• Juniores Regionali
  • Settignanese
  • 2 - 1
  • Union Team Chimera Arezzo


SETTIGNANESE (4-2-3-1): Virgili; Barchielli, Innocenti, Pin, Oleandro; Casamonti, Ali Rashed; Ciolli, Bartoli (89' Palamara), Bottinelli (65' Maglioni); Ciacci. A disp.: Stefanelli, Messeri, Isiksun, Casati, Cappelli. All.: Massimiliano Papucci.
U.T.CHIMERA (4-4-1-1): Debolini; Dragoni, Tasini, Ercolani, Di Palma; Gregori, Mazzoni, Rossi, Stocchi (65' Alunno); Milighetti, Datteri. A disp.: Basagni, Prosperi, Chiappetta, Netti, Franci, Vacchiano. All.: Vittorio Brilli.

ARBITRO: Gallorini di Prato, coad. da Vinci e Amoroso di Pisa.

RETI: 32' Ciacci, 73' rig. Di Palma, 91' Casamonti.
NOTE: spettatori 200 circa. Recupero 0+4'. Ammoniti Barchielli, Ali Rashed, Ciolli, Gregori. Corner 5-5.



LE PAGELLE
Settignanese
Virgili: 6 Spettatore non pagante; onde stare più comodo, avrebbe potuto tirar fuori qualche euro e godersi il match dalle tribune, per quanto viene impegnato. Preciso nell'ordinaria amministrazione.
Barchielli: 6 Stocchi prova ad ubriacarlo nell'uno contro uno, ma il laterale difensivo rossonero si dimostra astemio e a fine gara, se la Polizia Municipale lo avesse sottoposto all'alcol test, sarebbe risultato certamente al di sotto dello 0,5.
Innocenti: 7 Dopo Ace Ventura, l'acchiappa animali, uscirà prossimamente in tutte le sale cinematografiche: Innocenti, l'acchiappa attaccanti. Prestazione senza sbavature, la sua.
Pin: 7 Considerando che ai Mondiali la coppia difensiva azzurra sarà formata da Cannavaro e dalla sua badante peruviana(ultimamente naturalizzata italiana, in stile Amauri), lo stopper di casa potrebbe candidarsi ad un posto nei 23 di Lippi.
Oleandro: 6 Dato il suo cognome, Gregori prova spesso a potarlo sulla fascia; il terzino sinistro locale, tuttavia, più che un leggero arbusto sempreverde pare una vera e propria pianta carnivora e per il numero 7 aretino sono dolori.
Casamonti: 7 Non è Max Pezzali, né ha mai fatto parte degli 883, ma il talentuoso tutto-campista rossonero sa bene cosa sia La dura legge del gol. Oltre alla rete decisiva, tanta qualità in mediana.
Ali Rashed: 7 Non ha assolutamente la prestanza fisica di un altro celebre Ali (Muhammad), ma il play maker di casa diventa sempre un gigante quando ha il pallone al piede. Non spreca niente, detta i tempi della manovra.
Ciolli: 6,5 Primo tempo da maglia rosa: pedala sulla corsia di destra più di Coppi, Bartali e Pantani messi insieme. Nella seconda frazione gli parte il sellino alla Fantozzi, cala un pò d'intensità e si dimostra eccessivamente nervoso.
Bartoli: 6,5 Palla c'è, palla non c'è, quando è in possesso della sfera fa dei numeri che David Copperfield ed altri illusionisti si sognano. Collega bene la linea di centrocampo a quella d'attacco. Esce stremato. 89' Palamara: 7,5 Tocca un pallone e lo trasforma in oro: assist vincente per Casamonti. Re Mida è un dilettante, in confronto.
Bottinelli: 5,5 In alcune situazioni pare che abbia la colla sulle scarpe: non la passa mai. Il fantasioso esterno di mister Papucci non vive, oggi, la sua giornata migliore e non riesce ad esprimere tutte le sue potenzialità. 65' Maglioni: 5,5 Classe '93 molto interessante, è uno di quei giocatori che solitamente ruggiscono in mezzo al campo, anche se purtroppo, in questa gara, più che altro miagola. Il valore del ragazzo è comunque indiscutibile.
Ciacci: 7,5 Il gol che segna al 32' in girata meriterebbe un video su You Tube. Per il resto gioca spalle alla porta e impegna la retroguardia ospite. Per quanto è grosso, sarebbe più semplice marcare un armadio dell'Ikea.
