- Allievi Provinciali GIR.Livorno
- Audace Isola Elba
-
3 - 3
- Bellaria Cappuccini
AUDACE PORTOFERRAIO: Benini, Diana, Auditore, Sambuco, Coppola, Beneforti, Spiezia, Allori, Barone, Fusai, Provenzali. A disp.: Veneziano, Scarfato, Regano, Coscarella, Mazzarri, Murru, Barbadori. All.: Goffredo Sani.
BELLARIA CAPP.: Tempestini, Gonnelli, De Panicis, Mangini, Politi, Landi, Cardini, Favini, Meini, Telleschi, M. Casini. A disp.: L. Casini, G. Marianini, L. Marianini, Barani, Sabatini, Anichini, Sartini. All.: Tommaso Piccinetti.
ARBITRO: Tonin di Piombino
RETI: 8', 28' Favini, 25' Barone rig., 76' Fusai, 88' Barani, 90' Barbadori.
NOTE: recupero: 0'+10'.
Ci sono volute una traversata in mare, 10' di recupero, un 3-3 e in buona sostanza le pene dell'inferno perché la Bellaria potesse leggere il suo nome sul primo rigo della classifica finale. Ma ora si può esultare: la società di viale Europa ottiene un double inedito conquistando in una sola tornata la promozione nei regionali sia con i Giovanissimi sia con gli Allievi. E come nei migliori film thriller, l'ultimo appuntamento di questo particolarissimo campionato livornese regalava la sfida con l'ultima rivale capace di insidiare il primato. L'Academy Audace Portoferraio doveva vincere per tornare in testa all'ultima curva. Ma, come è solito affermare Emiliano Mondonico, uno che di promozioni se ne intende, se sei dietro, l'ultima curva puoi farla bene quanto vuoi, ma può non bastare . E infatti agli elbani il pari non è sufficiente: e una volta passata la paura procurata dal gol di Barbadori che prolunga l'agonia, il nutrito carosello di supporter verdeblù imbarcatisi sul traghetto per Portoferraio può lasciar andare tutta la propria gioia. Che la gara sia destinata a regalare emozioni e polemiche lo si capisce già dal 1': sono passati appena quindici secondi dal fischio d'inizio e Meini anticipa il portiere facendo passare il pallone tra i pali prima che la difesa riesca ad allontanare con un ripiegamento disperato, ma l'arbitro, preso in controtempo dall'avvio fulminante, non se la sente di convalidare il gol-non gol (era gol, ci sono le prove fotografiche) e lascia proseguire. Il vantaggio pontederese è comunque solo rimandato: Favini protegge un gran pallone di Telleschi, punta l'area e batte Benini. Ma l'Audace è tutt'altro che abbattuta dalla rete: tanto c'era da segnare uguale, lo 0-0 non sarebbe stato sufficiente. Soprattutto sale in cattedra il pacchetto difensivo dei biancorossi, ben messo in campo da Sani chiamato a sostituire Onelio Barsellini per le ultime giornate del torneo. E proprio su una ripartenza ben impostata dalla difesa arriva la rete che solleva le speranze locali: Barone trasforma il rigore concesso da Tonin tra le proteste civili dei locali che contestano non tanto il fallo, parso netto, quanto una verosimile posizione di fuorigioco (no, stavolta non ci sono le prove fotografiche) nell'azione di partenza. Ma il pari dura appena 3': un pallone lungo dà il via allo scatto di Favini che passa tra i due centrali, si presenta davanti a Benini e lo batte per una doppietta pesantissima. La ripresa si apre con un super intervento del portiere elbano su Casini lanciato a rete. E poi l'incontro