• Finali Allievi Naz.
  • Juventus
  • 0 - 1
  • Roma


JUVENTUS (4-3-3): Sclopis; Carfora, Ferraro (52' Garcia Carlos), Esposito, Liviero; Corticchia (69' Tramontana), Schiavone, Azzalin (58' Caputo); Ruggiero (59' Margiotta), Padovan (41' Di Lernia), De Silvestro. A disp.: Gargliardini, Garrone, Borettaz, Rubin. All.: Stefano Guidoni.
ROMA (4-3-3): Pigliacelli; Barba (75' Caratelli), Carboni, Orchi, Amendola; Ciciretti, Verre, Falasca; Politano (64' Bongiovanni), Leonardi (57' Thiam), Caprari. A disp.: Proietti G., Popescu, D'Ambrosio, Piscitella, Bezziccheri, Buscia. All.: Andrea Stramaccioni.

ARBITRO: Alessandro Caso di Verona, coad. da Stefano Toniato di Bassano e Alessio Guarischi di Lodi.

RETE: 37' Ciciretti.
NOTE: ammoniti Verre al 26', Liviero al 61', Amendola al 62'. Corner 4-6. Recupero 1'+4'.



LE PAGELLE
Juventus
Sclopis: 6.5 Niente da fare sul mancino di Ciciretti, bene sia nelle uscite che tra i pali.
Carfora: 7 Esterno interessante: contiene al massimo Caprari, diventa molto pericoloso a destra nella ripresa.
Ferraro: 6 Fa a sportellate con Leonardi nel primo tempo, senza sfigurare. 52' Garcia Carlos: 6 Entra nel momento più delicato, con la Juve esposta ai contropiedi giallorossi. Se la cava.
Esposito: 6- Difensore di grandi qualità, stavolta commette un paio di errori che potevano costare cari.
Liviero: 6/7 Nel primo tempo è costretto sulla difensiva, nella ripresa, soprattutto quando viene avanzato a centrocampo, mostra buone qualità anche in fase offensiva.
Corticchia: 5.5 Divorato dalla corsa e dalle proprietà di palleggio di Falasca nel primo tempo, cresce nella ripresa come esterno destro. 69' Tramontana: sv.
Schiavone: 6 Il centrocampo della Roma farebbe girare la testa a chiunque. Lui fatica un po' a prendere per mano la squadra, ma che abbia piedi buoni lo si vede in ogni suo lancio che innesca le ripartenze dei compagni.
Azzalin: 6 Buona partenza a sinistra, alla lunga finisce col patire le qualità di Ciciretti. 58' Caputo: 6 Rinforza la difesa permettendo l'avanzamento di Liviero.
Ruggiero: 6.5 Ha qualità e tiene impegnata la retroguardia giallorossa. 59' Margiotta: 6- Non trova il guizzo vincente.
Padovan: 5.5 Sempre ben controllato dalla retroguardia giallorossa. 41' Di Lernia: 6 Rinforza il centrocampo nella ripresa.
De Silvestro: 6/7 Il più pericoloso dei suoi, sia nel primo tempo che nella ripresa. Veloce, abile palla al piede, scaltro nel muoversi su tutto il fronte di attacco.
Roma
Pigliacelli: 6.5 Poco impegnato, si fa comunque trovare pronto sia con un'uscita fuori area, sia sul sinistro ravvicinato di Liviero.
Barba: 6 Nel primo tempo contro De Silvestro soffre un po'. Meglio nella ripresa. 75' Caratelli: sv.
Carboni: 6/7 Solo una sbandata nel secondo tempo. Per il resto guida da capitano il reparto difensivo.
Orchi: 7+ Sarà merito anche della sicurezza trasmessa da Carboni, ma non sbaglia un intervento.
Amendola: 6.5 Contiene, copre la posizione e riparte in modo sempre efficace.
