- Juniores Regionali GIR.A
- Lammari
-
0 - 1
- Cuoiopelli
LAMMARI (4-4-2): Fiaschi 6,5; Curumi 6,5 (62' Tolu 6), Giaccai 6, Karaj 5,5, Guidotti 6+; Rotunno 6,5, Contini 6 (65' Natali 6), Pieruccini 6,5 (78' Martinucci 6), Tuccori 6+ (78' Innocenti sv); Hysa 6/7, Romanini 6+ (56' Pieri 6). A disp.: Perna, Ansaldi. All.: Tommaso Giorgetti.
CUOIOPELLI (4-3-3): Romano 7+; Bachi 6,5, Bechini 6+, Rovini 6,5, Kapedani 6+ (89' Borghini sv); Lisi 6 (70' Caponi 6), Giani 6+, Marinari 6,5; Covato 6+ (59' Meta 6), Chagdoune 6,5 (92' Caradonna sv), Lami 6/7 (79' Giannetti sv). A disp.: Matteoli, Grossi. All.: Alessandro Bellini.
ARBITRO: Fabio Accardo di Pistoia 5.
RETE: 34' rig. Chagdoune.
NOTE: ammoniti Tuccori al 24', Lisi al 28', Karaj al 34', Bachi al 45', Tolu al 68', Giani al 70', Natali al 73', Marinari al 90'. Espulso al 54' Karaj per doppia ammonizione. Angoli 5-3. Recupero 2'+3'.
Segna, sbuffa, arranca, spreca, rischia a più riprese il pareggio, ma alla fine fa nuovamente festa la Cuoiopelli di mister Bellini, che dopo il 3-0 rifilato al Lunigiana si concede il lusso di violare i Laghetti salendo così a quota sei in cima alla classifica. Ed è una vittoria tanto sofferta quanto preziosa quella dei conciari, non solo perché conquistata - sotto gli occhi raggianti del presidente Arcangelo Ceglia - nel giorno in cui a Santa Croce si aprivano le celebrazioni per i 60 anni della società (a proposito, auguri!), ma anche e soprattutto perché ottenuta, sia pur senza brillare e con il solido contributo della Dea Bendata, sul campo di una tra le rivali più accreditate del torneo. E di essere squadra tosta e ben assortita, il Lammari di mister Giorgetti l'ha dimostrato anche nel giorno del primo ko stagionale, nonostante diverse assenze di peso nello scacchiere iniziale. La differenza, come spesso accade nel calcio, l'hanno fatta gli episodi, decisivi nell'orientare l'esito di una sfida non certo entusiasmante, che ha condensato le sue cose migliori nei dieci minuti successivi al rigore di Chagdoune. Prima e dopo, è stata soprattutto gara di nervi, zeppa di errori e povera di emozioni, almeno fino alle battute conclusive e ai disperati assalti di un Lammari indomito e oltremodo iellato, già ridotto in dieci da una quarantina di minuti e tuttavia capace di arrivare a tanto così da un pareggio che in fondo sarebbe stato più che meritato. Reduce dal blitz di Fucecchio nella giornata inaugurale, Giorgetti fa i conti con l'infermeria e ridisegna quasi in toto la difesa, affidandosi ad un 4-4-2 decisamente venturiano che fa leva sulla propensione offensiva degli esterni Rotunno e Tuccori. Bellini risponde con il consueto 4-3-3, operando però quattro cambi rispetto a sette giorni prima e dando spazio (visto il turno di riposo della prima squadra) a qualche '96 in più nell'undici iniziale. Dopo un avvio piuttosto sonnacchioso, il primo sussulto arriva all'11', quando Kapedani scodella in mezzo e Covato manca di poco l'impatto col pallone. La risposta locale (sinistro largo di Rotunno) è immediata, ma la partita, nonostante le fiammate di Tuccori e Chagdoune, il destro a lato di Pieruccini e i tentativi da fermo di Lami e Marinari, non decolla. Per sbloccare l'impasse ci vuole così il classico episodio. È il 34', Lami recupera palla, Marinari inventa per Covato che si appresta al tiro ma viene messo giù da Karaj: rigore più ammonizione, dal dischetto Chagdoune spiazza Fiaschi e fa 0-1. La reazione dei gialloblù di casa è prepotente e si materializza già al 37', quando prima la traversa e poi il balzo felino di Romano dicono di no alla zuccata