- Allievi B GIR.A
- Pontassieve
-
4 - 0
- Santa Maria
PONTASSIEVE (4-3-1-2): Landi, Cappelli, Masini, Gerbi, Landini, Magliocca, Fantoni, Raggi, Fattori, Maccari, Vigliotti. A disp.: Verniani, Iacopetti, Benvenuti, Spadafora, Sansone, Sani. All.: Tommaso Manfulli.
S. MARIA (4-4-2): Calabrese, Mancini, Cilia, Orsi, Sani, Grasso, Mannoni, Giani, Mernissi Zaher, Marrucci, Lo Prete. A disp.: Matteoli, Bartolini, Minisgallo, Leporatti. All.: Maurizio Mancini.
RETI: 9' Landini, 16' Cappelli, 42' Vigliotti, 80' Gerbi.
NOTE: Ammoniti: Orsi e Sani.
Dopo l'esordio choc della settimana scorsa, la curiosità degli addetti ai lavori era tutta rivolta alla gara di oggi che avrebbe dovuto in un verso o nell'altro dirimere dubbi circa lo stato di salute delle due squadre. Il verdetto del Comunale al di là del risultato rotondo che non ammette repliche, ci consegna un Ponte apparentemente rigenerato al cospetto di un S. Maria in palese difficoltà anche e soprattutto a livello di gioco. In una sola parola il malato gialloblù è ancora abbisognevole di cure mentre per gli amaranto sembra si sia trattato solo di un influenza fuori stagione. Che i padroni di casa avessero smaltito la debacle di Montelupo lo si era intuito già dalle prime battute di una gara approcciata con il giusto piglio e spirito di chi vuole subito fare la voce grossa. L'occasione non manca come al 9' quando Fattori in pregevole azione di contropiede prova a rimettere in area per l'accorrente Fantoni. Galeotta la deviazione di mano di Grasso che sfugge ai più ma non al direttore di gara inflessibile nell'occasione nel decretare il penalty che Landini trasforma con freddezza. La rete di vantaggio provoca un effetto a catena in area empolese visto che da lì a poco è ancora Fantoni a sfiorare la rete del raddoppio. Sette minuti e i giochi son fatti: il merito è tutto di capitan Cappelli che al culmine di una discesa perentoria sulla destra lascia partire un mancino a giro di rara precisione sul quale nulla può l'incolpevole Calabrese. Il match è già tutto in discesa per i ragazzi di Manfulli che non trovano una sana opposizione negli empolesi che rischiano addirittura il capitombolo, al 17' su conclusione di Fantoni (bravo nella circostanza Calabrese nel bloccare a terra) e al 20' su di un tiro di Gerbi di poco alto. Il fischio finale della prima frazione di gara arriva come una liberazione per i ragazzi di Mancini, inermi al cospetto delle avanzate locali e mai pericolosi se si eccettuano un paio di situazioni sul finale di tempo, merito più che altro di qualche eccesso di sicurezza della difesa amaranto. Il secondo tempo riprende sulla falsa riga del primo e così già al 42' con una punizione dalla distanza di Vigliotti i ragazzi di Manfulli mettono in ghiaccio risultato e partita. Il resto della contesa è una sarabanda di occasioni sprecate o di poco fuori, con le quali il Ponte rende meno noioso il finale di una partita che logicamente non ha più nulla da dire. Al 50' Fattori colpisce di testa su azione d'angolo incocciando il palo interno di Calabrese. Un minuto dopo è ancora il centravanti locale che in azione di contropiede si vede deviare in angolo un sinistro a botta sicura. Tre minuti dopo analoga situazione a lato invertito con il neo entrato Spadafora al quale peraltro viene annullato al 66' un gol di testa su azione d'angolo. Al 68' è il turno di Gerbi che spara alto su invito di Fattori. Si deve attendere il 70' per ammirare il S. Maria dalle parti di Landi, merito di un bel diagonale su azione personale di Mernissi Zaher che avrebbe meritato la gioia personale per l'acume e la voglia che ci ha messo senza mai mollare un centimetro. All''80' proprio sul suono del gong, è arrivata la rete di Gerbi lesto a ribadire in rete sugli sviluppi da palla inattiva a coronamento di una prestazione senza dubbio di spessore. Ponte guarito e rimesso subito in carreggiata dopo l'esordio amaro di domenica scorsa, anche gare così a senso unico come quella di oggi, dove finiscono i meriti dell'uno e iniziano i demeriti dell'altro, non sono definibili vere e proprie prove del nove. Chiara ed evidente la situazione di disagio tecnico mostrata oggi dai ragazzi di Mancini, cui non hanno fatto difetto tuttavia grinta e determinazione.