All. Massimiliano Papucci: 7,5 La sua squadra dimostra un gran cuore; come Bellerofonte abbatte la Chimera.
U.T. Chimera
Debolini: 6 Nei minuti iniziali del primo tempo, respinge con un bagher da pallavolista un'insidiosa conclusione di Ciacci. Se ci fosse stata Maurizia Cacciatori fra gli spalti, avrebbe sicuramente gradito. Poco altro lavoro, per lui.
Dragoni: 7 Sulla fascia di competenza onora il suo cognome e sputa fuoco, creando diversi pericoli. La Settignanese non ha principi azzurri o ammazzadraghi in rosa e quindi il suo dominio rimane incontratato per tutti i 90'.
Tassini: 6 Occuparsi di Ciacci è come portare un frigorifero da un pianterreno ad un attico, senza ascensore: un lavoro estenuante. Il centrale difensivo aretino si arrangia come può.
Ercolani: 6 Se nella mitologia sono riportate le Dodici Fatiche di Ercole, Calciopiù deve adeguarsi e narrare gli altrettanti sforzi di Ercolani, nel controllare Ciacci sui palloni alti. Come il collega Tassini, fa gli straordinari.
Di Palma: 6,5 Al 73' vince il mezzogiorno di fuoco contro Virgili, dimostrando di essere un fan di Clint Eastwood: palla da una parte, portiere dall'altra e penalty realizzato con freddezza. A suo agio con entrambi i piedi.
Gregori: 6 Prova molte volte la fuga solitaria sulla destra, ma Oleandro è peggio del filo spinato. Non riesce ad emulare Vallanzasca nelle evasioni personali, ma mette in vetrina qualità tecniche importanti.
Mazzoni: 6,5 In mezzo al campo ricicla così tanti palloni sporchi che nemmeno un ambientalista di Greenpeace. Fa un lavoro oscuro ma prezioso, rendendosi sempre utile come scudiero del regista Rossi. Encomiabile il suo impegno.
Rossi: 7 Regista da Hollywood e Cinecittà, più che da U.T. Chimera. E' il cervello della squadra; costruisce il gioco dell'undici di mister Brilli sempre con precisione ed eleganza. Gara di spessore, la sua.
Stocchi: 6 Sulla sinistra, inizialmente, è più fastidioso per gli avversari di un'intera puntata de La Pupa e il Secchione con Sgarbi a ripetere all'infinito Capra! Capra! Capra!. Poi si eclissa e perde di lucidità. 65' Alunno: 6 Fa valere la sua fisicità. Crea situazioni pericolose in avanti.
Milighetti: 8 I supporters locali gli gridano di andare alla Costoli, visti i suoi presunti tuffi. Aspettando la medaglia d'oro alle Olimpiadi, non resta che dire: Chapeau! Unico modo per fermarlo: contattare un ottimo avvocato e poi stenderlo.
Datteri: 6,5 Punta atipica; come un calabrone svolazza su tutto il fronte d'attacco non riuscendo, purtroppo, a pungere a dovere. I futuri avversari dovranno munirsi di DDT.
All. Vittorio Brilli: 7 Il suo team fa un'ottima impressione. Oggi avrebbe meritato qualcosa in più.
Arbitro
Gallorini di Prato: 6 Dubbio il rigore concesso al Chimera, anche se non è facile valutare una situazione simile. Bene per il resto della partita. Direzione di gara accettabile (non nel senso che andrebbe spaccata come legna).
