- Juniores Regionali GIR.B
- Cenaia
-
3 - 2
- Antignano Banditella
S.C. CENAIA (4-2-3-1): D'Addio, Sarnelli (61' Casangiu), Priami, Biso (83' Boccaccio), Bernardini (46' Bonamassa), Marconi, Mannucci, Turini, Del Moro (77' Dibe), Cecconi, Marabotti (61' Bartolena). A disp.: Raduazzo. All.: Stefano Pagliai.
ANTIGNANO BANDITELLA (4-4-2): Toso, Nannipieri, Chelini, Torre, D'Amore (46' Lucchesi), Mannucci, Cristiani (46' Tognottti), Toriani, Balyeat, Selmi, Sighieri (69' Perciavalle). A disp.: Di Cocco, Gemini, Andreucci. All.: Gabriele Bastrei.
ARBITRO: Tesi di Lucca.
RETI: 38' Toriani, 52' e 92' Mannucci, 66' Casangiu, 81' Selmi.
NOTE: ammoniti Mannucci, Lucchesi, Chelini.
Una vittoria all'ultimo respiro permette al Cenaia di mantenere il primato e avere ragione di un Antignano che stava per riuscire nel colpaccio. Già, perché gli all blacks di Bastrei non solo chiudono il primo tempo in vantaggio e in controllo della gara ma, dopo aver subito rimonta e sorpasso, a pochi minuti dalla fine riescono a trovare il pareggio. Solo una punizione in pieno recupero permette ai padroni di casa di rispettare il pronostico della vigilia. Cenaia con la coppia Turini-Biso in mezzo al campo e il tridente Mannucci-Del Moro-Cecconi a sostegno dell'unica punta Marabotti. L'Antignano parte senza timori reverenziali e affronta la capolista a viso aperto: i ragazzi di Bastrei si schierano con due linee compatte che si muovono con ottima coordinazione, la manovra solitamente veloce del Cenaia non trova spazi. Tutte le linee di passaggio vengono presidiate e il pressing degli ospiti non permette ai padroni di casa di ragionare. La prima occasione è per il Cenaia con Turini che dal limite indirizza di poco alto, buona la coordinazione, meno la mira. Il Cenaia cerca sfogo sulle fasce ma senza grandi risultati. I padroni di casa allora ci provano su calcio da fermo: dalla lunetta Mannucci batte centrale ma la sfera scende una volta superata la barriera costringendo D'Addio a parare in due tempi. È solo la prova generale di una situazione che cambierà la partita: Mannucci da quella posizione e ancora su calcio da fermo porterà la squadra alla vittoria. Nel frattempo però il Cenaia non sfonda, Pagliai dalla panchina ordina di velocizzare il gioco per cercare di sorprendere la retroguardia dell'Antignano impreparata. Non succede e anzi sono gli ospiti che sfiorano il vantaggio: prima Toriani getta scompiglio con una punizione battuta bassa in area e subito dopo Balyeat si accentra dalla sinistra provando il destro a giro. Il Cenaia si affida ancora ai calci da fermo, stavolta è Marconi che costringe Toso a volare per respingere un bolide dal limite. Bisogna attendere la mezz'ora per una nuova occasione, ancora di marca ospite. È Balyeat che riceve palla dentro l'area spalle alla porta, anche se marcato riesce a girarsi e a concludere verso la porta, la sua conclusione viene murata a pochi metri dalla linea di porta. Il Cenaia non riesce ad imporre il proprio gioco, le trame offensive sono soffocate dal pressing continuo degli avversari e così è proprio l'Antignano che con il passare dei minuti guadagna campo. Ironia della sorte l'Antignano passa proprio su calcio di punizione: Toriani dai venti metri, rincorsa corta e tiene la palla bassa spedendola verso il primo palo. Niente da fare per D'Addio e prima frazione che si chiude con i padroni di casa in sorprendente svantaggio. È un altro