- Juniores Regionali GIR.A
- Urbino Taccola
-
2 - 1
- Real Forte Querceta
URBINO TACCOLA: Biasci 6,5, Nieri 7-, Taglioni 7-, Pasco 7, Casanova 6,5, Bernardini 7-, Cappello 6+, Berti 6+ (90' Toni s.v.), Magagnini 6,5 (93' Frassi s.v.), Destri 6+ (55' Fracasso 6+), Franchi 6,5. A disp.: Gori, Castellini. All.: Federico Lombardi.
REAL FORTE QUERCETA: Lippi 6,5, Licusato 6+ (48' Garbati 6,5), Mussi 6,5, Gherardi 6+, Gemignani 6 (64' Del Nero 6,5), D'Andrea 6+ (73' Pieroni 6,5), Picchi 6+, Garibaldi 6+, Tioli 6, Lazzini 6+ (73' Vita 6), Passaglia 7-. A disp.: Barsanti, Fortini. All.: Simone Giannarelli.
ARBITRO: Gabriele Nasca di Livorno.
RETI: 25' Bernardini, 80' Pieroni, 91' Pasco.
NOTE: ammoniti Destri, Casanova, Tioli. Espulsi 53' Casanova, 87' Tioli. Recupero: 2'+4'. Angoli: 1-5.
Zitto zitto, contro avversità ed emergenze, l'Urbino Taccola ha conquistato l'altissima classifica e, numeri alla mano, è tutt'altro che fuori dalla corsa alla vittoria del girone. Dopo il Ghivizzano tocca all'altra grande del lotto, il Real Forte Querceta, lasciare l'intera posta sul campo di Uliveto al termine di un match deludente sotto il profilo tecnico ancorché combattuto e in equilibrio dal primo all'ultimo minuto. Pochi tiri in porta, portieri impegnati quasi esclusivamente sulle uscite; e, sempre più incidente in percentuale, l'abilità sulle palle inattive tanto in fase offensiva che in quella difensiva. Prima della cronaca andiamo sulla direzione di gara; molte le recriminazioni, diversi episodi, il tutto condito da due espulsioni. Abbiamo visto di molto peggio, ma al signor Nasca nell'occasione, pur non volendo entrare nel merito di alcuni episodi, è mancata la necessaria personalità. Torniamo alla partita, e alle difficoltà delle due compagini di fare gioco. Molte concessioni all'estemporaneità, poco ordine anche nella coperture delle varie zone., una sorta di caos organizzato sul quale gli esteti non possono che storcere la bocca. Ciò non significa che i novantasei minuti non abbiano regalato emozioni, specie nel secondo tempo. Partenza timida dei locali; la capolista prende in mano il pallino del gioco pur non riuscendo a creare occasioni importanti. L'Urbino conferma la solidità difensiva, la propensione al sacrificio, la capacità di segnare sulle palle ferme, quasi sempre con i difensori. La cronaca inizia dal settimo minuto, su azione d'angolo, con i versiliesi si fanno vedere dalle parti di Biasci. È Mussi, dopo un paio di rimpalli, a provarci dal limite con una conclusione deviata in angolo. Un minuto dopo gli ospiti si rendono ancora pericolosi; Passaglia, lanciato in verticale, anticipa d'un soffio Biasci in uscita. Il tocco del numero undici non ha però la necessaria forza tanto che, prima che la sfera oltrepassi la linea di porta, un difensore riesce ad arrivare sul pallone e allontanarlo. Al 24' solita parabola insidiosa di Destri, sulla palla che si impenna dopo una deviazione Lippi è impeccabile in presa alta. Un minuto dopo, però, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, i termali passano confermando la loro straordinaria percentuale di realizzazione su palla inattiva. Destri calcia da sinistra a rientrare sul secondo palo, Taglioli di testa mette in mezzo e Nieri conclude da due passi. Lippi è bravo a respingere d'istinto, ma niente può sulla conclusione di Bernardini dalla breve distanza. La reazione del Real Forte si concretizza in un angolo al minuto 27; Biasci rinvia corto coi pugni, D'andrea di prima intenzione prova a far centro ma il portiere termale si salva di piede. Due minuti dopo Urbino in contropiede con Magagnini che da destra lascia partire un cross teso, Berti è preso in controtempo ma è Destri che da due passi non riesce a coordinarsi per la battuta da due passi. Un minuto dopo i termali non approfittano