Lorenzo Sarra
IL COMMENTO
Settignanese atto secondo. Secondo anno, seconda finale per Papucci e i suoi ragazzi. Traguardi che non si raggiungono per caso. Traguardi avvicinabili solo con un gruppo che, almeno così pare, è rimasto intatto nonostante il ricambio anagrafico. Traguardi che, se lo scorso anno sono sfumati al cospetto di coloro che poi sarebbero diventati vice-campioni d'Italia, adesso tornano alla portata: la finalissima, sabato prossimo, col Pisa Sporting Club per regalare alla società rossonera quel titolo regionale che per ora manca nella bacheca dei trofei. Traguardi che, seppur ormai fuori dalla finale, il Chimera di mister Brilli avrebbe dimostrato di meritare: ancor più in partita rispetto alla gara di andata, i ragazzi di Brilli sono eliminati soltanto da un gol in pieno recupero, quando ormai i supplementari sembravano già essersi materializzati. Il tecnico aretino recupera Stocchi e Datteri e, con la prima squadra salva senza passare dai play-out, schiera dal primo minuto Gregori e Mazzoni: il modulo iniziale è un 4-4-1-1, nel quale Milighetti agisce da seconda punta, spostandosi spesso sulla sinistra a fare tandem con Stocchi. Stessa formazione delle Caselle per Papucci, anche se l'interpretazione del 4-2-3-1, visto anche il vantaggio acquisito all'andata, stavolta è meno spregiudicata e molto più accorta. Il baricentro basso dell'avvio dei padroni di casa pare il risultato sia della voglia di non scoprirsi, sia dell'arrembante avvio degli ospiti. Mazzoni prende in mano la squadra, cuce gioco e dirige il traffico facendo correre gli esterni, puntando soprattutto sulla corsia sinistra dove Stocchi impegna Barchielli. Nonostante la pressione, la difesa capitanata da Innocenti e Pin risponde colpo su colpo. Al 3' Milighetti lancia Stocchi a sinistra, ma il cross del numero 9 aretino esce sul fondo. Al 9' Oleandro da sinistra lancia Ciolli, questi serve all'indietro Ciacci il cui destro potente viene bloccato con sicurezza da Debolini. Nonostante questa occasione, più Chimera che Settignanese nei primi venti minuti. I minuti scorrono su questi binari fino al 21', quando il lancio di Bottinelli, dopo una respinta di testa di Di Palma, viene raccolto dal sinistro di Ciolli che conclude a lato. Al 30' sugli sviluppi di una punizione di Bottinelli, Pin non arriva per un soffio alla deviazione. Un minuto più tardi Milighetti lancia Stocchi che riceve dopo il velo di Datteri e serve un cross basso a Datteri: il numero 10 aretino viene a contatto con Pin e finisce a terra, ma per l'arbitro è tutto regolare. Un solo minuto più tardi i diavoli rossoneri sbloccano il risultato: sul cross di Ciolli da destra, Ciacci spalle alla porta controlla e carica il destro: la sua parabola arcuata beffa Debolini che riesce solo a sfiorare e si insacca in rete. Il Chimera non si scompone e, trascinato dalla coppia mediana Rossi-Mazzoni, continua a cucire gioco. Ma (vedi il commento di Virgili nelle pagelle) i tiri in porta continuano a mancare: Bartoli appoggia a Casamonti, il cui tiro dal limite finisce a lato. Gli ultimi minuti del primo tempo sono tutti tattici: Ali Rashed rincorre ogni avversario a centrocampo, i quattro difensori davanti a Virgili rimangono impeccabili e il predominio territoriale del Chimera non produce altre occasioni. Nel secondo tempo stessi ventidue in campo. La pressione degli ospiti si fa meno continua: la regia di Mazzoni e Rossi è meno lucida rispetto al primo tempo, ma ali spingono con più continuità. Cresce Gregori sulla fascia destra e i due terzini Di Palma e Dragoni accompagnano bene la manovra. La Settignanese risponde colpo su colpo, ma fatica ancora a risultare incisiva nelle sue ripartenze, scontrandosi con il muro difensivo eretto da Ercolani e Tassini contro il mobilissimo Ciacci. Come nel primo tempo. Sul taccuino si annotano ben poche occasioni: una punizione di Milighetti in avvio di frazione che si infrange sulla barriera e, sull'altro fronte, una rovesciata di Bartoli che manda la palla alta. Un minuto più tardi una punizione da sinistra di Stocchi attraversa tutta l'area senza deviazione e al 58' Datteri manca di poco la deviazione sul prelibato assist di Milighetti: nell'occasione però Amoroso segnala a Gallorini la posizione irregolare dell'attaccante aretino e l'azione