ATL.CASTELLO: Guidi, Milani, Chiti, Loayza, Piovaccari, Focardi, Megli, Boanini, Fantechi, Ferri, Bianchi. A disp.: Castillo, Mariotti, Fimiani, Giovannini, Bonaiuti, Bartoli, Vianello, Corsi, Giuliani. All.: Alessandro Carmannini.
AUDA. RUFINA: Cari, Fusi, Cirami, Bartolozzi, Poggiali, Bestrova, Peluso, Bechelli, Giunti, Fantoni, Saudino. A disp.: Novelli, Dragonetti, Viciani, Taddei, Pezzatini, Gasparrini, Cicalini, Becherucci, Bourezza. All.: Alessandro Rossi.

ARBITRO: Enned di Firenze

RETI: 32', 42' Megli, 50' Focardi, 65' Ferri, 72' Chiti, 89' Bartoli.
NOTE: espulso Giunti (5').



Punteggio tennistico in favore del Castello sull'Audax Rufina; i ragazzi di Carmannini riprendono la marcia dopo lo stop di Doccia e continuano nel loro inseguimento dopo una partita spigolosa, indirizzata sui binari della belligeranza dopo appena 5', il tempo che serve a Giunti per abbattere il diretto marcatore con una gomitata a palla lontana. Enned non ha dubbi e lo caccia. Decisione corretta e proteste quasi nulle, l'inferiorità numerica costringe l'Audax a giocare sulla difensiva. Ma la prima occasione capita proprio agli ospiti: una deviazione da calcio da fermo inganna Guidi in uscita, Piovaccari è tempestivo ad allontanare. Alla mezz'ora però il muro cede: Megli ruba palla in area e in una frazione di secondo la scaglia col destro all'angolino basso opposto. È un gol fondamentale che sblocca il risultato. Adesso il Castello attacca con più facilità, Cari si oppone in uscita su Fantechi ma non è altrettanto puntuale sullo stesso Megli, che ha buon gioco nel batterlo (42'). Ci sarebbe tempo anche per un bel tiro di Ferri servito a rimorchio dall'incontenibile Megli, ma il pallone trova il corpo di un difensore e quindi la deviazione in corner. I dieci minuti di fuoco di Megli consentono ai biancoverdi di giocare in scioltezza la ripresa, che infatti comincia con la rete di Focardi, al secondo timbro consecutivo da difensore, stavolta bravo a materializzarsi sul secondo palo e a battere Cari con un destro violento. Fantechi fallisce la quarta rete, Fantoni dall'altra parte centra la barriera con una punizione potente, Megli imperversa sulla fascia ma stavolta manca di precisione al tiro. È il 62' quando Ferri, che fino a questo momento si era visto poco, decide di aggiungere alla partita due giocate di pregevole fattura: prima un salvataggio difensivo sul cross tagliente di Saudino poi, sul ribaltamento di fronte, il gol del 4-0 in velocità grazie a un servizio filtrante. La manita la serve uno stantuffante Chiti, che arriva in porta direttamente dalla sinistra della retroguardia; poi è la volta di Bartoli che, entrato a partita ormai conclusa, si mangia il 6-0 in prima istanza per poi firmarlo a un minuto dalla fine.
Calciatoripiù: Megli ha messo in discesa la gara coi suoi lampi; spettacolare l'intero pacchetto arretrato biancoverde, Milani-Piovaccari-Focardi-Chiti (Castello), impeccabile e agevolato dalla superiorità numerica. Si distinguono Saudino e Peluso (Audax Rufina) per la voglia di non arrendersi nonostante che la gara sia già compromessa in avvio.

Federico Targetti ATL.CASTELLO: Guidi, Milani, Chiti, Loayza, Piovaccari, Focardi, Megli, Boanini, Fantechi, Ferri, Bianchi. A disp.: Castillo, Mariotti, Fimiani, Giovannini, Bonaiuti, Bartoli, Vianello, Corsi, Giuliani. All.: Alessandro Carmannini.<br >AUDA. RUFINA: Cari, Fusi, Cirami, Bartolozzi, Poggiali, Bestrova, Peluso, Bechelli, Giunti, Fantoni, Saudino. A disp.: Novelli, Dragonetti, Viciani, Taddei, Pezzatini, Gasparrini, Cicalini, Becherucci, Bourezza. All.: Alessandro Rossi.<br > ARBITRO: Enned di Firenze<br > RETI: 32', 42' Megli, 50' Focardi, 65' Ferri, 72' Chiti, 89' Bartoli.<br >NOTE: espulso Giunti (5'). Punteggio tennistico in favore del Castello sull'Audax Rufina; i ragazzi di Carmannini riprendono la marcia dopo lo stop di Doccia e continuano nel loro inseguimento dopo una partita spigolosa, indirizzata sui binari della belligeranza dopo appena 5', il tempo che serve a Giunti per abbattere il diretto marcatore con una gomitata a palla lontana. Enned non ha dubbi e lo caccia. Decisione corretta e proteste quasi nulle, l'inferiorit&agrave; numerica costringe l'Audax a giocare sulla difensiva. Ma la prima occasione capita proprio agli ospiti: una deviazione da calcio da fermo inganna Guidi in uscita, Piovaccari &egrave; tempestivo ad allontanare. Alla mezz'ora per&ograve; il muro cede: Megli ruba palla in area e in una frazione di secondo la scaglia col destro all'angolino basso opposto. &Egrave; un gol fondamentale che sblocca il risultato. Adesso il Castello attacca con pi&ugrave; facilit&agrave;, Cari si oppone in uscita su Fantechi ma non &egrave; altrettanto puntuale sullo stesso Megli, che ha buon gioco nel batterlo (42'). Ci sarebbe tempo anche per un bel tiro di Ferri servito a rimorchio dall'incontenibile Megli, ma il pallone trova il corpo di un difensore e quindi la deviazione in corner. I dieci minuti di fuoco di Megli consentono ai biancoverdi di giocare in scioltezza la ripresa, che infatti comincia con la rete di Focardi, al secondo timbro consecutivo da difensore, stavolta bravo a materializzarsi sul secondo palo e a battere Cari con un destro violento. Fantechi fallisce la quarta rete, Fantoni dall'altra parte centra la barriera con una punizione potente, Megli imperversa sulla fascia ma stavolta manca di precisione al tiro. &Egrave; il 62' quando Ferri, che fino a questo momento si era visto poco, decide di aggiungere alla partita due giocate di pregevole fattura: prima un salvataggio difensivo sul cross tagliente di Saudino poi, sul ribaltamento di fronte, il gol del 4-0 in velocit&agrave; grazie a un servizio filtrante. La manita la serve uno stantuffante Chiti, che arriva in porta direttamente dalla sinistra della retroguardia; poi &egrave; la volta di Bartoli che, entrato a partita ormai conclusa, si mangia il 6-0 in prima istanza per poi firmarlo a un minuto dalla fine. <b> Calciatoripi&ugrave;: Megli</b> ha messo in discesa la gara coi suoi lampi; spettacolare l'intero pacchetto arretrato biancoverde, <b>Milani-Piovaccari-Focardi-Chiti</b> (Castello), impeccabile e agevolato dalla superiorit&agrave; numerica. Si distinguono <b>Saudino </b>e <b>Peluso </b>(Audax Rufina) per la voglia di non arrendersi nonostante che la gara sia gi&agrave; compromessa in avvio. Federico Targetti