- Juniores Regionali GIR.A
- Urbino Taccola
-
1 - 2
- Porta a Piagge
URBINO TACCOLA: Bertini 6+, Coscetti 6+, Taglioli 6, Pasco 6, Casanova 6, Gelli 7-, Magagnini 6, Baroni 6,5, Giannini 5, Destri 6,5, (50' Toni), Battini 6. A disp.: Gori, Nieri, Berti, Bartaloni. All.: Federico Lombardi. In panchina: Maurizio Hemmy.
PORTA A PIAGGE: Simoncini 7, Timpano 7-, Sandroni 6,5 (89' Benvenuti s.v. ), Bianco 6,5, Politano 6,5, Sgamma 7-, Balduini 6+ (54' Montanelli 6,5), Picchetti 6,5, Pettenon 7- (72' Amanati 6,5), Acri 7-, Francione 6,5 (82' Corvo 6). A disp : Di Puccio, Masetti, Coscia . All : Luca Pistoia.
ARBITRO: Gabriele Fiorillo di Lucca.
RETI: 20' Bianco, 35' Coscetti, 46' Pettenon.
NOTE: espulso Giannini al 45' per doppia ammonizione nella stessa azione. Ammoniti: Timpano, Francione, Bianco, Sandroni, Acri, Baroni, Gelli, Magagnini. Recupero: 2'+4'. Angoli: 3-7.
Il Porta a Piagge espugna il campo di Uliveto aggiudicandosi il primo dei sei derby che le quattro rappresentanti pisane del girone A dovranno disputare in stagione. I rossoblù pisani la spuntano di misura, al termine di una gara combattuta ma invero avara di spunti tecnici. Pistoia ed Hemmy, allenatore della prima squadra termale che sostituisce nell'occasione l'indisponibile Lombardi, schierano due squadre che a quanto si è avuto modo di vedere in novantacinque minuti si distinguono maggiormente nella fase difensiva. Prova ne siano le tre reti scaturite da un rigore, una punizione diretta e un calcio d'angolo, e dalla circostanza che i due portieri, uscite a parte, non abbiano dovuto esibirsi tra i pali in interventi di particolare difficoltà. Primo tempo all'insegna dell'equilibrio; la differenza maggiore tra le due contendenti sta nelle caratteristiche dei centrocampisti. Quelli ospiti macinano chilometri e sono molto abili nel recuperare palla e allargarla; più tecnici ma anche più compassati quelli termali. Il Porta a Piagge cerca maggiormente le corsie laterali laddove si sviluppa maggiormente per vie centrali il gioco ulivetese. I termali schierano Giannini come terminale offensivo, con Magagnini a supporto e Destri a suggerire; Pistoia colloca Pettenon a fare a sportellate creando spazi per le incursioni sulle linee esterne di Francione e Acri. Quest'ultimo, supportato specie nel secondo tempo da Timpano, sarà una spina nel fianco della difesa biancorossa laddove il primo, protagonista dell'episodio decisivo, si dimostra particolarmente generoso nel disturbare sul nascere le iniziative avversarie. Concludiamo il commento anticipando che i locali hanno disputato l'intera ripresa in inferiorità numerica; nella ripresa i pisani hanno concesso invero poco agli avversari e hanno avuto quasi sempre buon gioco sui tentativi termali, molti dei quali effettuati con palloni lunghi . La stazza di Politano e Sgamma, unita all'abilità di Simoncini nelle uscite aeree, hanno fatto si che i rossoblù conservassero il vantaggio minimo, conquistato a fine primo tempo, senza eccessivi affanni . Anche se la possibilità di chiudere il conto in uno dei contropiedi imbastiti, visti gli spazi gioco-forza concessi da avversari costretti a rincorrere, non è mancata. Ma andiamo alla cronaca; apre le danze l'Uliveto al terzo con Destri il cui cross dalla trequarti trova il colpo di testa di Coscetti, fuori bersaglio. Al sesto replicano gli ospiti con un cross dalla corsia sinistra; Giannini,in una delle numerose azioni di ripiegamento, tocca di testa a pochi metri dalla porta e mette in apprensione Bertini, fino a quando la sfera oltrepassa la linea di fondo. Al decimo punizione del rossoblù Timpano dalla trequarti; la palla taglia l'intera area ulivetese e termina sul fondo, nonostante la presenza di diversi attaccanti ospiti pronti alla deviazione sotto misura. Al diciannovesimo arriva il gol del vantaggio ospite; Casanova è costretto al fallo su Pettenon, bravo a guadagnarsi un varco per vie centrali dopo aver ricevuto la sfera spalle alla porta. Punizione da posizione invitante, centrale e non distante dal limite; la parabola disegnata da Bianco è perfetta e la palla scavalca la barriera e si insacca a metà altezza nell'angolo alla destra di Bertini. Al ventottesimo il direttore di gara concede ai