- Juniores Provinciali GIR.A
- Urbino Taccola
-
0 - 1
- Aquilametato
URBINO TACCOLA: Passeri 6,5, Nardi 6, Di Nasso 6-, Di Marco 6,5, Bertelli 6,5, Scivoletto 6, Borelli 6 (57' Marchetti 6), Fuschetto 6 (67' Casapieri 6), Marcheschi 6- (47' Carnasciali 6+), Martini 6 (86' Islamaj s.v), Tascione 6- (47' Del Grande 5). A disp.: Sartini. All.: Carratori.
AQUILAMETATO: Signorini 7, Carioni 6+ (69' Marziale G. 6), Marescalchi 6 (34' Marziale L. 6,5), Anatolio 7-, Marianelli 7+ (81' Ceccanti s.v.), Bargagna 7, Vignali, Rosignuolo 6,5, Di Lieto 6 (59' Filipponi 6), Sodi 7-, Rognini 6. A disp.: Cecchetti, Orsi, Guttadauro. All.: D. Chelotti.
ARBITRO: Trapani di Pisa.
RETE: 24' Sodi.
NOTE: Angoli: 6-0. Espulsi: 75' Del Grande , 90' Sodi. Ammoniti: Sodi, Bargagna, Anatolio. Recupero: 1'+7'.
L'Aquilametato allunga la striscia di risultati positivi espugnando anche il terreno di gioco di Uliveto e, approfittando del pari della capolista Gello, riesce ad affiancarla in classifica , in vista del volatone finale. Un campionato con pochi precedenti, quattro - cinque squadre nel giro di pochi punti, fin qui tutte potenzialmente in grado di vincere. Qualcosa è cambiato nel destino dell'undici di Chelotti, prova ne sia le vittorie negli scontri diretti che avevano rappresentato il tallone d'Achille nel girone d'andata. Squadra giovane, che sta maturando, aiutata in questo dalla presenza dei giocatori cosiddetti fuori quota, uno dei quali nell'occasione decisivo. Riguardo all'Urbino Taccola era lecito attendersi qualcosa di più, soprattutto in fase conclusiva, tenuto conto della manifesta superiorità esercitata nella zona nevralgica del campo. Già, il cinque-tre-due di partenza scelto da Chelotti col passar dei minuti è diventato un cinque-due-tre, stante la naturale predisposizione degli interpreti; l'indisponibilità di centrocampisti di ruolo ha fatto si che a controbattere gli avversari nella linea mediana, centralmente, fossero Rosignuolo e Vignali. I termali di fatto giocano con un quattro-tre-tre che prevede a livello offensivo l'interscambio dei vari Tascione Martini e Marcheschi. La gara, tenuto conto della posta in palio, è stata bruttina; combattuta a livello agonistico ma con rari spunti tecnici e soprattutto con le due avversarie che hanno stentato a tessere trame di gioco credibili. Quasi cento minuti alquanto spezzettati nei quali gli errori sono stati di gran lunga superiori a giocate dettate dalla logica ovvero alle intuizioni geniali. Ha vinto la squadra che ha saputo sfruttare l'occasione, quella che ha di fatto commesso meno errori. I metatesi, nell'occasione in maglia arancio, hanno impostato il match su una difesa quasi perfetta. Nel reparto arretrato eccellenti sono state le prestazioni di Marianelli e Bargagna, insuperabili sui palloni alti e bravi nell'anticipare gli attaccanti avversari, in questo ben supportati dall'esperto e agile Anatolio. La cronaca vede al primo minuto unincursione sulla destra dell'intraprendente Scivoletto conclusa da un cross sul quale libera Marianelli. La replica dopo quattro minuti, stesso tipo di azione e cross di Di Lieto bloccato da Passeri. Pochi secondi dopo Rognini scatta sul filo del fuori gioco, il diagonale è smorzato da un difensore, alla fine allontana Di Marco. Dopo un paio di traversoni dalla distanza, uno per parte, controllati dai portieri, al sedicesimo Signorini è costretto ad un uscita a terra bloccando un pallone filtrato in area e sul quale nessun attaccante locale ha creduto. Arriviamo al minuto ventiquattro, quello decisivo; lancio dal fronte destro offensivo metatese, non ci arriva di testa Di Marco e finisce col favorire l'inserimento