• Giovanissimi B GIR.B
  • Stella Rossa
  • 2 - 2
  • Citta di Pontedera


CASTELFRANCO S.R.: Donati, Lazzaro, Manno, Merola, Kusi, Martone, Gjyli, Zanaboni, Bencivenga, Barneschi, Ligammari. A disp.: Stefanini, Melani, Medi, Camorani, Fracassi. All.: Daniele Guidi.
CITTÀ DI PONTEDERA: Filidei, Fina, Bicchierini, Luschi, Desii, Ceccotti, Bellini, Santerini, Niccolai, Kelmendi, Petrillo. A disp.: Trafeli, Marcelli, Puccinelli, Gasperini, R. Spina, Benincasa. All.: Manolo Dal Bò.

ARBITRO: Controzzi di Pisa

RETI: 5', 29' Kelmendi, 56', 58' Fracassi.



Rimane l'amaro in bocca al Pontedera che, in vantaggio per quasi un'ora sul Pontedera e avanti di due reti per quasi metà gara, si fa rimontare da un ostico Castelfranco che non permette alla squadra di Dal Bò di accorciare in classifica e, nonostante che perda forse in modo definitivo il contatto con la vetta - ma nel calcio mai dire mai - si conferma ogni giornata che passa la terza forza del campionato e una delle migliori squadre di categoria della provincia, dal punto di vista tecnico, tattico e caratteriale. Tutto ciò costituisce ovviamente titolo di merito per il Pontedera, che ha messo alle strette una formazione di valore e che si vede e si sente strozzare l'urlo in gola quando la vittoria sembrava ormai incamerata. La gara comincia subito in salita per i biancoverdi, perché al 5' una distrazione difensiva libera Kelmendi davanti a Donati, e per l'attaccante è facile mettere a segno con freddezza il punto dello 0-1. Al 10' il Castelfranco protesta contro il direttore di gara: Gjyli apre per Barneschi sulla fascia, e un difensore ospite sembra anticipare Bencivenga, pronto a colpire di testa a botta sicura, con una mano, ma l'arbitro si limita a stendere un braccio per assegnare un corner. Passano un paio di minuti e Bencivenga è ancora protagonista: scende sulla fascia e raggiunge il fondo, e sul suo cross svetta Ligammari che di testa coglie il palo. Mentre il Castelfranco prova a risalire, un pallone rilanciato lungo dalla regia del Pontedera innesca Kelmendi, che sfrutta le lunghe leve per presentarsi solo davanti a Donati e mettere a segno la rete del raddoppio (29'). Nella ripresa il tecnico locale Guidi tenta il tutto per tutto: come all'andata, quando chiuse la prima frazione in svantaggio di due reti e concluse l'incontro trionfando per 6-2, passa alla difesa a tre e inserisce la terza punta Camorani, sacrificando Manno. È inevitabile però che così i padroni di casa si scoprano, e prima Kelmendi per due volte e poi Petrillo hanno sui piedi l'occasione del tris che porrebbe una pietra tombale sull'esito dell'incontro, ma le punte del Pontedera stavolta non pizzicano abbastanza e le occasioni sfumano. La gara si infiamma e diventa appassionante, con repentini mutamenti di fronte: Ligammari calcia a botta sicura ma trova la strepitosa risposta di Filidei, che una manciata di secondi più tardi si ripete su Gjyli, quindi Martone calcia di nuovo verso la porta ma stavolta il pallone impatta sulla schiena di un difensore in maglia granata e la sfera non entra. Mentre Giani pensa a qualche contromaledizione da eseguire nel più breve tempo possibile, Martone interrompe un break del generoso Pontedera e dà il via a un'azione che, con quattro passaggi di prima, libera alla conclusione Fracassi, solo davanti al portiere: preciso pallonetto a gara riaperta. Il Pontedera va in bambola e nel giro di cento secondi dilapida per intero il vantaggio: Barneschi si rende imprendibile sulla fascia e crossa il pallone al centro, Ligammari appoggia di sponda per Fracassi e l'ex bomber della Valdera di potenza schianta il pallone in porta e fa 2-2. CALCIATORIPIÙ: rimarchevole la prestazione di Lazzaro, che comincia nella posizione di terzino destro e chiude da centrale dopo il passaggio alla difesa a tre. Ottima anche la prova di Fracassi (Castelfranco S.R.), che entra negli ultimi venti minuti, mette a segno due reti decisive e sfiora la tripletta nel recupero, negatagli soltanto da un miracolo di piede di Filiedi. Il Pontedera, con questa grinta, determinazione e umiltà, potrà andare molto avanti.