con Berti di una scivolata di Gemignani, il tiro del numero otto non è di quelli da ricordare. Al 38' azione elaborata dei nerazzurri ospiti, la conclude Passaglia con un tiro di sinistro; palla che termina a lato. Ospiti che al rientro in campo operano una sostituzione, ci si attende una reazione consistente. È però l'Urbino al terzo ad essere insidioso; spunto di Magagnini in area, un paio di dribbling e tiro finale respinto da Lippi. Il numero nove si ripete due minuti dopo; sulla palla crossata in area stop volante in preparazione del tiro, sfumato per un casuale quanto provvidenziale tocco di un difensore che indirizza la sfera tra le braccia di Lippi. Al 51' l'episodio contestato; Casanova, già ammonito, prende il secondo giallo . Regolamento alla mano niente da eccepire non fosse per la mancanza di volontarietà nell'infrazione, più che altro indotta dalla scaltra manovra di un avversario. Con l'Urbino in dieci, privato fra l' altro di un centrocampista di quelli che fanno fieno , i nerazzurri cominciano ad intensificare la pressione. Termali in fondo alquanto bravi a gestire l'inferiorità numerica. Al 54' Biasci è costretto ad uscire al limite dell'area per anticipare Passaglia. L'Urbino replica con un tiro cross di Franchi sul quale Lippo conferma la propria abilità nelle uscite alte. Al quarto d'ora della ripresa Garbati scodella in area, al termine di un'azione di rimessa, un pallone che secondo molti era uscito; difesa locale che si rifugia in angolo sulla battuta del quale ancora Passaglia viene fermato in fuorigioco quando stava per calciare a due metri da Biasci. Ancora il numero undici versiliese protagonista al 63': bravo ad anticipare Bernardini in area, costretto però al tiro frettoloso che non centra il bersaglio. Prima della mezzora Fracasso guadagna una punizione dopo progressione sulla sinistra; Magagnini calcia in area un pallone sul quale Berti di testa non arriva per un niente . Lievi proteste del Real Forte alla mezzora; punizione sul settore sinistro, palla attraversa l' intera area e termina in rete dopo essere sbucata da una selva di gambe il tutto dopo il fischio arbitrale atto presumibilmente a rilevare la posizione irregolare dell'attaccante più prossimo a Biasci. Tre minuti dopo arriva però il gol del pari; Del Nero batte una punizione sul versante destro, conclusione da distanza ravvicinata di testa in mischia. Biasci respinge come può ma sulla sfera irrompe Pieroni che non può sbagliare. Il Real Forte ci crede; all'83'ci prova Passaglia con un sinistro che manda la palla alta sulla traversa. Due minuti dopo però Tioli incorre nel secondo giallo, ripristinata così dopo più di mezzora la parità numerica. Tutto sembra portare alla divisione della posta, ma il bello di fatto deve ancora arrivare. All'88' Pasco macchia una prova fin qui impeccabile con un'immensa leggerezza in fase di disimpegno. Il capitano perde palla in uscita sulla sinistra dell'area; Garbati arriva sul fondo e mette la palla in mezzo per la comoda deviazione di un attaccante alle spalle di Biasci; il signor Nasca non ha dubbi nel fischiare avendo visto il numero diciassette toccare la sfera con l'arto superiore nel contenderla al difensore pisano. Scampato il pericolo, ripartono i termali e sul capovolgimento di fronte, su azione di rimessa,guadagnano una punizione non lontano dal limite dell'area, settore sinistro. Pasco vuol farsi perdonare e calcia col sinistro, i vecchi nostalgici rivedono la famosa foglia morta di Mario Corso in quel tiro che scavalca la barriera e si infila nell'angolo alto; esplode lo stadio ulivetese. Nei minuti che mancano al triplice fischio, di fatto, non succederà più niente. E i termali possono far festa; numeri alla mano poteva finire in parità, il fatto è che la sorte ha deciso in modo diverso.
