- Primavera
- Fiorentina
-
1 - 3
- Chievo
FIORENTINA: Ghidotti, Ferrarini, Simonti, Gillekens, Antzoulas, Hanuljak (62' Fiorini), Montiel, Lakti (75' Gorgos), Vlahovic (80' Longo), Maganjic (46' Simic), Meli (62' Kukovec). A disp.: Chiorra, Pierozzi E., Ponsi, Pierozzi N., Koffi, Nannelli, Bocchio. All.: Bigica.
CHIEVO VERONA: Caprile, Pavlev, Ndrecka, Zuelli, Kaleba, Martires, Tuzzo (71' Ecruz), Karamoko, Rovaglia (88' Amici), D'Amico (80' Soragna), Bertagnoli. A disp.: Bragantini, Raffa, Passera, Corti, Metlika, Rossi. All.: Mandelli.
ARBITRO: Pascarella di Nocera Inferiore.
RETI: 11' Zuelli, 22' Meli, 28' Bertagnoli, 47' autorete Gillekens.
NOTE: ammoniti 57' Simonti, 60' Lakti.
La Fiorentina crolla in casa, davanti agli sguardi dei numerosi paganti accorsi al Gino Bozzi , pagando dazio a un Chievo Verona quadrato, capace di infliggere un sonoro 1-3 pur lontano dalle mura amiche. La squadra di Bigica sconta nel peggiore dei modi una conduzione di gara più scompaginata del solito, ricca di errori - specie in fase di impostazione - sfuggitale di mano sin dalle battute iniziali e mai più riacciuffata. Di contro, la brillantezza di un Chievo abile nel gettare sale sulle ferite dell'avversario in confusione, tonico, in grado di proporre una prestazione di livello, calibrata ad hoc per far capitolare il fragile fortino viola. Che la partita dei gigliati vivrà di palpitazioni lo si capisce sin dalle prime azioni: a pochi istanti dal fischio d'inizio del signor Pascarella, Gillekens perde un pallone sanguinoso in fase di disimpegno, sul pallone si avventa Karamoko, il suo tiro finisce però lontano dallo specchio. La Fiorentina conduce le danze, le trasmissioni di palla, tuttavia, ristagnano nella propria metà campo, con il Chievo ben asserragliato davanti alla sua area di rigore. Al 4' Gillekens commette di nuovo un'ingenuità favorendo questa volta Bertagnoli, l'avanti gialloblu s'invola verso porta avversaria e calcia, la conclusione impatta sulle gambe di Sermonti per poi rotolare via in corner. Il Chievo trova buon gioco nella zona mediana, il centrocampo viola non fa filtro e per i ragazzi di Mandelli non è difficile arrivare al tiro: all'8' Rovaglia ci prova dalla distanza, la sfera arriva potente dalle parti di Ghidotti che sceglie il bagher per neutralizzare il pericolo. All'11' il Chievo accende la freccia del sorpasso: Zuelli riceve palla nei pressi dell'area di rigore dall'out di sinistra, la retroguardia viola è passiva, così il mediano scaligero ha tutto il tempo di mettere a fuoco l'angolino lontano, il suo fendente si si spegne proprio lì. Inutile l'intervento di Ghidotti in tuffo. Primo centro stagionale per il classe 2001. Al vantaggio dei veneti segue una fase di assestamento: i viola insistono col fraseggio, nella speranza di ritrovare la sicurezza perduta, mentre i veneti continuano a macinare gioco. Al 22' un lampo dei gigliati ristabilisce la parità: Meli entra in area, l'uno due con Maganjic è fulmineo e taglia fuori ben due maglie gialloblu, la sfera torna al numero dieci viola che, defilato sulla sinistra, apre il piattone e battezza l'angolo lontano. Il tiro è carico d'effetto, la rete si gonfia. È 1-1. L'equilibrio - elemento sconosciuto in questa gara - si spezza pochi minuti dopo, quando il Chievo torna a mettere distanza tra sé e l'avversario: Tuzzo, dalla destra, calcia un corner basso, dritto sul primo palo, laddove Karamoko riesce a deviare la traiettoria nonostante la resistenza della calca viola, la sfera danza sulla riga di porta prima che Bertagnoli piazzi la zampata vincente e trasformi in rete. La formazione di Bigica affida la propria reazione alle