di Romanini e al tap-in di Giaccai. Sul corner successivo svetta invece Curumi, ma la palla sfila a lato per la disperazione dei compagni. I gialloblù non demordono, Rotunno dà spettacolo e serve Hysa nel cuore dell'area, troppo debole e centrale la conclusione per impensierire Romano. Attaccano i locali, ma la Cuoio non è certo all'angolo, tanto che di lì a poco ci vuole un gran riflesso di Fiaschi per sventare col piede il tiro a botta sicura di Chagdoune, pescato in area da un sontuoso lancio di Marinari, ed evitare così il patatrac a ridosso dell'intervallo. Nella ripresa ti aspetti un Lammari all'arma bianca, e invece la prima sortita è ancora degli ospiti, col solito Chagdoune a scuotere l'esterno della rete da posizione defilata. Il colpo di grazia alle speranze locali sembra arrivare al 54', quando Karaj, tra le proteste di compagni e tifosi, rimedia il secondo giallo lasciando i suoi in dieci a rincorrere il pari. Il Lammari schiuma rabbia, Hysa mette subito i brividi a Romano con un diagonale appena largo, ma col passare dei minuti e il venir meno delle forze (e complice qualche decisione opinabile del direttore di gara) il nervosismo prende il sopravvento e la Cuoiopelli sembra poter disporre con facilità degli avversari, trovando anche con i neoentrati Meta e Giannetti gli spazi per far male in contropiede. Il finale, però, è ancora tutto da scrivere, perché il Lammari è squadra dal carattere indomito, capace di attingere a risorse impensabili. A ricordarlo ci pensa il solito Hysa, pericoloso all'85' con un destro alto in mischia, ma è niente a confronto di quello che accade otto minuti più tardi, quando anche il recupero è ormai agli sgoccioli. 93' scoccato: corner dalla destra, respinta della difesa, Martinucci spara dal limite, Romano è strepitoso e devia in tuffo, la palla arriva sui piedi di Hysa che carica il bolide ma trova sulla sua strada (ancora!) la traversa a negare l'1-1. Fischio finale, il Lammari impreca e ne ha ben donde, la Cuoio tira il fiato e si gode i tre punti. Sarà un bel campionato.
Calciatoripiù: nel Lammari, finché rimane in campo, Curumi è il migliore del reparto arretrato, oltreché assai propositivo sulla destra. Sempre lucido in mezzo al campo capitan Pieruccini, ottimo il primo tempo del '97 Rotunno, mentre Hysa lotta, sgomita, apre spazi e va al tiro con pericolosità: gli manca solo il gol, ma che sfortuna nel finale! Nella Cuoiopelli buone le prove in difesa dei soliti Bachi e Rovini, e buonissima per un'ora quella del '97 Marinari. Il fuoriquota Lami assicura come sempre qualità e inventiva, ma il migliore stavolta è il portiere Romano, graziato per due volte dalla traversa ma autore di almeno due interventi salva-risultato.
Andrea Nelli
LAMMARI (4-4-2): Fiaschi 6,5; Curumi 6,5 (62' Tolu 6), Giaccai 6, Karaj 5,5, Guidotti 6+; Rotunno 6,5, Contini 6 (65' Natali 6), Pieruccini 6,5 (78' Martinucci 6), Tuccori 6+ (78' Innocenti sv); Hysa 6/7, Romanini 6+ (56' Pieri 6). A disp.: Perna, Ansaldi. All.: Tommaso Giorgetti. <br >CUOIOPELLI (4-3-3): Romano 7+; Bachi 6,5, Bechini 6+, Rovini 6,5, Kapedani 6+ (89' Borghini sv); Lisi 6 (70' Caponi 6), Giani 6+, Marinari 6,5; Covato 6+ (59' Meta 6), Chagdoune 6,5 (92' Caradonna sv), Lami 6/7 (79' Giannetti sv). A disp.: Matteoli, Grossi. All.: Alessandro Bellini.<br >
ARBITRO: Fabio Accardo di Pistoia 5.<br >
RETE: 34' rig. Chagdoune.<br >NOTE: ammoniti Tuccori al 24', Lisi al 28', Karaj al 34', Bachi al 45', Tolu al 68', Giani al 70', Natali al 73', Marinari al 90'. Espulso al 54' Karaj per doppia ammonizione. Angoli 5-3. Recupero 2'+3'.