di Sodi che sceglie bene il tempo e scavalca Passeri con un morbido pallonetto. La replica termale è immediata; lancio dalle retrovie e palla che balza davanti a Signorini, bravo a deviare in angolo. Il cross dalla bandierina è rinviato da Signorini, si crea una mischia poi risolta dalla difesa ospite. Verso la mezzora costretto all'uscita Passeri, non protetto benissimo da Di Nasso, su Rognini. Un calcio di punizione di Bertelli sfiora il sette al minuto trentadue, di lì a poco ci prova Fuschetto ma Signorini c'è. I locali ci provano anche se con poca lucidità. Un'azione confusa si conclude con una mezza girata di Marcheschi dal limite, mancato però lo specchio. Prima del riposo è ancora Bertelli a liberare il destro dalla distanza, palla alta. Nella ripresa Carratori cambia due attaccanti ma di lì a poco sarà costretto anche a fare a meno di Borelli; Chelotti si ripresenta con l'undici andato al riposo, con Leonardo Marziale che ha preso il posto di Marescalchi poco dopo la mezzora. Subito pericolosa l'Aquila con Vignali che giunge con un attimo di ritardo, preceduto da Passeri, sul pallone servitogli da Di Lieto. Replica affidata ad una percussione di Scivoletto sulla destra, conclusa da un cross sul quale è provvidenziale Anatolio sfiorando di testa a mettere fuori causa gli attaccanti avversari. Locali generosi ma poco lucidi, il Metato aspetta e riparte come con Sodi al minuto diciassette; azione del numero dieci sulla sinistra e cross con palla allontanata dalla difesa. Un minuto dopo protagonista Rosignuolo; lancio per lo scatto di Filipponi e, dopo aver seguito l'azione in appoggio, tentativo di conclusione a volo sulla palla dietro del nuovo entrato. Provvidenziale l'anticipo di un difensore. Due minuti dopo Sodi è anticipato in area su un calcio di punizione di Rognini. Al ventesimo è bravo Del Grande a trovar spazio sulla destra, il suo cross trova Marchetti in area ma la conclusione, smorzata, trova pronto Signorini alla parata. I termali si complicano la vita alla mezzora quando Del Grande è espulso per un inconcepibile fallo da dietro; l'Aquila potrebbe andare a nozze in contropiede ed invece gioca come non dovrebbe, allungandosi e, soprattutto, lasciano una voragine tra attaccanti e le altre due linee. Così facendo non sfrutta l'uomo in più e soprattutto cade spesso nella trappola del fuori gioco allorquando riparte. Ci prova Scivoletto con una percussione centrale conclusa da un tiro parato. Nel frattempo l'aquila perde Marianelli, ferito al sopracciglio a causa di una gomitata nel corso di una mischia a centro area; a dir poco furibondo il centrale arancio per dover uscire dai giochi sul più bello Al minuto trentasette perde palla sulla mediana l'undici ospite, Carnasciali riesce a tirare ma si vede deviare il pallone in angolo. Dalla bandierina un cross che porta ad un terrificante tiro di Borelli dalla distanza, respinto da Signorini. E' il momento migliore dei locali, sul cross successivo da sinistra è ancora Carnasciali a volo a calciare a lato. I ragazzi di Chelotti non riescono a pungere in contropiede, hanno il torto di non chiudere il conto e rischiano a due minuti dalla fine: sugli sviluppi di un corner colpo di testa di Di Marco, Signorini sarebbe battuto ma ci pensa Gabriele Marziale a salvare sulla linea. C'è tempo per la seconda ammonizione a Sodi, per un'uscita di Signorini e per un paio di contropiedi non chiusi dall'undici metatese, che festeggia per la vittoria ma che dopo mezzora, consapevole del primato raggiunto, sia pure in coabitazione, si sarà sentito davvero al settimo cielo. Buona, decisamente, la direzione arbitrale del signor Trapani.
