• Giovanissimi B GIR.C
  • D.L.F. Firenze
  • 4 - 2
  • Sorms S.Mauro


DLF: Gnerucci M., Usuriaga, Caldi, Calonaci, Fratini, Gnerucci L., Burresi, Loyaza, Pecchioli, Dalmasso, Ciatti. A disp.: Branca, Lisi Tommaso, Lisi Matteo, Parigi, Peri, Shpataj. All.: Marco Biliotti.
SORMS: Mini, Fissi, Colzi, Fedi, Belli, Bacci, Desideri, Maraghelli, Cecchi, Fatta, Cucuzza. A disp.: Fischi, Meiri. All.: Andrea Bartolucci.

ARBITRO: Benevento di Firenze.

RETI: 17' e 35' rig. Cucuzza, 23' rig. Usuriaga, 37' rig. Dalmasso, 45' Burresi, 73' Gnerucci Lapo.



I Ferrovieri guidati da Marco Biliotti conquistano, sul terreno amico del Manlio Pacini , tre punti importanti. A dispetto di una classifica che vedeva nettamente favoriti sulla carta i padroni di casa, una rocciosa SORMS ci ha messo tanta grinta e un cuore grande così, rendendo il match equilibrato e godibile sul piano del gioco. Un avversario, dunque, più ostico del previsto quello che si sono trovati di fronte i rossoblu di Via Paisiello che se da un lato hanno fatto valere il loro miglior tasso tecnico in fase d'impostazione, dall'altro hanno incontrato grandissime difficoltà nel superare il muro eretto a difesa della porta di Mini dal solido e attento quartetto difensivo sammorese composto da Fissi, Colzi, Belli e Bacci. Peccato che a rovinare parzialmente questo match a tratti intenso e scoppiettante, ci abbia pensato la giovanissima direttrice di gara Carmela Benevento. Mai come in quest'occasione i suoi gravissimi e reiterati errori di valutazione hanno condizionato in maniera decisiva una gara altrimenti equilibrata e combattuta. Un arbitraggio che volendo utilizzare un eufemismo non troppo punitivo, non esitiamo a definire infelice che ha penalizzato in egual misura entrambe le squadre e che meriterebbe, sempre a nostro modestissimo avviso, un'attenta riflessione da parte del designatore. Le due squadre approcciano la gara con le giuste motivazioni e il ritmo del gioco non può che beneficiarne. I Ferrovieri cercano d'imporre il proprio ritmo grazie alle buone manovre intessute a centrocampo da Lapo Gnerucci e Dalmasso i quali si avvalgono spesso e volentieri degli inserimenti sul settore di destra operati dall'aitante laterale difensivo Usuriaga al quale Biliotti concede licenza di offendere rendendo così maggiormente incisiva la manovra rossoblu. Non è, però, affatto semplice né per i centrocampisti fiorentini, né per gli attaccanti Burresi e Pecchioli avere la meglio sulla linea Maginot costruita da mister Bartolucci. Gli attenti e precisi Fissi, Bacci, Belli e Colzi sono sempre puntualissimi in fase d'anticipo chiudendo ottimamente gli spazi agli avversari e facendo così dormire sonni più che tranquilli al portiere Mini. E', dunque, piuttosto chiaro l'atteggiamento con il quale il tecnico sammorese vuole impostare la gara. Primo obiettivo, non prenderle cercando poi, quando se ne presenta l'opportunità, di far male attraverso le ripartenze. E' proprio questo il compito che Bartolucci affida ai centrocampisti Desideri e Cucuzza; fa ripartire l'azione per poi tentare di percorrere o la via che porta alla finalizzazione personale, o quella che serve a mettere in movimento gli attaccanti Fatta e Cecchi. Non è però compito agevole neppure per gli avanti ospiti quello di aggirare la difesa dei Ferrovieri. Il possente centrale Fratini e i compagni di reparto Calonaci e Caldi non si fanno sorprendere e nella prima fase del match, l'equilibrio regna incontrastato lasciando, di conseguenza, desolatamente bianche le pagine del nostro taccuino. Occorrono ben diciassette minuti e il primo grave errore commesso da una Carmela Benevento che fin dalle primissime battute di gara appare in grossa difficoltà, prima che il sottile filo dell'equilibrio, si spezzi per la prima volta. Il San Mauro tenta di ripartire e un lungo lancio raggiunge, sul settore destro dell'attacco ospite, il ben appostato Desideri che dopo aver