PONTASSIEVE (4-3-1-2): Landi, Cappelli, Masini, Gerbi, Landini, Magliocca, Fantoni, Raggi, Fattori, Maccari, Vigliotti. A disp.: Verniani, Iacopetti, Benvenuti, Spadafora, Sansone, Sani. All.: Tommaso Manfulli.<br >S. MARIA (4-4-2): Calabrese, Mancini, Cilia, Orsi, Sani, Grasso, Mannoni, Giani, Mernissi Zaher, Marrucci, Lo Prete. A disp.: Matteoli, Bartolini, Minisgallo, Leporatti. All.: Maurizio Mancini.<br >
RETI: 9' Landini, 16' Cappelli, 42' Vigliotti, 80' Gerbi.<br >NOTE: Ammoniti: Orsi e Sani.
Dopo l'esordio choc della settimana scorsa, la curiosità degli addetti ai lavori era tutta rivolta alla gara di oggi che avrebbe dovuto in un verso o nell'altro dirimere dubbi circa lo stato di salute delle due squadre. Il verdetto del Comunale al di là del risultato rotondo che non ammette repliche, ci consegna un Ponte apparentemente rigenerato al cospetto di un S. Maria in palese difficoltà anche e soprattutto a livello di gioco. In una sola parola il malato gialloblù è ancora abbisognevole di cure mentre per gli amaranto sembra si sia trattato solo di un influenza fuori stagione. Che i padroni di casa avessero smaltito la debacle di Montelupo lo si era intuito già dalle prime battute di una gara approcciata con il giusto piglio e spirito di chi vuole subito fare la voce grossa. L'occasione non manca come al 9' quando Fattori in pregevole azione di contropiede prova a rimettere in area per l'accorrente Fantoni. Galeotta la deviazione di mano di Grasso che sfugge ai più ma non al direttore di gara inflessibile nell'occasione nel decretare il penalty che Landini trasforma con freddezza. La rete di vantaggio provoca un effetto a catena in area empolese visto che da lì a poco è ancora Fantoni a sfiorare la rete del raddoppio. Sette minuti e i giochi son fatti: il merito è tutto di capitan Cappelli che al culmine di una discesa perentoria sulla destra lascia partire un mancino a giro di rara precisione sul quale nulla può l'incolpevole Calabrese. Il match è già tutto in discesa per i ragazzi di Manfulli che non trovano una sana opposizione negli empolesi che rischiano addirittura il capitombolo, al 17' su conclusione di Fantoni (bravo nella circostanza Calabrese nel bloccare a terra) e al 20' su di un tiro di Gerbi di poco alto. Il fischio finale della prima frazione di gara arriva come una liberazione per i ragazzi di Mancini, inermi al cospetto delle avanzate locali e mai pericolosi se si eccettuano un paio di situazioni sul finale di tempo, merito più che altro di qualche eccesso di sicurezza della difesa amaranto. Il secondo tempo riprende sulla falsa riga del primo e così già al 42' con una punizione dalla distanza di Vigliotti i ragazzi di Manfulli mettono in ghiaccio risultato e partita. Il resto della contesa è una sarabanda di occasioni sprecate o di poco fuori, con le quali il Ponte rende meno noioso il finale di una partita che logicamente non ha più nulla da dire. Al 50' Fattori colpisce di testa su azione d'angolo incocciando il palo interno di Calabrese. Un minuto dopo è ancora il centravanti locale che in azione di contropiede si vede deviare in angolo un sinistro a botta sicura. Tre minuti dopo analoga situazione a lato invertito con il neo entrato Spadafora al quale peraltro viene annullato al 66' un gol di testa su azione d'angolo. Al 68' è il turno di Gerbi che spara alto su invito di Fattori. Si deve attendere il 70' per ammirare il S. Maria dalle parti di Landi, merito di un bel diagonale su azione personale di Mernissi Zaher che avrebbe meritato la gioia personale per l'acume e la voglia che ci ha messo senza mai mollare un centimetro. All''80' proprio sul suono del gong, è arrivata la rete di Gerbi lesto a ribadire in rete sugli sviluppi da palla inattiva a coronamento di una prestazione senza dubbio di spessore. Ponte guarito e rimesso subito in carreggiata dopo l'esordio amaro di domenica scorsa, anche gare così a senso unico come quella di oggi, dove finiscono i meriti dell'uno e iniziano i demeriti dell'altro, non sono definibili vere e proprie prove del nove. Chiara ed evidente la situazione di disagio tecnico mostrata oggi dai ragazzi di Mancini, cui non hanno fatto difetto tuttavia grinta e determinazione.