termali un calcio di punizione dal limite, alquanto contestato ma senza esito. Al trentatreesimo il Porta a Piagge ruba una palla a centrocampo e Pettenon riesce ad involarsi verso la porta avversaria; il numero nove è favorito dal movimento ad allargarsi degli esterni, si infila in un imbuto centrale ma anticipa troppo il tiro che termina oltre la traversa. Al trentacinquesimo arriva il pareggio dei locali: Destri dalla bandierina scodella un invitante pallone nel cuore dell'area avversaria; su tutti svetta Coscetti che di testa indirizza il pallone nell'angolo a metà altezza, sulla sinistra di Simoncini. Al quarantunesimo tiro-cross di Francione parato da Bertini. A seguire, nel giro di due minuti, altrettante conclusioni dalla distanza di Destri e Casanova, entrambe fuori bersaglio. Ci si avvia verso il riposo quando arriva l'episodio che sarà decisivo. Il Porta a Piagge lavora sulla trequarti un pallone che alla fine termina a Francione, posizionato all'interno dell'area sul settore destro. Il numero undici cerca di guadagnare il fondo, contrastato da due avversari, cadendo alla fine dopo il contatto con Giannini. Il direttore di gara opta per il rigore e l'ammonizione del numero nove termale che eccede nelle proteste e presumibilmente dice qualcosa che induce il fischietto lucchese al secondo giallo e alla automatica espulsione. Pettenon dal dischetto non fallisce la trasformazione e per l'Urbino Taccola si profila la non agevole prospettiva di tentare la rimonta in inferiorità numerica, priva fra l'altro del giocatore di maggior peso offensivo . Si va al riposo. Nella ripresa l'Urbino Taccola ci prova, anche a costo di esporsi di tanto in tanto a pericolose azioni di rimessa. Al settimo, comunque, l'occasione più propizia creata dai locali per raggiungere gli avversari. Baroni calcia lungo da destra, Casanova spunta dietro la linea difensiva ospite ma non riesce a deviare di testa a pochi metri dal portiere. Pistoia toglie Balduini ed inserisce Montanelli, altro atleta bravo nel recuperare palla e dare battaglia in ogni zona del campo. Al decimo la replica ospite con Pettenon che se ne va in contropiede in apprezzabile progressione, si presenta solo davanti a Bertini ma il suo pallonetto termina oltre la traversa. Al diciottesimo punizione per il Porta a Piagge, Bianco cerca la deviazione di un compagno; tra Acri e Politano è il primo che riesce ad andare al tiro, che termina però sull'esterno della rete. Tre minuti dopo, da un angolo a favore, il Porta a Piagge subisce inspiegabilmente un contropiede che vede tre difensori contro cinque avversari. Alla fine parte una conclusione ma è provvidenziale la deviazione in angolo di uno dei tre giocatori rimasti a presidio. Al 24' punizione per i pisani da posizione centrale; il rasoterra di sinistro di Sgamma è velenoso e diretto nell'angolo, Bertini sfoggia riflessi e agilità e devia il pallone oltre la linea di fondo. Un minuto dopo altro contropiede ospite. Francione lavora un pallone sulla destra e crossa in area laddove Acri tenta la sforbiciata volante: il numero dieci trova gli applausi della tribuna ma non lo specchio della porta. Prima della mezzora Baroni tenta la conclusione da lontano, la palla viene smorzata e termina tra le braccia di Simoncini. Al quarantunesimo Bianco batte una punizione vicino al limite dell'area, spostato a sinistra; la trasformazione nell'occasione ha poca fortuna. Al quarantaquattresimo bella uscita alta di Simoncini, che precede una ripartenza dei suoi al termine della quale Corvo riesce a involarsi verso la porta ma la sua conclusione - non perfetta - termina sul fondo. Finisce qui una gara molto sentita e tenuto conto di questo aspetto alquanto corretta; non inganni il lungo elenco degli ammoniti, il direttore di gara nella ripresa ha punito gli atleti in campo ad ogni minima infrazione e, soprattutto sotto questo aspetto, non ci ha affatto convinto. In sintesi; equilibrio spostato in modo decisivo da un episodio, fra l'altro dibattuto. Il Porta a Piagge, composto da elementi che giocano insieme da più tempo, ci è parsa al momento più squadra . Incidente di percorso per l' Uliveto che rimane squadra in grado di recitare un ruolo da protagonista nel girone.
