- Allievi B GIR.Pisa
- Cascina
-
0 - 0
- Bellaria Cappuccini
CASCINA: Formaggi, Andrei, Bullari, Pucci, Falchi, Del Pecchia, Guainai, Vichi, Scardigli, Taraj, Turini. A disp.: Casarosa, Miniati, Vannozzi, Serra, Matteucci, Di Lupo. All.: Luca Barontini.
BELLARIA CAPP.: Romano, G. Fiorentini, Bernacchi, Bertini, Taverni, Sormani, Filippeschi, Mosso, Terreni, Galletti, Matteoli. A disp.: Simoncini, E. Fiorentini, Gherardini, Masini, Maffei, Milo. All.: Tommaso Piccinetti.
ARBITRO: Sarli di Pisa.
Anche nessun verdetto può in qualche modo essere un verdetto. Lo 0-0 tra Cascina e Bellaria evidenzia infatti che: 1. alla prova dei fatti, al momento le due squadre si equivalgono; 2. la capolista è un altro passettino più vicina a un titolo storico. Perché se l'obiettivo di chi fa l'andatura è non farsi recuperare, questo pari senza reti premia inevitabilmente i nerazzurri. È vero, una vittoria avrebbe di fatto chiuso il campionato (+7 a febbraio ha i crismi di un divario incolmabile), ma anche il pari - giusto - che mantiene intatte le distanze permette a Barontini e ai suoi di dormire sonni sereni. A conti fatti, quattro punti di distacco sulla prima delle inseguitrici equivalgono a un match-ball da giocarsi quando più aggrada: di qui alla fine, alla Bellaria non basterà un solo eventuale scivolone della capolista. Consapevole dunque di dover vincere per riaprire il campionato, la Bellaria tenta subito di sbloccare il punteggio con una grande invenzione di Matteoli che manda nel corridoio Filippeschi: Formaggi rimane in piedi e riesce a respingere la conclusione dell'esterno avversario, lanciato solo davanti al portiere. Nell'epica medievale basta la morte del re a porre immediatamente fine alla guerra: il Cascina ne è consapevole e, non da meno rispetto agli avversari, cerca il gol del vantaggio con una strepitosa punizione di Pucci, alzata in corner da una altrettanto eccellente parata di Romano sotto la traversa. Di fatto il primo tempo vive su questi due episodi, di una manciata di mischie nelle aree di rigore e di qualche fallo che costringe Sarli a interrompere ripetutamente il gioco. La ripresa è molto simile, anche se con qualche acuto in più. A dare il via alle danze è di nuovo Filippeschi che scatta in linea con la difesa e da destra calcia in diagonale: Formaggi si distende e calcia in corner. L'incontro si accende: una sorta di contropiede rapido manda Di Lupo, mandato dentro da Barontini da pochi minuti, in profondità a tu per tu con Romano, ma l'attaccante angola troppo il tiro e non inquadra lo specchio. L'occasione era invitantissima. Il finale si accende, anche perché Sarli annulla per fuorigioco il possibile vantaggio firmato da Falchi. E l'ultima emozione del match è inevitabilmente di marca verdeblù: una punizione laterale mette Matteoli in condizione di colpire di testa dall'interno dell'area di porta, ma con un super riflesso Formaggi riesce a dirgli di no praticamente sulla riga. Si chiude qui l'incontro, dunque non il campionato che avrebbe potuto vivere il proprio epilogo soltanto nel caso di un 1 in colonna; ma per il Cascina il primo pari stagionale pesa quasi quanto una vittoria, considerato il mantenimento del divario sulla più pericolosa delle inseguitrici. Meno undici all'alba.
esseti
CASCINA: Formaggi, Andrei, Bullari, Pucci, Falchi, Del Pecchia, Guainai, Vichi, Scardigli, Taraj, Turini. A disp.: Casarosa, Miniati, Vannozzi, Serra, Matteucci, Di Lupo. All.: Luca Barontini.<br >BELLARIA CAPP.: Romano, G. Fiorentini, Bernacchi, Bertini, Taverni, Sormani, Filippeschi, Mosso, Terreni, Galletti, Matteoli. A disp.: Simoncini, E. Fiorentini, Gherardini, Masini, Maffei, Milo. All.: Tommaso Piccinetti.<br >
ARBITRO: Sarli di Pisa.
Anche nessun verdetto può in qualche modo essere un verdetto. Lo 0-0 tra Cascina e Bellaria evidenzia infatti che: 1. alla prova dei fatti, al momento le due squadre si equivalgono; 2. la capolista è un altro passettino più vicina a un titolo storico. Perché se l'obiettivo di chi fa l'andatura è non farsi recuperare, questo pari senza reti premia inevitabilmente i nerazzurri. È vero, una vittoria avrebbe di fatto chiuso il campionato (+7 a febbraio ha i crismi di un divario incolmabile), ma anche il pari - giusto - che mantiene intatte le distanze permette a Barontini e ai suoi di dormire sonni sereni. A conti fatti, quattro punti di distacco sulla prima delle inseguitrici equivalgono a un match-ball da giocarsi quando più aggrada: di qui alla fine, alla Bellaria non basterà un solo eventuale scivolone della capolista. Consapevole dunque di dover vincere per riaprire il campionato, la Bellaria tenta subito di sbloccare il punteggio con una grande invenzione di Matteoli che manda nel corridoio Filippeschi: Formaggi rimane in piedi e riesce a respingere la conclusione dell'esterno avversario, lanciato solo davanti al portiere. Nell'epica medievale basta la morte del re a porre immediatamente fine alla guerra: il Cascina ne è consapevole e, non da meno rispetto agli avversari, cerca il gol del vantaggio con una strepitosa punizione di Pucci, alzata in corner da una altrettanto eccellente parata di Romano sotto la traversa. Di fatto il primo tempo vive su questi due episodi, di una manciata di mischie nelle aree di rigore e di qualche fallo che costringe Sarli a interrompere ripetutamente il gioco. La ripresa è molto simile, anche se con qualche acuto in più. A dare il via alle danze è di nuovo Filippeschi che scatta in linea con la difesa e da destra calcia in diagonale: Formaggi si distende e calcia in corner. L'incontro si accende: una sorta di contropiede rapido manda Di Lupo, mandato dentro da Barontini da pochi minuti, in profondità a tu per tu con Romano, ma l'attaccante angola troppo il tiro e non inquadra lo specchio. L'occasione era invitantissima. Il finale si accende, anche perché Sarli annulla per fuorigioco il possibile vantaggio firmato da Falchi. E l'ultima emozione del match è inevitabilmente di marca verdeblù: una punizione laterale mette Matteoli in condizione di colpire di testa dall'interno dell'area di porta, ma con un super riflesso Formaggi riesce a dirgli di no praticamente sulla riga. Si chiude qui l'incontro, dunque non il campionato che avrebbe potuto vivere il proprio epilogo soltanto nel caso di un 1 in colonna; ma per il Cascina il primo pari stagionale pesa quasi quanto una vittoria, considerato il mantenimento del divario sulla più pericolosa delle inseguitrici. Meno undici all'alba.
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