sfuriate sulla corsia di sinistra di Montiel; al 32' lo spagnolo raggiunge il fondo e serve un gran cross a centro area per l'accorrente Vlahovic, il centravanti però manca clamorosamente l'appuntamento con il gol. I viola insistono passando dai binari esterni. Accantonata la via della manovra, si cercano sempre più insistentemente i lanci sugli esterni senza passare dalla mediana, quest'oggi meno proficua del solito. Al 37' il Chievo confeziona un contropiede spettacolare: recuperata palla, l'azione clivense si sviluppa sul binario di destra, Pavlev, con un delizioso esterno destro, crea un corridoio per Tuzzo che, giunto a tu per tu con il portiere, tenta il dribbling, ma Ghidotti è reattivo in uscita. In chiusura, ancora un'occasione per gli ospiti, con D'amico che, raccolta la sponda di Rovaglia, libera un tiro temibile, la sfera sibila accanto al palo per poi perdersi sul fondo. Le squadre vanno a riposo sull' 1-2. Bigica corre ai ripari inserendo Simic al posto di un appannato Maganjic. Dopo due soli giri d'orologio dalla ripresa delle ostilità, arriva implacabile il gol del'1-3 a causa di un grossolano errore del malcapitato Gillekens che, per respingere un innocuo lancio avversario, svirgola indirizzando la palla alle spalle di Ghidotti. Harakiri. Sugli spalti del Due Strade cala il silenzio. La Fiorentina tenta di rispondere all'ennesimo affossamento, ma la reazione si trasforma presto in frustrazione, i falli spezzettano la fluidità del gioco e fioccano le ammonizioni. Al 65' Vlahovic prova a riaccendere le speranze con una bella conclusione dalla distanza, Caprile si distende e disinnesca la minaccia. I padroni di casa non riescono a trovare continuità in zona offensiva; nel mentre, crescono d'intensità le prestazioni degli interpreti gialloblu, galvanizzati dal maturare di un risultato tanto importante. Gli ultimi minuti di gioco non aggiungono altro all'inerzia dell'incontro, con la Fiorentina alla disperata ricerca di un episodio a lei favorevole, cosa alquanto improbabile dato la stato di grazia dei ragazzi di Mandelli. L'incontro termina così col sorprendente risultato di 1-3. Brutta battuta d'arresto per i gigliati, scalzati dal terzo gradino del podio dalla Roma vincente a Reggio Emilia. Di tutt'altro umore, invece, la formazione veneta che, ottenuti con merito tre punti su uno dei campi più difficili, può tornare a guardare con maggiore serenità alla classifica, date le tre lunghezze che la separano ora da Genoa e Milan, formazioni attualmente in zona play-out.
Calciatoripiù: per la Fiorentina, Montiel: il più in forma dei viola, i suoi affondi mandano più volte in affanno gli avversari. Peccato che i suoi compagni non riescano a finalizzare i suoi suggerimenti. Per il Chievo, Zuelli: corre, si destreggia con personalità con entrambi i piedi e apre le danze con un gran gol. Da menzionare anche la prestazione di Kaleba, statuario nella ripresa, e di D'Amico, un pericolo costante in area avversaria.
Marco Telluri
FIORENTINA: Ghidotti, Ferrarini, Simonti, Gillekens, Antzoulas, Hanuljak (62' Fiorini), Montiel, Lakti (75' Gorgos), Vlahovic (80' Longo), Maganjic (46' Simic), Meli (62' Kukovec). A disp.: Chiorra, Pierozzi E., Ponsi, Pierozzi N., Koffi, Nannelli, Bocchio. All.: Bigica.<br >CHIEVO VERONA: Caprile, Pavlev, Ndrecka, Zuelli, Kaleba, Martires, Tuzzo (71' Ecruz), Karamoko, Rovaglia (88' Amici), D'Amico (80' Soragna), Bertagnoli. A disp.: Bragantini, Raffa, Passera, Corti, Metlika, Rossi. All.: Mandelli.<br >
ARBITRO: Pascarella di Nocera Inferiore.<br >
RETI: 11' Zuelli, 22' Meli, 28' Bertagnoli, 47' autorete Gillekens.<br >NOTE: ammoniti 57' Simonti, 60' Lakti.