Ciciretti: 7+ Primo tempo stellare. Sempre nel vivo del gioco, imprevedibile ed estroso. Suo il sinistro che decide la gara. Meno pungente nella ripresa.
Verre: 7+ Presenza fisica, qualità tecnica, intelligenza tattica. Uno dei giocatori-chiave della Roma di Stramaccioni.
Falasca: 7.5 Altro mostro a centrocampo: corre per cinque e mostra di saper far tutto: dall'inizio alla fine senza pause imposta, pressa e si inserisce.
Politano: 6.5 Tra i tre giocatori di attacco è forse il meno continuo, ma ogni volta che si accende lascia il segno. 64' Bongiovanni: sv Entra subito in partita sulla destra.
Leonardi: 6/7 Prova di grande sacrificio, combatte spesso solo contro due avversari e aiuta la squadra a salire. 57' Thiam: 6+ Innesca interessanti ripartenze.
Caprari: 7 Non a caso eletto miglior giocatore delle Final Eight. Qualità da vendere e tanta voglia di dribblare tutti. Mai però una giocata fine a se stessa: risulta spesso incisivo.
Arbitro
Caso di Verona: 5.5 Lascia correre in occasione del contatto tra Carfora e Falasca, commette alcuni errori che, anche se non gravi, non gli consentono di raggiungere la sufficienza
IL COMMENTO
Nemmeno la tensione per il tricolore in palio. Nemmeno una Juventus capace di arrivare di gran carriera alla finalissima. Nemmeno un po' di stanchezza nei minuti finali. Nessuno riesce a fermare la corsa della Roma di Andrea Stramaccioni verso lo scudetto. Finale perfetta per i ragazzi giallorossi che al termine di una stagione esaltante vanno ad accomodarsi lassù, sul trono della categoria Allievi, ereditando lo scettro della Fiorentina. Il verde (e perfetto) manto erboso Bruno Bonelli di Montepulciano accoglie i ventidue in campo in una giornata contraddistinta da violenti temporali e da incidenti sull'autostrada che ritardano l'arrivo di qualche sostenitore. Al fischio d'inizio comunque il sole prevale sulle ormai dissipate nuvole residue. In tribuna si trova spazio a stento: se è folta la rappresentanza dei supporter bianconeri, altrettanto stipati sono gli spalti scelti dai giallorossi, che a suon di vuvuzela e di inno della Roma accompagnano l'ingresso dei propri beniamini sul rettangolo di gioco. Mister Guidoni per la finale sceglie il consueto 4-3-3: la difesa è composta da Carfora e Liviero (esterni rispettivamente a destra e a sinistra) e da Ferraro ed Esposito (centrali); a centrocampo il vertice basso è Schiavone, che agisce davanti alla difesa, mentre al suo fianco i prodi scudieri sono Corticchia e Azzalin, ai quali spetta non soltanto il compito di spezzare le manovre giallorosse, ma anche quello di far ripartire le offensive bianconere. In attacco gli esterni Ruggiero (a destra) e De Silvestro (a sinistra) mettono la loro qualità e la loro velocità al servizio della prima punta Padovan. Modulo di partenza simile per Stramaccioni, a chi ancora non lo conoscesse, illustra la sua idea di calcio quasi totale ed offensivo. Al fianco dei centrali Carboni ed Orchi i due cursori di fascia Barba ed Amendola fluidificano con una certa assiduità; il mediano Verre viene a prendersi la palla fin dalle retrovie per impostare, alternandosi negli inserimenti con Falasca e Ciciretti. In attacco Leonardi scalpita come un cavallo ai canapi del Palio, aprendo spazi per Politano e Caprari. La prima occasione dell'incontro giunge al 7', quando, dopo una palla persa da Verre a centrocampo, Ruggiero si invola sulla destra, giunge sul fondo e serve al centro un cross teso sul quale