- Giovanissimi B GIR.B
- Citta di Pontedera
-
4 - 4
- Cascina
CITTA' DI PONTEDERA (4-3-2-1): Filidei; Spina, Luschi, Bicchierini, Desii; Bellini, Santerini, Ceccotti; Petrillo, Niccolai (48' Benincasa); Kelmendi. A disp: Trafeli, Puccinelli, Spina. All.: Manolo Dal Bò.
CASCINA (3-4-2-1): Bruno (29' Mariottini); Baiocco, Batistoni, Bellagotti, Trevisan, Giugliano, Carmignani, Orselli; Baudo (51' Lucchesini), Policella; Casu. A disp: Sgamma, Simoncini. All.:: Paolo Pinzauti.
ARBITRO: Nicola Davini di Pisa.
RETI: 6' Petrillo, 10', 48' Kelmendi, 31', 34', 70' Policella, 54' Casu, 62' Ceccotti.
NOTE: falli commessi: 4-13.. Calci d'angolo: 2-4. Tiri in porta 5-7. Tiri totali 6-12. Ammonito Policella. Recupero 0'+3'.
Il giro di boa della stagione è da sempre il momento propizio per tirare le prime somme. Se poi questo coincide con il derby, allora anche la singola giornata in sé assume un carattere più particolare del normale. Il derby è una partita speciale, è un campionato nel campionato. È la partita che per storia e tradizione ha un fascino unico, indipendentemente che la cornice sia San Siro oppure Pardossi. Il risultato positivo diventa un imperativo categorico che arriva a far saltare schemi, logiche, e in moli casi limare le differenze di classifica. Questo come tutti gli altri derby non fa eccezioni. Gli ingredienti ci sono tutti: squadre con fame di punti, gol a raffica, spettacolo per gli spettatori. Dei 14 punti di distacco, per meriti e demeriti di entrambe le squadre, non si è vista l'ombra. Entriamo nel vivo. Il Pontedera ha assolutamente voglia di rifarsi dopo la brutta sconfitta di una settimana fa. Mister Dal Bò dà fiducia al tridente offensivo Niccolai-Petrillo-Kelmendi ed affida le chiavi del centrocampo all'insostituibile Santerini. Viceversa il Cascina vuole continuare la propria serie positiva e ripropone lo stesso reparto offensivo dell'ultima giornata. La primissima occasione del match viene sciupata malamente da Casu, il cui tiro da distanza ravvicinata finisce malamente fuori. La difesa granata soffre i lanci in profondità per la punta nerazzurra, che spesso si presenta dalle parti di Filidei ma, purtroppo per gli ospiti, con scarsi risultati. A sbloccare il risultato ci pensa Petrillo, che di prima spedisce in rete una brutta respinta al limite dell'area della difesa nerazzurra. Bruno fa quel che può sulla sassata dell'attaccante ma non riesce a deviare a sufficienza la sfera. Del Cascina in questi minuti non vi è traccia. L'atteggiamento troppo remissivo è una manna per il Pontedera, che tuttavia non dimostra di avere una fluidità di manovra superiore agli avversari. Così, dove non arrivano gambe e schemi, arriva la fortuna. Kelmendi dalla fascia destra fa partire uno spiovente che anche grazie al vento s'infila sul secondo palo, cogliendo di sorpresa l'incolpevole Bruno. Il 2-0 dopo 10' da l'idea che la partita sia già in cassaforte. Niente di più sbagliato, perché nel giro tre minuti Casu e Policella vanno più volte vicino al gol senza però inquadrare mai lo specchio della porta. Il Cascina sembra essere vivo e vegeto. Al 28' però il signor Davini è costretto a sospendere