- Juniores Regionali GIR.A
- Urbino Taccola
-
0 - 0
- San Marco Avenza
URBINO TACCOLA (4-4-2): Biasci 6, Grossi 6, Calderini 6,5 (75' Brigiotti 6), Pasco L. 6,5, Ferrucci 6, Battini 6, Ceragioli 6,5 (85' Gabbriellini), Curciya 7, Ambrogetti 7, Sbranti 6 (40' Cantini 6), Briatore 6,5. A disp.: Pistolesi, Szczygiee, Pasco N., Baroni. All.: Federico Lombardi.
SAN MARCO AVENZA (4-4-2): Marchini 6, Andreani 6, Oligeri 6 (40' Lorenzoni 6,5), Del Punta 6, Meoli 7, Tavarini 6, Spallanzani 6,5, Del Popolo 6,5, Corbo 6 (50' Gasparotti 6), Mannoni 6,5 (70' Zangani 6), Torre 6 (60' Pucciarelli 6). A disp.: Ricci, Mosti, Reulaj. All.: Riccardo Bracaloni.
ARBITRO: Girolami di Lucca.
NOTE: ammoniti Ferrucci, Briatore, Mannoni
Un pareggio che non serve a nessuno ma che in fondo a comodo a tutti. Il Taccola chiude le gare casalinghe con una prestazione convincente che fa ben sperare per il prosieguo del campionato al quale ha ancora qualcosa da chiedere. La gara era di quelle ad alto tasso di insidiosità: nonostante i cinque punti di vantaggio il San Marco veniva da una striscia positiva che dalle zone basso lo aveva portato a ridosso dei quartieri alti. Una sfida tattica in primo luogo condita con del pepe nel finale dovuto a qualche parola di troppo che ha acceso gli animi in tribuna. Sul campo i padroni di casa hanno meritato sul piano del gioco, ai punti sarebbe stata vittoria. Moduli speculari per i due mister che propongono difesa a quattro e centrocampo a tre, davanti Bracaloni lascia Mannoni libero di inventare dietro le punte Torre e Corbo mentre Lombardi si affida al tridente Ambrogetti-Sbranti-Briatore. La prima fase di studio ha ritmi estivi, solo al quinto di gioco si fa vedere il Taccola con due percussioni di Ambrogetti sulla destra che scappa al proprio marcatore, nell'ultima serve Sbranti che si infila per vie centrali ed obbliga Marchini al salvataggio con il corpo. Il San Marco non sembra essere uscito dagli spogliatoi e Bracaloni si fa sentire dalla panchina, i suoi rispondono e al quarto d'ora la gara diventa più equilibrata sul piano dell'intensità. Si lotta in mezzo al campo, le due formazioni difendono con ordine e non si annotano azioni pericolose. Bisogna aspettare il 25' quando Calderini sale sulla fascia di competenza e recupera un pallone che subito serve a Sbranti il quale di prima intenzione appoggia per Briatore, la punta di casa rientra sul destro e cerca una parabola a giro sul secondo palo che esce di poco. La difesa del San Marco se presa in velocità mostra qualche limite ma il Taccola non sembra capace di approfittarne. Si mette in luce Curciya fra le file dei padroni di casa, il giovane centrocampista cuce il gioco con intelligenza ma mancano gli sfoghi dei movimenti senza palla, dall'altra parte Mannoni prova a scompigliare le carte muovendosi fra le linee ma non trova riferimenti in area per dialogare. La prima frazione si esaurisce senza ulteriori emozioni. Al rientro in campo ancora sostanziale equilibrio in campo anche se è ancora il Taccola ad arrivare con più continuità sul fondo, tuttavia gli angoli collezionati non si trasformano in altrettante occasioni da rete. Al 50' Ceragioli prova a sorprendere Marchini battendo una punizione all'improvviso ma la sua conclusione di esterno lambisce il palo. Il San Marco non lascia spazi ed occupa bene il rettangolo di gioco, ne risente la produzione offensiva che cala vistosamente. Al 65' Ambrogetti approfitta di una serie di rimpalli e sfonda centralmente arrivando a tu per tu con Marchini ma viene murato al momento della conclusione. Sull'angolo che ne segue è Curciya che trova il tempo per la battuta di testa ma non inquadra la porta. È il momento migliore del Taccola che va