- Juniores Regionali GIR.B
- Pescia Calcio
-
0 - 1
- Camaiore
PESCIA: Rachini, Rabazzi (70' Paganelli), Scaramuzza L. (55' Iammelli), Centoni (82' Maddaloni), Tiberi, Sarti, Cortesi (44' De Vuono), Bastiani, Ancona, Pagni, Panconi. A disp.: Franchi, Scaramuzza G., Frateschi. All.: Carlo Marchi.
CAMAIORE: Pardini C., Fierro, Scardina, Djabel (88' Checchi), Mazzoni, Scherillo, Maguina (45' Mariani), Pardini N., Da Prato, Bonuccelli, Bertilotti. A disp.: Ciaramitaro, Mohamed, Fambrini. All.: Alessandro Palmerini.
ARBITRO: Petrarolo di Pisa.
RETE: 61' Mariani.
Ghiotto match-ball per il Pescia di mister Marchi che ha l'opportunità di chiudere anticipatamente e tra le mura amiche il discorso salvezza nel caso riuscisse a battere i ragazzi del Camaiore allenati da Palmerini. I rossoneri padroni di casa sono reduci dal brutto ko contro il Lanciotto Campi che li ha anche superati in classifica; battuta d'arresto decisamente più pesante quella dei camaioresi, superati tra le mura amiche dal fanalino di coda Ponte a Cappiano. Il campionato quindi, a tre gare dalla fine, non ha ancora espresso i suoi giudizi definitivi, tanto in coda quanto in vetta. Se però il discorso di testa è ristretto a due sole squadre, nei bassifondi sono davvero tante le formazioni invischiate nella lotta per mantenere la categoria e il Pescia non vuole farsi sfuggire la preziosa occasione di disputare due gare su tre in casa. Veniamo alla cronaca: la prima occasione della partita capita sui piedi di Ancona che, in diagonale davanti a Pardini, si fa ipnotizzare dall'estremo difensore che intercetta con i piedi la sfera. Al 10', su assist di Djabel, Da Prato da posizione decentrata prova una conclusione che finisce alta. Al 16' Panconi impegna severamente ancora Pardini in girata da due metri, ma ad un inizio di tempo spumeggiante fa da contrasto una mezz'ora di gioco spezzettato dai numerosi fischi del direttore di gara e dalla paura di perdere che attanaglia le due squadre. Le punte del Pescia si ritrovano spesso in fuorigioco, favorendo il disimpegno di Scherillo e Mazzoni. L'unica nota da segnalare è l'ingresso di De Vuono al posto di un Cortesi rientrato dopo un infortunio di due settimane. In sostanziale parità termina quindi la prima frazione e, sugli stessi binari sembra proseguire anche la ripresa. Al 61' però passa in vantaggio il Camaiore: punizione dal cerchio di centrocampo battuta da Mariani, la traiettoria è insidiosa e Rachini si lascia beffare. La sfera lo scavalca ed entra in rete. Il gol gela il pubblico dello Stadio dei Fiori che prova a spingere la squadra nei minuti finali quando Carlo Marchi tenta la carta Maddaloni, posizionando il possente attaccante la davanti insieme ad Ancona e Panconi. Il mister ospite viene allontanato dopo aver già ricevuto un richiamo in precedenza e i tanti falli dei suoi uomini negli ultimi minuti permettono al Pescia di chiudere avanti e nel finale in mischia di tentare il pareggio al fotofinish, ma è tutto vano. Tiberi e compagni si devono rimproverare di aver gettato via un'opportunità unica, giocando con sufficienza e pagando caro l'unico vero tiro in porta degli ospiti. Nella ripresa infatti gli uomini di Palmerini non hanno dato l'impressione di essere insuperabili, ma la leggerezza del reparto offensivo rossonero non ha saputo dare il colpo del ko ai camaioresi che hanno retto bene l'urto e non si son fatti sorprendere né dalle fughe del subentrato De Vuono né dalla fisicità di Panconi. Nel complesso non è stata una bella gara e crediamo che il poco spettacolo offerto sia figlio di una tensione enorme per una gara che rianima gli ospiti e complica ulteriormente le cose per il Pescia.
Calciatoripiù: sicuramente l'uomo in più è stato Mariani, che ha avuto la fortuna e la bravura di calibrare la sfera nell'angolo più lontano e remoto della porta di Rachini, regalando tre punti inaspettati e pesantissimi per continuare a sperare in questa salvezza.