se Padovan non arriva, anche De Silvestre manca la deviazione per un soffio. Due minuti più tardi la prima conclusione in porta della Roma è affidata al destro di Verre che da 35 metri scocca una traiettoria deviata da Esposito in corner. Al 11' Ciciretti si inserisce elegantemente palla al piede e, sempre da fuori area, fa partire un sinistro che passa accanto al palo e termina sul fondo. Al 13' Leonardi ruba palla a Esposito in area, ma giunge provvidenziale la chiusura di Ferraro in corner. La Roma è più manovriera e pondera attentamente tutte le sue azioni: i tre mediani pressano altissimi e tentano di tenere gli avversari chiusi nella loro metà campo; la Juventus tiene il baricentro più basso rispetto agli avversari, ma il pressing dettato da Schiavone è altrettanto efficace ed offre interessanti ripartenze al tridente. Al 18' Liviero imbecca Azzolin che controlla di sinistro e con lo stesso piede calcia prima che la sfera tocchi terra, senza inquadrare lo specchio. Al 25' Caprari supera Carfora a sinistra e pennella un cross prelibato: nessun attaccante trova la deviazione così Politano da destra recupera e controcrossa al centro verso Leonardi, il cui colpo di testa termina fuori di poco. Al 32' Leonardi fa da sponda per Caprari: mancino potente ma centrale che Sclopis blocca sicuro. A tre minuti dalla fine del primo tempo la Roma sblocca il risultato: Leonardi da destra appoggia a Politano che senza guardare libera rapidamente Ciciretti: il numero 10 di Stramaccioni calcia potente ed angolato, infilando l'angolo alla sinistra di Sclopis. La reazione bianconera è affidata ad un corner lungo di Schiavone che trova sul secondo palo Carfora, ma Piagliacelli blocca senza difficoltà.
Nel secondo tempo mister Guidoni prova a cambiare qualcosa. La Juventus passa ad un 4-4-2 per arginare la superiorità avversaria a centrocampo: fuori la prima punta Padovan, dentro Di Lernia: se il neo entrato agisce da esterno a sinistra, Corticchia scala a destra e l'attacco è composto dai rapidi Ruggiero e De Silvestro. Al 46' la Juve può usufruire di un calcio d'angolo dalla destra: Schiavone calcia lungo e trova, ancora una volta, Carfora sul secondo palo. Il numero 2 bianconero, libero da marcatura, in spaccata tenta una deviazione che esce di un soffio. Un minuto più tardi Corticchia lancia Carfora a destra, fermato dall'uscita di Pigliacelli (per Caso di Verona non è corner). Al 49' Ruggiero salta capitan Carboni, punta la porta e scarica un destro che esce alto di poco. Al 52' sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina Leonardi riceve l'appoggio all'indietro di un compagno e fa partire un destro che termina alto di poco. La Roma, pur senza i ritmi vertiginosi del primo tempo, continua a tenere il baricentro alto, mentre la Juventus prova ad intensificare il forcing. Al 58' la difesa giallorossa rischia di esser presa in contropiede: De Silvestro lancia Ruggiero, il quale viene fermato fuori area dall'uscita col petto di Piagliacelli. Guidoni cambia ancora ed inserisce Caputo al posto di Azzolin, avanzando Liviero a centrocampo. Al 63' il calcio di punizione di Schiavone trova il colpo di testa di De Silvestro che non inquadra lo specchio. La gara scivola verso l'ottantesimo con i ragazzi di Stramaccioni che gestiscono il risultato da grande squadra, ma anche con una Juventus che non si arrende a lasciare nelle mani degli avversari il tricolore. Al 75' su una punizione di Ciciretti, Thiam (entrato