riprende con un calcio di punizione per i locali. Sono sempre le palle inattive a determinare le minacce maggiori per le rispettive difese: al 59' un calcio di punizione battuto da Di Palma esce di poco a lato. I minuti scorrono e la stanchezza comincia a farsi sentire. In chi deve rimontare e in chi difende. Mister Brilli dà nuova linfa al reparto offensivo e sostituisce lo stanchissimo Stocchi con la terza punta Alunno: Datteri va a destra, Milighetti a sinistra e il neo entrato classe '90 si posiziona al centro dell'attacco. Papucci risponde inserendo Maglioni al posto di Bottinelli ed avanzando, come nella gara di andata, Casamonti nel terzetto di mezze punte. Ma la svolta, al 73', arriva su un episodio: lo sgusciante Milighetti a sinistra spunta palla al piede Barchielli e finisce a terra. Episodio da rivedere. Gallorini non ha dubbi ed indica il dischetto. La sfera, pesante come un pallone medicinale, va a Di Palma che calcia col sinistro e spiazza Virgili per il tripudio dei sostenitori amaranto. Stesso risultato dell'andata. Il fantasma dei calci di rigore si materializza minuto dopo minuto. La stanchezza, nella testa e nella gambe, smussa ogni offensiva. Dopo una punizione di Ciolli deviata in corner da Gregori, il Chimera prova a rispondere con Ercolani che, su assist di Datteri, conclude dal limite col destro ma Virgili blocca. L'uno a uno sembra bloccato con le ganasce. E quando tutti ormai si aspettano i supplementari, Palamara (entrato da pochi secondi al posto dell'infortunato Bartoli), parte con le sue scarpe blu palla al piede, filtra tra due avversari e scava un assist prelibato in verticale per Casamonti. Il numero 8 rossonero (che di nome di battesimo si chiama Gerardo e che nella gara di andata abbiamo non a caso accostato a Gerrard) sceglie perfettamente il tempo dell'inserimento e dopo un tocco in diagonale trafigge Debolini per il due a uno che regala la finale alla Settignanese. Non c'è tempo, infatti, per altre emozioni. Il Chimera esce sconfitto, ma, come detto, ha giocato una gara di ritorno esemplare. Unico neo per la compagine di Brilli, aver creato poco dalle parti di Virgili. Anche se la stagione degli aretini si ferma qui e il sogno del titolo regionale (già vinto dai '91 tra gli Allievi a Pontassieve, con l'aiuto di molti '92) sfuma, rimane a Brilli e ai suoi ragazzi la consapevolezza di aver disputato una stagione splendida. Papucci e i suoi invece - un anno dopo Cascina - ci proveranno ancora, affrontando il Pisa Sporting Club già eliminato nella semifinale dello scorso anno.
Cosimo Di Bari
LE INTERVISTE
Dopo la fine del match, il commento di un felicissimo Papucci: Non abbiamo fatto una partita bellissima oggi, anche se all'andata avremmo forse meritato qualcosina in più. C'è da dire, però, che avevamo di fronte una grandissima squadra come il Chimera, una società vice campione d'Italia con i '92, quindi eliminare una compagine così forte non è mai semplice. Guardando nel complesso i due confronti, credo che il passaggio del turno sia meritato. I miei ragazzi sono stati semplicemente favolosi, eravamo in condizioni non buone ma siamo riusciti comunque nell'impresa. Adesso manca la finale per chiudere un ciclo importante. Personalmente, avrei voglia di provare anche un'esperienza con una prima squadra, ma sono in questa società da quindici anni e sarebbe durissima per me separarmi da questi colori. Oggi, nella mia squadra, faccio un elogio particolare ad Ali Rashed, che ha fatto un gran lavoro a centrocampo. Per quanto riguarda il cambio di Palamara all'89' è stato un episodio fortunoso, non voglio prendermi meriti che non ho. Ho tenuto Bartoli in campo finché ne aveva, poi sappiamo tutti che Palamara è un ragazzo di qualità, un giocatore che mi è stato molto utile soprattutto durante le assenze di Ciolli. Dal canto suo, mister Brilli è deluso, ma comunque soddisfatto per la prova dei suoi: Penso che il Chimera abbia dimostrato di essere all'altezza di una semifinale regionale. Oggi abbiamo fatto benissimo, probabilmente abbiamo giocato la migliore partita dell'anno, tenendo palla e restando costantemente padroni del campo. All'andata andarono meglio loro, in questa gara invece avremmo meritato di più noi, ma non è arrivato il risultato e ce ne facciamo una ragione. Il calcio è così.