Ruggiero Crupi
URBINO TACCOLA: Biasci 6,5, Nieri 7-, Taglioni 7-, Pasco 7, Casanova 6,5, Bernardini 7-, Cappello 6+, Berti 6+ (90' Toni s.v.), Magagnini 6,5 (93' Frassi s.v.), Destri 6+ (55' Fracasso 6+), Franchi 6,5. A disp.: Gori, Castellini. All.: Federico Lombardi.<br >REAL FORTE QUERCETA: Lippi 6,5, Licusato 6+ (48' Garbati 6,5), Mussi 6,5, Gherardi 6+, Gemignani 6 (64' Del Nero 6,5), D'Andrea 6+ (73' Pieroni 6,5), Picchi 6+, Garibaldi 6+, Tioli 6, Lazzini 6+ (73' Vita 6), Passaglia 7-. A disp.: Barsanti, Fortini. All.: Simone Giannarelli.<br >
ARBITRO: Gabriele Nasca di Livorno.<br >
RETI: 25' Bernardini, 80' Pieroni, 91' Pasco.<br >NOTE: ammoniti Destri, Casanova, Tioli. Espulsi 53' Casanova, 87' Tioli. Recupero: 2'+4'. Angoli: 1-5.
Zitto zitto, contro avversità ed emergenze, l'Urbino Taccola ha conquistato l'altissima classifica e, numeri alla mano, è tutt'altro che fuori dalla corsa alla vittoria del girone. Dopo il Ghivizzano tocca all'altra grande del lotto, il Real Forte Querceta, lasciare l'intera posta sul campo di Uliveto al termine di un match deludente sotto il profilo tecnico ancorché combattuto e in equilibrio dal primo all'ultimo minuto. Pochi tiri in porta, portieri impegnati quasi esclusivamente sulle uscite; e, sempre più incidente in percentuale, l'abilità sulle palle inattive tanto in fase offensiva che in quella difensiva. Prima della cronaca andiamo sulla direzione di gara; molte le recriminazioni, diversi episodi, il tutto condito da due espulsioni. Abbiamo visto di molto peggio, ma al signor Nasca nell'occasione, pur non volendo entrare nel merito di alcuni episodi, è mancata la necessaria personalità. Torniamo alla partita, e alle difficoltà delle due compagini di fare gioco. Molte concessioni all'estemporaneità, poco ordine anche nella coperture delle varie zone., una sorta di caos organizzato sul quale gli esteti non possono che storcere la bocca. Ciò non significa che i novantasei minuti non abbiano regalato emozioni, specie nel secondo tempo. Partenza timida dei locali; la capolista prende in mano il pallino del gioco pur non riuscendo a creare occasioni importanti. L'Urbino conferma la solidità difensiva, la propensione al sacrificio, la capacità di segnare sulle palle ferme, quasi sempre con i difensori. La cronaca inizia dal settimo minuto, su azione d'angolo, con i versiliesi si fanno vedere dalle parti di Biasci. È Mussi, dopo un paio di rimpalli, a provarci dal limite con una conclusione deviata in angolo. Un minuto dopo gli ospiti si rendono ancora pericolosi; Passaglia, lanciato in verticale, anticipa d'un soffio Biasci in uscita. Il tocco del numero undici non ha però la necessaria forza tanto che, prima che la sfera oltrepassi la linea di porta, un difensore riesce ad arrivare sul pallone e allontanarlo. Al 24' solita parabola insidiosa di Destri, sulla palla che si impenna dopo una deviazione Lippi è impeccabile in presa alta. Un minuto dopo, però, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, i termali passano confermando la loro straordinaria percentuale di realizzazione su palla inattiva. Destri calcia da sinistra a rientrare sul secondo palo, Taglioli di testa mette in mezzo e Nieri conclude da due passi. Lippi è bravo a respingere d'istinto, ma niente può sulla conclusione di Bernardini dalla breve distanza. La reazione del Real Forte si concretizza in un angolo al minuto 27; Biasci rinvia corto coi pugni, D'andrea di prima intenzione prova a far centro ma il portiere termale si salva di piede. Due minuti dopo Urbino in contropiede con Magagnini che da destra lascia partire un cross teso, Berti è preso in controtempo ma è Destri che da due passi non riesce a coordinarsi per la battuta da due passi. Un minuto dopo i termali non approfittano con Berti di una scivolata