Ruggiero Crupi
URBINO TACCOLA: Bertini 6+, Coscetti 6+, Taglioli 6, Pasco 6, Casanova 6, Gelli 7-, Magagnini 6, Baroni 6,5, Giannini 5, Destri 6,5, (50' Toni), Battini 6. A disp.: Gori, Nieri, Berti, Bartaloni. All.: Federico Lombardi. In panchina: Maurizio Hemmy. <br >PORTA A PIAGGE: Simoncini 7, Timpano 7-, Sandroni 6,5 (89' Benvenuti s.v. ), Bianco 6,5, Politano 6,5, Sgamma 7-, Balduini 6+ (54' Montanelli 6,5), Picchetti 6,5, Pettenon 7- (72' Amanati 6,5), Acri 7-, Francione 6,5 (82' Corvo 6). A disp : Di Puccio, Masetti, Coscia . All : Luca Pistoia. <br >
ARBITRO: Gabriele Fiorillo di Lucca.<br >
RETI: 20' Bianco, 35' Coscetti, 46' Pettenon.<br >NOTE: espulso Giannini al 45' per doppia ammonizione nella stessa azione. Ammoniti: Timpano, Francione, Bianco, Sandroni, Acri, Baroni, Gelli, Magagnini. Recupero: 2'+4'. Angoli: 3-7.
Il Porta a Piagge espugna il campo di Uliveto aggiudicandosi il primo dei sei derby che le quattro rappresentanti pisane del girone A dovranno disputare in stagione. I rossoblù pisani la spuntano di misura, al termine di una gara combattuta ma invero avara di spunti tecnici. Pistoia ed Hemmy, allenatore della prima squadra termale che sostituisce nell'occasione l'indisponibile Lombardi, schierano due squadre che a quanto si è avuto modo di vedere in novantacinque minuti si distinguono maggiormente nella fase difensiva. Prova ne siano le tre reti scaturite da un rigore, una punizione diretta e un calcio d'angolo, e dalla circostanza che i due portieri, uscite a parte, non abbiano dovuto esibirsi tra i pali in interventi di particolare difficoltà. Primo tempo all'insegna dell'equilibrio; la differenza maggiore tra le due contendenti sta nelle caratteristiche dei centrocampisti. Quelli ospiti macinano chilometri e sono molto abili nel recuperare palla e allargarla; più tecnici ma anche più compassati quelli termali. Il Porta a Piagge cerca maggiormente le corsie laterali laddove si sviluppa maggiormente per vie centrali il gioco ulivetese. I termali schierano Giannini come terminale offensivo, con Magagnini a supporto e Destri a suggerire; Pistoia colloca Pettenon a fare a sportellate creando spazi per le incursioni sulle linee esterne di Francione e Acri. Quest'ultimo, supportato specie nel secondo tempo da Timpano, sarà una spina nel fianco della difesa biancorossa laddove il primo, protagonista dell'episodio decisivo, si dimostra particolarmente generoso nel disturbare sul nascere le iniziative avversarie. Concludiamo il commento anticipando che i locali hanno disputato l'intera ripresa in inferiorità numerica; nella ripresa i pisani hanno concesso invero poco agli avversari e hanno avuto quasi sempre buon gioco sui tentativi termali, molti dei quali effettuati con palloni lunghi . La stazza di Politano e Sgamma, unita all'abilità di Simoncini nelle uscite aeree, hanno fatto si che i rossoblù conservassero il vantaggio minimo, conquistato a fine primo tempo, senza eccessivi affanni . Anche se la possibilità di chiudere il conto in uno dei contropiedi imbastiti, visti gli spazi gioco-forza concessi da avversari costretti a rincorrere, non è mancata. Ma andiamo alla cronaca; apre le danze l'Uliveto al terzo con Destri il cui cross dalla trequarti trova il colpo di testa di Coscetti, fuori bersaglio. Al sesto replicano gli ospiti con un cross dalla corsia sinistra; Giannini,in una delle numerose azioni di ripiegamento, tocca di testa a pochi metri dalla porta e mette in apprensione Bertini, fino a quando la sfera oltrepassa la linea di fondo. Al decimo punizione del rossoblù Timpano dalla trequarti; la palla taglia l'intera area ulivetese e termina sul fondo, nonostante la presenza di diversi attaccanti ospiti pronti alla deviazione sotto misura. Al diciannovesimo arriva il gol del vantaggio ospite; Casanova è costretto al fallo su Pettenon, bravo a guadagnarsi un varco per vie centrali dopo aver ricevuto la sfera spalle alla porta. Punizione da posizione invitante, centrale e non distante dal limite; la parabola disegnata da Bianco è perfetta e la palla scavalca la barriera e si insacca a metà altezza nell'angolo alla destra di Bertini. Al ventottesimo il direttore di gara concede ai termali un calcio di punizione