la partita. Bruno s'infortuna rinviando, cade a terra e vi rimane fino all'arrivo dell'ambulanza. A lui vanno sicuramente i nostri migliori auguri di un pronto recupero. Dopo venti minuti di sospensione la partita riprende I padroni di casa, già con la testa al secondo tempo, subiscono l'incredibile rimonta ospite. Policella segna il 2-1 bucando Spina dopo aver recuperato un lancio lungo di Carmignani, ed al 34' manda in rete la palla del 2-2 recuperando una palla al limite dimenticata dalla difesa granata, distratta dalla mancata assegnazione di un evidente fallo a loro favore. Le urla negli spogliatoi di mister Dal Bò, infuriato per l'atteggiamento dei suoi ragazzi, la dicono lunga. La ripresa inizia senza cambi. Dopo un avvio appannato da parte di entrambe, al 48' il Pontedera passa ancora una volta in vantaggio. Il gol è una perla: pallone persa da Baiocco, Kelmendi recupera e, dopo una finta in area ai danni di Carmignani, supera Mariottini ed insacca il 3-2. Ma il Cascina non molla, punge soprattutto sulla sinistra con Policella. Da una rimessa in avanti di Batistoni nasce un contropiede letale proseguito da Policella, che passa alle spalle di Spina e mette in mezzo per Casu che stavolta non sbaglia. 3-3, punteggio ancora in parità. Ma alla fine mancano ancora molti minuti, e può succedere di tutto. Ed è così che Ceccotti parte in contropiede, svernicia Baiocco ed entra in area dalla sinistra, ma invece di mettere in mezzo per Kelmendi scarica un destro potente che s'infila sotto la traversa. L'esultanza per il 4-3 ricorda quella di Rivera quando segnò il gol del 4-3 più famoso della storia, una storia che sembra destinata a ripetersi. Soprattutto quando il signor Davini non concede un rigore ai nerazzurri per una netta spallata di Benincasa su Policella, il quale viene addirittura ammonito per simulazione, pare che il risultato sia ormai fissato. E invece, come nei migliori thriller, all'ultimo respiro Policella riceve un lancio di Orselli, resiste al ritorno di Spina e con un tocco leggero anticipa l'uscita di Filidei. Finito il recupero, la sensazione generale è che il 4-4 sia il punteggio più giusto e che meglio rispecchi l'andamento della partita. CALCIATORIPIÙ: Policella (Cascina): Dopo una tripletta così, un assist ed un rigore ingiustamente negato, c'è qualcosa da aggiungere? Strepitoso. Kelmendi (Pontedera): Baciato dalla fortuna sul primo gol, riscatta il proprio onore segnandone uno da vera punta.
Gabriele Nieri
CITTA' DI PONTEDERA (4-3-2-1): Filidei; Spina, Luschi, Bicchierini, Desii; Bellini, Santerini, Ceccotti; Petrillo, Niccolai (48' Benincasa); Kelmendi. A disp: Trafeli, Puccinelli, Spina. All.: Manolo Dal Bò.<br >CASCINA (3-4-2-1): Bruno (29' Mariottini); Baiocco, Batistoni, Bellagotti, Trevisan, Giugliano, Carmignani, Orselli; Baudo (51' Lucchesini), Policella; Casu. A disp: Sgamma, Simoncini. All.:: Paolo Pinzauti.<br >
ARBITRO: Nicola Davini di Pisa.<br >
RETI: 6' Petrillo, 10', 48' Kelmendi, 31', 34', 70' Policella, 54' Casu, 62' Ceccotti.<br >NOTE: falli commessi: 4-13.. Calci d'angolo: 2-4. Tiri in porta 5-7. Tiri totali 6-12. Ammonito Policella. Recupero 0'+3'.
