• Juniores Regionali GIR.A
  • Urbino Taccola
  • 2 - 0
  • Don Bosco Fossone


URBINO TACCOLA: Bertini 7, Coscetti 6,5 (80' Nieri sv), Taglioli 6,5, Pasco 6, Casanova 6, Gelli 7-, Ambrogetti 7- (63' Battini 6), Baroni 6+ (81' Bartaloni sv), Toni 6 (77' Berti 6), Destri 7-, Fracasso 6,5 (88' Castellini sv). A disp: Gori. All.: Federico Lombardi.
DON BOSCO FOSSONE: Tovani 7, Vaccargiu 6,5 (67' Figaia 6,5), Lombardini 6,5 (67' Lustri 6), Cavalletti 7-, Micheloni sv, Panerati 6+, Galeotti 6,5 (72' Bongiorni 6,5), Salvadori 6, Tavoni 6 (29' Lagomarsini 6,5), Vacaru 7-, Brugioni 6,5 (57' Di Capua 6,5). A disp.: Ridolfi, Gianandi. All.: Davide Ratti.

ARBITRO: Niccolò Lepori di Livorno.

RETI: 21' Ambrosetti, 80' Destri
NOTE: espulso Micheloni al 24' per doppia ammonizione. Ammoniti Micheloni, Panerati, Lagomarsini, Tovani, Bongiorni. Recupero: 2'+5'. Angoli: 6-9.



Partiamo dal risultato finale, un due a zero a favore dei padroni di casa. E sottolineiamo il curioso episodio del nido di vespe, formatosi all'interno della panchina ospite, che ha ritardato di qualche minuto l'inizio del match. Per il resto non sappiamo se raccontare una partita a dir poco insipida quanto a contenuti tecnici, o soffermarci sul resto. Già, non capita spesso a chi è chiamato a fare la cronaca di un evento sportivo, di distrarsi a tal punto da essere tentato di annotare le battute dei presenti sugli spalti in misura prevalente rispetto a quanto non accadeva in campo. A dire il vero per accadere, più di qualcosa accadeva, ma i protagonisti non erano i ventidue ragazzi in campo. Proviamo allora a cimentarci nell'insolito compito di raccontare momenti di gioco alternati a sprazzi di autentica comicità. Non è un caso che specie sul finire, un po' per rassegnazione ma soprattutto perché hanno valutato che non era il caso di prendersela , è sembrato che gli spettatori presenti assistessero ad un film di Ridolini piuttosto che ad una gara categoria juniores Regionali. Urbino Taccola col consueto e camaleontico 5-3-2, ospiti con difesa a quattro, tre centrocampisti ed un tridente con due esterni offensivi larghi ed un riferimento centrale. Le schermaglie iniziano al secondo minuto con azione sulla destra dei giallo azzurri; Galeotti invita Vaccargiu a guadagnare la linea di fondo, il tiro cross termina sul fondo. Al 10' solita parabola insidiosa disegnata dalla bandierina da Destri, stacca di testa Coscetti ma spedisce alto. Al quarto d'ora iniziativa di Fracasso sulla sinistra conclusa da un cross a centro area, Toni è murato dai due centrali. Due minuti dopo un traversone di Destri è preda dell'attento Tovani. Al 21' il gol del vantaggio termale; succede che Destri guadagni un varco centrale e scagli un tiro vicino al limite dell'area. La palla colpisce inavvertitamente la schiena di Toni, che era fra l'altro al di là dell'ultimo difensore ospite; la deviazione diventa un involontario e casuale assist per Ambrogetti, che si trovava in posizione ancora più avanzata. Il numero sette fa due passi e fulmina Tovani; a niente servono le vibranti proteste ospite. 24': Micheloni controlla, in protezione, che un pallone oltrepassi la linea di fondo, contrastato da un attaccante pisano, ultimo ad aver toccato. L'arbitro indica il calcio d'angolo e, sull'accenno di protesta, sacrosanta, del numero cinque, lo ammonisce. Il fatto è che il giocatore fosse finito per primo nell'elenco dei cattivi, al terzo minuto. Don Bosco Fossone in dieci e altra raffica di proteste. Sull'angolo cross di Destri e colpo di testa di Taglioli fuori bersaglio. Al minuto ventotto Ambrogetti va via sul settore destro e crossa teso, Cavalletti di gran carriera va a chiudere calciando a volo, rischiando il clamoroso autogol. Al 32' chance per i carrarini; un pallone passa tra le maglie della difesa locale e mette Brugioni a tre metri dal portiere ulivetese Bertini che gli ribatte la conclusione. Sulla sfera si avventa Vacaru che però non riesce a ribadire in porta. Due minuti dopo Destri dalla bandierina e Coscetti di testa, palla fuori. L'azione si ripete a tre dal riposo, sulla parabola del dieci termale è Taglioni a tentare la sorte di testa, senza esito. Il tempo si chiude con una girandola di cartellini gialli comminati ai giocatori ospiti.