Lorenzo Sarra SETTIGNANESE (4-2-3-1): Virgili; Barchielli, Innocenti, Pin, Oleandro; Casamonti, Ali Rashed; Ciolli, Bartoli (89' Palamara), Bottinelli (65' Maglioni); Ciacci. A disp.: Stefanelli, Messeri, Isiksun, Casati, Cappelli. All.: Massimiliano Papucci.<br >U.T.CHIMERA (4-4-1-1): Debolini; Dragoni, Tasini, Ercolani, Di Palma; Gregori, Mazzoni, Rossi, Stocchi (65' Alunno); Milighetti, Datteri. A disp.: Basagni, Prosperi, Chiappetta, Netti, Franci, Vacchiano. All.: Vittorio Brilli.<br > ARBITRO: Gallorini di Prato, coad. da Vinci e Amoroso di Pisa.<br > RETI: 32' Ciacci, 73' rig. Di Palma, 91' Casamonti.<br >NOTE: spettatori 200 circa. Recupero 0+4'. Ammoniti Barchielli, Ali Rashed, Ciolli, Gregori. Corner 5-5. LE PAGELLE<br >Settignanese<br ><b>Virgili: 6</b> Spettatore non pagante; onde stare pi&ugrave; comodo, avrebbe potuto tirar fuori qualche euro e godersi il match dalle tribune, per quanto viene impegnato. Preciso nell'ordinaria amministrazione.<br ><b>Barchielli: 6</b> Stocchi prova ad ubriacarlo nell'uno contro uno, ma il laterale difensivo rossonero si dimostra astemio e a fine gara, se la Polizia Municipale lo avesse sottoposto all'alcol test, sarebbe risultato certamente al di sotto dello 0,5.<br ><b>Innocenti: 7</b> Dopo Ace Ventura, l'acchiappa animali, uscir&agrave; prossimamente in tutte le sale cinematografiche: Innocenti, l'acchiappa attaccanti. Prestazione senza sbavature, la sua.<br ><b>Pin: 7</b> Considerando che ai Mondiali la coppia difensiva azzurra sar&agrave; formata da Cannavaro e dalla sua badante peruviana(ultimamente naturalizzata italiana, in stile Amauri), lo stopper di casa potrebbe candidarsi ad un posto nei 23 di Lippi.<br ><b>Oleandro: 6</b> Dato il suo cognome, Gregori prova spesso a potarlo sulla fascia; il terzino sinistro locale, tuttavia, pi&ugrave; che un leggero arbusto sempreverde pare una vera e propria pianta carnivora e per il numero 7 aretino sono dolori.<br ><b>Casamonti: 7</b> Non &egrave; Max Pezzali, n&eacute; ha mai fatto parte degli 883, ma il talentuoso tutto-campista rossonero sa bene cosa sia La dura legge del gol. Oltre alla rete decisiva, tanta qualit&agrave; in mediana.<br ><b>Ali Rashed: 7</b> Non ha assolutamente la prestanza fisica di un altro celebre Ali (Muhammad), ma il play maker di casa diventa sempre un gigante quando ha il pallone al piede. Non spreca niente, detta i tempi della manovra.<br ><b>Ciolli: 6,5</b> Primo tempo da maglia rosa: pedala sulla corsia di destra pi&ugrave; di Coppi, Bartali e Pantani messi insieme. Nella seconda frazione gli parte il sellino alla Fantozzi, cala un p&ograve; d'intensit&agrave; e si dimostra eccessivamente nervoso.<br ><b>Bartoli: 6,5</b> Palla c'&egrave;, palla non c'&egrave;, quando &egrave; in possesso della sfera fa dei numeri che David Copperfield ed altri illusionisti si sognano. Collega bene la linea di centrocampo a quella d'attacco. Esce stremato. <b>89' Palamara: 7,5</b> Tocca un pallone e lo trasforma in oro: assist vincente per Casamonti. Re Mida &egrave; un dilettante, in confronto.<br ><b>Bottinelli: 5,5</b> In alcune situazioni pare che abbia la colla sulle scarpe: non la passa mai. Il fantasioso esterno di mister Papucci non vive, oggi, la sua giornata migliore e non riesce ad esprimere tutte le sue potenzialit&agrave;. 65' Maglioni: 5,5 Classe '93 molto interessante, &egrave; uno di quei giocatori che solitamente ruggiscono in mezzo al campo, anche se purtroppo, in questa gara, pi&ugrave; che altro miagola. Il valore del ragazzo &egrave; comunque indiscutibile.<br ><b>Ciacci: 7,5</b> Il gol che segna al 32' in girata meriterebbe un video su You Tube. Per il resto gioca spalle alla porta e impegna la retroguardia ospite. Per quanto &egrave; grosso, sarebbe pi&ugrave; semplice marcare un armadio dell'Ikea.<br ><b>All. Massimiliano Papucci: 7,5</b> La sua squadra dimostra un gran cuore; come Bellerofonte abbatte la Chimera.