Ruggiero Crupi
URBINO TACCOLA: Passeri 6,5, Nardi 6, Di Nasso 6-, Di Marco 6,5, Bertelli 6,5, Scivoletto 6, Borelli 6 (57' Marchetti 6), Fuschetto 6 (67' Casapieri 6), Marcheschi 6- (47' Carnasciali 6+), Martini 6 (86' Islamaj s.v), Tascione 6- (47' Del Grande 5). A disp.: Sartini. All.: Carratori.<br >AQUILAMETATO: Signorini 7, Carioni 6+ (69' Marziale G. 6), Marescalchi 6 (34' Marziale L. 6,5), Anatolio 7-, Marianelli 7+ (81' Ceccanti s.v.), Bargagna 7, Vignali, Rosignuolo 6,5, Di Lieto 6 (59' Filipponi 6), Sodi 7-, Rognini 6. A disp.: Cecchetti, Orsi, Guttadauro. All.: D. Chelotti.<br >
ARBITRO: Trapani di Pisa.<br >
RETE: 24' Sodi.<br >NOTE: Angoli: 6-0. Espulsi: 75' Del Grande , 90' Sodi. Ammoniti: Sodi, Bargagna, Anatolio. Recupero: 1'+7'.
L'Aquilametato allunga la striscia di risultati positivi espugnando anche il terreno di gioco di Uliveto e, approfittando del pari della capolista Gello, riesce ad affiancarla in classifica , in vista del volatone finale. Un campionato con pochi precedenti, quattro - cinque squadre nel giro di pochi punti, fin qui tutte potenzialmente in grado di vincere. Qualcosa è cambiato nel destino dell'undici di Chelotti, prova ne sia le vittorie negli scontri diretti che avevano rappresentato il tallone d'Achille nel girone d'andata. Squadra giovane, che sta maturando, aiutata in questo dalla presenza dei giocatori cosiddetti fuori quota, uno dei quali nell'occasione decisivo. Riguardo all'Urbino Taccola era lecito attendersi qualcosa di più, soprattutto in fase conclusiva, tenuto conto della manifesta superiorità esercitata nella zona nevralgica del campo. Già, il cinque-tre-due di partenza scelto da Chelotti col passar dei minuti è diventato un cinque-due-tre, stante la naturale predisposizione degli interpreti; l'indisponibilità di centrocampisti di ruolo ha fatto si che a controbattere gli avversari nella linea mediana, centralmente, fossero Rosignuolo e Vignali. I termali di fatto giocano con un quattro-tre-tre che prevede a livello offensivo l'interscambio dei vari Tascione Martini e Marcheschi. La gara, tenuto conto della posta in palio, è stata bruttina; combattuta a livello agonistico ma con rari spunti tecnici e soprattutto con le due avversarie che hanno stentato a tessere trame di gioco credibili. Quasi cento minuti alquanto spezzettati nei quali gli errori sono stati di gran lunga superiori a giocate dettate dalla logica ovvero alle intuizioni geniali. Ha vinto la squadra che ha saputo sfruttare l'occasione, quella che ha di fatto commesso meno errori. I metatesi, nell'occasione in maglia arancio, hanno impostato il match su una difesa quasi perfetta. Nel reparto arretrato eccellenti sono state le prestazioni di Marianelli e Bargagna, insuperabili sui palloni alti e bravi nell'anticipare gli attaccanti avversari, in questo ben supportati dall'esperto e agile Anatolio. La cronaca vede al primo minuto unincursione sulla destra dell'intraprendente Scivoletto conclusa da un cross sul quale libera Marianelli. La replica dopo quattro minuti, stesso tipo di azione e cross di Di Lieto bloccato da Passeri. Pochi secondi dopo Rognini scatta sul filo del fuori gioco, il diagonale è smorzato da un difensore, alla fine allontana Di Marco. Dopo un paio di traversoni dalla distanza, uno per parte, controllati dai portieri, al sedicesimo Signorini è costretto ad un uscita a terra bloccando un pallone filtrato in area e sul quale nessun attaccante locale ha creduto. Arriviamo al minuto ventiquattro, quello decisivo; lancio dal fronte destro offensivo metatese, non ci arriva di testa Di Marco e finisce col favorire l'inserimento di Sodi che sceglie