La ripresa si apre con un'azione del termale Fracasso sulla sinistra; il cross basso vede Toni in anticipo sul diretto avversario e girarsi prima di calciare oltre la traversa. Al 10' Destri guadagna un imbuto centrale ma il tiro non inquadra lo specchio. Due minuti dopo Ambrogetti entra in area da destra e ha la possibilità di tirare due volte; sulla prima conclusione è bravo Tovani a ribattere mentre sulla seconda conclusione da posizione defilata il pallone esce, toccato da un difensore ospite, sfiorando il palo lontano dopo aver dato l'impressione di poter entrare. Il tema del match è scontato; il Don Bosco, pur con l'uomo in meno, deve cercare di pareggiare e così facendo offre spazi invitanti per i contropiedi avversari. Ratti è costretto oltretutto nel giro di pochi minuti a rivoluzionare l'assetto difensivo per l'uscita dei due esterni bassi, vittime di fastidi muscolari. Al 21' bella triangolazione locale; da Destri a Baroni e rifinitura per Ambrogetti che tira, respinge Tovani. Un minuto dopo Fracasso sulla sinistra mette una palla dietro sul quale si avventa Destri, il tiro del quale viene deviato in angolo da Figaia. Al ventiseiesimo Taglioni, in pressing alto su Vacaru, ruba palla e si avvicina all'area avversaria, sbaglia però il tiro in diagonale agevolando la parata di Tovani. Sulla ripartenza fulminea il Don Bosco guadagna una punizione a qualche metro dal limite dell'area termale. Cavalletti disegna una parabola perfetta, la sfera scende a metà altezza e sembra poter entrare, superbo il volo di Bertini che devia in angolo. Sulla battuta dalla bandierina il pallone balza un paio di volte prima di essere calciato con buona coordinazione da Di Capua; Bertini si inarca e va a nuovamente a deviare in angolo un pallone destinato sotto la traversa. Al 33', sull'ennesima azione di rimessa, arriva il raddoppio locale. Lo firma Destri con un destro chirurgico dopo essere entrato in area da posizione centrale, nell'occasione invero poco ostacolato. Discorso chiuso. Anche se il Don Bosco ci proverà fino in fondo, collezionando tiri dalla bandierina ma non riuscendo a trafiggere Bertini e riportarsi in gara. Fino al triplice fischio arrivato dopo quattro minuti di recupero. Festeggia l'Urbino Taccola per i tre punti che sono ossigeno per la classifica, esce mestamente dal campo il Don Bosco, non senza palesare un po' di nervosismo. Le due squadre hanno palesato evidente limiti in fase di costruzione del gioco; si è giocato a sprazzi e qualcosa di apprezzabile si è visto solo a livello di giocate individuali. Detto questo, torniamo sulla direzione di gara. Abbiamo sottolineato i due episodi, a metà della prima frazione, che hanno dato il via ad un clima caldo . In realtà il signor Lepori ne ha davvero combinate di tutti i colori, difficile comprendere una gran percentuale delle sue valutazioni degli episodi in tutto l'arco dell'incontro. Buon per tutti che il clima di tensione che è venuto a crearsi e che rischiava di degenerare, in campo e sulle tribune, si è via via attenuato cedendo il campo alla sana ironia; essendo stato tra gli spettatori devo dire che ad un certo punto il rischio di corride era diventato invero alto. Che aggiungere; sbagliamo tutti, ed è normale che chiunque possa sbagliare. Mai come in questa occasione però abbiamo avuto l'impressione che gli errori derivassero da inadeguatezza piuttosto che da una giornata no. Forse inesperienza, non sappiamo come definire la causa di una direzione di gara che collochiamo, in tutta onestà, tra l'imbarazzante e il deprimente. E pur scrivendo certe cose con sincero dispiacere, avendo l'obbligo morale di riportare quanto accaduto, sarebbe stato impensabile sorvolare.