controllato il pallone, cerca di proporlo verso il centro dell'area rosso blu attraverso un cross. Sulla traiettoria si frappone, però, Caldi che cercando d'impedire alla palla di arrivare nel cuore dei propri sedici metri, ci mette il fisico cercando di far muro. Quando la palla colpisce il corpo del difensore di casa, quest'ultimo si gira toccandola involontariamente con un gomito. Un intervento puramente istintivo che fra lo stupore generale, la signora Benevento punisce con la concessione del calcio di rigore. Si presenta sul dischetto Cucuzza che con freddezza e abilità, supera Mattia Gnerucci portando il San Mauro in vantaggio. Vivaci, giustificate e vibranti sono le proteste dei giocatori di casa che certo non possono immaginare quale grosso regalo la signora Benevento è pronta a confezionare per loro qualche minuto più tardi. Siamo al 23' quando sugli sviluppi di un'azione portata avanti dai centrocampisti rossoblu, la palla arriva nel cuore dell'area sammorese dove un difensore la protegge subendo anche l'intervento irregolare da parte di un avversario. Ancora una volta, la direttrice di gara fischia ma stupendo di nuovo tutti, invece di concedere una punizione in favore della difesa della SORMS, concede un calcio di rigore in favore dei Ferrovieri che stavolta fa arrabbiare non poco giocatori e tifosi di fede biancorossa. Sul dischetto si porta Usuriaga che non lascia scampo a Mini riportando i Ferrovieri in parità. Al 26' i ragazzi di Biliotti vanno vicinissimi al vantaggio. Usuriaga è bravo a farsi largo fra le maglie della difesa avversaria allargando poi un pallone sulla destra che raggiunge l'accorrente Burresi. Il numero sette in maglia bianca penetra in area ma al momento di battere a rete da posizione assai favorevole, sciupa tutto calciando debolmente fra le braccia di Mini. La prima frazione giunge, senza altri sussulti, fino al proprio termine. L'arbitro concede un paio di minuti di recupero ed è proprio nel corso del primo di questi due giri supplementari d'orologio che un nuovo clamoroso errore di valutazione commesso dalla signora Benevento, origina il secondo vantaggio sammorese. Un lungo lancio in profondità premia il puntuale scatto sul settore di sinistra di Cucuzza che pur impegnandosi nel tentativo di raggiungere la sfera, è anticipato dalla tempestiva uscita dai pali di Mattia Gnerucci che gettandosi in tuffo sui piedi del numero undici ospite, lo anticipa recuperando il pallone e guadagnandosi gli applausi del pubblico. Cucuzza, nel frattempo, si sbilancia e cade a terra; è normale quando si è lanciati a rete e non si riesce a frenare in tempo il proprio impeto. L'arbitro decide, però, di sorprendere tutti ancora una volta concedendo il terzo inesistente rigore di giornata commettendo oltretutto un altro errore. Se si concede la massima punizione, bisognerebbe, di conseguenza, espellere anche l'estremo difensore dei Ferrovieri che col suo intervento ha interrotto irregolarmente una chiara occasione da gol. Sul dischetto si presenta ancora Cucuzza che grazie a una potente e precisa conclusione, rende vano l'intervento di Mattia Gnerucci. Neppure il riposo di metà gara serve all'arbitro per riordinare le idee. La sagra dell'errore continua anche nei primi minuti della ripresa e al 37', sono di nuovo i padroni di casa a beneficiarne. Al 37' la signora Benevento concede ai Ferrovieri un corner parso del tutto inesistente. Sulla battuta dalla bandierina, il centrale difensivo Fratini, sganciatosi dalla retrovie nel tentativo di dar manforte ai compagni in fase offensiva, salta per colpire di testa non riuscendo però a raggiungere la sfera. Il numero cinque rossoblu cade rovinosamente a terra infortunandosi leggermente senza che però nessun avversario lo abbia spinto. Per l'arbitro, invece, non ci sono dubbi. E' di nuovo calcio di rigore, il quarto, per l'esattezza. Stavolta sul dischetto si porta Dalmasso che non volendo esser