Matteo Mori
PESCIA: Rachini, Rabazzi (70' Paganelli), Scaramuzza L. (55' Iammelli), Centoni (82' Maddaloni), Tiberi, Sarti, Cortesi (44' De Vuono), Bastiani, Ancona, Pagni, Panconi. A disp.: Franchi, Scaramuzza G., Frateschi. All.: Carlo Marchi.<br >CAMAIORE: Pardini C., Fierro, Scardina, Djabel (88' Checchi), Mazzoni, Scherillo, Maguina (45' Mariani), Pardini N., Da Prato, Bonuccelli, Bertilotti. A disp.: Ciaramitaro, Mohamed, Fambrini. All.: Alessandro Palmerini.<br >
ARBITRO: Petrarolo di Pisa.<br >
RETE: 61' Mariani.
Ghiotto match-ball per il Pescia di mister Marchi che ha l'opportunità di chiudere anticipatamente e tra le mura amiche il discorso salvezza nel caso riuscisse a battere i ragazzi del Camaiore allenati da Palmerini. I rossoneri padroni di casa sono reduci dal brutto ko contro il Lanciotto Campi che li ha anche superati in classifica; battuta d'arresto decisamente più pesante quella dei camaioresi, superati tra le mura amiche dal fanalino di coda Ponte a Cappiano. Il campionato quindi, a tre gare dalla fine, non ha ancora espresso i suoi giudizi definitivi, tanto in coda quanto in vetta. Se però il discorso di testa è ristretto a due sole squadre, nei bassifondi sono davvero tante le formazioni invischiate nella lotta per mantenere la categoria e il Pescia non vuole farsi sfuggire la preziosa occasione di disputare due gare su tre in casa. Veniamo alla cronaca: la prima occasione della partita capita sui piedi di Ancona che, in diagonale davanti a Pardini, si fa ipnotizzare dall'estremo difensore che intercetta con i piedi la sfera. Al 10', su assist di Djabel, Da Prato da posizione decentrata prova una conclusione che finisce alta. Al 16' Panconi impegna severamente ancora Pardini in girata da due metri, ma ad un inizio di tempo spumeggiante fa da contrasto una mezz'ora di gioco spezzettato dai numerosi fischi del direttore di gara e dalla paura di perdere che attanaglia le due squadre. Le punte del Pescia si ritrovano spesso in fuorigioco, favorendo il disimpegno di Scherillo e Mazzoni. L'unica nota da segnalare è l'ingresso di De Vuono al posto di un Cortesi rientrato dopo un infortunio di due settimane. In sostanziale parità termina quindi la prima frazione e, sugli stessi binari sembra proseguire anche la ripresa. Al 61' però passa in vantaggio il Camaiore: punizione dal cerchio di centrocampo battuta da Mariani, la traiettoria è insidiosa e Rachini si lascia beffare. La sfera lo scavalca ed entra in rete. Il gol gela il pubblico dello Stadio dei Fiori che prova a spingere la squadra nei minuti finali quando Carlo Marchi tenta la carta Maddaloni, posizionando il possente attaccante la davanti insieme ad Ancona e Panconi. Il mister ospite viene allontanato dopo aver già ricevuto un richiamo in precedenza e i tanti falli dei suoi uomini negli ultimi minuti permettono al Pescia di chiudere avanti e nel finale in mischia di tentare il pareggio al fotofinish, ma è tutto vano. Tiberi e compagni si devono rimproverare di aver gettato via un'opportunità unica, giocando con sufficienza e pagando caro l'unico vero tiro in porta degli ospiti. Nella ripresa infatti gli uomini di Palmerini non hanno dato l'impressione di essere insuperabili, ma la leggerezza del reparto offensivo rossonero non ha saputo dare il colpo del ko ai camaioresi che hanno retto bene l'urto e non si son fatti sorprendere né dalle fughe del subentrato De Vuono né dalla fisicità di Panconi. Nel complesso non è stata una bella gara e crediamo che il poco spettacolo offerto sia figlio di una tensione enorme per una gara che rianima gli ospiti e complica ulteriormente le cose per il Pescia. <b>
Calciatoripiù</b>: sicuramente l'uomo in più è stato <b>Mariani</b>, che ha avuto la fortuna e la bravura di calibrare la sfera nell'angolo più lontano e remoto della porta di Rachini, regalando tre punti inaspettati e pesantissimi per continuare a sperare in questa salvezza.
Matteo Mori