al posto di Leonardi) sfiora di testa e la palla finisce sul fondo. Dopo un contatto tra Falasca (pronto a calciare) e Carfora nell'area bianconera (Caso comunque lascia proseguire, l'ultima occasione dei ragazzi di Guidoni per acciuffare il pari capita al 78': De Silvestro dal fondo salta un avversario ed arriva al cross, Pigliacelli respinge e sulla ribattuta si avventa Liviero che conclude di sinistro. Il numero 3 bianconero però trova la respinta pronta di Pigliacelli che mette in angolo. Al 79' Bongiovanni serve Caprari che rientra sul sinistro e conclude mandando la sfera alta di un soffio. I minuti di recupero non riservano sorprese e sono soltanto l'antipasto della festa che esplode al triplice fischio di Caso in campo e sulla metà giallorossa della tribuna. Lo sconforto della metà bianconera e dei ragazzi in campo sarà sicuramente mitigato col passare dei giorni, quando l'amarezza di questa finale persa lascerà il posto alla consapevolezza di aver disputato una stagione da assoluti protagonisti: il settore giovanile bianconero sta lavorando bene e tra questi Allievi c'è sicuramente materia prima interessante per la Primavera della prossima stagione. In casa giallorossa un successo nato da lontano, frutto del lavoro cominciato da Stramaccioni mesi fa e coltivato giorno dopo giorno: se tatticamente questa Roma sembra avere un'architettura perfetta, è la costruzione di un gruppo solidissimo che sembra il vero segreto di questo successo che ha portato i giallorossi al tricolore a undici anni di distanza dall'ultimo successo nella categoria Allievi.

Cosimo Di Bari JUVENTUS (4-3-3): Sclopis; Carfora, Ferraro (52' Garcia Carlos), Esposito, Liviero; Corticchia (69' Tramontana), Schiavone, Azzalin (58' Caputo); Ruggiero (59' Margiotta), Padovan (41' Di Lernia), De Silvestro. A disp.: Gargliardini, Garrone, Borettaz, Rubin. All.: Stefano Guidoni.<br >ROMA (4-3-3): Pigliacelli; Barba (75' Caratelli), Carboni, Orchi, Amendola; Ciciretti, Verre, Falasca; Politano (64' Bongiovanni), Leonardi (57' Thiam), Caprari. A disp.: Proietti G., Popescu, D'Ambrosio, Piscitella, Bezziccheri, Buscia. All.: Andrea Stramaccioni.<br > ARBITRO: Alessandro Caso di Verona, coad. da Stefano Toniato di Bassano e Alessio Guarischi di Lodi.<br > RETE: 37' Ciciretti.<br >NOTE: ammoniti Verre al 26', Liviero al 61', Amendola al 62'. Corner 4-6. Recupero 1'+4'. <pstyle:H>LE PAGELLE<br >Juventus<br ><pstyle:Testo7><b>Sclopis: 6.5</b> Niente da fare sul mancino di Ciciretti, bene sia nelle uscite che tra i pali.<br ><b>Carfora: 7</b> Esterno interessante: contiene al massimo Caprari, diventa molto pericoloso a destra nella ripresa.<br ><b>Ferraro: 6</b> Fa a sportellate con Leonardi nel primo tempo, senza sfigurare. <b>52' Garcia Carlos: 6</b> Entra nel momento pi&ugrave; delicato, con la Juve esposta ai contropiedi giallorossi. Se la cava.<br ><b>Esposito: 6-</b> Difensore di grandi qualit&agrave;, stavolta commette un paio di errori che potevano costare cari. <br ><b>Liviero: 6/7</b> Nel primo tempo &egrave; costretto sulla difensiva, nella ripresa, soprattutto quando viene avanzato a centrocampo, mostra buone qualit&agrave; anche in fase offensiva.<br ><b>Corticchia: 5.5</b> Divorato dalla corsa e dalle propriet&agrave; di palleggio di Falasca nel primo tempo, cresce nella ripresa come esterno destro. <b>69' Tramontana: sv. </b><br ><b>Schiavone: 6</b> Il centrocampo della Roma farebbe girare la testa a chiunque. Lui fatica un po' a prendere per mano la squadra, ma che abbia piedi buoni lo si vede in ogni suo lancio che innesca le ripartenze dei compagni.