bene il tempo e scavalca Passeri con un morbido pallonetto. La replica termale è immediata; lancio dalle retrovie e palla che balza davanti a Signorini, bravo a deviare in angolo. Il cross dalla bandierina è rinviato da Signorini, si crea una mischia poi risolta dalla difesa ospite. Verso la mezzora costretto all'uscita Passeri, non protetto benissimo da Di Nasso, su Rognini. Un calcio di punizione di Bertelli sfiora il sette al minuto trentadue, di lì a poco ci prova Fuschetto ma Signorini c'è. I locali ci provano anche se con poca lucidità. Un'azione confusa si conclude con una mezza girata di Marcheschi dal limite, mancato però lo specchio. Prima del riposo è ancora Bertelli a liberare il destro dalla distanza, palla alta. Nella ripresa Carratori cambia due attaccanti ma di lì a poco sarà costretto anche a fare a meno di Borelli; Chelotti si ripresenta con l'undici andato al riposo, con Leonardo Marziale che ha preso il posto di Marescalchi poco dopo la mezzora. Subito pericolosa l'Aquila con Vignali che giunge con un attimo di ritardo, preceduto da Passeri, sul pallone servitogli da Di Lieto. Replica affidata ad una percussione di Scivoletto sulla destra, conclusa da un cross sul quale è provvidenziale Anatolio sfiorando di testa a mettere fuori causa gli attaccanti avversari. Locali generosi ma poco lucidi, il Metato aspetta e riparte come con Sodi al minuto diciassette; azione del numero dieci sulla sinistra e cross con palla allontanata dalla difesa. Un minuto dopo protagonista Rosignuolo; lancio per lo scatto di Filipponi e, dopo aver seguito l'azione in appoggio, tentativo di conclusione a volo sulla palla dietro del nuovo entrato. Provvidenziale l'anticipo di un difensore. Due minuti dopo Sodi è anticipato in area su un calcio di punizione di Rognini. Al ventesimo è bravo Del Grande a trovar spazio sulla destra, il suo cross trova Marchetti in area ma la conclusione, smorzata, trova pronto Signorini alla parata. I termali si complicano la vita alla mezzora quando Del Grande è espulso per un inconcepibile fallo da dietro; l'Aquila potrebbe andare a nozze in contropiede ed invece gioca come non dovrebbe, allungandosi e, soprattutto, lasciano una voragine tra attaccanti e le altre due linee. Così facendo non sfrutta l'uomo in più e soprattutto cade spesso nella trappola del fuori gioco allorquando riparte. Ci prova Scivoletto con una percussione centrale conclusa da un tiro parato. Nel frattempo l'aquila perde Marianelli, ferito al sopracciglio a causa di una gomitata nel corso di una mischia a centro area; a dir poco furibondo il centrale arancio per dover uscire dai giochi sul più bello Al minuto trentasette perde palla sulla mediana l'undici ospite, Carnasciali riesce a tirare ma si vede deviare il pallone in angolo. Dalla bandierina un cross che porta ad un terrificante tiro di Borelli dalla distanza, respinto da Signorini. E' il momento migliore dei locali, sul cross successivo da sinistra è ancora Carnasciali a volo a calciare a lato. I ragazzi di Chelotti non riescono a pungere in contropiede, hanno il torto di non chiudere il conto e rischiano a due minuti dalla fine: sugli sviluppi di un corner colpo di testa di Di Marco, Signorini sarebbe battuto ma ci pensa Gabriele Marziale a salvare sulla linea. C'è tempo per la seconda ammonizione a Sodi, per un'uscita di Signorini e per un paio di contropiedi non chiusi dall'undici metatese, che festeggia per la vittoria ma che dopo mezzora, consapevole del primato raggiunto, sia pure in coabitazione, si sarà sentito davvero al settimo cielo. Buona, decisamente, la direzione arbitrale del signor Trapani.
Ruggiero Crupi