- Juniores Regionali GIR.C
- Rinascita Doccia
-
3 - 1
- M.M. Subbiano
RINASCITA DOCCIA: Bazzechi, Sbodio, Mearini, Spitale, Carideo (88' Cappelli), Pallini (79' Chaher), Chelli, Lippini, Pesciolini (84' Gori), Pazzaglia (49' Bakiasi), Aiello (49' Marrini). A disp.: Cipriani, Malevolti. All.: Francesco Pugliese.
M. M. SUBBIANO: Fosca, Mori (71' Grappolini L.), Severi, Giusti, Bacci (85' Bianconi), Scarpini, Detti.heraj (71' Checcaglini), Lazzerini, Donati, Orlandi (57' Esposito). A disp.: Grappolini M., Rossi. All.: Paolo Rubetti.
ARBITRO: Nocciolini di Prato.
RETI: 39' Lazzerini, 50' Pesciolini, 67' e 78' Chelli.
NOTE: ammoniti Spitale, Giusti, Scarpini.
Il calcio non è una scienza esatta, pertanto non si potrà mai sapere con esattezza in quale misura il cambio di modulo, le sostituzioni o la componente psicologica abbiano ciascuna contribuito al ribaltamento del risultato: quella che si è vista sabato pomeriggio al Biagiotti è stata, di fatto, la più classica delle partite dai due volti, nella quale il rilancio delle ambizioni di classifica del Doccia è dovuto passare attraverso il grigio purgatorio di un primo tempo piuttosto anonimo. Il Subbiano, nell'inusuale combinazione cromatica bianca e gialla, ha disputato una partita onesta e quadrata, ma è apparso davvero troppo vulnerabile non appena le iniziative avversarie hanno aumentato in rapidità. Per ciò che riguarda la cronaca, il primo tempo vede il Doccia creare qualche sporadica occasione da rete, sempre respinta dal portiere avversario Fosca. La migliore avviene al 6', con Pesciolini che piomba su un retropassaggio corto di Scarpini e batte a rete dal limite dell'area, ma il suo tiro a botta sicura viene deviato in angolo dalla manona dell'estremo difensore ospite, bravo a protendersi in tuffo. Al 33' Fosca chiude bene in uscita su Aiello a due passi dalla porta, e al 38' para a terra un tentativo di Lippini dal limite dell'area sugli sviluppi di un corner. Ma è davvero poco per una squadra che punta in alto e così, come una giusta punizione, arriva al 39' il vantaggio del Subbiano: Xheraj serve al centro Orlandi, che dal limite dell'area premia l'intelligente movimento sul lato destro dell'area di Detti; il centravanti conclude con un destro insidioso, Bazzechi respinge corto e Lazzerini, da cinque metri appoggia in rete con facilità. Lo smacco del gol subìto impone una reazione decisa dei padroni di casa nella ripresa, e così avviene: al 49' entrano sul terreno di gioco Marrini e Bakiasi, e un minuto dopo proprio quest'ultimo riceve il pallone in verticale da Chelli, penetra in area dal vertice destro e conclude verso il sette, colpendo però in pieno l'incrocio dei pali. Il pallone rimbalza comunque verso il centro dell'area dove è ben appostato Pesciolini che ribadisce in rete al volo a fil di traversa (correndo quindi anche qualche rischio, considerando che la porta era sguarnita). Raggiunto il pareggio, il Doccia comincia a macinare gioco e a metà frazione mette le mani sul match. Una deviazione della difesa non impedisce al pallone toccato da Sbodio di raggiungere Pesciolini in area che sfodera la specialità della casa, ovvero la sponda al volo spalle alla porta: a beneficiarne è Chelli, che con grande tempismo entra in area dal lato destro ed anticipa l'uscita di Fosca con la suola della scarpa, mandando il pallone in rete sul palo più vicino. Al 69', sugli sviluppi di un corner, Marrini ha una grossa occasione in mischia a due passi dalla porta, ma l'intervento combinato di Mori e Fosca blocca il pallone sulla linea. Non può nulla invece la difesa del Subbiano al 78' quando Chelli decide di mettersi in proprio e chiudere la gara: riceve palla a centrocampo, avanza verso destra, resiste al contrasto con Bacci, lo supera in velocità e scarica il pallone sotto l'incrocio dei pali opposto con un destro teso dalla traiettoria incredibile, da vero fuoriclasse della categoria. All'87' l'ultimo sussulto, sempre di marca rossoblù, con Lippini che, ancora dal limite dell'area sugli sviluppi di un corner, calcia di potenza riuscendo a superare il portiere, ma non Scarpini il quale, sulla linea di porta, respinge il tiro con la testa. Termina così, secondo pronostico, la sfida di questa terza giornata. Tuttavia, ritornando alla questione posta all'inizio dell'articolo, l'impressione a freddo è che la questione tattica sia stata davvero importante, e degna di un breve excursus conclusivo. Sia la formazione ospite che quella casalinga sono infatti scese in campo schierando un iniziale 4-2-3-1, modulo intrigante e, a quanto pare, sempre più diffuso: tuttavia, per funzionare, questa disposizione tattica richiede un notevole dinamismo ed un'elevata intesa tra gli interpreti, elementi che le due squadre non sono sembrate in grado di garantire. Mister Rubetti ha ripiegato perciò sul 4-3-3 quasi subito, spostando il trequartista Donati sulla linea mediana, mentre il collega Pugliese ha atteso la ripresa per inserire Bakiasi, formalmente trequartista anch'egli, ma di fatto centrocampista a tutti gli effetti. Solo con questo modulo, ben più tradizionale ed universalmente collaudato, le due squadre sono riuscite ad esprimersi a dovere: di questa evidenza è necessario tenere conto per comprendere la partita.