<br >U.T. Chimera<br ><b>Debolini: 6</b> Nei minuti iniziali del primo tempo, respinge con un bagher da pallavolista un'insidiosa conclusione di Ciacci. Se ci fosse stata Maurizia Cacciatori fra gli spalti, avrebbe sicuramente gradito. Poco altro lavoro, per lui.<br ><b>Dragoni: 7</b> Sulla fascia di competenza onora il suo cognome e sputa fuoco, creando diversi pericoli. La Settignanese non ha principi azzurri o ammazzadraghi in rosa e quindi il suo dominio rimane incontratato per tutti i 90'.<br ><b>Tassini: 6</b> Occuparsi di Ciacci &egrave; come portare un frigorifero da un pianterreno ad un attico, senza ascensore: un lavoro estenuante. Il centrale difensivo aretino si arrangia come pu&ograve;.<br ><b>Ercolani: 6</b> Se nella mitologia sono riportate le Dodici Fatiche di Ercole, Calciopi&ugrave; deve adeguarsi e narrare gli altrettanti sforzi di Ercolani, nel controllare Ciacci sui palloni alti. Come il collega Tassini, fa gli straordinari.<br ><b>Di Palma: 6,5</b> Al 73' vince il mezzogiorno di fuoco contro Virgili, dimostrando di essere un fan di Clint Eastwood: palla da una parte, portiere dall'altra e penalty realizzato con freddezza. A suo agio con entrambi i piedi.<br ><b>Gregori: 6</b> Prova molte volte la fuga solitaria sulla destra, ma Oleandro &egrave; peggio del filo spinato. Non riesce ad emulare Vallanzasca nelle evasioni personali, ma mette in vetrina qualit&agrave; tecniche importanti.<br ><b>Mazzoni: 6,5</b> In mezzo al campo ricicla cos&igrave; tanti palloni sporchi che nemmeno un ambientalista di Greenpeace. Fa un lavoro oscuro ma prezioso, rendendosi sempre utile come scudiero del regista Rossi. Encomiabile il suo impegno.<br ><b>Rossi: 7</b> Regista da Hollywood e Cinecitt&agrave;, pi&ugrave; che da U.T. Chimera. E' il cervello della squadra; costruisce il gioco dell'undici di mister Brilli sempre con precisione ed eleganza. Gara di spessore, la sua.<br ><b>Stocchi: 6</b> Sulla sinistra, inizialmente, &egrave; pi&ugrave; fastidioso per gli avversari di un'intera puntata de La Pupa e il Secchione con Sgarbi a ripetere all'infinito Capra! Capra! Capra!. Poi si eclissa e perde di lucidit&agrave;. 65' Alunno: 6 Fa valere la sua fisicit&agrave;. Crea situazioni pericolose in avanti.<br ><b>Milighetti: 8</b> I supporters locali gli gridano di andare alla Costoli, visti i suoi presunti tuffi. Aspettando la medaglia d'oro alle Olimpiadi, non resta che dire: Chapeau! Unico modo per fermarlo: contattare un ottimo avvocato e poi stenderlo.<br ><b>Datteri: 6,5</b> Punta atipica; come un calabrone svolazza su tutto il fronte d'attacco non riuscendo, purtroppo, a pungere a dovere. I futuri avversari dovranno munirsi di DDT.<br ><b>All. Vittorio Brilli: 7</b> Il suo team fa un'ottima impressione. Oggi avrebbe meritato qualcosa in pi&ugrave;.<br >Arbitro<br ><b>Gallorini di Prato: 6</b> Dubbio il rigore concesso al Chimera, anche se non &egrave; facile valutare una situazione simile. Bene per il resto della partita. Direzione di gara accettabile (non nel senso che andrebbe spaccata come legna).<br >Lorenzo Sarra<br >IL COMMENTO<br >Settignanese atto secondo. Secondo anno, seconda finale per Papucci e i suoi ragazzi. Traguardi che non si raggiungono per caso. Traguardi avvicinabili solo con un gruppo che, almeno cos&igrave; pare, &egrave; rimasto intatto nonostante il ricambio anagrafico. Traguardi che, se lo scorso anno sono sfumati al cospetto di coloro che poi sarebbero diventati vice-campioni d'Italia, adesso tornano alla portata: la finalissima, sabato prossimo, col Pisa Sporting Club per regalare alla societ&agrave; rossonera quel titolo regionale che per ora manca nella bacheca dei trofei. Traguardi che, seppur ormai fuori dalla finale, il Chimera di mister Brilli avrebbe dimostrato di meritare: ancor pi&ugrave; in partita rispetto alla gara di andata, i ragazzi di Brilli sono eliminati soltanto da un gol in pieno recupero, quando ormai i supplementari sembravano gi&agrave; essersi materializzati. Il tecnico aretino recupera Stocchi e Datteri e, con la prima squadra