Ruggiero Crupi URBINO TACCOLA: Bertini 7, Coscetti 6,5 (80' Nieri sv), Taglioli 6,5, Pasco 6, Casanova 6, Gelli 7-, Ambrogetti 7- (63' Battini 6), Baroni 6+ (81' Bartaloni sv), Toni 6 (77' Berti 6), Destri 7-, Fracasso 6,5 (88' Castellini sv). A disp: Gori. All.: Federico Lombardi.<br >DON BOSCO FOSSONE: Tovani 7, Vaccargiu 6,5 (67' Figaia 6,5), Lombardini 6,5 (67' Lustri 6), Cavalletti 7-, Micheloni sv, Panerati 6+, Galeotti 6,5 (72' Bongiorni 6,5), Salvadori 6, Tavoni 6 (29' Lagomarsini 6,5), Vacaru 7-, Brugioni 6,5 (57' Di Capua 6,5). A disp.: Ridolfi, Gianandi. All.: Davide Ratti.<br > ARBITRO: Niccol&ograve; Lepori di Livorno.<br > RETI: 21' Ambrosetti, 80' Destri <br >NOTE: espulso Micheloni al 24' per doppia ammonizione. Ammoniti Micheloni, Panerati, Lagomarsini, Tovani, Bongiorni. Recupero: 2'+5'. Angoli: 6-9. Partiamo dal risultato finale, un due a zero a favore dei padroni di casa. E sottolineiamo il curioso episodio del nido di vespe, formatosi all'interno della panchina ospite, che ha ritardato di qualche minuto l'inizio del match. Per il resto non sappiamo se raccontare una partita a dir poco insipida quanto a contenuti tecnici, o soffermarci sul resto. Gi&agrave;, non capita spesso a chi &egrave; chiamato a fare la cronaca di un evento sportivo, di distrarsi a tal punto da essere tentato di annotare le battute dei presenti sugli spalti in misura prevalente rispetto a quanto non accadeva in campo. A dire il vero per accadere, pi&ugrave; di qualcosa accadeva, ma i protagonisti non erano i ventidue ragazzi in campo. Proviamo allora a cimentarci nell'insolito compito di raccontare momenti di gioco alternati a sprazzi di autentica comicit&agrave;. Non &egrave; un caso che specie sul finire, un po' per rassegnazione ma soprattutto perch&eacute; hanno valutato che non era il caso di prendersela , &egrave; sembrato che gli spettatori presenti assistessero ad un film di Ridolini piuttosto che ad una gara categoria juniores Regionali. Urbino Taccola col consueto e camaleontico 5-3-2, ospiti con difesa a quattro, tre centrocampisti ed un tridente con due esterni offensivi larghi ed un riferimento centrale. Le schermaglie iniziano al secondo minuto con azione sulla destra dei giallo azzurri; Galeotti invita Vaccargiu a guadagnare la linea di fondo, il tiro cross termina sul fondo. Al 10' solita parabola insidiosa disegnata dalla bandierina da Destri, stacca di testa Coscetti ma spedisce alto. Al quarto d'ora iniziativa di Fracasso sulla sinistra conclusa da un cross a centro area, Toni &egrave; murato dai due centrali. Due minuti dopo un traversone di Destri &egrave; preda dell'attento Tovani. Al 21' il gol del vantaggio termale; succede che Destri guadagni un varco centrale e scagli un tiro vicino al limite dell'area. La palla colpisce inavvertitamente la schiena di Toni, che era fra l'altro al di l&agrave; dell'ultimo difensore ospite; la deviazione diventa un involontario e casuale assist per Ambrogetti, che si trovava in posizione ancora pi&ugrave; avanzata. Il numero sette fa due passi e fulmina Tovani; a niente servono le vibranti proteste ospite. 24': Micheloni controlla, in protezione, che un pallone oltrepassi la linea di fondo, contrastato da un attaccante pisano, ultimo ad aver toccato. L'arbitro indica il calcio d'angolo e, sull'accenno di protesta, sacrosanta, del numero cinque, lo ammonisce. Il fatto &egrave; che il giocatore fosse finito per primo nell'elenco dei cattivi, al terzo minuto. Don Bosco Fossone in dieci e altra raffica di proteste. Sull'angolo cross di Destri e colpo di testa di Taglioli fuori bersaglio. Al minuto ventotto Ambrogetti va via sul settore destro e crossa teso, Cavalletti di gran carriera va a chiudere calciando a volo, rischiando il clamoroso autogol. Al 32' chance per i carrarini; un pallone passa tra le maglie della difesa locale e mette Brugioni a tre metri dal portiere ulivetese Bertini che gli ribatte la conclusione. Sulla sfera si avventa Vacaru che per&ograve; non riesce a ribadire in porta. Due minuti dopo Destri dalla bandierina e Coscetti di testa, palla fuori. L'azione