Lorenzo Badii
RINASCITA DOCCIA: Bazzechi, Sbodio, Mearini, Spitale, Carideo (88' Cappelli), Pallini (79' Chaher), Chelli, Lippini, Pesciolini (84' Gori), Pazzaglia (49' Bakiasi), Aiello (49' Marrini). A disp.: Cipriani, Malevolti. All.: Francesco Pugliese.<br >M. M. SUBBIANO: Fosca, Mori (71' Grappolini L.), Severi, Giusti, Bacci (85' Bianconi), Scarpini, Detti.heraj (71' Checcaglini), Lazzerini, Donati, Orlandi (57' Esposito). A disp.: Grappolini M., Rossi. All.: Paolo Rubetti.<br >
ARBITRO: Nocciolini di Prato.<br >
RETI: 39' Lazzerini, 50' Pesciolini, 67' e 78' Chelli.<br >NOTE: ammoniti Spitale, Giusti, Scarpini.
Il calcio non è una scienza esatta, pertanto non si potrà mai sapere con esattezza in quale misura il cambio di modulo, le sostituzioni o la componente psicologica abbiano ciascuna contribuito al ribaltamento del risultato: quella che si è vista sabato pomeriggio al Biagiotti è stata, di fatto, la più classica delle partite dai due volti, nella quale il rilancio delle ambizioni di classifica del Doccia è dovuto passare attraverso il grigio purgatorio di un primo tempo piuttosto anonimo. Il Subbiano, nell'inusuale combinazione cromatica bianca e gialla, ha disputato una partita onesta e quadrata, ma è apparso davvero troppo vulnerabile non appena le iniziative avversarie hanno aumentato in rapidità. Per ciò che riguarda la cronaca, il primo tempo vede il Doccia creare qualche sporadica occasione da rete, sempre respinta dal portiere avversario Fosca. La migliore avviene al 6', con Pesciolini che piomba su un retropassaggio corto di Scarpini e batte a rete dal limite dell'area, ma il suo tiro a botta sicura viene deviato in angolo dalla manona dell'estremo difensore ospite, bravo a protendersi in tuffo. Al 33' Fosca chiude bene in uscita su Aiello a due passi dalla porta, e al 38' para a terra un tentativo di Lippini dal limite dell'area sugli sviluppi di un corner. Ma è davvero poco per una squadra che punta in alto e così, come una giusta punizione, arriva al 39' il vantaggio del Subbiano: Xheraj serve al centro Orlandi, che dal limite dell'area premia l'intelligente movimento sul lato destro dell'area di Detti; il centravanti conclude con un destro insidioso, Bazzechi respinge corto e Lazzerini, da cinque metri appoggia in rete con facilità. Lo smacco del gol subìto impone una reazione decisa dei padroni di casa nella ripresa, e così avviene: al 49' entrano sul terreno di gioco Marrini e Bakiasi, e un minuto dopo proprio quest'ultimo riceve il pallone in verticale da Chelli, penetra in area dal vertice destro e conclude verso il sette, colpendo però in pieno l'incrocio dei pali. Il pallone rimbalza comunque verso il centro dell'area dove è ben appostato Pesciolini che ribadisce in rete al volo a fil di traversa (correndo quindi anche qualche rischio, considerando che la porta era sguarnita). Raggiunto il pareggio, il Doccia comincia a macinare gioco e a metà frazione mette le mani sul match. Una deviazione della difesa non impedisce al pallone toccato da Sbodio di raggiungere Pesciolini in area che sfodera la specialità della casa, ovvero la sponda al volo spalle alla porta: a beneficiarne è Chelli, che con grande tempismo entra in area dal lato destro ed anticipa l'uscita di Fosca con la suola della scarpa, mandando il pallone in rete sul palo più vicino. Al 69', sugli sviluppi di un corner, Marrini ha una grossa occasione in mischia a due passi dalla porta, ma l'intervento combinato di Mori e Fosca blocca il pallone sulla linea. Non può nulla invece la difesa del Subbiano al 78' quando Chelli decide di mettersi in proprio e chiudere la gara: riceve palla a centrocampo, avanza verso destra, resiste al contrasto con Bacci, lo supera in velocità e scarica il pallone sotto l'incrocio dei pali opposto con un destro teso dalla traiettoria incredibile, da vero fuoriclasse della categoria. All'87' l'ultimo sussulto, sempre di marca rossoblù, con Lippini che, ancora dal limite dell'area sugli sviluppi di un corner, calcia di potenza riuscendo a superare il portiere, ma non Scarpini il quale, sulla linea di porta, respinge il tiro con la testa. Termina così, secondo pronostico, la sfida di questa terza giornata. Tuttavia, ritornando alla questione posta all'inizio dell'articolo, l'impressione a freddo è che la questione tattica sia stata davvero importante, e degna di un breve excursus conclusivo. Sia la formazione ospite che quella casalinga sono infatti scese in campo schierando un iniziale 4-2-3-1, modulo intrigante e, a quanto pare, sempre più diffuso: tuttavia, per funzionare, questa disposizione tattica richiede un notevole dinamismo ed un'elevata intesa tra gli interpreti, elementi che le due squadre non sono sembrate in grado di garantire. Mister Rubetti ha ripiegato perciò sul 4-3-3 quasi subito, spostando il trequartista Donati sulla linea mediana, mentre il collega Pugliese ha atteso la ripresa per inserire Bakiasi, formalmente trequartista anch'egli, ma di fatto centrocampista a tutti gli effetti. Solo con questo modulo, ben più tradizionale ed universalmente collaudato, le due squadre sono riuscite ad esprimersi a dovere: di questa evidenza è necessario tenere conto per comprendere la partita.
Lorenzo Badii