vicino al vantaggio con il neo entrato Cantini: l'attaccante entra in area da sinistra mettendo a sedere il diretto marcatore ma il suo traversone basso non trova compagni pronti alla deviazione vincente. Il Taccola mantiene un atteggiamento offensivo ma paga i troppi errori nell'ultimo passaggio. Al 70' la prima vera conclusione del San Marco nello specchio: Pucciarelli recupera al limite e prova la botta angolata, Biasci si distende e devia in angolo. È il segnale di una scossa che produce due occasioni in fila: prima Torre a due passi dalla porta rimette al centro invece di forzare il tiro, poco dopo Del Popolo entra da sinistra a conclusione di un contropiede ed obbliga Biasci a metterci una pezza. Sul finire di tempo l'episodio che avrebbe potuto cambiare la partita: Tavarini stende Ambrogetti in area e Girolami indica il dischetto. Lo stesso Ambrogetti si appresta ad andare sul dischetto ma Lombardi indica Ceragioli che va alla battuta e angolando troppo prende il palo. Ceragioli non la prende bene e scambia alcune piacevolezze a distanza con la panchina. Il Taccola prova a reagire con un forcing finale che fa salire il numero degli angoli guadagnati ma ormai non c'è più tempo e il triplice fischio di Girolami manda tutti negli spogliatoi. Taccola più propositivo ma poco concreto con l'aggravante della sfortuna sul rigore, San Marco organizzato in difesa ma poco produttivo in avanti.
Calciatoripiù: Curciya. Recupera mille palloni e li smista con intelligenza, cerca sempre la cosa più utile. Sembra sacrificato come interno in un centrocampo a tre dato che deve spesso scalare sulla fascia, meglio al centro. Ambrogetti è in tutte le azioni pericolose, molto movimento che mette in difficoltà la difesa avversaria. Meoli migliore dei suoi, prima schermo davanti alla difesa poi scala dietro e dalla sua parte non si passa, un muro.
Luca Lunedì
URBINO TACCOLA (4-4-2): Biasci 6, Grossi 6, Calderini 6,5 (75' Brigiotti 6), Pasco L. 6,5, Ferrucci 6, Battini 6, Ceragioli 6,5 (85' Gabbriellini), Curciya 7, Ambrogetti 7, Sbranti 6 (40' Cantini 6), Briatore 6,5. A disp.: Pistolesi, Szczygiee, Pasco N., Baroni. All.: Federico Lombardi.<br >SAN MARCO AVENZA (4-4-2): Marchini 6, Andreani 6, Oligeri 6 (40' Lorenzoni 6,5), Del Punta 6, Meoli 7, Tavarini 6, Spallanzani 6,5, Del Popolo 6,5, Corbo 6 (50' Gasparotti 6), Mannoni 6,5 (70' Zangani 6), Torre 6 (60' Pucciarelli 6). A disp.: Ricci, Mosti, Reulaj. All.: Riccardo Bracaloni.<br >
ARBITRO: Girolami di Lucca.<br >NOTE: ammoniti Ferrucci, Briatore, Mannoni
Un pareggio che non serve a nessuno ma che in fondo a comodo a tutti. Il Taccola chiude le gare casalinghe con una prestazione convincente che fa ben sperare per il prosieguo del campionato al quale ha ancora qualcosa da chiedere. La gara era di quelle ad alto tasso di insidiosità: nonostante i cinque punti di vantaggio il San Marco veniva da una striscia positiva che dalle zone basso lo aveva portato a ridosso dei quartieri alti. Una sfida tattica in primo luogo condita con del pepe nel finale dovuto a qualche parola di troppo che ha acceso gli animi in tribuna. Sul campo i padroni di casa hanno meritato sul piano del gioco, ai punti sarebbe stata vittoria. Moduli speculari per i due mister che propongono difesa a quattro e centrocampo a tre, davanti Bracaloni lascia Mannoni libero di inventare dietro le punte Torre e Corbo mentre Lombardi si affida al tridente Ambrogetti-Sbranti-Briatore. La prima fase di studio ha ritmi estivi, solo al quinto di gioco si fa vedere il Taccola con due percussioni di Ambrogetti sulla destra che scappa al proprio marcatore, nell'ultima serve Sbranti che si infila per vie centrali ed obbliga Marchini al salvataggio con il corpo. Il