si ripete a tre dal riposo, sulla parabola del dieci termale &egrave; Taglioni a tentare la sorte di testa, senza esito. Il tempo si chiude con una girandola di cartellini gialli comminati ai giocatori ospiti. <br >La ripresa si apre con un'azione del termale Fracasso sulla sinistra; il cross basso vede Toni in anticipo sul diretto avversario e girarsi prima di calciare oltre la traversa. Al 10' Destri guadagna un imbuto centrale ma il tiro non inquadra lo specchio. Due minuti dopo Ambrogetti entra in area da destra e ha la possibilit&agrave; di tirare due volte; sulla prima conclusione &egrave; bravo Tovani a ribattere mentre sulla seconda conclusione da posizione defilata il pallone esce, toccato da un difensore ospite, sfiorando il palo lontano dopo aver dato l'impressione di poter entrare. Il tema del match &egrave; scontato; il Don Bosco, pur con l'uomo in meno, deve cercare di pareggiare e cos&igrave; facendo offre spazi invitanti per i contropiedi avversari. Ratti &egrave; costretto oltretutto nel giro di pochi minuti a rivoluzionare l'assetto difensivo per l'uscita dei due esterni bassi, vittime di fastidi muscolari. Al 21' bella triangolazione locale; da Destri a Baroni e rifinitura per Ambrogetti che tira, respinge Tovani. Un minuto dopo Fracasso sulla sinistra mette una palla dietro sul quale si avventa Destri, il tiro del quale viene deviato in angolo da Figaia. Al ventiseiesimo Taglioni, in pressing alto su Vacaru, ruba palla e si avvicina all'area avversaria, sbaglia per&ograve; il tiro in diagonale agevolando la parata di Tovani. Sulla ripartenza fulminea il Don Bosco guadagna una punizione a qualche metro dal limite dell'area termale. Cavalletti disegna una parabola perfetta, la sfera scende a met&agrave; altezza e sembra poter entrare, superbo il volo di Bertini che devia in angolo. Sulla battuta dalla bandierina il pallone balza un paio di volte prima di essere calciato con buona coordinazione da Di Capua; Bertini si inarca e va a nuovamente a deviare in angolo un pallone destinato sotto la traversa. Al 33', sull'ennesima azione di rimessa, arriva il raddoppio locale. Lo firma Destri con un destro chirurgico dopo essere entrato in area da posizione centrale, nell'occasione invero poco ostacolato. Discorso chiuso. Anche se il Don Bosco ci prover&agrave; fino in fondo, collezionando tiri dalla bandierina ma non riuscendo a trafiggere Bertini e riportarsi in gara. Fino al triplice fischio arrivato dopo quattro minuti di recupero. Festeggia l'Urbino Taccola per i tre punti che sono ossigeno per la classifica, esce mestamente dal campo il Don Bosco, non senza palesare un po' di nervosismo. Le due squadre hanno palesato evidente limiti in fase di costruzione del gioco; si &egrave; giocato a sprazzi e qualcosa di apprezzabile si &egrave; visto solo a livello di giocate individuali. Detto questo, torniamo sulla direzione di gara. Abbiamo sottolineato i due episodi, a met&agrave; della prima frazione, che hanno dato il via ad un clima caldo . In realt&agrave; il signor Lepori ne ha davvero combinate di tutti i colori, difficile comprendere una gran percentuale delle sue valutazioni degli episodi in tutto l'arco dell'incontro. Buon per tutti che il clima di tensione che &egrave; venuto a crearsi e che rischiava di degenerare, in campo e sulle tribune, si &egrave; via via attenuato cedendo il campo alla sana ironia; essendo stato tra gli spettatori devo dire che ad un certo punto il rischio di corride era diventato invero alto. Che aggiungere; sbagliamo tutti, ed &egrave; normale che chiunque possa sbagliare. Mai come in questa occasione per&ograve; abbiamo avuto l'impressione che gli errori derivassero da inadeguatezza piuttosto che da una giornata no. Forse inesperienza, non sappiamo come definire la causa di una direzione di gara che collochiamo, in tutta onest&agrave;, tra l'imbarazzante e il deprimente. E pur scrivendo certe cose con sincero dispiacere, avendo l'obbligo morale di riportare quanto accaduto, sarebbe stato impensabile sorvolare. Ruggiero Crupi




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