La Fiorentina crolla in casa, davanti agli sguardi dei numerosi paganti accorsi al Gino Bozzi , pagando dazio a un Chievo Verona quadrato, capace di infliggere un sonoro 1-3 pur lontano dalle mura amiche. La squadra di Bigica sconta nel peggiore dei modi una conduzione di gara più scompaginata del solito, ricca di errori - specie in fase di impostazione - sfuggitale di mano sin dalle battute iniziali e mai più riacciuffata. Di contro, la brillantezza di un Chievo abile nel gettare sale sulle ferite dell'avversario in confusione, tonico, in grado di proporre una prestazione di livello, calibrata ad hoc per far capitolare il fragile fortino viola. Che la partita dei gigliati vivrà di palpitazioni lo si capisce sin dalle prime azioni: a pochi istanti dal fischio d'inizio del signor Pascarella, Gillekens perde un pallone sanguinoso in fase di disimpegno, sul pallone si avventa Karamoko, il suo tiro finisce però lontano dallo specchio. La Fiorentina conduce le danze, le trasmissioni di palla, tuttavia, ristagnano nella propria metà campo, con il Chievo ben asserragliato davanti alla sua area di rigore. Al 4' Gillekens commette di nuovo un'ingenuità favorendo questa volta Bertagnoli, l'avanti gialloblu s'invola verso porta avversaria e calcia, la conclusione impatta sulle gambe di Sermonti per poi rotolare via in corner. Il Chievo trova buon gioco nella zona mediana, il centrocampo viola non fa filtro e per i ragazzi di Mandelli non è difficile arrivare al tiro: all'8' Rovaglia ci prova dalla distanza, la sfera arriva potente dalle parti di Ghidotti che sceglie il bagher per neutralizzare il pericolo. All'11' il Chievo accende la freccia del sorpasso: Zuelli riceve palla nei pressi dell'area di rigore dall'out di sinistra, la retroguardia viola è passiva, così il mediano scaligero ha tutto il tempo di mettere a fuoco l'angolino lontano, il suo fendente si si spegne proprio lì. Inutile l'intervento di Ghidotti in tuffo. Primo centro stagionale per il classe 2001. Al vantaggio dei veneti segue una fase di assestamento: i viola insistono col fraseggio, nella speranza di ritrovare la sicurezza perduta, mentre i veneti continuano a macinare gioco. Al 22' un lampo dei gigliati ristabilisce la parità: Meli entra in area, l'uno due con Maganjic è fulmineo e taglia fuori ben due maglie gialloblu, la sfera torna al numero dieci viola che, defilato sulla sinistra, apre il piattone e battezza l'angolo lontano. Il tiro è carico d'effetto, la rete si gonfia. È 1-1. L'equilibrio - elemento sconosciuto in questa gara - si spezza pochi minuti dopo, quando il Chievo torna a mettere distanza tra sé e l'avversario: Tuzzo, dalla destra, calcia un corner basso, dritto sul primo palo, laddove Karamoko riesce a deviare la traiettoria nonostante la resistenza della calca viola, la sfera danza sulla riga di porta prima che Bertagnoli piazzi la zampata vincente e trasformi in rete. La formazione di Bigica affida la propria reazione alle sfuriate sulla corsia di sinistra di Montiel; al 32' lo spagnolo raggiunge il fondo e serve un gran cross a centro area per l'accorrente Vlahovic, il centravanti però manca clamorosamente l'appuntamento con il gol. I viola insistono passando dai binari esterni. Accantonata la via della manovra, si cercano sempre più insistentemente i lanci sugli esterni senza passare dalla mediana, quest'oggi meno proficua del solito. Al 37' il Chievo confeziona un contropiede spettacolare: recuperata palla, l'azione clivense si sviluppa sul binario di destra, Pavlev, con un delizioso esterno destro, crea un corridoio per Tuzzo che, giunto a tu per tu con il portiere, tenta il dribbling, ma Ghidotti è reattivo in uscita. In chiusura, ancora un'occasione per gli ospiti, con D'amico che, raccolta la sponda di Rovaglia, libera un tiro temibile, la sfera sibila accanto al palo per poi perdersi sul fondo. Le squadre vanno a riposo sull' 1-2. Bigica corre ai ripari inserendo Simic al posto di un appannato Maganjic. Dopo due soli giri d'orologio dalla ripresa delle ostilità, arriva implacabile il gol del'1-3 a causa di un grossolano errore del malcapitato Gillekens che, per respingere un innocuo lancio avversario, svirgola indirizzando la palla alle spalle di Ghidotti. Harakiri. Sugli spalti del Due Strade cala il silenzio. La Fiorentina tenta di rispondere all'ennesimo affossamento, ma la reazione si trasforma presto in frustrazione, i falli spezzettano la fluidità del gioco e fioccano le ammonizioni. Al 65' Vlahovic prova a riaccendere le speranze con una bella conclusione dalla distanza, Caprile si distende e disinnesca la minaccia. I padroni di casa non riescono a trovare continuità in zona offensiva; nel mentre, crescono d'intensità le prestazioni degli interpreti gialloblu, galvanizzati dal maturare di un risultato tanto importante. Gli ultimi minuti di gioco non aggiungono altro all'inerzia dell'incontro, con la Fiorentina alla disperata ricerca di un episodio a lei favorevole, cosa alquanto improbabile dato la stato di grazia dei ragazzi di Mandelli. L'incontro termina così col sorprendente risultato di 1-3. Brutta battuta d'arresto per i gigliati, scalzati dal terzo gradino del podio dalla Roma vincente a Reggio Emilia. Di tutt'altro umore, invece, la formazione veneta che, ottenuti con merito tre punti su uno dei campi più difficili, può tornare a guardare con maggiore serenità alla classifica, date le tre lunghezze che la separano ora da Genoa e Milan, formazioni attualmente in zona play-out. <b>
Calciatoripiù</b>: per la Fiorentina, <b>Montiel</b>: il più in forma dei viola, i suoi affondi mandano più volte in affanno gli avversari. Peccato che i suoi compagni non riescano a finalizzare i suoi suggerimenti. Per il Chievo, <b>Zuelli</b>: corre, si destreggia con personalità con entrambi i piedi e apre le danze con un gran gol. Da menzionare anche la prestazione di <b>Kaleba</b>, statuario nella ripresa, e di <b>D'Amico</b>, un pericolo costante in area avversaria.
Marco Telluri