Cenaia quello che rientra in campo: tatticamente Pagliai avanza gli esterni a formare un vero tridente ma in generale è la mentalità che è cambiata. Più aggressivi i padroni di casa, adesso lottano su ogni pallone. I frutti si vedono subito: punizione guadagnata dalla stessa mattonella che aveva sancito lo svantaggio, ancora Mannucci alla battuta. Le prove generali le aveva fatte nel primo tempo, questa volta la barriera si apre quel che basta a far passare la palla e l'equilibrio è restaurato. L'Antignano accusa il colpo e perde in coesione, i reparti si allungano lasciando agli avversari il tempo di poter ragionare e declinare il proprio calcio. Al 60' il neo entrato Bartolena batte una punizione dalla fascia destra sul secondo palo, torre di Bernardini verso il centro dove irrompe Casangiu che sigla il vantaggio. L'Antignano sembra sulle gambe, i reparti si disuniscono e i giocatori del Cenaia ne approfittano per prendere stabilmente il pallino del gioco. La gara sembra avviata alla conclusione su questo parziale ma ci pensa Perciavalle a rimettere tutto in discussione: percussione centrale solitaria, la giovane punta attira su di se tre difensori mantenendo il controllo della sfera che poi appoggi al centro verso un liberissimo Selmi che deve solo appoggiare in rete. Meno di dieci minuti allo scadere e per il Cenaia è tutto da rifare. L'Antignano con il goal ha ritrovato le energie e attacca per riconquistare il vantaggio, le squadre si allungano e l'incontro si anima: continui cambi di fronte e ribaltamenti di gioco in successione. Allo scadere il Cenaia va vicino al vantaggio: Cecconi arriva sul fondo dalla destra, entra in area dal lato corto ed appoggia all'indietro verso Bonamassa che dal dischetto ha la porta spalancata. Il suo piatto destro viene però intercettato da una grande parata di Toso che vola letteralmente da un palo all'altro a intercettare la sfera. La classica parata che vale un goal. In pieno recupero, quando Tesi ha già il fischietto in mano il Cenaia guadagna una punizione dal limite. Una sgradevole sensazione di deja-vu si materializza per i tifosi dell'Antgnano: ancora Mannucci dalla sua mattonella preferita e ancora, inesorabilmente, goal. Il gioco riparte per pochi secondi prima che il triplice fischio sancisca la rimonta del Cenaia.
Calciatoripiù: Mannucci: da quella posizione è una sentenza, Toso sa che la calcerà sul primo palo ma non ci arriva lo stesso, oggi salvatore della patria. Turini è il fulcro della manovra, l'unico che nella prima frazione prova a tessere gioco in maniera ordinata, alcune aperture di prima sono da applausi. Balyeat galleggia fra le linee, il suo movimento continuo non offre punti di riferimento alla difesa avversaria e gli permette di rendersi spesso pericoloso.
Luca Lunedì
S.C. CENAIA (4-2-3-1): D'Addio, Sarnelli (61' Casangiu), Priami, Biso (83' Boccaccio), Bernardini (46' Bonamassa), Marconi, Mannucci, Turini, Del Moro (77' Dibe), Cecconi, Marabotti (61' Bartolena). A disp.: Raduazzo. All.: Stefano Pagliai.<br >ANTIGNANO BANDITELLA (4-4-2): Toso, Nannipieri, Chelini, Torre, D'Amore (46' Lucchesi), Mannucci, Cristiani (46' Tognottti), Toriani, Balyeat, Selmi, Sighieri (69' Perciavalle). A disp.: Di Cocco, Gemini, Andreucci. All.: Gabriele Bastrei.<br >
ARBITRO: Tesi di Lucca.<br >
RETI: 38' Toriani, 52' e 92' Mannucci, 66' Casangiu, 81' Selmi.<br >NOTE: ammoniti Mannucci, Lucchesi, Chelini.