da meno del compagno Usuriaga, supera imparabilmente Mini con una conclusione forte e centrale che non lascia scampo al portiere sammaurese. Il pareggio restituisce vigore all'azione dei Ferrovieri che si portano adesso all'attacco, trovando il vantaggio al 45'. Bello il lancio in profondità che libera sul settore di destra Usuriaga che entra in area e conclude verso la porta. Mini è bravissimo a distendersi in tuffo e respingere ma nulla può fare sull'intervento, all'altezza del secondo palo, del numero sette Burresi che anticipando nettamente i difensori sammoresi, giunge per primo sulla palla spingendola facilmente in fondo alla rete. Il vantaggio rossoblu anima il match che nella fase centrale della ripresa si fa emozionante e ricco di spunti interessanti. Al 58' la difesa centrale sammorese si distrae spianando la strada alla ripartenza portata avanti dal centrattacco fiorentino Pecchioli. Il numero nove di casa è bravissimo a incunearsi in area ma giunto a tu per tu con Mini, spreca una grande opportunità calciando di poco fuori alla destra del portiere. Tre minuti più tardi sono i ragazzi di Bartolucci a gettare al vento l'opportunità del pareggio. Bella la combinazione in verticale sull'asse Desideri - Cucuzza, passaggio filtrante di quest'ultimo per Fatta che entra in area calciando, però, prima sul corpo di Mattia Gnerucci, uscito tempestivamente dai pali nel tentativo di chiudergli lo spazio e poi, dopo essere nuovamente rientrato in possesso della palla, sul corpo di un difensore che salva, per la seconda volta nel giro di pochissimi secondi, la propria porta. Al 65' è di nuovo la signora Benevento a salire agli onori della cronaca a causa dell'ennesimo episodio da moviola che la vede protagonista. Pecchioli, lanciato in più che sospetta posizione di fuorigioco, controlla la palla servendo poi Loyaza che va via sulla destra, entra in area e subisce il robusto intervento di un difensore che lo mette giù. L'arbitro, per l'ennesima volta, non ha dubbi e concede il quinto rigore di giornata (l'unico davvero evidente...). Mister Biliotti decide di cambiare per la terza volta tiratore mandando sul dischetto il numero sei Lapo Gnerucci. Il centrocampista centrale fiorentino tradisce però la fiducia del proprio tecnico sparando sopra la traversa e fallendo così il colpo del possibile definitivo kappaò. Al 67' entrambi gli allenatori, colpevoli di aver ecceduto nelle proteste all'indirizzo della direttrice di gara, vengono allontanati dal perimetro di gioco. Una gara tutta da raccontare giunge così al proprio termine. L'arbitro decide di prolungarla concedendo quattro minuti di recupero e al 72' Dalmasso, dopo essersi ottimamente liberato al limite dell'area, costringe Mini al salvataggio in angolo sulla sua potente e precisa rasoiata dal limite. L'ottimo portiere ospite, rovina parzialmente la sua buonissima prova commettendo, sugli sviluppi del susseguente corner, un errore fatale che permette ai Ferroviari di chiudere il match. La palla spiove, infatti, all'altezza del primo palo dove il ben appostato Mini, richiama l'attenzione dei compagni affinché si spostino consentendogli così l'intervento in presa alta. Mini valuta male la traiettoria del pallone non riuscendo a entrarne in possesso. La sfera schizza nei pressi della linea di porta dove il ben appostato Lapo Gnerucci chiude i conti mettendo a segno la quarta rete per i Ferrovieri e facendosi così perdonare il precedente errore dal dischetto. I ragazzi di Biliotti, dimostratisi abili nello sfruttare le occasioni avute, hanno meritato il successo finale ma un orgoglioso San Mauro, smentendo i numeri che lo volevano alla vigilia nettamente sfavorito, ha giocato alla pari e avrebbe meritato senza ombra di dubbio qualcosa in più.
Calciatoripiù: buone le prove di Usuriaga, Fratini, Lapo Gnerucci e Dalmasso per i Ferrovieri e di Mini, Fissi, Colzi, Belli, Bacci, Desideri e Cucuzza nel San Mauro.