si accende: Fusai sfiora il 2-2 facendo scorrere più di un brivido sulla schiena dei sostenitori pontederesi, Marianini recupera il pallone sulla trequarti, vede il portiere fuori dai pali e tenta il pallonetto da lontanissimo sfiorando la traversa. Il pallone dell'1-3 capita di nuovo sui piedi di Casini, ma mentre la Bellaria è temporaneamente in nove per i crampi di Telleschi e Sabatini i locali segnano il nuovo pari: a 4' dalla fine Fusai sbuca su un corner messo dentro con la forza della disperazione e realizza il 2-2. Le espressioni sui volti degli ospiti si tingono di sconforto quando Tonin alza addirittura due mani per segnalare il recupero: otto minuti, che poi diventeranno dieci. Vuoi vedere che? Ma la difesa della Bellaria si rivela gladiatoria, erigendo un muro altissimo davanti alla porta di Tempestini che di fatto non deve compiere nessun intervento particolare in un extratime che sembra infinito. E proprio all'8' di recupero a rompere l'ansia ospite ci pensa Barani che, conquistato il pallone sulla propria trequarti, non si limita a interrompere l'azione avversaria, ma decide di mettere il punto esclamativo su una partita storica: l'Academy è tutto sbilanciato, Benini esce alla disperata nel tentativo di salvare il salvabile ma viene scartato dall'attaccante verdeblù che accompagna il pallone in porta. Potrebbe essere l'epilogo, ma manca ancora una postilla: nel recupero del recupero i padroni di casa segnano il gol del 3-3 con un tocco di Barbadori dopo un'azione confusa sotto la porta locale, ma ormai non c'è neppure più tempo per farsi risalire l'angoscia. Esulta Diego Paletta, demiurgo di questa squadra e di una stagione forse irripetibile. Esulta Tommaso Piccinetti, di fatto il tecnico più vincente della provincia dopo il successo di tre anni fa coi Giovanissimi della Stella Rossa. E se nella serata di sabato qualcuno ha visto il Tirreno assumere una strana colorazione verde a sposare il classico blu profondo, be', stavolta non si può proprio dire che se lo sia immaginato.
Calciatoripiù: quando si vince un campionato è merito di tutti e non ha senso citare un solo calciatore, o solo alcuni, per come sono andate le cose. Perché la gara decisiva è stata risolta da Favini e Barani, è vero. Ma non ci sarebbe stata gara decisiva senza una stagione incredibile per qualità e continuità, anche nei momenti più difficili. E un pensiero particolare va a Macelloni e Guazzini, infortunati e costretti a soffrire dalla tribuna senza poter dare una mano ai compagni impegnati a fare la storia della gloriosa società di viale Europa. Nel trionfo ci sono anche loro.
esseti
AUDACE PORTOFERRAIO: Benini, Diana, Auditore, Sambuco, Coppola, Beneforti, Spiezia, Allori, Barone, Fusai, Provenzali. A disp.: Veneziano, Scarfato, Regano, Coscarella, Mazzarri, Murru, Barbadori. All.: Goffredo Sani.<br >BELLARIA CAPP.: Tempestini, Gonnelli, De Panicis, Mangini, Politi, Landi, Cardini, Favini, Meini, Telleschi, M. Casini. A disp.: L. Casini, G. Marianini, L. Marianini, Barani, Sabatini, Anichini, Sartini. All.: Tommaso Piccinetti.<br >
ARBITRO: Tonin di Piombino<br >
RETI: 8', 28' Favini, 25' Barone rig., 76' Fusai, 88' Barani, 90' Barbadori.<br >NOTE: recupero: 0'+10'.
