• Juniores Provinciali GIR.B
  • Affrico
  • 2 - 2
  • Incisa


AFFRICO: Rostagno; Taborri, Burgio, Bisa, Migliorini (Pieraccioli); Vigiani (Marziali), Allegri (Boccalini), Pujia, Fantini; Aiazzi (Cappelli), Miranda. A disp.: Calò, Pesci. All.: Fabio Merlini.
INCISA: Fogli; Rabatti (Pieralli), Confini, Cerofoli, Rabatti; Bongini, Becattini; Russo (Anselmi), Cardonati, Baldi (Del Piano); Piccardi (Kulaj). A disp.: Baldi, Previato, Rossetti. All.: Emanuele Iacopozzi.

ARBITRO: Yossin Francesco Pacheco di Firenze.

RETI: 35' Aiazzi, 51' Miranda, 66' Becattini, 90'+2' Cerofoli.



Si fa sempre più maledetta la zona Cesarini per l'Affrico, costretto nelle ristagnanti paludi della bassa classifica (anche) a causa delle troppe segnature subite negli extra time di questo avvio di stagione. Ma le interpretazioni fataliste vanno rigettate: sono gli sviluppi di due calci piazzati a rimettere in carreggiata l'Incisa, che fa quello che deve fare nelle uniche finestre dove sono state concesse occasioni. Partono piuttosto forti i locali, con Miranda chiamato per due volte a concludere l'azione. Sulla prima, propiziata da un'avventurosa incursione di Fantini e dal mancato disimpegno di Cerofoli, è Fogli a doversi superare sul morbido tocco d'esterno dell'attaccante di casa; la mancata concretizzazione della seconda, invece, è imputabile al solo Miranda che, solo dinanzi a Fogli, incrocia male col destro. Alla mezz'ora intuizione di Allegri, con la battuta a sorpresa d'un piazzato al di sopra della linea difensiva: Aiazzi c'arriva, toccando per il lob, ma la sfera incontra la sola parte superiore della rete. Tre indizi, però, fanno una prova. Al 35' Fantini riceve palla (in posizione apparsa non regolare) e scarica una bordata che incoccia sul palo. Il rimbalzo porta la sfera tra i piedi di Aiazzi, che dai sedici metri indovina l'angolo della conclusione portando il vantaggio ai suoi. Il raddoppio viene sfiorato subito dopo, con l'elaborazione di una trama sulla destra conclusa con l'interno destro di Pujia su scarico di Vigiani: ancora un legno trema, stavolta quello orizzontale, che strozza l'urlo in gola ai reds (questo, oggi, il colore della divisa casalinga). L'unico squillo dell'Incisa è un velleitario tentativo di Rabatti, che prova da distanza assurda a sorprendere Rostagno, spedendo alto. Il secondo parziale si apre sulla falsariga del primo, con un Affrico propositivo e più pericoloso degli avversari. Subito Allegri ci prova dalla distanza, cogliendo Fogli pronto alla deviazione, poi Pujia, incaricato della battuta di una punizione dal limite, spedisce alto. Con l'appannamento ospite riesce ad andare a nozze Miranda. La sua fuga comincia dalla metà campo, sfugge a due avversari in allungo e batte, aprendo quanto serve il compasso pedestre, l'estremo ospite. A questo punto l'Incisa si può considerare alle corde, con l'Affrico padrone del gioco e del risultato. Ma, come detto, sono gli episodi a cambiare tutto. Unica avvisaglia il tentativo di Cardonati, il cui interno gira al largo dei pali di Rostagno. A metà ripresa è Becattini a poter colpire in beata solitudine in mezzo all'area, scapocciando alle spalle di Rostagno. E' proprio dopo la rete del dimezzamento dello svantaggio che l'Affrico comincia a palesare segnali di difficoltà, fisiche in primis. Il giro palla perde di fluidità, la capacità di incontrismo viene meno, benché Rostagno non debba impegnarsi nemmeno una volta. Da poco annunciati i quattro di recupero, un altro angolo dalla sinistra coglie l'Affrico impreparato, un rimpallo favorisce Cerofoli che in girata ravvicinata fa esplodere la gioia dei suoi, e lo sconforto degli avversari. Sugli spalti è ben più che semplice maretta, ed il triplice fischio cade quasi inascoltato in mezzo ad una surreale disattenzione.
Calciatoripiù: Miranda
ben si comporta per tutto l'arco del match, dimostrando doti tecnico-fisiche tutte da godere.