Nico Morali DLF: Gnerucci M., Usuriaga, Caldi, Calonaci, Fratini, Gnerucci L., Burresi, Loyaza, Pecchioli, Dalmasso, Ciatti. A disp.: Branca, Lisi Tommaso, Lisi Matteo, Parigi, Peri, Shpataj. All.: Marco Biliotti.<br >SORMS: Mini, Fissi, Colzi, Fedi, Belli, Bacci, Desideri, Maraghelli, Cecchi, Fatta, Cucuzza. A disp.: Fischi, Meiri. All.: Andrea Bartolucci.<br > ARBITRO: Benevento di Firenze.<br > RETI: 17' e 35' rig. Cucuzza, 23' rig. Usuriaga, 37' rig. Dalmasso, 45' Burresi, 73' Gnerucci Lapo. I Ferrovieri guidati da Marco Biliotti conquistano, sul terreno amico del Manlio Pacini , tre punti importanti. A dispetto di una classifica che vedeva nettamente favoriti sulla carta i padroni di casa, una rocciosa SORMS ci ha messo tanta grinta e un cuore grande cos&igrave;, rendendo il match equilibrato e godibile sul piano del gioco. Un avversario, dunque, pi&ugrave; ostico del previsto quello che si sono trovati di fronte i rossoblu di Via Paisiello che se da un lato hanno fatto valere il loro miglior tasso tecnico in fase d'impostazione, dall'altro hanno incontrato grandissime difficolt&agrave; nel superare il muro eretto a difesa della porta di Mini dal solido e attento quartetto difensivo sammorese composto da Fissi, Colzi, Belli e Bacci. Peccato che a rovinare parzialmente questo match a tratti intenso e scoppiettante, ci abbia pensato la giovanissima direttrice di gara Carmela Benevento. Mai come in quest'occasione i suoi gravissimi e reiterati errori di valutazione hanno condizionato in maniera decisiva una gara altrimenti equilibrata e combattuta. Un arbitraggio che volendo utilizzare un eufemismo non troppo punitivo, non esitiamo a definire infelice che ha penalizzato in egual misura entrambe le squadre e che meriterebbe, sempre a nostro modestissimo avviso, un'attenta riflessione da parte del designatore. Le due squadre approcciano la gara con le giuste motivazioni e il ritmo del gioco non pu&ograve; che beneficiarne. I Ferrovieri cercano d'imporre il proprio ritmo grazie alle buone manovre intessute a centrocampo da Lapo Gnerucci e Dalmasso i quali si avvalgono spesso e volentieri degli inserimenti sul settore di destra operati dall'aitante laterale difensivo Usuriaga al quale Biliotti concede licenza di offendere rendendo cos&igrave; maggiormente incisiva la manovra rossoblu. Non &egrave;, per&ograve;, affatto semplice n&eacute; per i centrocampisti fiorentini, n&eacute; per gli attaccanti Burresi e Pecchioli avere la meglio sulla linea Maginot costruita da mister Bartolucci. Gli attenti e precisi Fissi, Bacci, Belli e Colzi sono sempre puntualissimi in fase d'anticipo chiudendo ottimamente gli spazi agli avversari e facendo cos&igrave; dormire sonni pi&ugrave; che tranquilli al portiere Mini. E', dunque, piuttosto chiaro l'atteggiamento con il quale il tecnico sammorese vuole impostare la gara. Primo obiettivo, non prenderle cercando poi, quando se ne presenta l'opportunit&agrave;, di far male attraverso le ripartenze. E' proprio questo il compito che Bartolucci affida ai centrocampisti Desideri e Cucuzza; fa ripartire l'azione per poi tentare di percorrere o la via che porta alla finalizzazione personale, o quella che serve a mettere in movimento gli attaccanti Fatta e Cecchi. Non &egrave; per&ograve; compito agevole neppure per gli avanti ospiti quello di aggirare la difesa dei Ferrovieri. Il possente centrale Fratini e i compagni di reparto Calonaci e Caldi non si fanno sorprendere e nella prima fase del match, l'equilibrio regna incontrastato lasciando, di conseguenza, desolatamente bianche le pagine del nostro taccuino. Occorrono ben diciassette minuti e il primo grave errore commesso da una Carmela Benevento che fin dalle primissime battute di gara appare in grossa difficolt&agrave;, prima che il sottile filo dell'equilibrio, si spezzi per la prima volta. Il San Mauro tenta di ripartire e un lungo lancio raggiunge, sul settore destro dell'attacco ospite, il ben appostato Desideri che dopo aver controllato il pallone, cerca di proporlo verso il centro dell'area rosso blu