Ci sono volute una traversata in mare, 10' di recupero, un 3-3 e in buona sostanza le pene dell'inferno perché la Bellaria potesse leggere il suo nome sul primo rigo della classifica finale. Ma ora si può esultare: la società di viale Europa ottiene un double inedito conquistando in una sola tornata la promozione nei regionali sia con i Giovanissimi sia con gli Allievi. E come nei migliori film thriller, l'ultimo appuntamento di questo particolarissimo campionato livornese regalava la sfida con l'ultima rivale capace di insidiare il primato. L'Academy Audace Portoferraio doveva vincere per tornare in testa all'ultima curva. Ma, come è solito affermare Emiliano Mondonico, uno che di promozioni se ne intende, se sei dietro, l'ultima curva puoi farla bene quanto vuoi, ma può non bastare . E infatti agli elbani il pari non è sufficiente: e una volta passata la paura procurata dal gol di Barbadori che prolunga l'agonia, il nutrito carosello di supporter verdeblù imbarcatisi sul traghetto per Portoferraio può lasciar andare tutta la propria gioia. Che la gara sia destinata a regalare emozioni e polemiche lo si capisce già dal 1': sono passati appena quindici secondi dal fischio d'inizio e Meini anticipa il portiere facendo passare il pallone tra i pali prima che la difesa riesca ad allontanare con un ripiegamento disperato, ma l'arbitro, preso in controtempo dall'avvio fulminante, non se la sente di convalidare il gol-non gol (era gol, ci sono le prove fotografiche) e lascia proseguire. Il vantaggio pontederese è comunque solo rimandato: Favini protegge un gran pallone di Telleschi, punta l'area e batte Benini. Ma l'Audace è tutt'altro che abbattuta dalla rete: tanto c'era da segnare uguale, lo 0-0 non sarebbe stato sufficiente. Soprattutto sale in cattedra il pacchetto difensivo dei biancorossi, ben messo in campo da Sani chiamato a sostituire Onelio Barsellini per le ultime giornate del torneo. E proprio su una ripartenza ben impostata dalla difesa arriva la rete che solleva le speranze locali: Barone trasforma il rigore concesso da Tonin tra le proteste civili dei locali che contestano non tanto il fallo, parso netto, quanto una verosimile posizione di fuorigioco (no, stavolta non ci sono le prove fotografiche) nell'azione di partenza. Ma il pari dura appena 3': un pallone lungo dà il via allo scatto di Favini che passa tra i due centrali, si presenta davanti a Benini e lo batte per una doppietta pesantissima. La ripresa si apre con un super intervento del portiere elbano su Casini lanciato a rete. E poi l'incontro si accende: Fusai sfiora il 2-2 facendo scorrere più di un brivido sulla schiena dei sostenitori pontederesi, Marianini recupera il pallone sulla trequarti, vede il portiere fuori dai pali e tenta il pallonetto da lontanissimo sfiorando la traversa. Il pallone dell'1-3 capita di nuovo sui piedi di Casini, ma mentre la Bellaria è temporaneamente in nove per i crampi di Telleschi e Sabatini i locali segnano il nuovo pari: a 4' dalla fine Fusai sbuca su un corner messo dentro con la forza della disperazione e realizza il 2-2. Le espressioni sui volti degli ospiti si tingono di sconforto quando Tonin alza addirittura due mani per segnalare il recupero: otto minuti, che poi diventeranno dieci. Vuoi vedere che? Ma la difesa della Bellaria si rivela gladiatoria, erigendo un muro altissimo davanti alla porta di Tempestini che di fatto non deve compiere nessun intervento particolare in un extratime che sembra infinito. E proprio all'8' di recupero a rompere l'ansia ospite ci pensa Barani che, conquistato il pallone sulla propria trequarti, non si limita a interrompere l'azione avversaria, ma decide di mettere il punto esclamativo su una partita storica: l'Academy è tutto sbilanciato, Benini esce alla disperata nel tentativo di salvare il salvabile ma viene scartato dall'attaccante verdeblù che accompagna il pallone in porta. Potrebbe essere l'epilogo, ma manca ancora una postilla: nel recupero del recupero i padroni di casa segnano il gol del 3-3 con un tocco di Barbadori dopo un'azione confusa sotto la porta locale, ma ormai non c'è neppure più tempo per farsi risalire l'angoscia. Esulta Diego Paletta, demiurgo di questa squadra e di una stagione forse irripetibile. Esulta Tommaso Piccinetti, di fatto il tecnico più vincente della provincia dopo il successo di tre anni fa coi Giovanissimi della Stella Rossa. E se nella serata di sabato qualcuno ha visto il Tirreno assumere una strana colorazione verde a sposare il classico blu profondo, be', stavolta non si può proprio dire che se lo sia immaginato.<br ><b>
Calciatoripiù</b>: quando si vince un campionato è merito di tutti e non ha senso citare un solo calciatore, o solo alcuni, per come sono andate le cose. Perché la gara decisiva è stata risolta da <b>Favini </b>e <b>Barani</b>, è vero. Ma non ci sarebbe stata gara decisiva senza una stagione incredibile per qualità e continuità, anche nei momenti più difficili. E un pensiero particolare va a <b>Macelloni </b>e <b>Guazzini</b>, infortunati e costretti a soffrire dalla tribuna senza poter dare una mano ai compagni impegnati a fare la storia della gloriosa società di viale Europa. Nel trionfo ci sono anche loro.
esseti