Segna, sbuffa, arranca, spreca, rischia a più riprese il pareggio, ma alla fine fa nuovamente festa la Cuoiopelli di mister Bellini, che dopo il 3-0 rifilato al Lunigiana si concede il lusso di violare i Laghetti salendo così a quota sei in cima alla classifica. Ed è una vittoria tanto sofferta quanto preziosa quella dei conciari, non solo perché conquistata - sotto gli occhi raggianti del presidente Arcangelo Ceglia - nel giorno in cui a Santa Croce si aprivano le celebrazioni per i 60 anni della società (a proposito, auguri!), ma anche e soprattutto perché ottenuta, sia pur senza brillare e con il solido contributo della Dea Bendata, sul campo di una tra le rivali più accreditate del torneo. E di essere squadra tosta e ben assortita, il Lammari di mister Giorgetti l'ha dimostrato anche nel giorno del primo ko stagionale, nonostante diverse assenze di peso nello scacchiere iniziale. La differenza, come spesso accade nel calcio, l'hanno fatta gli episodi, decisivi nell'orientare l'esito di una sfida non certo entusiasmante, che ha condensato le sue cose migliori nei dieci minuti successivi al rigore di Chagdoune. Prima e dopo, è stata soprattutto gara di nervi, zeppa di errori e povera di emozioni, almeno fino alle battute conclusive e ai disperati assalti di un Lammari indomito e oltremodo iellato, già ridotto in dieci da una quarantina di minuti e tuttavia capace di arrivare a tanto così da un pareggio che in fondo sarebbe stato più che meritato. Reduce dal blitz di Fucecchio nella giornata inaugurale, Giorgetti fa i conti con l'infermeria e ridisegna quasi in toto la difesa, affidandosi ad un 4-4-2 decisamente venturiano che fa leva sulla propensione offensiva degli esterni Rotunno e Tuccori. Bellini risponde con il consueto 4-3-3, operando però quattro cambi rispetto a sette giorni prima e dando spazio (visto il turno di riposo della prima squadra) a qualche '96 in più nell'undici iniziale. Dopo un avvio piuttosto sonnacchioso, il primo sussulto arriva all'11', quando Kapedani scodella in mezzo e Covato manca di poco l'impatto col pallone. La risposta locale (sinistro largo di Rotunno) è immediata, ma la partita, nonostante le fiammate di Tuccori e Chagdoune, il destro a lato di Pieruccini e i tentativi da fermo di Lami e Marinari, non decolla. Per sbloccare l'impasse ci vuole così il classico episodio. È il 34', Lami recupera palla, Marinari inventa per Covato che si appresta al tiro ma viene messo giù da Karaj: rigore più ammonizione, dal dischetto Chagdoune spiazza Fiaschi e fa 0-1. La reazione dei gialloblù di casa è prepotente e si materializza già al 37', quando prima la traversa e poi il balzo felino di Romano dicono di no alla zuccata di Romanini e al tap-in di Giaccai. Sul corner successivo svetta invece Curumi, ma la palla sfila a lato per la disperazione dei compagni. I gialloblù non demordono, Rotunno dà spettacolo e serve Hysa nel cuore dell'area, troppo debole e centrale la conclusione per impensierire Romano. Attaccano i locali, ma la Cuoio non è certo all'angolo, tanto che di lì a poco ci vuole un gran riflesso di Fiaschi per sventare col piede il tiro a botta sicura di Chagdoune, pescato in area da un sontuoso lancio di Marinari, ed evitare così il patatrac a ridosso dell'intervallo. Nella ripresa ti aspetti un Lammari all'arma bianca, e invece la prima sortita è ancora degli ospiti, col solito Chagdoune a scuotere l'esterno della rete da posizione defilata. Il colpo di grazia alle speranze locali sembra arrivare al 54', quando Karaj, tra le proteste di compagni e tifosi, rimedia il secondo giallo lasciando i suoi in dieci a rincorrere il pari. Il Lammari schiuma rabbia, Hysa mette subito i brividi a Romano con un diagonale appena largo, ma col passare dei minuti e il venir meno delle forze (e complice qualche decisione opinabile del direttore di gara) il nervosismo prende il sopravvento e la Cuoiopelli sembra poter disporre con facilità degli avversari, trovando anche con i neoentrati Meta e Giannetti gli spazi per far male in contropiede. Il finale, però, è ancora tutto da scrivere, perché il Lammari è squadra dal carattere indomito, capace di attingere a risorse impensabili. A ricordarlo ci pensa il solito Hysa, pericoloso all'85' con un destro alto in mischia, ma è niente a confronto di quello che accade otto minuti più tardi, quando anche il recupero è ormai agli sgoccioli. 93' scoccato: corner dalla destra, respinta della difesa, Martinucci spara dal limite, Romano è strepitoso e devia in tuffo, la palla arriva sui piedi di Hysa che carica il bolide ma trova sulla sua strada (ancora!) la traversa a negare l'1-1. Fischio finale, il Lammari impreca e ne ha ben donde, la Cuoio tira il fiato e si gode i tre punti. Sarà un bel campionato. <br ><b>
Calciatoripiù</b>: nel Lammari, finché rimane in campo, <b>Curumi </b>è il migliore del reparto arretrato, oltreché assai propositivo sulla destra. Sempre lucido in mezzo al campo capitan <b>Pieruccini</b>, ottimo il primo tempo del '97 <b>Rotunno</b>, mentre Hysa lotta, sgomita, apre spazi e va al tiro con pericolosità: gli manca solo il gol, ma che sfortuna nel finale! Nella Cuoiopelli buone le prove in difesa dei soliti <b>Bachi </b>e <b>Rovini</b>, e buonissima per un'ora quella del '97 <b>Marinari</b>. Il fuoriquota <b>Lami </b>assicura come sempre qualità e inventiva, ma il migliore stavolta è il portiere <b>Romano</b>, graziato per due volte dalla traversa ma autore di almeno due interventi salva-risultato.
Andrea Nelli