- Giovanissimi Provinciali
- Virtus Archiano
-
3 - 2
- Cortona Camucia
V.ARCHIANO: Checcacci, De Simone, Cresci, Loppi A., Mulinacci, Ferrini S., Dobos, Loppi L., Cioria, Cianferoni, Loppi R.. A disp.: Riccio, De Vincenti, Cordovani, Ferrini W., Fabrizi. All.: Andrea Terrasi.
CORTONA CAMUCIA: Bernardini, Pareti, Bouzerb, Vici, Melighetti, Narducci, Santorelli, Giuliani, Redi, Chifor, Angori. A disp.: Papi, El Basraoui. All.: Antonio Santorelli.
ARBITRO: Noferi di Arezzo.
RETI: 12' Cianferoni, 25' Santorelli rig., 32' Cioria, 56' Riccio, 70' Papi.
Una Virtus Archiano in formazione rimaneggiata per defezioni varie strapazza, più di quanto dica il risultato, il sempre ostico Cortona, che non a caso, nel girone di andata, l'aveva battuta di misura, dopo il solito primo tempo sontuoso ma sprecone dei casentinesi. Stavolta, invece, non c'è stata praticamente storia, se non per qualche discutibilissima decisione dell'arbitro Noferi, la cui giornata di scarsa vena ha contribuito a tenere in gioco fino alla fine (e forse anche oltre i propri meriti) la squadra ospite, grazie anche alla generosa concessione di due rigori che hanno rischiato seriamente di compromettere il dominio incontrastato dei ragazzi di Terrasi. Per fortuna, in occasione del secondo penalty, ci ha pensato poi Papi a fare giustizia del clamoroso abbaglio del direttore di gara, sparando altissimo sopra la traversa la sua pur volonterosa esecuzione dagli undici metri. Ma al di là dei torti subiti - sulla cui querimoniosa conta non voglio comunque indugiare oltre né tanto meno polemizzare, considerandola in fondo una materia decisamente opinabile e non di rado soggetta, nell'arco di un campionato, alla logica ragionieristica della partita doppia - resta il fatto che i padroni di casa hanno finalmente offerto una prova convincente dal primo all'ultimo minuto, tenendo testa con autorevolezza ai loro avversari, senza patemi né sbavature (se non, a dire il vero, il pasticciaccio brutto dell'ultimo minuto di recupero, nel quale la dormita generale dell'intera difesa della Virtus, già mentalmente sotto la doccia, ha offerto al Cortona un inatteso sussulto di speranza). Certo, non sono mancati neanche in questo caso gli errori sotto porta, ormai divenuti per l'Archiano quasi una stucchevole costante, con tutto il reparto avanzato che sarebbe potuto finire tranquillamente nel girone infernale dei prodighi, tra slanci di inopinato altruismo e i consueti, esasperati ed esasperanti individualismi delle sue stelle. Tuttavia, più che per questa fisiologica minigalleria di errori e orrori, la sfida tra la sesta e la settima in classifica (con i casentinesi che staccano definitivamente i chianini, portando a otto i loro punti di vantaggio sulla compagine di mister Santorelli) merita di essere ricordata soprattutto per alcune istantanee di bel gioco, magari destinate a non rimanere negli annali ma perfette per figurare nel taccuino di questo cronista. E allora, tra gol annullati (due, uno per parte) e rigori inventati (due, tutti dalla stessa parte), vale la pena immortalare la traversa presa da Dobos dopo appena tre minuti con un bellissimo tiro sull'uscita del portiere, il taglio chirurgico di Cianferoni che su traversone di Loppi L. sblocca il risultato, il diagonale potente di Cioria che si infila imprendibile nell'angolino alla destra di Bernardini e il pallonetto beffardo di Riccio, che segna entrando dalla panchina, dopo un tempo a soffrire in contumacia. Tutto bello e tutto giusto e, per una volta, va davvero bene così.
CALCIATORIPIÙ: Cioria e Riccio (sembrano la riedizione di attenti a quei due, fortunata serie cult degli anni Settanta, con Roger Moore e Tony Curtis. Rivali e amici come i due personaggi del telefilm, Cioria e Riccio sono soprattutto due forze della natura, che, in giornate come questa, diventano letteralmente devastanti per le difese avversarie. Voto ad entrambi: 8).
