- Juniores Provinciali
- Arno Laterina
-
3 - 1
- Aquila Montevarchi
ARNO LATERINA: Cioni, Pievani, Giangeri Mattia, Nofri (51' Caprilli), Marziali, Giangeri Mirko, Cappelli (65' Ciagli), Cardinali (62' Colcelli), Ceccherini (82' Grasso), Gori, Landini (70' Remondini). A disp.: Mondo', Massini. All.: Pasqui.
AQUILA MONTEVARCHI: Marcogiuseppe, Faltoni, Nocentini (80' Pugliesi), Massi, Parisi, Bruni G., Matassini (55' Dascalu), Marini, Curro' (46' Antonielli), Becattini, Moretti. A disp.: Cardinali, Sarti, Bruni L. Salvi. All.: Bartoli.
ARBITRO: Curi sez. Valdarno.
RETI: 30' Matassini, 44' Nofri, 75' e 94' Giangeri Mattia.
Con due autentiche prodezze balistiche, Mattia Giangeri, ruolo difensore, si proclama eroe di giornata, vincendo una partita contro ogni pronostico: vantaggio al 75' e raddoppio personale al 94', due calci piazzati che, radendo la barriera, vanno a collocarsi il primo all'incrocio di sinistra e il secondo a quello di destra del portiere montevarchino. Una partita che, dopo il fortunoso vantaggio degli aquilotti rossoblu con Matassini alla mezz'ora, era stata riaperta d'autorità al 44' da Nofri, un altro difensore, che al termine di una serie di schermaglie con i centrocampisti avversari sulla loro trequarti, è riuscito a districarsi, piazzando un gran sinistro alle spalle di Marcogiuseppe: un pari che la squadra di Roberto Pasqui ha portato nello spogliatoio e che, fino a quel momento, quanto a qualità di gioco, aveva meriti piuttosto relativi. Un primo tempo che, pur con qualche divario qualitativo a favore degli ospiti, era stato avaro di emozioni, oltre che di note per la cronaca, con l'unica eccezione dell'arbitro che invece ne ha fornite parecchie, soprattutto alla tifoseria locale, che non ha badato a spese nel commentarle. Dopo il vantaggio scaturito da un pasticcio difensivo gialloblù, dal quale si è innalzato alla mezz'ora un pallone ricaduto sui piedi di Matassini, completamente solo davanti alla porta spalancata, il pari di Nofri al 44' ha dato una scossa alla squadra di casa, che andava all'intervallo con un punteggio insperato. Anche se l'inizio della ripresa appariva ancora in mano ai rossoblù, che avevano nel capitano Moretti il loro uomo più temibile; e' stata infatti sua una delle più belle azioni dell'intera partita quando, al 60', dopo aver saltato diversi gialloblù, ha concluso senza inquadrare la porta. La svolta è comunque arrivata al 75', quando dai piedi di Mattia Giangeri è partita - calcio piazzato da 20 metri, centrale - la palla che ha castigato gli Aquilotti di Bartoli, ricaricando i gialloblù che, incuranti per esser rimasti in 10 dopo l'espulsione di Caprilli per doppia ammonizione, hanno preso a macinare gioco, rivitalizzati anche dall'ingresso di Ciagli e Grasso, mobilissimo e molto insidioso sulla fascia che, con le sue progressioni, ha varie volte messo alla frusta l'avversario. Fino all'apoteosi del 94', quando il furetto di fascia Mattia Giangeri, recidivo a simili prodezze, ha folgorato ancora l'estremo del Montevarchi, una squadra che nessuno, a lungo, avrebbe pensato di poter mandare dietro la lavagna.
Giovanni Nocentini
ARNO LATERINA: Cioni, Pievani, Giangeri Mattia, Nofri (51' Caprilli), Marziali, Giangeri Mirko, Cappelli (65' Ciagli), Cardinali (62' Colcelli), Ceccherini (82' Grasso), Gori, Landini (70' Remondini). A disp.: Mondo', Massini. All.: Pasqui.<br >AQUILA MONTEVARCHI: Marcogiuseppe, Faltoni, Nocentini (80' Pugliesi), Massi, Parisi, Bruni G., Matassini (55' Dascalu), Marini, Curro' (46' Antonielli), Becattini, Moretti. A disp.: Cardinali, Sarti, Bruni L. Salvi. All.: Bartoli.<br >
ARBITRO: Curi sez. Valdarno.<br >
RETI: 30' Matassini, 44' Nofri, 75' e 94' Giangeri Mattia.
Con due autentiche prodezze balistiche, Mattia Giangeri, ruolo difensore, si proclama eroe di giornata, vincendo una partita contro ogni pronostico: vantaggio al 75' e raddoppio personale al 94', due calci piazzati che, radendo la barriera, vanno a collocarsi il primo all'incrocio di sinistra e il secondo a quello di destra del portiere montevarchino. Una partita che, dopo il fortunoso vantaggio degli aquilotti rossoblu con Matassini alla mezz'ora, era stata riaperta d'autorità al 44' da Nofri, un altro difensore, che al termine di una serie di schermaglie con i centrocampisti avversari sulla loro trequarti, è riuscito a districarsi, piazzando un gran sinistro alle spalle di Marcogiuseppe: un pari che la squadra di Roberto Pasqui ha portato nello spogliatoio e che, fino a quel momento, quanto a qualità di gioco, aveva meriti piuttosto relativi. Un primo tempo che, pur con qualche divario qualitativo a favore degli ospiti, era stato avaro di emozioni, oltre che di note per la cronaca, con l'unica eccezione dell'arbitro che invece ne ha fornite parecchie, soprattutto alla tifoseria locale, che non ha badato a spese nel commentarle. Dopo il vantaggio scaturito da un pasticcio difensivo gialloblù, dal quale si è innalzato alla mezz'ora un pallone ricaduto sui piedi di Matassini, completamente solo davanti alla porta spalancata, il pari di Nofri al 44' ha dato una scossa alla squadra di casa, che andava all'intervallo con un punteggio insperato. Anche se l'inizio della ripresa appariva ancora in mano ai rossoblù, che avevano nel capitano Moretti il loro uomo più temibile; e' stata infatti sua una delle più belle azioni dell'intera partita quando, al 60', dopo aver saltato diversi gialloblù, ha concluso senza inquadrare la porta. La svolta è comunque arrivata al 75', quando dai piedi di Mattia Giangeri è partita - calcio piazzato da 20 metri, centrale - la palla che ha castigato gli Aquilotti di Bartoli, ricaricando i gialloblù che, incuranti per esser rimasti in 10 dopo l'espulsione di Caprilli per doppia ammonizione, hanno preso a macinare gioco, rivitalizzati anche dall'ingresso di Ciagli e Grasso, mobilissimo e molto insidioso sulla fascia che, con le sue progressioni, ha varie volte messo alla frusta l'avversario. Fino all'apoteosi del 94', quando il furetto di fascia Mattia Giangeri, recidivo a simili prodezze, ha folgorato ancora l'estremo del Montevarchi, una squadra che nessuno, a lungo, avrebbe pensato di poter mandare dietro la lavagna.
Giovanni Nocentini