Una vittoria all'ultimo respiro permette al Cenaia di mantenere il primato e avere ragione di un Antignano che stava per riuscire nel colpaccio. Già, perché gli all blacks di Bastrei non solo chiudono il primo tempo in vantaggio e in controllo della gara ma, dopo aver subito rimonta e sorpasso, a pochi minuti dalla fine riescono a trovare il pareggio. Solo una punizione in pieno recupero permette ai padroni di casa di rispettare il pronostico della vigilia. Cenaia con la coppia Turini-Biso in mezzo al campo e il tridente Mannucci-Del Moro-Cecconi a sostegno dell'unica punta Marabotti. L'Antignano parte senza timori reverenziali e affronta la capolista a viso aperto: i ragazzi di Bastrei si schierano con due linee compatte che si muovono con ottima coordinazione, la manovra solitamente veloce del Cenaia non trova spazi. Tutte le linee di passaggio vengono presidiate e il pressing degli ospiti non permette ai padroni di casa di ragionare. La prima occasione è per il Cenaia con Turini che dal limite indirizza di poco alto, buona la coordinazione, meno la mira. Il Cenaia cerca sfogo sulle fasce ma senza grandi risultati. I padroni di casa allora ci provano su calcio da fermo: dalla lunetta Mannucci batte centrale ma la sfera scende una volta superata la barriera costringendo D'Addio a parare in due tempi. È solo la prova generale di una situazione che cambierà la partita: Mannucci da quella posizione e ancora su calcio da fermo porterà la squadra alla vittoria. Nel frattempo però il Cenaia non sfonda, Pagliai dalla panchina ordina di velocizzare il gioco per cercare di sorprendere la retroguardia dell'Antignano impreparata. Non succede e anzi sono gli ospiti che sfiorano il vantaggio: prima Toriani getta scompiglio con una punizione battuta bassa in area e subito dopo Balyeat si accentra dalla sinistra provando il destro a giro. Il Cenaia si affida ancora ai calci da fermo, stavolta è Marconi che costringe Toso a volare per respingere un bolide dal limite. Bisogna attendere la mezz'ora per una nuova occasione, ancora di marca ospite. È Balyeat che riceve palla dentro l'area spalle alla porta, anche se marcato riesce a girarsi e a concludere verso la porta, la sua conclusione viene murata a pochi metri dalla linea di porta. Il Cenaia non riesce ad imporre il proprio gioco, le trame offensive sono soffocate dal pressing continuo degli avversari e così è proprio l'Antignano che con il passare dei minuti guadagna campo. Ironia della sorte l'Antignano passa proprio su calcio di punizione: Toriani dai venti metri, rincorsa corta e tiene la palla bassa spedendola verso il primo palo. Niente da fare per D'Addio e prima frazione che si chiude con i padroni di casa in sorprendente svantaggio. È un altro Cenaia quello che rientra in campo: tatticamente Pagliai avanza gli esterni a formare un vero tridente ma in generale è la mentalità che è cambiata. Più aggressivi i padroni di casa, adesso lottano su ogni pallone. I frutti si vedono subito: punizione guadagnata dalla stessa mattonella che aveva sancito lo svantaggio, ancora Mannucci alla battuta. Le prove generali le aveva fatte nel primo tempo, questa volta la barriera si apre quel che basta a far passare la palla e l'equilibrio è restaurato. L'Antignano accusa il colpo e perde in coesione, i reparti si allungano lasciando agli avversari il tempo di poter ragionare e declinare il proprio calcio. Al 60' il neo entrato Bartolena batte una punizione dalla fascia destra sul secondo palo, torre di Bernardini verso il centro dove irrompe Casangiu che sigla il vantaggio. L'Antignano sembra sulle gambe, i reparti si disuniscono e i giocatori del Cenaia ne approfittano per prendere stabilmente il pallino del gioco. La gara sembra avviata alla conclusione su questo parziale ma ci pensa Perciavalle a rimettere tutto in discussione: percussione centrale solitaria, la giovane punta attira su di se tre difensori mantenendo il controllo della sfera che poi appoggi al centro verso un liberissimo Selmi che deve solo appoggiare in rete. Meno di dieci minuti allo scadere e per il Cenaia è tutto da rifare. L'Antignano con il goal ha ritrovato le energie e attacca per riconquistare il vantaggio, le squadre si allungano e l'incontro si anima: continui cambi di fronte e ribaltamenti di gioco in successione. Allo scadere il Cenaia va vicino al vantaggio: Cecconi arriva sul fondo dalla destra, entra in area dal lato corto ed appoggia all'indietro verso Bonamassa che dal dischetto ha la porta spalancata. Il suo piatto destro viene però intercettato da una grande parata di Toso che vola letteralmente da un palo all'altro a intercettare la sfera. La classica parata che vale un goal. In pieno recupero, quando Tesi ha già il fischietto in mano il Cenaia guadagna una punizione dal limite. Una sgradevole sensazione di deja-vu si materializza per i tifosi dell'Antgnano: ancora Mannucci dalla sua mattonella preferita e ancora, inesorabilmente, goal. Il gioco riparte per pochi secondi prima che il triplice fischio sancisca la rimonta del Cenaia. <br ><b>
Calciatoripiù: Mannucci</b>: da quella posizione è una sentenza, Toso sa che la calcerà sul primo palo ma non ci arriva lo stesso, oggi salvatore della patria. <b>Turini </b>è il fulcro della manovra, l'unico che nella prima frazione prova a tessere gioco in maniera ordinata, alcune aperture di prima sono da applausi. <b>Balyeat </b>galleggia fra le linee, il suo movimento continuo non offre punti di riferimento alla difesa avversaria e gli permette di rendersi spesso pericoloso.
Luca Lunedì