<br ><b>Azzalin: 6</b> Buona partenza a sinistra, alla lunga finisce col patire le qualit&agrave; di Ciciretti. <b>58' Caputo: 6</b> Rinforza la difesa permettendo l'avanzamento di Liviero.<br ><b>Ruggiero: 6.5</b> Ha qualit&agrave; e tiene impegnata la retroguardia giallorossa. <b>59' Margiotta: 6-</b> Non trova il guizzo vincente. <br ><b>Padovan: 5.5</b> Sempre ben controllato dalla retroguardia giallorossa. <b>41' Di Lernia: 6</b> Rinforza il centrocampo nella ripresa. <br ><b>De Silvestro: 6/7</b> Il pi&ugrave; pericoloso dei suoi, sia nel primo tempo che nella ripresa. Veloce, abile palla al piede, scaltro nel muoversi su tutto il fronte di attacco.<br ><pstyle:H>Roma<br ><pstyle:Testo7><b>Pigliacelli: 6.5</b> Poco impegnato, si fa comunque trovare pronto sia con un'uscita fuori area, sia sul sinistro ravvicinato di Liviero.<br ><b>Barba: 6</b> Nel primo tempo contro De Silvestro soffre un po'. Meglio nella ripresa. <b>75' Caratelli: sv.</b><br ><b>Carboni: 6/7</b> Solo una sbandata nel secondo tempo. Per il resto guida da capitano il reparto difensivo. <br ><b>Orchi: 7+</b> Sar&agrave; merito anche della sicurezza trasmessa da Carboni, ma non sbaglia un intervento. <br ><b>Amendola: 6.5</b> Contiene, copre la posizione e riparte in modo sempre efficace.<br ><b>Ciciretti: 7+</b> Primo tempo stellare. Sempre nel vivo del gioco, imprevedibile ed estroso. Suo il sinistro che decide la gara. Meno pungente nella ripresa.<br ><b>Verre: 7+</b> Presenza fisica, qualit&agrave; tecnica, intelligenza tattica. Uno dei giocatori-chiave della Roma di Stramaccioni.<br ><b>Falasca: 7.5</b> Altro mostro a centrocampo: corre per cinque e mostra di saper far tutto: dall'inizio alla fine senza pause imposta, pressa e si inserisce.<br ><b>Politano: 6.5</b> Tra i tre giocatori di attacco &egrave; forse il meno continuo, ma ogni volta che si accende lascia il segno. <b>64' Bongiovanni: sv</b> Entra subito in partita sulla destra.<br ><b>Leonardi: 6/7</b> Prova di grande sacrificio, combatte spesso solo contro due avversari e aiuta la squadra a salire. <b>57' Thiam: 6+</b> Innesca interessanti ripartenze.<br ><b>Caprari: 7</b> Non a caso eletto miglior giocatore delle Final Eight. Qualit&agrave; da vendere e tanta voglia di dribblare tutti. Mai per&ograve; una giocata fine a se stessa: risulta spesso incisivo.<br ><pstyle:H>Arbitro<br ><pstyle:Testo7><b>Caso di Verona: 5.5</b> Lascia correre in occasione del contatto tra Carfora e Falasca, commette alcuni errori che, anche se non gravi, non gli consentono di raggiungere la sufficienza<br ><pstyle:H>IL COMMENTO<br ><pstyle:Testo7>Nemmeno la tensione per il tricolore in palio. Nemmeno una Juventus capace di arrivare di gran carriera alla finalissima. Nemmeno un po' di stanchezza nei minuti finali. Nessuno riesce a fermare la corsa della Roma di Andrea Stramaccioni verso lo scudetto. Finale perfetta per i ragazzi giallorossi che al termine di una stagione esaltante vanno ad accomodarsi lass&ugrave;, sul trono della categoria Allievi, ereditando lo scettro della Fiorentina. Il verde (e perfetto) manto erboso Bruno Bonelli di Montepulciano accoglie i ventidue in campo in una giornata contraddistinta da violenti temporali e da incidenti sull'autostrada che ritardano l'arrivo di qualche sostenitore. Al fischio d'inizio comunque il sole