attraverso un cross. Sulla traiettoria si frappone, per&ograve;, Caldi che cercando d'impedire alla palla di arrivare nel cuore dei propri sedici metri, ci mette il fisico cercando di far muro. Quando la palla colpisce il corpo del difensore di casa, quest'ultimo si gira toccandola involontariamente con un gomito. Un intervento puramente istintivo che fra lo stupore generale, la signora Benevento punisce con la concessione del calcio di rigore. Si presenta sul dischetto Cucuzza che con freddezza e abilit&agrave;, supera Mattia Gnerucci portando il San Mauro in vantaggio. Vivaci, giustificate e vibranti sono le proteste dei giocatori di casa che certo non possono immaginare quale grosso regalo la signora Benevento &egrave; pronta a confezionare per loro qualche minuto pi&ugrave; tardi. Siamo al 23' quando sugli sviluppi di un'azione portata avanti dai centrocampisti rossoblu, la palla arriva nel cuore dell'area sammorese dove un difensore la protegge subendo anche l'intervento irregolare da parte di un avversario. Ancora una volta, la direttrice di gara fischia ma stupendo di nuovo tutti, invece di concedere una punizione in favore della difesa della SORMS, concede un calcio di rigore in favore dei Ferrovieri che stavolta fa arrabbiare non poco giocatori e tifosi di fede biancorossa. Sul dischetto si porta Usuriaga che non lascia scampo a Mini riportando i Ferrovieri in parit&agrave;. Al 26' i ragazzi di Biliotti vanno vicinissimi al vantaggio. Usuriaga &egrave; bravo a farsi largo fra le maglie della difesa avversaria allargando poi un pallone sulla destra che raggiunge l'accorrente Burresi. Il numero sette in maglia bianca penetra in area ma al momento di battere a rete da posizione assai favorevole, sciupa tutto calciando debolmente fra le braccia di Mini. La prima frazione giunge, senza altri sussulti, fino al proprio termine. L'arbitro concede un paio di minuti di recupero ed &egrave; proprio nel corso del primo di questi due giri supplementari d'orologio che un nuovo clamoroso errore di valutazione commesso dalla signora Benevento, origina il secondo vantaggio sammorese. Un lungo lancio in profondit&agrave; premia il puntuale scatto sul settore di sinistra di Cucuzza che pur impegnandosi nel tentativo di raggiungere la sfera, &egrave; anticipato dalla tempestiva uscita dai pali di Mattia Gnerucci che gettandosi in tuffo sui piedi del numero undici ospite, lo anticipa recuperando il pallone e guadagnandosi gli applausi del pubblico. Cucuzza, nel frattempo, si sbilancia e cade a terra; &egrave; normale quando si &egrave; lanciati a rete e non si riesce a frenare in tempo il proprio impeto. L'arbitro decide, per&ograve;, di sorprendere tutti ancora una volta concedendo il terzo inesistente rigore di giornata commettendo oltretutto un altro errore. Se si concede la massima punizione, bisognerebbe, di conseguenza, espellere anche l'estremo difensore dei Ferrovieri che col suo intervento ha interrotto irregolarmente una chiara occasione da gol. Sul dischetto si presenta ancora Cucuzza che grazie a una potente e precisa conclusione, rende vano l'intervento di Mattia Gnerucci. Neppure il riposo di met&agrave; gara serve all'arbitro per riordinare le idee. La sagra dell'errore continua anche nei primi minuti della ripresa e al 37', sono di nuovo i padroni di casa a beneficiarne. Al 37' la signora Benevento concede ai Ferrovieri un corner parso del tutto inesistente. Sulla battuta dalla bandierina, il centrale difensivo Fratini, sganciatosi dalla retrovie nel tentativo di dar manforte ai compagni in fase offensiva, salta per colpire di testa non riuscendo per&ograve; a raggiungere la sfera. Il numero cinque rossoblu cade rovinosamente a terra infortunandosi leggermente senza che per&ograve; nessun avversario lo abbia spinto. Per l'arbitro, invece, non ci sono dubbi. E' di nuovo calcio di rigore, il quarto, per l'esattezza. Stavolta sul dischetto si porta Dalmasso che non volendo esser da meno del compagno Usuriaga, supera imparabilmente Mini con una conclusione forte e centrale che non lascia