San Marco non sembra essere uscito dagli spogliatoi e Bracaloni si fa sentire dalla panchina, i suoi rispondono e al quarto d'ora la gara diventa più equilibrata sul piano dell'intensità. Si lotta in mezzo al campo, le due formazioni difendono con ordine e non si annotano azioni pericolose. Bisogna aspettare il 25' quando Calderini sale sulla fascia di competenza e recupera un pallone che subito serve a Sbranti il quale di prima intenzione appoggia per Briatore, la punta di casa rientra sul destro e cerca una parabola a giro sul secondo palo che esce di poco. La difesa del San Marco se presa in velocità mostra qualche limite ma il Taccola non sembra capace di approfittarne. Si mette in luce Curciya fra le file dei padroni di casa, il giovane centrocampista cuce il gioco con intelligenza ma mancano gli sfoghi dei movimenti senza palla, dall'altra parte Mannoni prova a scompigliare le carte muovendosi fra le linee ma non trova riferimenti in area per dialogare. La prima frazione si esaurisce senza ulteriori emozioni. Al rientro in campo ancora sostanziale equilibrio in campo anche se è ancora il Taccola ad arrivare con più continuità sul fondo, tuttavia gli angoli collezionati non si trasformano in altrettante occasioni da rete. Al 50' Ceragioli prova a sorprendere Marchini battendo una punizione all'improvviso ma la sua conclusione di esterno lambisce il palo. Il San Marco non lascia spazi ed occupa bene il rettangolo di gioco, ne risente la produzione offensiva che cala vistosamente. Al 65' Ambrogetti approfitta di una serie di rimpalli e sfonda centralmente arrivando a tu per tu con Marchini ma viene murato al momento della conclusione. Sull'angolo che ne segue è Curciya che trova il tempo per la battuta di testa ma non inquadra la porta. È il momento migliore del Taccola che va vicino al vantaggio con il neo entrato Cantini: l'attaccante entra in area da sinistra mettendo a sedere il diretto marcatore ma il suo traversone basso non trova compagni pronti alla deviazione vincente. Il Taccola mantiene un atteggiamento offensivo ma paga i troppi errori nell'ultimo passaggio. Al 70' la prima vera conclusione del San Marco nello specchio: Pucciarelli recupera al limite e prova la botta angolata, Biasci si distende e devia in angolo. È il segnale di una scossa che produce due occasioni in fila: prima Torre a due passi dalla porta rimette al centro invece di forzare il tiro, poco dopo Del Popolo entra da sinistra a conclusione di un contropiede ed obbliga Biasci a metterci una pezza. Sul finire di tempo l'episodio che avrebbe potuto cambiare la partita: Tavarini stende Ambrogetti in area e Girolami indica il dischetto. Lo stesso Ambrogetti si appresta ad andare sul dischetto ma Lombardi indica Ceragioli che va alla battuta e angolando troppo prende il palo. Ceragioli non la prende bene e scambia alcune piacevolezze a distanza con la panchina. Il Taccola prova a reagire con un forcing finale che fa salire il numero degli angoli guadagnati ma ormai non c'è più tempo e il triplice fischio di Girolami manda tutti negli spogliatoi. Taccola più propositivo ma poco concreto con l'aggravante della sfortuna sul rigore, San Marco organizzato in difesa ma poco produttivo in avanti.<br ><b>
Calciatoripiù: Curciya</b>. Recupera mille palloni e li smista con intelligenza, cerca sempre la cosa più utile. Sembra sacrificato come interno in un centrocampo a tre dato che deve spesso scalare sulla fascia, meglio al centro. <b>Ambrogetti </b>è in tutte le azioni pericolose, molto movimento che mette in difficoltà la difesa avversaria. <b>Meoli </b>migliore dei suoi, prima schermo davanti alla difesa poi scala dietro e dalla sua parte non si passa, un muro.
Luca Lunedì