prevale sulle ormai dissipate nuvole residue. In tribuna si trova spazio a stento: se &egrave; folta la rappresentanza dei supporter bianconeri, altrettanto stipati sono gli spalti scelti dai giallorossi, che a suon di vuvuzela e di inno della Roma accompagnano l'ingresso dei propri beniamini sul rettangolo di gioco. Mister Guidoni per la finale sceglie il consueto 4-3-3: la difesa &egrave; composta da Carfora e Liviero (esterni rispettivamente a destra e a sinistra) e da Ferraro ed Esposito (centrali); a centrocampo il vertice basso &egrave; Schiavone, che agisce davanti alla difesa, mentre al suo fianco i prodi scudieri sono Corticchia e Azzalin, ai quali spetta non soltanto il compito di spezzare le manovre giallorosse, ma anche quello di far ripartire le offensive bianconere. In attacco gli esterni Ruggiero (a destra) e De Silvestro (a sinistra) mettono la loro qualit&agrave; e la loro velocit&agrave; al servizio della prima punta Padovan. Modulo di partenza simile per Stramaccioni, a chi ancora non lo conoscesse, illustra la sua idea di calcio quasi totale ed offensivo. Al fianco dei centrali Carboni ed Orchi i due cursori di fascia Barba ed Amendola fluidificano con una certa assiduit&agrave;; il mediano Verre viene a prendersi la palla fin dalle retrovie per impostare, alternandosi negli inserimenti con Falasca e Ciciretti. In attacco Leonardi scalpita come un cavallo ai canapi del Palio, aprendo spazi per Politano e Caprari. La prima occasione dell'incontro giunge al 7', quando, dopo una palla persa da Verre a centrocampo, Ruggiero si invola sulla destra, giunge sul fondo e serve al centro un cross teso sul quale se Padovan non arriva, anche De Silvestre manca la deviazione per un soffio. Due minuti pi&ugrave; tardi la prima conclusione in porta della Roma &egrave; affidata al destro di Verre che da 35 metri scocca una traiettoria deviata da Esposito in corner. Al 11' Ciciretti si inserisce elegantemente palla al piede e, sempre da fuori area, fa partire un sinistro che passa accanto al palo e termina sul fondo. Al 13' Leonardi ruba palla a Esposito in area, ma giunge provvidenziale la chiusura di Ferraro in corner. La Roma &egrave; pi&ugrave; manovriera e pondera attentamente tutte le sue azioni: i tre mediani pressano altissimi e tentano di tenere gli avversari chiusi nella loro met&agrave; campo; la Juventus tiene il baricentro pi&ugrave; basso rispetto agli avversari, ma il pressing dettato da Schiavone &egrave; altrettanto efficace ed offre interessanti ripartenze al tridente. Al 18' Liviero imbecca Azzolin che controlla di sinistro e con lo stesso piede calcia prima che la sfera tocchi terra, senza inquadrare lo specchio. Al 25' Caprari supera Carfora a sinistra e pennella un cross prelibato: nessun attaccante trova la deviazione cos&igrave; Politano da destra recupera e controcrossa al centro verso Leonardi, il cui colpo di testa termina fuori di poco. Al 32' Leonardi fa da sponda per Caprari: mancino potente ma centrale che Sclopis blocca sicuro. A tre minuti dalla fine del primo tempo la Roma sblocca il risultato: Leonardi da destra appoggia a Politano che senza guardare libera rapidamente Ciciretti: il numero 10 di Stramaccioni calcia potente ed angolato, infilando l'angolo alla sinistra di Sclopis. La reazione bianconera &egrave; affidata ad un corner lungo di Schiavone che trova sul secondo palo Carfora, ma Piagliacelli blocca senza difficolt&agrave;. <br >Nel secondo tempo mister