F.S. AFFRICO: Rostagno; Taborri, Burgio, Bisa, Migliorini (Pieraccioli); Vigiani (Marziali), Allegri (Boccalini), Pujia, Fantini; Aiazzi (Cappelli), Miranda. A disp.: Cal&ograve;, Pesci. All.: Fabio Merlini.<br >INCISA: Fogli; Rabatti (Pieralli), Confini, Cerofoli, Rabatti; Bongini, Becattini; Russo (Anselmi), Cardonati, Baldi (Del Piano); Piccardi (Kulaj). A disp.: Baldi, Previato, Rossetti. All.: Emanuele Iacopozzi.<br > ARBITRO: Yossin Francesco Pacheco di Firenze.<br > RETI: 35' Aiazzi, 51' Miranda, 66' Becattini, 90'+2' Cerofoli. Si fa sempre pi&ugrave; maledetta la zona Cesarini per l'Affrico, costretto nelle ristagnanti paludi della bassa classifica (anche) a causa delle troppe segnature subite negli extra time di questo avvio di stagione. Ma le interpretazioni fataliste vanno rigettate: sono gli sviluppi di due calci piazzati a rimettere in carreggiata l'Incisa, che fa quello che deve fare nelle uniche finestre dove sono state concesse occasioni. Partono piuttosto forti i locali, con Miranda chiamato per due volte a concludere l'azione. Sulla prima, propiziata da un'avventurosa incursione di Fantini e dal mancato disimpegno di Cerofoli, &egrave; Fogli a doversi superare sul morbido tocco d'esterno dell'attaccante di casa; la mancata concretizzazione della seconda, invece, &egrave; imputabile al solo Miranda che, solo dinanzi a Fogli, incrocia male col destro. Alla mezz'ora intuizione di Allegri, con la battuta a sorpresa d'un piazzato al di sopra della linea difensiva: Aiazzi c'arriva, toccando per il lob, ma la sfera incontra la sola parte superiore della rete. Tre indizi, per&ograve;, fanno una prova. Al 35' Fantini riceve palla (in posizione apparsa non regolare) e scarica una bordata che incoccia sul palo. Il rimbalzo porta la sfera tra i piedi di Aiazzi, che dai sedici metri indovina l'angolo della conclusione portando il vantaggio ai suoi. Il raddoppio viene sfiorato subito dopo, con l'elaborazione di una trama sulla destra conclusa con l'interno destro di Pujia su scarico di Vigiani: ancora un legno trema, stavolta quello orizzontale, che strozza l'urlo in gola ai reds (questo, oggi, il colore della divisa casalinga). L'unico squillo dell'Incisa &egrave; un velleitario tentativo di Rabatti, che prova da distanza assurda a sorprendere Rostagno, spedendo alto. Il secondo parziale si apre sulla falsariga del primo, con un Affrico propositivo e pi&ugrave; pericoloso degli avversari. Subito Allegri ci prova dalla distanza, cogliendo Fogli pronto alla deviazione, poi Pujia, incaricato della battuta di una punizione dal limite, spedisce alto. Con l'appannamento ospite riesce ad andare a nozze Miranda. La sua fuga comincia dalla met&agrave; campo, sfugge a due avversari in allungo e batte, aprendo quanto serve il compasso pedestre, l'estremo ospite. A questo punto l'Incisa si pu&ograve; considerare alle corde, con l'Affrico padrone del gioco e del risultato. Ma, come detto, sono gli episodi a cambiare tutto. Unica avvisaglia il tentativo di Cardonati, il cui interno gira al largo dei pali di Rostagno. A met&agrave; ripresa &egrave; Becattini a poter colpire in beata solitudine in mezzo all'area, scapocciando alle spalle di Rostagno. E' proprio dopo la rete del dimezzamento dello svantaggio che l'Affrico comincia a palesare segnali di difficolt&agrave;, fisiche in primis. Il giro palla perde di fluidit&agrave;, la capacit&agrave; di incontrismo viene meno, bench&eacute; Rostagno non debba impegnarsi nemmeno una volta. Da poco annunciati i quattro di recupero, un altro angolo dalla sinistra coglie l'Affrico impreparato, un rimpallo favorisce Cerofoli che in girata ravvicinata fa esplodere la gioia dei suoi, e lo sconforto degli avversari. Sugli spalti &egrave; ben pi&ugrave; che semplice maretta, ed il triplice fischio cade quasi inascoltato in mezzo ad una surreale disattenzione. <b> Calciatoripi&ugrave;: Miranda </b>ben si comporta per tutto l'arco del match, dimostrando doti tecnico-fisiche tutte da godere. F.S.




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