scampo al portiere sammaurese. Il pareggio restituisce vigore all'azione dei Ferrovieri che si portano adesso all'attacco, trovando il vantaggio al 45'. Bello il lancio in profondit&agrave; che libera sul settore di destra Usuriaga che entra in area e conclude verso la porta. Mini &egrave; bravissimo a distendersi in tuffo e respingere ma nulla pu&ograve; fare sull'intervento, all'altezza del secondo palo, del numero sette Burresi che anticipando nettamente i difensori sammoresi, giunge per primo sulla palla spingendola facilmente in fondo alla rete. Il vantaggio rossoblu anima il match che nella fase centrale della ripresa si fa emozionante e ricco di spunti interessanti. Al 58' la difesa centrale sammorese si distrae spianando la strada alla ripartenza portata avanti dal centrattacco fiorentino Pecchioli. Il numero nove di casa &egrave; bravissimo a incunearsi in area ma giunto a tu per tu con Mini, spreca una grande opportunit&agrave; calciando di poco fuori alla destra del portiere. Tre minuti pi&ugrave; tardi sono i ragazzi di Bartolucci a gettare al vento l'opportunit&agrave; del pareggio. Bella la combinazione in verticale sull'asse Desideri - Cucuzza, passaggio filtrante di quest'ultimo per Fatta che entra in area calciando, per&ograve;, prima sul corpo di Mattia Gnerucci, uscito tempestivamente dai pali nel tentativo di chiudergli lo spazio e poi, dopo essere nuovamente rientrato in possesso della palla, sul corpo di un difensore che salva, per la seconda volta nel giro di pochissimi secondi, la propria porta. Al 65' &egrave; di nuovo la signora Benevento a salire agli onori della cronaca a causa dell'ennesimo episodio da moviola che la vede protagonista. Pecchioli, lanciato in pi&ugrave; che sospetta posizione di fuorigioco, controlla la palla servendo poi Loyaza che va via sulla destra, entra in area e subisce il robusto intervento di un difensore che lo mette gi&ugrave;. L'arbitro, per l'ennesima volta, non ha dubbi e concede il quinto rigore di giornata (l'unico davvero evidente...). Mister Biliotti decide di cambiare per la terza volta tiratore mandando sul dischetto il numero sei Lapo Gnerucci. Il centrocampista centrale fiorentino tradisce per&ograve; la fiducia del proprio tecnico sparando sopra la traversa e fallendo cos&igrave; il colpo del possibile definitivo kappa&ograve;. Al 67' entrambi gli allenatori, colpevoli di aver ecceduto nelle proteste all'indirizzo della direttrice di gara, vengono allontanati dal perimetro di gioco. Una gara tutta da raccontare giunge cos&igrave; al proprio termine. L'arbitro decide di prolungarla concedendo quattro minuti di recupero e al 72' Dalmasso, dopo essersi ottimamente liberato al limite dell'area, costringe Mini al salvataggio in angolo sulla sua potente e precisa rasoiata dal limite. L'ottimo portiere ospite, rovina parzialmente la sua buonissima prova commettendo, sugli sviluppi del susseguente corner, un errore fatale che permette ai Ferroviari di chiudere il match. La palla spiove, infatti, all'altezza del primo palo dove il ben appostato Mini, richiama l'attenzione dei compagni affinch&eacute; si spostino consentendogli cos&igrave; l'intervento in presa alta. Mini valuta male la traiettoria del pallone non riuscendo a entrarne in possesso. La sfera schizza nei pressi della linea di porta dove il ben appostato Lapo Gnerucci chiude i conti mettendo a segno la quarta rete per i Ferrovieri e facendosi cos&igrave; perdonare il precedente errore dal dischetto. I ragazzi di Biliotti, dimostratisi abili nello sfruttare le occasioni avute, hanno meritato il successo finale ma un orgoglioso San Mauro, smentendo i numeri che lo volevano alla vigilia nettamente sfavorito, ha giocato alla pari e avrebbe meritato senza ombra di dubbio qualcosa in pi&ugrave;. Calciatoripi&ugrave;: buone le prove di <b>Usuriaga, Fratini, Lapo Gnerucci </b>e <b>Dalmasso </b>per i Ferrovieri e di <b>Mini, Fissi, Colzi, Belli, Bacci, Desideri </b>e <b>Cucuzza </b>nel <b>San Mauro</b>. Nico Morali




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