Roberto Mulinacci
V.ARCHIANO: Checcacci, De Simone, Cresci, Loppi A., Mulinacci, Ferrini S., Dobos, Loppi L., Cioria, Cianferoni, Loppi R.. A disp.: Riccio, De Vincenti, Cordovani, Ferrini W., Fabrizi. All.: Andrea Terrasi.<br >CORTONA CAMUCIA: Bernardini, Pareti, Bouzerb, Vici, Melighetti, Narducci, Santorelli, Giuliani, Redi, Chifor, Angori. A disp.: Papi, El Basraoui. All.: Antonio Santorelli.<br >
ARBITRO: Noferi di Arezzo.<br >
RETI: 12' Cianferoni, 25' Santorelli rig., 32' Cioria, 56' Riccio, 70' Papi.
Una Virtus Archiano in formazione rimaneggiata per defezioni varie strapazza, più di quanto dica il risultato, il sempre ostico Cortona, che non a caso, nel girone di andata, l'aveva battuta di misura, dopo il solito primo tempo sontuoso ma sprecone dei casentinesi. Stavolta, invece, non c'è stata praticamente storia, se non per qualche discutibilissima decisione dell'arbitro Noferi, la cui giornata di scarsa vena ha contribuito a tenere in gioco fino alla fine (e forse anche oltre i propri meriti) la squadra ospite, grazie anche alla generosa concessione di due rigori che hanno rischiato seriamente di compromettere il dominio incontrastato dei ragazzi di Terrasi. Per fortuna, in occasione del secondo penalty, ci ha pensato poi Papi a fare giustizia del clamoroso abbaglio del direttore di gara, sparando altissimo sopra la traversa la sua pur volonterosa esecuzione dagli undici metri. Ma al di là dei torti subiti - sulla cui querimoniosa conta non voglio comunque indugiare oltre né tanto meno polemizzare, considerandola in fondo una materia decisamente opinabile e non di rado soggetta, nell'arco di un campionato, alla logica ragionieristica della partita doppia - resta il fatto che i padroni di casa hanno finalmente offerto una prova convincente dal primo all'ultimo minuto, tenendo testa con autorevolezza ai loro avversari, senza patemi né sbavature (se non, a dire il vero, il pasticciaccio brutto dell'ultimo minuto di recupero, nel quale la dormita generale dell'intera difesa della Virtus, già mentalmente sotto la doccia, ha offerto al Cortona un inatteso sussulto di speranza). Certo, non sono mancati neanche in questo caso gli errori sotto porta, ormai divenuti per l'Archiano quasi una stucchevole costante, con tutto il reparto avanzato che sarebbe potuto finire tranquillamente nel girone infernale dei prodighi, tra slanci di inopinato altruismo e i consueti, esasperati ed esasperanti individualismi delle sue stelle. Tuttavia, più che per questa fisiologica minigalleria di errori e orrori, la sfida tra la sesta e la settima in classifica (con i casentinesi che staccano definitivamente i chianini, portando a otto i loro punti di vantaggio sulla compagine di mister Santorelli) merita di essere ricordata soprattutto per alcune istantanee di bel gioco, magari destinate a non rimanere negli annali ma perfette per figurare nel taccuino di questo cronista. E allora, tra gol annullati (due, uno per parte) e rigori inventati (due, tutti dalla stessa parte), vale la pena immortalare la traversa presa da Dobos dopo appena tre minuti con un bellissimo tiro sull'uscita del portiere, il taglio chirurgico di Cianferoni che su traversone di Loppi L. sblocca il risultato, il diagonale potente di Cioria che si infila imprendibile nell'angolino alla destra di Bernardini e il pallonetto beffardo di Riccio, che segna entrando dalla panchina, dopo un tempo a soffrire in contumacia. Tutto bello e tutto giusto e, per una volta, va davvero bene così. <br ><b>CALCIATORIPIÙ: Cioria e Riccio</b> (sembrano la riedizione di attenti a quei due, fortunata serie cult degli anni Settanta, con Roger Moore e Tony Curtis. Rivali e amici come i due personaggi del telefilm, Cioria e Riccio sono soprattutto due forze della natura, che, in giornate come questa, diventano letteralmente devastanti per le difese avversarie. Voto ad entrambi: 8).
Roberto Mulinacci