Il giro di boa della stagione è da sempre il momento propizio per tirare le prime somme. Se poi questo coincide con il derby, allora anche la singola giornata in sé assume un carattere più particolare del normale. Il derby è una partita speciale, è un campionato nel campionato. È la partita che per storia e tradizione ha un fascino unico, indipendentemente che la cornice sia San Siro oppure Pardossi. Il risultato positivo diventa un imperativo categorico che arriva a far saltare schemi, logiche, e in moli casi limare le differenze di classifica. Questo come tutti gli altri derby non fa eccezioni. Gli ingredienti ci sono tutti: squadre con fame di punti, gol a raffica, spettacolo per gli spettatori. Dei 14 punti di distacco, per meriti e demeriti di entrambe le squadre, non si è vista l'ombra. Entriamo nel vivo. Il Pontedera ha assolutamente voglia di rifarsi dopo la brutta sconfitta di una settimana fa. Mister Dal Bò dà fiducia al tridente offensivo Niccolai-Petrillo-Kelmendi ed affida le chiavi del centrocampo all'insostituibile Santerini. Viceversa il Cascina vuole continuare la propria serie positiva e ripropone lo stesso reparto offensivo dell'ultima giornata. La primissima occasione del match viene sciupata malamente da Casu, il cui tiro da distanza ravvicinata finisce malamente fuori. La difesa granata soffre i lanci in profondità per la punta nerazzurra, che spesso si presenta dalle parti di Filidei ma, purtroppo per gli ospiti, con scarsi risultati. A sbloccare il risultato ci pensa Petrillo, che di prima spedisce in rete una brutta respinta al limite dell'area della difesa nerazzurra. Bruno fa quel che può sulla sassata dell'attaccante ma non riesce a deviare a sufficienza la sfera. Del Cascina in questi minuti non vi è traccia. L'atteggiamento troppo remissivo è una manna per il Pontedera, che tuttavia non dimostra di avere una fluidità di manovra superiore agli avversari. Così, dove non arrivano gambe e schemi, arriva la fortuna. Kelmendi dalla fascia destra fa partire uno spiovente che anche grazie al vento s'infila sul secondo palo, cogliendo di sorpresa l'incolpevole Bruno. Il 2-0 dopo 10' da l'idea che la partita sia già in cassaforte. Niente di più sbagliato, perché nel giro tre minuti Casu e Policella vanno più volte vicino al gol senza però inquadrare mai lo specchio della porta. Il Cascina sembra essere vivo e vegeto. Al 28' però il signor Davini è costretto a sospendere la partita. Bruno s'infortuna rinviando, cade a terra e vi rimane fino all'arrivo dell'ambulanza. A lui vanno sicuramente i nostri migliori auguri di un pronto recupero. Dopo venti minuti di sospensione la partita riprende I padroni di casa, già con la testa al secondo tempo, subiscono l'incredibile rimonta ospite. Policella segna il 2-1 bucando Spina dopo aver recuperato un lancio lungo di Carmignani, ed al 34' manda in rete la palla del 2-2 recuperando una palla al limite dimenticata dalla difesa granata, distratta dalla mancata assegnazione di un evidente fallo a loro favore. Le urla negli spogliatoi di mister Dal Bò, infuriato per l'atteggiamento dei suoi ragazzi, la dicono lunga. La ripresa inizia senza cambi. Dopo un avvio appannato da parte di entrambe, al 48' il Pontedera passa ancora una volta in vantaggio. Il gol è una perla: pallone persa da Baiocco, Kelmendi recupera e, dopo una finta in area ai danni di Carmignani, supera Mariottini ed insacca il 3-2. Ma il Cascina non molla, punge soprattutto sulla sinistra con Policella. Da una rimessa in avanti di Batistoni nasce un contropiede letale proseguito da Policella, che passa alle spalle di Spina e mette in mezzo per Casu che stavolta non sbaglia. 3-3, punteggio ancora in parità. Ma alla fine mancano ancora molti minuti, e può succedere di tutto. Ed è così che Ceccotti parte in contropiede, svernicia Baiocco ed entra in area dalla sinistra, ma invece di mettere in mezzo per Kelmendi scarica un destro potente che s'infila sotto la traversa. L'esultanza per il 4-3 ricorda quella di Rivera quando segnò il gol del 4-3 più famoso della storia, una storia che sembra destinata a ripetersi. Soprattutto quando il signor Davini non concede un rigore ai nerazzurri per una netta spallata di Benincasa su Policella, il quale viene addirittura ammonito per simulazione, pare che il risultato sia ormai fissato. E invece, come nei migliori thriller, all'ultimo respiro Policella riceve un lancio di Orselli, resiste al ritorno di Spina e con un tocco leggero anticipa l'uscita di Filidei. Finito il recupero, la sensazione generale è che il 4-4 sia il punteggio più giusto e che meglio rispecchi l'andamento della partita. <b>CALCIATORIPIÙ</b>: <b>Policella </b>(Cascina): Dopo una tripletta così, un assist ed un rigore ingiustamente negato, c'è qualcosa da aggiungere? Strepitoso. <b>Kelmendi </b>(Pontedera): Baciato dalla fortuna sul primo gol, riscatta il proprio onore segnandone uno da vera punta.
Gabriele Nieri