Guidoni prova a cambiare qualcosa. La Juventus passa ad un 4-4-2 per arginare la superiorit&agrave; avversaria a centrocampo: fuori la prima punta Padovan, dentro Di Lernia: se il neo entrato agisce da esterno a sinistra, Corticchia scala a destra e l'attacco &egrave; composto dai rapidi Ruggiero e De Silvestro. Al 46' la Juve pu&ograve; usufruire di un calcio d'angolo dalla destra: Schiavone calcia lungo e trova, ancora una volta, Carfora sul secondo palo. Il numero 2 bianconero, libero da marcatura, in spaccata tenta una deviazione che esce di un soffio. Un minuto pi&ugrave; tardi Corticchia lancia Carfora a destra, fermato dall'uscita di Pigliacelli (per Caso di Verona non &egrave; corner). Al 49' Ruggiero salta capitan Carboni, punta la porta e scarica un destro che esce alto di poco. Al 52' sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina Leonardi riceve l'appoggio all'indietro di un compagno e fa partire un destro che termina alto di poco. La Roma, pur senza i ritmi vertiginosi del primo tempo, continua a tenere il baricentro alto, mentre la Juventus prova ad intensificare il forcing. Al 58' la difesa giallorossa rischia di esser presa in contropiede: De Silvestro lancia Ruggiero, il quale viene fermato fuori area dall'uscita col petto di Piagliacelli. Guidoni cambia ancora ed inserisce Caputo al posto di Azzolin, avanzando Liviero a centrocampo. Al 63' il calcio di punizione di Schiavone trova il colpo di testa di De Silvestro che non inquadra lo specchio. La gara scivola verso l'ottantesimo con i ragazzi di Stramaccioni che gestiscono il risultato da grande squadra, ma anche con una Juventus che non si arrende a lasciare nelle mani degli avversari il tricolore. Al 75' su una punizione di Ciciretti, Thiam (entrato al posto di Leonardi) sfiora di testa e la palla finisce sul fondo. Dopo un contatto tra Falasca (pronto a calciare) e Carfora nell'area bianconera (Caso comunque lascia proseguire, l'ultima occasione dei ragazzi di Guidoni per acciuffare il pari capita al 78': De Silvestro dal fondo salta un avversario ed arriva al cross, Pigliacelli respinge e sulla ribattuta si avventa Liviero che conclude di sinistro. Il numero 3 bianconero per&ograve; trova la respinta pronta di Pigliacelli che mette in angolo. Al 79' Bongiovanni serve Caprari che rientra sul sinistro e conclude mandando la sfera alta di un soffio. I minuti di recupero non riservano sorprese e sono soltanto l'antipasto della festa che esplode al triplice fischio di Caso in campo e sulla met&agrave; giallorossa della tribuna. Lo sconforto della met&agrave; bianconera e dei ragazzi in campo sar&agrave; sicuramente mitigato col passare dei giorni, quando l'amarezza di questa finale persa lascer&agrave; il posto alla consapevolezza di aver disputato una stagione da assoluti protagonisti: il settore giovanile bianconero sta lavorando bene e tra questi Allievi c'&egrave; sicuramente materia prima interessante per la Primavera della prossima stagione. In casa giallorossa un successo nato da lontano, frutto del lavoro cominciato da Stramaccioni mesi fa e coltivato giorno dopo giorno: se tatticamente questa Roma sembra avere un'architettura perfetta, &egrave; la costruzione di un gruppo solidissimo che sembra il vero segreto di questo successo che ha portato i giallorossi al tricolore a undici anni di distanza dall'ultimo successo nella categoria Allievi. Cosimo Di Bari




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