dal limite, alquanto contestato ma senza esito. Al trentatreesimo il Porta a Piagge ruba una palla a centrocampo e Pettenon riesce ad involarsi verso la porta avversaria; il numero nove è favorito dal movimento ad allargarsi degli esterni, si infila in un imbuto centrale ma anticipa troppo il tiro che termina oltre la traversa. Al trentacinquesimo arriva il pareggio dei locali: Destri dalla bandierina scodella un invitante pallone nel cuore dell'area avversaria; su tutti svetta Coscetti che di testa indirizza il pallone nell'angolo a metà altezza, sulla sinistra di Simoncini. Al quarantunesimo tiro-cross di Francione parato da Bertini. A seguire, nel giro di due minuti, altrettante conclusioni dalla distanza di Destri e Casanova, entrambe fuori bersaglio. Ci si avvia verso il riposo quando arriva l'episodio che sarà decisivo. Il Porta a Piagge lavora sulla trequarti un pallone che alla fine termina a Francione, posizionato all'interno dell'area sul settore destro. Il numero undici cerca di guadagnare il fondo, contrastato da due avversari, cadendo alla fine dopo il contatto con Giannini. Il direttore di gara opta per il rigore e l'ammonizione del numero nove termale che eccede nelle proteste e presumibilmente dice qualcosa che induce il fischietto lucchese al secondo giallo e alla automatica espulsione. Pettenon dal dischetto non fallisce la trasformazione e per l'Urbino Taccola si profila la non agevole prospettiva di tentare la rimonta in inferiorità numerica, priva fra l'altro del giocatore di maggior peso offensivo . Si va al riposo. Nella ripresa l'Urbino Taccola ci prova, anche a costo di esporsi di tanto in tanto a pericolose azioni di rimessa. Al settimo, comunque, l'occasione più propizia creata dai locali per raggiungere gli avversari. Baroni calcia lungo da destra, Casanova spunta dietro la linea difensiva ospite ma non riesce a deviare di testa a pochi metri dal portiere. Pistoia toglie Balduini ed inserisce Montanelli, altro atleta bravo nel recuperare palla e dare battaglia in ogni zona del campo. Al decimo la replica ospite con Pettenon che se ne va in contropiede in apprezzabile progressione, si presenta solo davanti a Bertini ma il suo pallonetto termina oltre la traversa. Al diciottesimo punizione per il Porta a Piagge, Bianco cerca la deviazione di un compagno; tra Acri e Politano è il primo che riesce ad andare al tiro, che termina però sull'esterno della rete. Tre minuti dopo, da un angolo a favore, il Porta a Piagge subisce inspiegabilmente un contropiede che vede tre difensori contro cinque avversari. Alla fine parte una conclusione ma è provvidenziale la deviazione in angolo di uno dei tre giocatori rimasti a presidio. Al 24' punizione per i pisani da posizione centrale; il rasoterra di sinistro di Sgamma è velenoso e diretto nell'angolo, Bertini sfoggia riflessi e agilità e devia il pallone oltre la linea di fondo. Un minuto dopo altro contropiede ospite. Francione lavora un pallone sulla destra e crossa in area laddove Acri tenta la sforbiciata volante: il numero dieci trova gli applausi della tribuna ma non lo specchio della porta. Prima della mezzora Baroni tenta la conclusione da lontano, la palla viene smorzata e termina tra le braccia di Simoncini. Al quarantunesimo Bianco batte una punizione vicino al limite dell'area, spostato a sinistra; la trasformazione nell'occasione ha poca fortuna. Al quarantaquattresimo bella uscita alta di Simoncini, che precede una ripartenza dei suoi al termine della quale Corvo riesce a involarsi verso la porta ma la sua conclusione - non perfetta - termina sul fondo. Finisce qui una gara molto sentita e tenuto conto di questo aspetto alquanto corretta; non inganni il lungo elenco degli ammoniti, il direttore di gara nella ripresa ha punito gli atleti in campo ad ogni minima infrazione e, soprattutto sotto questo aspetto, non ci ha affatto convinto. In sintesi; equilibrio spostato in modo decisivo da un episodio, fra l'altro dibattuto. Il Porta a Piagge, composto da elementi che giocano insieme da più tempo, ci è parsa al momento più squadra . Incidente di percorso per l' Uliveto che rimane squadra in grado di recitare un ruolo da protagonista nel girone.
Ruggiero Crupi