di Gemignani, il tiro del numero otto non è di quelli da ricordare. Al 38' azione elaborata dei nerazzurri ospiti, la conclude Passaglia con un tiro di sinistro; palla che termina a lato. Ospiti che al rientro in campo operano una sostituzione, ci si attende una reazione consistente. È però l'Urbino al terzo ad essere insidioso; spunto di Magagnini in area, un paio di dribbling e tiro finale respinto da Lippi. Il numero nove si ripete due minuti dopo; sulla palla crossata in area stop volante in preparazione del tiro, sfumato per un casuale quanto provvidenziale tocco di un difensore che indirizza la sfera tra le braccia di Lippi. Al 51' l'episodio contestato; Casanova, già ammonito, prende il secondo giallo . Regolamento alla mano niente da eccepire non fosse per la mancanza di volontarietà nell'infrazione, più che altro indotta dalla scaltra manovra di un avversario. Con l'Urbino in dieci, privato fra l' altro di un centrocampista di quelli che fanno fieno , i nerazzurri cominciano ad intensificare la pressione. Termali in fondo alquanto bravi a gestire l'inferiorità numerica. Al 54' Biasci è costretto ad uscire al limite dell'area per anticipare Passaglia. L'Urbino replica con un tiro cross di Franchi sul quale Lippo conferma la propria abilità nelle uscite alte. Al quarto d'ora della ripresa Garbati scodella in area, al termine di un'azione di rimessa, un pallone che secondo molti era uscito; difesa locale che si rifugia in angolo sulla battuta del quale ancora Passaglia viene fermato in fuorigioco quando stava per calciare a due metri da Biasci. Ancora il numero undici versiliese protagonista al 63': bravo ad anticipare Bernardini in area, costretto però al tiro frettoloso che non centra il bersaglio. Prima della mezzora Fracasso guadagna una punizione dopo progressione sulla sinistra; Magagnini calcia in area un pallone sul quale Berti di testa non arriva per un niente . Lievi proteste del Real Forte alla mezzora; punizione sul settore sinistro, palla attraversa l' intera area e termina in rete dopo essere sbucata da una selva di gambe il tutto dopo il fischio arbitrale atto presumibilmente a rilevare la posizione irregolare dell'attaccante più prossimo a Biasci. Tre minuti dopo arriva però il gol del pari; Del Nero batte una punizione sul versante destro, conclusione da distanza ravvicinata di testa in mischia. Biasci respinge come può ma sulla sfera irrompe Pieroni che non può sbagliare. Il Real Forte ci crede; all'83'ci prova Passaglia con un sinistro che manda la palla alta sulla traversa. Due minuti dopo però Tioli incorre nel secondo giallo, ripristinata così dopo più di mezzora la parità numerica. Tutto sembra portare alla divisione della posta, ma il bello di fatto deve ancora arrivare. All'88' Pasco macchia una prova fin qui impeccabile con un'immensa leggerezza in fase di disimpegno. Il capitano perde palla in uscita sulla sinistra dell'area; Garbati arriva sul fondo e mette la palla in mezzo per la comoda deviazione di un attaccante alle spalle di Biasci; il signor Nasca non ha dubbi nel fischiare avendo visto il numero diciassette toccare la sfera con l'arto superiore nel contenderla al difensore pisano. Scampato il pericolo, ripartono i termali e sul capovolgimento di fronte, su azione di rimessa,guadagnano una punizione non lontano dal limite dell'area, settore sinistro. Pasco vuol farsi perdonare e calcia col sinistro, i vecchi nostalgici rivedono la famosa foglia morta di Mario Corso in quel tiro che scavalca la barriera e si infila nell'angolo alto; esplode lo stadio ulivetese. Nei minuti che mancano al triplice fischio, di fatto, non succederà più niente. E i termali possono far festa; numeri alla mano poteva finire in parità, il fatto è che la sorte ha deciso in modo diverso.
Ruggiero Crupi