esseti CASTELFRANCO S.R.: Donati, Lazzaro, Manno, Merola, Kusi, Martone, Gjyli, Zanaboni, Bencivenga, Barneschi, Ligammari. A disp.: Stefanini, Melani, Medi, Camorani, Fracassi. All.: Daniele Guidi.<br >CITT&Agrave; DI PONTEDERA: Filidei, Fina, Bicchierini, Luschi, Desii, Ceccotti, Bellini, Santerini, Niccolai, Kelmendi, Petrillo. A disp.: Trafeli, Marcelli, Puccinelli, Gasperini, R. Spina, Benincasa. All.: Manolo Dal B&ograve;.<br > ARBITRO: Controzzi di Pisa<br > RETI: 5', 29' Kelmendi, 56', 58' Fracassi. Rimane l'amaro in bocca al Pontedera che, in vantaggio per quasi un'ora sul Pontedera e avanti di due reti per quasi met&agrave; gara, si fa rimontare da un ostico Castelfranco che non permette alla squadra di Dal B&ograve; di accorciare in classifica e, nonostante che perda forse in modo definitivo il contatto con la vetta - ma nel calcio mai dire mai - si conferma ogni giornata che passa la terza forza del campionato e una delle migliori squadre di categoria della provincia, dal punto di vista tecnico, tattico e caratteriale. Tutto ci&ograve; costituisce ovviamente titolo di merito per il Pontedera, che ha messo alle strette una formazione di valore e che si vede e si sente strozzare l'urlo in gola quando la vittoria sembrava ormai incamerata. La gara comincia subito in salita per i biancoverdi, perch&eacute; al 5' una distrazione difensiva libera Kelmendi davanti a Donati, e per l'attaccante &egrave; facile mettere a segno con freddezza il punto dello 0-1. Al 10' il Castelfranco protesta contro il direttore di gara: Gjyli apre per Barneschi sulla fascia, e un difensore ospite sembra anticipare Bencivenga, pronto a colpire di testa a botta sicura, con una mano, ma l'arbitro si limita a stendere un braccio per assegnare un corner. Passano un paio di minuti e Bencivenga &egrave; ancora protagonista: scende sulla fascia e raggiunge il fondo, e sul suo cross svetta Ligammari che di testa coglie il palo. Mentre il Castelfranco prova a risalire, un pallone rilanciato lungo dalla regia del Pontedera innesca Kelmendi, che sfrutta le lunghe leve per presentarsi solo davanti a Donati e mettere a segno la rete del raddoppio (29'). Nella ripresa il tecnico locale Guidi tenta il tutto per tutto: come all'andata, quando chiuse la prima frazione in svantaggio di due reti e concluse l'incontro trionfando per 6-2, passa alla difesa a tre e inserisce la terza punta Camorani, sacrificando Manno. &Egrave; inevitabile per&ograve; che cos&igrave; i padroni di casa si scoprano, e prima Kelmendi per due volte e poi Petrillo hanno sui piedi l'occasione del tris che porrebbe una pietra tombale sull'esito dell'incontro, ma le punte del Pontedera stavolta non pizzicano abbastanza e le occasioni sfumano. La gara si infiamma e diventa appassionante, con repentini mutamenti di fronte: Ligammari calcia a botta sicura ma trova la strepitosa risposta di Filidei, che una manciata di secondi pi&ugrave; tardi si ripete su Gjyli, quindi Martone calcia di nuovo verso la porta ma stavolta il pallone impatta sulla schiena di un difensore in maglia granata e la sfera non entra. Mentre Giani pensa a qualche contromaledizione da eseguire nel pi&ugrave; breve tempo possibile, Martone interrompe un break del generoso Pontedera e d&agrave; il via a un'azione che, con quattro passaggi di prima, libera alla conclusione Fracassi, solo davanti al portiere: preciso pallonetto a gara riaperta. Il Pontedera va in bambola e nel giro di cento secondi dilapida per intero il vantaggio: Barneschi si rende imprendibile sulla fascia e crossa il pallone al centro, Ligammari appoggia di sponda per Fracassi e l'ex bomber della Valdera di potenza schianta il pallone in porta e fa 2-2. <b>CALCIATORIPI&Ugrave;</b>: rimarchevole la prestazione di <b>Lazzaro</b>, che comincia nella posizione di terzino destro e chiude da centrale dopo il passaggio alla difesa a tre. Ottima anche la prova di <b>Fracassi </b>(Castelfranco S.R.), che entra negli ultimi venti minuti, mette a segno due reti decisive e sfiora la tripletta nel recupero, negatagli soltanto da un miracolo di piede di Filiedi. Il Pontedera, con questa grinta, determinazione e umilt&agrave;, potr&agrave; andare molto avanti. esseti




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