salva senza passare dai play-out, schiera dal primo minuto Gregori e Mazzoni: il modulo iniziale &egrave; un 4-4-1-1, nel quale Milighetti agisce da seconda punta, spostandosi spesso sulla sinistra a fare tandem con Stocchi. Stessa formazione delle Caselle per Papucci, anche se l'interpretazione del 4-2-3-1, visto anche il vantaggio acquisito all'andata, stavolta &egrave; meno spregiudicata e molto pi&ugrave; accorta. Il baricentro basso dell'avvio dei padroni di casa pare il risultato sia della voglia di non scoprirsi, sia dell'arrembante avvio degli ospiti. Mazzoni prende in mano la squadra, cuce gioco e dirige il traffico facendo correre gli esterni, puntando soprattutto sulla corsia sinistra dove Stocchi impegna Barchielli. Nonostante la pressione, la difesa capitanata da Innocenti e Pin risponde colpo su colpo. Al 3' Milighetti lancia Stocchi a sinistra, ma il cross del numero 9 aretino esce sul fondo. Al 9' Oleandro da sinistra lancia Ciolli, questi serve all'indietro Ciacci il cui destro potente viene bloccato con sicurezza da Debolini. Nonostante questa occasione, pi&ugrave; Chimera che Settignanese nei primi venti minuti. I minuti scorrono su questi binari fino al 21', quando il lancio di Bottinelli, dopo una respinta di testa di Di Palma, viene raccolto dal sinistro di Ciolli che conclude a lato. Al 30' sugli sviluppi di una punizione di Bottinelli, Pin non arriva per un soffio alla deviazione. Un minuto pi&ugrave; tardi Milighetti lancia Stocchi che riceve dopo il velo di Datteri e serve un cross basso a Datteri: il numero 10 aretino viene a contatto con Pin e finisce a terra, ma per l'arbitro &egrave; tutto regolare. Un solo minuto pi&ugrave; tardi i diavoli rossoneri sbloccano il risultato: sul cross di Ciolli da destra, Ciacci spalle alla porta controlla e carica il destro: la sua parabola arcuata beffa Debolini che riesce solo a sfiorare e si insacca in rete. Il Chimera non si scompone e, trascinato dalla coppia mediana Rossi-Mazzoni, continua a cucire gioco. Ma (vedi il commento di Virgili nelle pagelle) i tiri in porta continuano a mancare: Bartoli appoggia a Casamonti, il cui tiro dal limite finisce a lato. Gli ultimi minuti del primo tempo sono tutti tattici: Ali Rashed rincorre ogni avversario a centrocampo, i quattro difensori davanti a Virgili rimangono impeccabili e il predominio territoriale del Chimera non produce altre occasioni. Nel secondo tempo stessi ventidue in campo. La pressione degli ospiti si fa meno continua: la regia di Mazzoni e Rossi &egrave; meno lucida rispetto al primo tempo, ma ali spingono con pi&ugrave; continuit&agrave;. Cresce Gregori sulla fascia destra e i due terzini Di Palma e Dragoni accompagnano bene la manovra. La Settignanese risponde colpo su colpo, ma fatica ancora a risultare incisiva nelle sue ripartenze, scontrandosi con il muro difensivo eretto da Ercolani e Tassini contro il mobilissimo Ciacci. Come nel primo tempo. Sul taccuino si annotano ben poche occasioni: una punizione di Milighetti in avvio di frazione che si infrange sulla barriera e, sull'altro fronte, una rovesciata di Bartoli che manda la palla alta. Un minuto pi&ugrave; tardi una punizione da sinistra di Stocchi attraversa tutta l'area senza deviazione e al 58' Datteri manca di poco la deviazione sul prelibato assist di Milighetti: nell'occasione per&ograve; Amoroso segnala a Gallorini la posizione irregolare dell'attaccante aretino e l'azione riprende con un calcio di punizione per i locali. Sono sempre le palle inattive a determinare le minacce maggiori per le rispettive difese: al 59' un calcio di punizione battuto da Di Palma esce di poco a lato. I minuti scorrono e la stanchezza comincia a farsi sentire. In chi deve rimontare e in chi difende. Mister Brilli d&agrave; nuova linfa al reparto offensivo e sostituisce lo stanchissimo Stocchi con la terza punta Alunno: Datteri va a destra, Milighetti a sinistra e il neo entrato classe '90 si posiziona al centro dell'attacco. Papucci risponde