolare sul tiro del compagno, e in ogni caso la giocata dello stopper avrebbe sanato l'eventuale fuorigioco. Subito uno, subiti due: come nel derby con lo Scandicci, una volta andato sotto lo Sporting Arno si spegne e permette agli avversari di segnare ancora. Fa tutto Iaropoli che, innescato a destra da J. Ferrari, si accentra, punta Cirilli e Tofani, rientra sul sinistro e chiude la conclusione vincente sul primo palo (20'). Lo Sporting Arno impiega un paio di minuti per riprendersi dalla doppia sberla, poi d'un tratto costruisce l'occasione per riaprire la gara: servito basso da un calcio di rinvio, Perillo perde il pallone sul pressing di El Youssefi che per&ograve; non riesce a calciare, murato insieme a W. Warid dal cemento armato che la difesa ospite tira immediatamente su. Ma &egrave; un brivido occasionale: la capolista riprende il pallino in mano e torna a piazzarsi sulla trequarti avversaria. Corre giusto la mezz'ora quando Nunziati, libero ai trenta metri, calcia di controbalzo un pallone schizzato via dall'area ospite: sinistro di un soffio accanto al secondo palo. Ma lo 0-3 arriva nel giro di 5'. Visto che sullo 0-1 era andata bene, Benedetti ci riprova da una distanza pi&ugrave; simile a quaranta che a trenta metri: destro secco all'incrocio pi&ugrave; lontano e Margine in carrozza. Nella ripresa Bartolini mischia un po' le carte giocandosi tutti e sette i cambi e provando qualche soluzione tattica diversa come l'arretramento di Vanni sulla linea dei difensori. Ma l'inerzia della gara non cambia, anche se al 40' lo Sporting Arno sfiora l'1-3: Bartoletti fa il fumo sulla destra e pennella un gran cross per Ciuffi che raccoglie sul secondo palo e calcia sul fondo. Quando attacca per&ograve; il Margine fa sempre paura, quanto accade al 43' serve solo a ribadirlo: il sinistro di Benedetti crea un corridoio luminoso per Iaropoli che crossa al centro dopo lo stop orientato, Mema salta da solo in mezzo all'area di porta ma di testa gira a lato. Ora la gara vive di strappi: lo Sporting Arno torna a pungere 4' pi&ugrave; tardi, quando W. Warid recupera il pallone a destra e tratteggia un tiro-cross che Bertini toglie dall'incrocio con l'ultima falange. Nel finale la copertina &egrave; per&ograve; per il dodicesimo G. Ferrari, schierato a difendere i pali negli ultimi 18' e subito decisivo: ottimo il suo riflesso sul rigore di Ciuffi che calcia centrale a mezz'altezza e perde l'occasione di accorciare. Vano dunque il rigore conquistato da W. Warid gi&ugrave; sulla trattenuta di Moretti: si resta 0-3. Il gol della bandiera arriva proprio allo scadere, quando Guiducci concede un altro tiro libero ai nerofucsia per la stretta di Luporini e Meoni su Diarra: il dieci locale chiude il destro e stavolta spiazza Bertini, ma dopo la settima di campionato in casa Sporting domina pi&ugrave; il nero che il fucsia. Due parole sul direttore di gara, inspiegabilmente contestato dal pubblico locale: valuta bene gli episodi compreso il contestato fallo di Luporini che, seppur costringa El Youssefi ad abbandonare la contesa, non merita la sanzione disciplinare. &Egrave;, s&igrave;, un po' vigilesco nella gestualit&agrave;, ma pazienza: la stoffa c'&egrave;, in tempi di vacche magre serve quella. Finalmente un buon manifesto di tecnica arbitrale. <b> Calciatoripi&ugrave;</b>: sarebbe banale citare <b>Benedetti </b>e <b>Iaropoli</b>, ma in realt&agrave; la capolista costruisce il primato sulla prestazione di <b>Tisca, Meoni </b>e <b>Luporini</b>: l'attacco nerofucsia ci rimbalza a ripetizione e non riesce quasi mai a calciare in porta. Merita una citazione anche il dodicesimo <b>G. Ferrari </b>(Margine Coperta), reattivo sul rigore di Ciuffi. Grigiore quasi assoluto per lo Sporting Arno: il migliore &egrave; probabilmente <b>Corbucci</b>, anche se si confronta con un avversario gi&agrave; rivoluzionato. Samuele Tofani




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