• Juniores Provinciali GIR.A
  • Urbino Taccola
  • 5 - 0
  • Bellaria Cappuccini


URBINO TACCOLA: Passeri, Borelli, Nardi, Michelotti, Bertelli, Egidio, Islamaj, Marchetti, Cantini, Del Grande, Martini, Carnasciali. A disp.: Bracci, Fuschetto, Casapieri, Ilias, Sidoti. All.: Stefano Carratori.
BELLARIA CAPP.: Piccoli Mazzini, Funari, Bernardi, Bitossi, Lemmi, Grassi, Giannetti, Veneruso, ORadu, Guerrazzi, Maraia. A disp.: Cei, Lo Vizio, Gracci, Ciampi, Bracci. All.: Samuele Coiai.

ARBITRO: Ghionzoli di Pisa.

RETI: 2 Carnasciali, Del Grande, Martini, rig. Ilias.



Reazione più decisa ed immediata l'Urbino Taccola proprio non poteva averla: Stefano Carratori ed i suoi ragazzi alzano nuovamente la voce dimostrando come quello di Tirrenia fosse soltanto un episodio isolato e non l'inizio della crisi. Contro una Bellaria incerottata e costretta a schierare un giocatore (il temerario ed ammirevole Piccoli Mazzini) fra i pali i locali sfoderano una prestazione notevole che gli consente di aggiudicarsi l'intera posta in palio per cinque reti a zero. La gara si decide tutta nel primo tempo, nel segno del poker dei padroni di casa: l'avvio dell'Urbino Taccola non è molto fluido ma dopo dieci minuti la squadra comincia a distendersi bene sul terreno di gioco, sale in cattedra Del Grande ed è Martini a suonare la carica firmando l'uno a zero. Il raddoppio, poco dopo, viene invece realizzato da Del Grande, mentre ancora Martini prima e Del Grande poi allungano sul quattro a zero. Nella ripresa la Bellaria resta in dieci unità e le cose si complicano ulteriormente per il generoso team di Coiai che, privo di troppi elementi, non riesce a contenere gli avversari che amministrano il gioco e prima dello scadere portano a cinque le proprie marcature grazie al gol di Ilias dal dischetto, in seguito ad un penalty concesso dal direttore di gara per un fallo di mano commesso da un giocatore pontederese sugli sviluppi di un tiro di Nardi
CALCIATORI PIU': Del Grande (Urbino Taccola): Quando si accende la sua luce, il gioco dei locali acquista imprevedibilità ed estro Martini (Urbino Taccola); Bitossi e Giovannetti (Bellaria Capp.)

URBINO TACCOLA: Passeri, Borelli, Nardi, Michelotti, Bertelli, Egidio, Islamaj, Marchetti, Cantini, Del Grande, Martini, Carnasciali. A disp.: Bracci, Fuschetto, Casapieri, Ilias, Sidoti. All.: Stefano Carratori.<br >BELLARIA CAPP.: Piccoli Mazzini, Funari, Bernardi, Bitossi, Lemmi, Grassi, Giannetti, Veneruso, ORadu, Guerrazzi, Maraia. A disp.: Cei, Lo Vizio, Gracci, Ciampi, Bracci. All.: Samuele Coiai.<br > ARBITRO: Ghionzoli di Pisa.<br > RETI: 2 Carnasciali, Del Grande, Martini, rig. Ilias. Reazione pi&ugrave; decisa ed immediata l'Urbino Taccola proprio non poteva averla: Stefano Carratori ed i suoi ragazzi alzano nuovamente la voce dimostrando come quello di Tirrenia fosse soltanto un episodio isolato e non l'inizio della crisi. Contro una Bellaria incerottata e costretta a schierare un giocatore (il temerario ed ammirevole Piccoli Mazzini) fra i pali i locali sfoderano una prestazione notevole che gli consente di aggiudicarsi l'intera posta in palio per cinque reti a zero. La gara si decide tutta nel primo tempo, nel segno del poker dei padroni di casa: l'avvio dell'Urbino Taccola non &egrave; molto fluido ma dopo dieci minuti la squadra comincia a distendersi bene sul terreno di gioco, sale in cattedra Del Grande ed &egrave; Martini a suonare la carica firmando l'uno a zero. Il raddoppio, poco dopo, viene invece realizzato da Del Grande, mentre ancora Martini prima e Del Grande poi allungano sul quattro a zero. Nella ripresa la Bellaria resta in dieci unit&agrave; e le cose si complicano ulteriormente per il generoso team di Coiai che, privo di troppi elementi, non riesce a contenere gli avversari che amministrano il gioco e prima dello scadere portano a cinque le proprie marcature grazie al gol di Ilias dal dischetto, in seguito ad un penalty concesso dal direttore di gara per un fallo di mano commesso da un giocatore pontederese sugli sviluppi di un tiro di Nardi<br >CALCIATORI PIU': Del Grande (Urbino Taccola): Quando si accende la sua luce, il gioco dei locali acquista imprevedibilit&agrave; ed estro Martini (Urbino Taccola); Bitossi e Giovannetti (Bellaria Capp.)




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