inserendo Maglioni al posto di Bottinelli ed avanzando, come nella gara di andata, Casamonti nel terzetto di mezze punte. Ma la svolta, al 73', arriva su un episodio: lo sgusciante Milighetti a sinistra spunta palla al piede Barchielli e finisce a terra. Episodio da rivedere. Gallorini non ha dubbi ed indica il dischetto. La sfera, pesante come un pallone medicinale, va a Di Palma che calcia col sinistro e spiazza Virgili per il tripudio dei sostenitori amaranto. Stesso risultato dell'andata. Il fantasma dei calci di rigore si materializza minuto dopo minuto. La stanchezza, nella testa e nella gambe, smussa ogni offensiva. Dopo una punizione di Ciolli deviata in corner da Gregori, il Chimera prova a rispondere con Ercolani che, su assist di Datteri, conclude dal limite col destro ma Virgili blocca. L'uno a uno sembra bloccato con le ganasce. E quando tutti ormai si aspettano i supplementari, Palamara (entrato da pochi secondi al posto dell'infortunato Bartoli), parte con le sue scarpe blu palla al piede, filtra tra due avversari e scava un assist prelibato in verticale per Casamonti. Il numero 8 rossonero (che di nome di battesimo si chiama Gerardo e che nella gara di andata abbiamo non a caso accostato a Gerrard) sceglie perfettamente il tempo dell'inserimento e dopo un tocco in diagonale trafigge Debolini per il due a uno che regala la finale alla Settignanese. Non c'&egrave; tempo, infatti, per altre emozioni. Il Chimera esce sconfitto, ma, come detto, ha giocato una gara di ritorno esemplare. Unico neo per la compagine di Brilli, aver creato poco dalle parti di Virgili. Anche se la stagione degli aretini si ferma qui e il sogno del titolo regionale (gi&agrave; vinto dai '91 tra gli Allievi a Pontassieve, con l'aiuto di molti '92) sfuma, rimane a Brilli e ai suoi ragazzi la consapevolezza di aver disputato una stagione splendida. Papucci e i suoi invece - un anno dopo Cascina - ci proveranno ancora, affrontando il Pisa Sporting Club gi&agrave; eliminato nella semifinale dello scorso anno.<br >Cosimo Di Bari<br >LE INTERVISTE<br >Dopo la fine del match, il commento di un felicissimo Papucci: <b>Non abbiamo fatto una partita bellissima oggi, anche se all'andata avremmo forse meritato qualcosina in pi&ugrave;. C'&egrave; da dire, per&ograve;, che avevamo di fronte una grandissima squadra come il Chimera, una societ&agrave; vice campione d'Italia con i '92, quindi eliminare una compagine cos&igrave; forte non &egrave; mai semplice. Guardando nel complesso i due confronti, credo che il passaggio del turno sia meritato. I miei ragazzi sono stati semplicemente favolosi, eravamo in condizioni non buone ma siamo riusciti comunque nell'impresa. Adesso manca la finale per chiudere un ciclo importante. Personalmente, avrei voglia di provare anche un'esperienza con una prima squadra, ma sono in questa societ&agrave; da quindici anni e sarebbe durissima per me separarmi da questi colori. Oggi, nella mia squadra, faccio un elogio particolare ad Ali Rashed, che ha fatto un gran lavoro a centrocampo. Per quanto riguarda il cambio di Palamara all'89' &egrave; stato un episodio fortunoso, non voglio prendermi meriti che non ho. Ho tenuto Bartoli in campo finch&eacute; ne aveva, poi sappiamo tutti che Palamara &egrave; un ragazzo di qualit&agrave;, un giocatore che mi &egrave; stato molto utile soprattutto durante le assenze di Ciolli.</b> Dal canto suo, mister Brilli &egrave; deluso, ma comunque soddisfatto per la prova dei suoi: <b>Penso che il Chimera abbia dimostrato di essere all'altezza di una semifinale regionale. Oggi abbiamo fatto benissimo, probabilmente abbiamo giocato la migliore partita dell'anno, tenendo palla e restando costantemente padroni del campo. All'andata andarono meglio loro, in questa gara invece avremmo meritato di pi&ugrave; noi, ma non &egrave; arrivato il risultato e ce ne facciamo una ragione. Il calcio &egrave; cos&igrave;.</b> Lorenzo Sarra




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